Era stata assunta come addetta alle pulizie da una anziana, aveva conquistato la sua fiducia con gentilezze e premure, peccato che le offrisse anche un succo di mirtillo per narcotizzarla con benzodiazepine per sottrarle di nascosto il portafogli ed effettuare dei prelievi con la sua carta di credito. La donna, una trentasettenne di origini rumene, è ora in carcere perché gravemente indiziata dei reati di rapina aggravata in abitazione ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento.
Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del VII Distretto San Giovanni a ricostruirne i movimenti grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza acquisite dal condominio e dagli istituti di credito dove venivano effettuati i prelievi. L’indagine della polizia è partita ad ottobre, quando l’anziana si è presentata presso gli uffici del VII Distretto San Giovanni raccontando ai poliziotti ciò che le era accaduto il giorno prima, era stata ritrovata da alcuni familiari nella sua abitazione, riversa a terra vicino al letto ed in stato di incoscienza. Una volta trasportata al pronto soccorso in codice rosso, i medici le avevano riscontrato un sovradosaggio di benzodiazesipine. Le indagini condotte dai poliziotti del VII Distretto San Giovanni hanno consentito di ricostruire in poco tempo i movimenti della domestica: dai primi accertamenti esperiti nei suoi confronti, peraltro, è emerso che la stessa fosse già ricercata per un episodio analogo commesso a Napoli nel 2016. Ora la badante 37enne è finita in carcere.
Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del VII Distretto San Giovanni a ricostruirne i movimenti grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza acquisite dal condominio e dagli istituti di credito dove venivano effettuati i prelievi. L’indagine della polizia è partita ad ottobre, quando l’anziana si è presentata presso gli uffici del VII Distretto San Giovanni raccontando ai poliziotti ciò che le era accaduto il giorno prima, era stata ritrovata da alcuni familiari nella sua abitazione, riversa a terra vicino al letto ed in stato di incoscienza. Una volta trasportata al pronto soccorso in codice rosso, i medici le avevano riscontrato un sovradosaggio di benzodiazesipine. Le indagini condotte dai poliziotti del VII Distretto San Giovanni hanno consentito di ricostruire in poco tempo i movimenti della domestica: dai primi accertamenti esperiti nei suoi confronti, peraltro, è emerso che la stessa fosse già ricercata per un episodio analogo commesso a Napoli nel 2016. Ora la badante 37enne è finita in carcere.
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00:00Era stata assunta, come ha detto, alle pulizie da un'anziana, aveva conquistato la sua fiducia
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00:10con benzo di azepine per sottrarle di nascosto il portafogli ed effettuare prelievi con la
00:15sua carta di credito.
00:16La donna, una trentasettenne di origini romene, è ora in carcere perché è gravemente indiziata
00:22dei reati di rapina aggravati in abitazione e in debito utilizzo di strumenti di pagamento.
00:28Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del VII distretto San Giovanni a ricostruirne
00:32i movimenti grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza acquisite dal condomini
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00:41L'indagine della polizia è partita a ottobre, quando l'anziana si è presentata agli uffici
00:46del distretto San Giovanni raccontando ai poliziotti ciò che le era accaduto il giorno
00:50prima.
00:51Era stata ritrovata da alcuni familiari nella sua abitazione riversa a terra vicino al letto
00:56in stato di incoscienza.
00:57Una volta trasportata al pronto soccorso in codice rosso, i medici le avevano riscontrato
01:02un sovradosaggio di benzo di azeppine.
01:04Le indagini condotte dai poliziotti hanno consentito di ricostruire in poco tempo i
01:09movimenti della domestica, dai primi accertamenti nei suoi confronti, peraltro è emerso che
01:14la stessa fosse già ricercata per un episodio analogo commesso a Napoli nel 2016, ora la
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