• mese scorso
Il convegno si pone l’obiettivo di esplorare le dinamiche e le opportunità di sviluppo del settore agroalimentare all’interno di Foody, il Mercato Alimentare di Milano gestito da Sogemi, uno dei principali hub per la distribuzione e promozione del cibo di qualità in Italia.

Attraverso la partecipazione di esperti del settore, agricoltori, imprenditori, istituzioni e associazioni, si discuterà delle nuove tendenze, delle sfide e delle innovazioni che stanno trasformando il mondo agroalimentare. Il focus sarà sulle tecnologie emergenti, sui modelli di sostenibilità, sulle pratiche di filiera corta e sulla promozione dei prodotti locali.

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Novità
Trascrizione
00:00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:00:30Eccoci, siamo live. Buongiorno a tutti, benvenuti, benvenuti a Q&E distretti, io sono Armando
00:00:52Stella, sono il vice direttore del quotidiano Il Giorno, vi do il benvenuto anche da parte
00:00:57della direttrice Agnese Pini, siamo qui ai mercati generali di Milano per uno degli
00:01:03appuntamenti, uno degli appuntamenti più importanti della serie di tappe che stiamo
00:01:07facendo nei distretti industriali, nei distretti produttivi italiani, oggi parleremo delle
00:01:13sfide dell'ortofrutta partendo da uno dei luoghi simbolo della distribuzione di cibo
00:01:23di alta qualità in Italia, sono molto felice di essere qui perché i mercati generali
00:01:30di Milano sono uno dei punti più importanti anche storicamente della città, mi stavo
00:01:38guardando ieri per prepararmi a intanto interlocuire con il Presidente un po' di storia dei mercati
00:01:45generali di Milano, è una storia che parte da lontano ed è una storia anche di innovazione
00:01:51e di impresa, Sogemia è la prima società per azioni in Italia e il Comune di Milano
00:01:56è stato il primo Comune in Italia a occuparsi specificatamente con la società per azioni
00:02:00di questo settore, è una storia che inizia negli anni 50 e ha il suo compimento, il suo
00:02:06debutto nell'agosto del 65, sono anni straordinari quelli per Milano, 20 giorni fa è stata inaugurata
00:02:16la quinta linea della metropolitana, l'anno prima nel 64 è stata inaugurata la prima
00:02:33linea metropolitana di Milano, è una stagione di grande trasformazione della città, il
00:02:3865 è l'anno dei Beatles al vigorelli, l'anno del primo tripletto dell'Inter per chi è
00:02:47tifoso, l'anno dell'inaugurazione del museo archeologico in Corso Magenta, sono anni veramente
00:02:54di grande fermento per la città, i mercati generali entrano in quel tessuto, in quella
00:03:00città che gode di un boom economico importante ed entra come elemento di innovazione in un
00:03:06settore che da lì in poi avrebbe avuto uno sviluppo straordinario. Notavo le foto alle
00:03:12pareti perché questa è una storia di impresa ed essendo una storia di impresa è anche una
00:03:17storia di uomini e di donne, è una storia di persone ed è una storia di simboli, alle
00:03:22pareti vetrate c'è Foodie che è il simbolo, il logo che i mercati generali di Milano hanno
00:03:30ereditato dall'Expo del 2015, anche lì Foodie, cioè la trasposizione in forma grafica di
00:03:40una delle opere dell'Arcimboldo, altro milanese, forse anche uno dei grandi milanesi dimenticati
00:03:45del mondo dell'arte, nel 27 saranno 500 anni dalla nascita dell'Arcimboldo, il fatto di
00:03:51avere questo passaggio tra il rinascimento manierista del 500 al simbolo dei cuori produttivi
00:04:01della città è il segnale che Milano comunque non dimentica mai le sue radici. Sono contento
00:04:08di avervi qui, affronteremo oggi temi che vi sono cari che sono la filiera, la trasformazione
00:04:18della distribuzione dei prodotti, la capacità di fare sistema per quanto riguarda i mercati
00:04:23generali di Milano, il progetto di sviluppo che è in corso ormai da qualche anno e che
00:04:30proprio da Expo ha preso slancio e che sarà compiuto di qui ai prossimi due anni con obiettivi
00:04:36ambiziosi in una città Milano che da Expo 2015 ha tenuto la parte di teoria filosofica
00:04:44quella di avviare un progetto importante di riduzione dello spreco, quindi i mercati generali
00:04:50non sono da soli a Milano ma sono inseriti in una rete di poli, di hub che contribuiscono
00:04:56a questo obiettivo. Questo è quanto vi dovevo, ringrazio i nostri partner Sogemi e Enel
00:05:04per averci aiutato in organizzazione di questo evento e chiamo ora accanto a me il presidente
00:05:12di Sogemi Cesare Ferrero, grazie. Grazie Armando e grazie a tutti voi per essere
00:05:24qua oggi con noi, ti sei dimenticato un episodio importante nella ricostruzione storica, sono
00:05:33nato nel 1964, il che non è con orgoglio perché anzi ti fa sentire vecchio quando
00:05:41pensi che hai la stessa età di questo mercato e di quando è stata costruita la metropolitana
00:05:48e guardando in sala sono parte dei più anziani sicuramente, però mi è servito questa contraposizione
00:05:56perché ricostruisco anch'io brevemente la storia di questo mercato. Era un'opera invidiabile
00:06:06in tutta Europa nel 1965 quando è stato aperto, ancora adesso quando uno visita i
00:06:11vecchi padiglioni e lo fa con competenza tecnica rimane affascinato da come costruirono bene
00:06:17nel 1965, in quegli anni si fecero tante delle opere in Italia che resero l'Italia un paese
00:06:26poi formidabile negli anni successivi e questo lo vediamo, quando noi andiamo in giro per
00:06:33il paese ci accorgiamo che quegli anni 60 sono stati anni straordinari, di una voglia
00:06:38incredibile, di un'imprenditoria incredibile, di una capacità e competenza incredibile,
00:06:45peccato che poi l'abbiamo persa per strada. Nel 1965 è stato costruito il ponte Morandi,
00:06:52peccato che non è stato mantenuto, peccato che non è stato sostituito perché a un certo
00:06:57punto, come le persone e come mi sento io, progressivamente si arriva ad un livello di
00:07:03obsolescenza che non è più rimediabile e questo è l'elemento che ci rende orgogliosi
00:07:09in Comune di Milano, l'azionista della società è il Comune di Milano, è l'azionista unico,
00:07:15quindi è il decisore, io sono un rappresentante del mio azionista e l'azionista nel 2016
00:07:22ha deciso che è raggiunto il momento di passare ai fatti, cioè di fare un nuovo mercato.
00:07:37Tornare indietro e attenzione gli incidenti ci sono sia in discesa, quindi non è finita la
00:07:45nostra trasformazione, però abbiamo visto la vetta della montagna, adesso dobbiamo passare
00:07:50dall'altra parte. Perché dico questo? Perché nel 2016, quando abbiamo iniziato questa avventura,
00:07:56noi avevamo un ortomercato fatiscente, obsoleto, con poco da narrare sul futuro perché era
00:08:05solamente un grande punto di domanda. Avevamo un'eccellenza mercato-ittico che veniva un po'
00:08:12offuscata dalla visione di un mercato generale, per riprendere la tua terminologia, che noi
00:08:17trasformiamo in mercati alimentari adesso, e offuscato dal fatto che non c'era un programma
00:08:23futuro, o uno storico mercato fiori che anche lei rimaneva all'interno di un quadro non chiaro.
00:08:38E poi il mercato carne, il mercato carne era ciò che residuava da aver chiuso il mercato carne,
00:08:44non da aver sviluppato il mercato carne. Nel 2000 venne chiuso il mercato carne, o meglio,
00:08:49venne chiuso il macello e poi declinò, declinò, declinò. Bene, allora non voglio parlare del
00:08:56passato, voglio parlare del futuro. Siamo partiti da lì e oggi noi abbiamo un ormai quasi pronto
00:09:04hub alimentare di Milano e della Lombardia. Poi su questo si rischia di essere milanesi,
00:09:11quindi un po' sbruffoni nel dire che se siamo il mercato di Milano e della Lombardia siamo anche
00:09:17il mercato d'Italia, quindi questo lascio a ciascuno poi di pensare se l'estensione è a
00:09:24livello nazionale o meno. Ma cosa vuol dire abbiamo un mercato alimentare? Noi vogliamo
00:09:29essere l'aeroporto di Milano Linate, vogliamo essere per la città ciò che Milano Linate è
00:09:36per il traffico passeggeri. Noi siamo il traffico delle merci, loro sono il traffico
00:09:41passeggeri, noi siamo il traffico delle merci e delle merci di eccellenza. Noi vogliamo essere
00:09:48al centro dell'eccellenza ortofrutticola, ittica, carni, fiori, gastronomia, caseario,
00:09:55qualsiasi prodotto che va sulla tavola della Lombardia e di Milano. C'è un passaggio per me
00:10:02importantissimo, ogni giorno in Lombardia si consumano 30 milioni di pasti, ogni giorno di
00:10:13questi 30 milioni una quota passa attraverso il nostro mercato. Se noi ragioniamo sull'importanza
00:10:20di questo numero è impressionante capire che ogni giorno una quota del nostro lavoro che viene
00:10:27svolta nel mercato alimentare è sulla tavola delle persone. Per chiudere e non rubare troppa
00:10:35scena a tutti i colleghi, il tema è questo, noi siamo un mercato alimentare che deve garantire
00:10:41che in quei 30 milioni di pasto ci sia un cibo sano, sicuro, di qualità e, tema non da poco,
00:10:52accessibile nel prezzo. Questa è la nostra missione di essere un ABBA alimentare, non di
00:10:58comprare e vendere frutta o verdura, sarebbe riduttivo, non di comprare un pesce o un prodotto
00:11:05di carne, noi dobbiamo essere il riferimento della filiera per far sì che questa filiera
00:11:13possa avere sempre di più un'eccellenza alimentare. Il termine eccellenza è quello che noi vogliamo
00:11:19perseguire, siamo un'eccellenza ormai quasi pronta, lo saremo con la fine dei lavori l'anno
00:11:28prossimo, a questo punto noi saremmo veramente un'eccellenza alimentare in Italia e questo lo
00:11:34possiamo sicuramente dire con convinzione. Quindi grazie per la vostra attenzione oggi.
00:11:40Si parlava di 30 milioni di pasti al giorno, io ho cercato all'impronta di provare a capire
00:11:54e ho fatto questo calcolo, 10 milioni di lombardi, 3 pasti per lombardo, 30 milioni di pasti.
00:11:59Chiamo qui con me Anna Scavuzzo perché la questione dei pasti è primaria, è l'argomento
00:12:19principale, qui non si parla solo di ristrutturazione, rilancio, restyling, di piattaforma di distribuzione
00:12:28di cibo di qualità, ma il rilancio e la rinascita dei mercati generali, come diceva il Presidente
00:12:33Ferrero, anche dopo anni complicati, difficili, gli anni 90 e i primi anni 2000 sono stati
00:12:39veramente anni di difesa anche della legalità, prima ancora che di rilancio dei mercati generali,
00:12:47io da giovane cronista ricordo nottate molto complicate all'ortomercato. Alla famosa discoteca.
00:12:53Esattamente, ricordo bene e i milanesi hanno visto l'evoluzione di questo luogo anche
00:13:01negli ultimi 10 anni, la domanda per lei ViceSindaca è proprio questa, Milano ha sviluppato come
00:13:07eredità di Expo insieme al rilancio dei mercati generali anche questa rete di AB contro lo
00:13:13spreco del cibo per stare vicino alle famiglie nei quartieri che è il tassello di eredità
00:13:20morale che viene anche dall'Expo del 2015. Buongiorno a tutti, grazie Dottor Stella anche
00:13:26per aver inserito in un ambito ampio di racconto quello che è il tassello che oggi condividiamo,
00:13:34certamente c'è una città intorno e con i mercati, con foodie che è cresciuta,
00:13:40che si è trasformata e che in questo racconto di sé ha voluto far tesoro di un'esperienza che
00:13:46non ha voluto lasciare a quella che è stata l'esperienza dell'esposizione universale o
00:13:52comunque di alcune delle attività che hanno attraversato la nostra città e i nostri territori.
00:13:57Certamente c'è una città intera, qui non siamo in un luogo un po' periferico e dimenticato,
00:14:03non siamo in un luogo che vogliamo in qualche modo considerare come una cittadella a sé,
00:14:08ma in questi anni abbiamo cercato di ricucire quella che certamente nel tempo era diventata
00:14:15una ferita che allontanava e che invece abbiamo voluto riportare al centro del dibattito,
00:14:20al centro del dibattito certamente imprenditoriale perché ovviamente questo è un luogo delle imprese,
00:14:25al centro del dibattito del sociale perché questo è un luogo del cibo e come ci diceva prima lei,
00:14:31il tema dell'accessibilità, la possibilità per tutti, l'accesso al cibo vuol dire il diritto a
00:14:37cibo di qualità, la possibilità di mantenere calmierati i prezzi e contestualmente di non
00:14:42mortificare in alcun modo la qualità e allo stesso tempo di restituire valore al cibo a
00:14:47partire dai più piccoli fino a quelle che sono le abitudini quotidiane degli adulti e di tutti
00:14:53coloro che in città possono portare il loro contributo anche solo transitando. Che Milano
00:14:58sia una città del cibo attenta a quelle che sono le cinque priorità che nel 2015 il Comune si è
00:15:04dato, il Consiglio Comunale ha affidato alla città e certamente il tema della lotta e del contrasto
00:15:09agli sprechi alimentari è stata, ricorderete, quella padiglione zero di Davide Rampello che
00:15:14ha richiamato tutti a quel senso di responsabilità rispetto a non sprecare una ricchezza anche quando
00:15:20non la si ritiene tale. Ecco quel monito è diventato oggi anche uno dei driver più importanti,
00:15:27quindi il contrasto allo spreco alimentare sappiamo di averlo come responsabilità a tutti,
00:15:32lo facciamo nelle nostre case, oltre il 40% dello spreco alimentare in Italia arriva e proviene
00:15:38dai nostri frigoriferi e allo stesso tempo chiediamo di promuovere delle alleanze perché
00:15:43davvero il valore del cibo e della qualità del cibo sia rimasta al centro. C'è un tema di
00:15:47sostenibilità, queste sono tutte esperienze che noi definiamo un po' all'americana, un po' win-win,
00:15:52cioè che se riusciamo a portare al centro della nostra azione i obiettivi che poi sono gli
00:15:57obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite facendo in modo che tutti insieme concorriamo
00:16:02al loro raggiungimento allora davvero è possibile anche che non sia solamente una narrazione ma che
00:16:07siano esperienze concrete. Qui abbiamo aperto durante il covid uno dei nostri hub di contrasto
00:16:13a quella che era la povertà alimentare in quel momento perché non avevamo la possibilità di
00:16:17accedere al cibo non soltanto perché non ce lo potevamo permettere ma perché anche molte persone
00:16:22erano a casa da sole e abbiamo scelto di portare quell'intuizione che nel 2018 ci aveva fatto aprire
00:16:28il primo hub di contrasto all'isola, di portarlo anche qua perché il valore del cibo fresco,
00:16:35del cibo di qualità, volevamo che fosse anche in quel momento una delle attenzioni da portare
00:16:40nelle oltre 20.000 famiglie che abbiamo seguito e poi il covid ovviamente lo abbiamo lasciato alle
00:16:46spalle e abbiamo cercato di trarre delle lezioni quindi questi anni che abbiamo attraversato con
00:16:53grande fatica hanno lasciato però anche un segno, io faccio sempre fatica a trovare qualcosa di
00:16:59positivo nell'esperienza della pandemia, ma certamente abbiamo fatto tesoro di una lezione
00:17:04qui oggi abbiamo uno dei nostri hub, ne abbiamo otto in città, nel frattempo abbiamo vinto
00:17:09l'Ocean Prize perché ci è stato riconosciuto che questa esperienza compartecipata con la città
00:17:14avesse qualcosa di esemplare da raccontare al mondo e oggi gli otto hub raccontano esattamente
00:17:22questo, creare sistema intorno al cibo, fare in modo che ciascuno si senta protagonista e rimettere
00:17:28al centro il valore delle cose che abbiamo bisogno di custodire e di condividere soprattutto con chi
00:17:35fa un po' più fatica. Abbiamo coinvolto i bambini, le famiglie, avremo poi il presidente di Milano
00:17:40Ristorazione che ci ha aiutato a portare questa sensibilità anche nel quotidiano dei nostri
00:17:44bambini e dei nostri insegnanti, abbiamo lavorato appunto con quell'attenzione all'alleanza fra il
00:17:51pubblico e il privato, fra le istituzioni pubbliche e le istituzioni private, fra le famiglie e le
00:17:56associazioni. Io credo che questo racconto che abbiamo iniziato con ESPO in maniera responsabile,
00:18:02sapendo che di cibo si è sempre parlato in questa città, quindi non nasce con ESPO l'attenzione
00:18:07al cibo ma certamente nasce invece l'attenzione alle politiche alimentari urbane e cioè a far
00:18:13sì che le amministrazioni non soltanto incrocino i temi del cibo ma che siano attori e propositori
00:18:20di piste di lavoro che diventano concretamente alcune delle attività come lo sono la mobilità,
00:18:26l'educazione, il welfare, l'attenzione alle persone più anziane, delle politiche urbane perché in città
00:18:31si fa molto e questa è una cittadella all'interno della città. Io mi sento molto una cittadina di
00:18:38questo luogo e condivido con il Presidente Ferrero un po' il sogno di un ABBA alimentare da cui
00:18:44transitino tutti e che restituisca l'orgoglio di lavorare in questo luogo perché davvero questo è
00:18:51il compimento anche di un percorso di un processo di trasformazione che restituisce valore anche a
00:18:57tutto il lavoro che sta dietro al cibo che i grossisti, i fornitori, gli operatori poi portano
00:19:03qua. E da ultimo voglio solo lasciarvi un'intuizione un po' per il futuro e un'idea, abbiamo partecipato
00:19:13a quella che è la selezione per ospitare il prossimo global forum di quello che è il patto
00:19:17dei sindaci per il cibo, il Milan Urban Food Policy Pact che dal 2015 guidiamo. Abbiamo proposto alle
00:19:23città di quello che è lo steering committee di ospitare qui il decennale del patto e credo che
00:19:29questo, se tutto va come speriamo, potrà essere uno dei luoghi nei quali invitare i sindaci. Sono
00:19:35oltre 300 da quei 100 iniziali che in sala delle cariati di sottoscritto ero il primo patto. Possano
00:19:42compiere un po' anche un momento di rilancio e di avere la possibilità di confrontarci con
00:19:47quelle parti di mondo così importante che è costituita dalle città del patto che riconoscono
00:19:53a Milano il grande lavoro di questi anni e il grande lavoro non l'ha fatto solo il comune ma
00:19:58l'ha fatto la città nel suo complesso e io sono molto orgogliosa di rappresentare una comunità.
00:20:04Il lavoro di rigenerazione di alcuni pezzi di città è importante ed è ancora in corso,
00:20:17attorno alla piattaforma dei mercati generali del Citi Hub di Milano ci sono luoghi che ancora
00:20:24devono essere recuperati, valorizzati, ristrutturati, è un lavoro di espansione di questa bonifica
00:20:35che è partita da qui e che deve coinvolgere anche aree periferiche ancora più larghe.
00:20:54Chiamo qui Gianpaolo Cesaretti, presidente della fondazione Simone Cesaretti e coordinatore
00:21:07del gruppo di lavoro ASVIS per il Goal 2 di Agenda 2030. So Cesaretti che lei ha anche
00:21:12del materiale da proiettare e quindi chiediamo alla regia di lavorare per mandare in onda
00:21:23le sue slide, le cedo il microfono. Innovazione e sostenibilità nella filiera agroalimentare,
00:21:32eccoci.
00:21:34Allora, questo è il tema che mi è stato dato, prima mi era stato detto innovazione
00:21:43e sostenibilità, io avevo chiesto di invertire i due termini, ma vorrei partire da un discorso
00:21:53di questo tipo. Qui sostanzialmente mi avete invitato per parlare del futuro dell'agroalimentare
00:22:03in questa città e allora quando si parla di futuro un po' si scommette o un po' si
00:22:12fanno dei ragionamenti di carattere un po' più razionale. Quando insegnavo macroeconomia
00:22:20all'università c'era nell'equazione generale il reddito nazionale composto dai consumi,
00:22:29dagli investimenti, dalla spesa pubblica e dal flusso di importazioni e esportazioni
00:22:36c'erano gli investimenti. La funzione degli investimenti io le insegnavo che è dipendente
00:22:44da due aspetti, la parte che è sensibile al tasso di interesse, quindi c'è un fondamentale,
00:22:54chi investe è sensibile, quindi investe più o meno rispetto al tasso di interesse in base
00:23:00alla sua propensione, alla sensibilità, ma poi c'è una parte che è quella invece
00:23:06la parte fissa, quella che viene chiamata le aspettative. Allora a me è stato chiesto
00:23:13immagina il modello, cosa dovrebbe essere? Allora io ho immaginato che il nuovo futuro,
00:23:19il nuovo sviluppo si debba puntare sulle aspettative. Allora noi oggi stiamo vivendo un momento
00:23:28difficile, stiamo riprendendoci da una crisi economica e quindi se dovessimo dire che le
00:23:34aspettative sul futuro del cibo, su come ci si alimenta stiamo andando un pochino ancora
00:23:41nella vecchia maniera, giochiamo molto sul prezzo, la qualità quando è possibile o
00:23:48meno. La scommessa che faccio io è che il futuro non è il diritto al cibo di qualità
00:23:59ma è diritto a un cibo sostenibile, questa è la tesi che voglio sviluppare. Allora
00:24:07il ruolo quindi del food hub è quello di favorire questo sviluppo dell'agroalimentare
00:24:15e quindi che cosa fare? Determinare un posizionamento competitivo di questo sistema cibo ma rispetto
00:24:23a che cosa? Rispetto appunto a quelle che sono le aspettative della domanda e allora
00:24:28ecco qui ho detto le aspettative sono aspettative in una logica di sostenibilità. Ne deriva
00:24:37quindi che il compito del food hub sia quello di ispirarsi a questo futuro e quindi qual
00:24:45è questo futuro? Oggi quello che noi definiamo il futuro sono i bisogni sociali emergenti
00:24:52della società. Allora salto un attimo per ricordarveli, per noi i bisogni sociali emergenti
00:25:01sono questi quattro, una società più attenta agli aspetti qualitativi del benessere, una
00:25:11società più sensibile alle diseguaglianze nell'accesso ai beni e servizi capaci di
00:25:17migliorare la qualità del benessere, una società più responsabile verso le diversità
00:25:24che possono essere territoriali, culturali, etniche, religiose e una società proiettata
00:25:31verso il futuro delle nuove generazioni. Allora se andiamo a chiederci e facciamo quindi un
00:25:41passo indietro, perché oggi dobbiamo cambiare qualche cosa? Debbo cambiare qualche cosa
00:25:56e lo slogan che io amo affermare è questo, dobbiamo uscire dalla trappola della insostenibilità.
00:26:06Questo per chi conosce l'economia conosce, si ricorda di un famoso economista John Maynard
00:26:14Keynes che parlava della trappola della liquidità, cioè sostanzialmente come funziona? Noi quando
00:26:23abbiamo delle aspettative, quindi questo vale il tema delle aspettative, giochiamo e quindi
00:26:31il vecchio modello quando praticamente si giocava sulla liquidità monetaria si tendeva per rilanciare
00:26:39l'economia verso tassi di interesse sempre più bassi, ma tanto arrivavano a un certo livello
00:26:47questi tassi di interesse più bassi per tentare di stimolare la domanda, sia la domanda privata,
00:26:53la domanda di investimenti, la domanda di consumi, che cosa succedeva? Che a un certo punto le
00:26:59aspettative dei consumatori erano negative perché andare verso applicare quel tipo di
00:27:07modello nella loro testa faceva prevedere delle aspettative negative, maggiore disoccupazione,
00:27:16maggiore inflazione e cose di questo genere, ma soprattutto la disoccupazione e bassi redditi.
00:27:23Allora Keynes coniò questo termine la trappola della liquidità e disse con una frase famosa
00:27:31il cammello non vuole più bere, noi possiamo portare il cammello all'acqua ma il cammello
00:27:39non vuole più bere, ecco oggi noi siamo in una situazione in cui viviamo in una trappola
00:27:47della sostenibilità dove il modello competitivo che è stato utilizzato, perché? Perché c'è un
00:27:57modello di sviluppo insostenibile, perché le Nazioni Unite ci hanno detto con l'agenda 2030
00:28:03quella è la stella polare e quindi dobbiamo andare in quella direzione, ma la società avendo oggi
00:28:10almeno dentro di sé questi bisogni sociali emergenti dice no, non voglio più accettare
00:28:17questo modello di sviluppo e allora ho bisogno che il modello di sviluppo che porti quindi la
00:28:25società in avanti la faccia crescere, la faccia uscire con un modello di sviluppo che è diverso
00:28:32da quello della trappola della sostenibilità. In sostanza devo andare veloce perché mi hanno
00:28:40dato dei tempi che devo rispettare, ecco che cosa significa? Tante volte noi diamo il termine che
00:28:50cos'è la sostenibilità, io do questa definizione la più semplice possibile.
00:29:02Per me uscire, cioè la sostenibilità è qualche cosa che nasce dalla capacità di soddisfare i
00:29:15bisogni sociali emergenti, quindi se noi invece di dire tante belle parole come la dimensione
00:29:23economica, sociale, ambientale, dicessimo che cos'è la sostenibilità, qual è il modello di
00:29:29sviluppo sostenibile? E' un modello di sviluppo capace di soddisfare i bisogni sociali emergenti,
00:29:36allora vuol dire che evidentemente il vecchio modello che era basato, il modello di sviluppo
00:29:42competitivo che era basato sulla race to the bottom, cioè sulla continua competizione a
00:29:49ribasso e su modelli di consumo omologati evidentemente è un modello che non va più
00:29:55bene. E allora dobbiamo andare a immaginare che se la società ha in mente queste aspettative,
00:30:05questi bisogni sociali emergenti e immagina un modello di sviluppo complessivo basato in
00:30:12quella direzione, evidentemente ne nasceranno modelli comportamentali, modelli decisionali
00:30:20diversi da quelli che erano prima e quindi anche per il cibo avremo la necessità di
00:30:27definire un nuovo modello di consumo, cioè un nuovo diritto al cibo. Quando io faccio
00:30:37parte dell'ASVIS, rappresento l'ASVIS, abbiamo analizzato il goal 2, il goal 2 secondo come
00:30:44ce lo dà l'agenda 2030 dice porre fine alla fame, promuovere un'agricoltura sostenibile
00:30:55e migliorare la nutrizione. Ecco allora noi possiamo dire che un nuovo diritto al cibo
00:31:04è questo qua, un diritto al cibo quindi un modello, cioè una domanda di cibo che deve
00:31:11essere soddisfatta in questi termini, accessibilità fisica ed economica, cibo di qualità intesa
00:31:18in senso olistico, quindi un cibo sicuro con minori contenuti di sostanze nocive, un cibo
00:31:26sano con maggiore presenza di nutrienti e sostanze nutraceutiche, una migliore caratteristica
00:31:32organolettica, odore, sapore, colore, la conservabilità e il facile uso. Ma infine la cosa più importante
00:31:42per me è il rispetto dell'etica sociale del diritto al cibo, ovvero il rispetto dei principi
00:31:50di equità intragenerazionale ed equità intergenerazionale, cioè vuol dire che questo modello di diritto
00:31:59al cibo, le prime due parti debbono essere accessibili ai nostri vicini, quindi a chi
00:32:08vive in questa società e alle future generazioni, questo è il concetto di etica sociale del
00:32:15diritto al cibo. Allora questo è un nuovo modello, quindi è un nuovo modello che non
00:32:19parla soltanto della qualità ma parla di tante altre cose e allora ecco perché lo
00:32:26chiamiamo un modello di, diciamo dobbiamo ricercare questo nuovo modello praticamente
00:32:33andando a ricercare un nuovo modello competitivo. E allora come deve essere questo modello competitivo?
00:32:42Questo modello competitivo che nasce quindi, c'è questa necessità di andare a cercare
00:32:52la domanda, a soddisfare quella domanda che risponde ai bisogni sociali emergenti, a quel
00:32:57modello di consumo che è questo che abbiamo stabilito con quattro cose, quindi per noi,
00:33:04per me questo nuovo modello di sviluppo competitivo poggia su quattro elementi, un approccio non
00:33:11segmentato alla domanda, quindi un approccio olistico, una qualità olistica come abbiamo
00:33:18definita prima e poi un modello di impresa che gioca su due elementi, se abbiamo detto
00:33:24che non vogliamo più un cibo omologato e allora dobbiamo puntare su questa strategia
00:33:31che è la corporate identity territoriale dove non è omologato ma soprattutto gioca,
00:33:37valorizza i vantaggi esclusivi del territorio, quindi quando pensiamo alle DOP, quando pensiamo
00:33:44ai prodotti, cioè a quei prodotti che possono essere prodotti solo in quel terroire, possono
00:33:53essere prodotti solo in quel clima, possono essere prodotti soltanto con quel tipo di
00:33:58fieno e così via, cioè sostanzialmente legare questo tipo di approccio al cibo con un modello
00:34:09che è una combinazione però, quindi è un modello di impresa che basa sulla corporate
00:34:16identity territoriale ma non sarebbe, quindi quando noi diciamo che dobbiamo immaginare
00:34:23questo cibo basato sulla corporate identity territoriale, sui vantaggi esclusivi, su una
00:34:30non omologazione, dobbiamo anche ormai essere consapevoli che dobbiamo salvaguardare i quattro
00:34:38stock di capitale, cioè la sostenibilità, poi significa che nel tempo dobbiamo essere
00:34:44capaci di riprodurre il capitale naturale ma anche il capitale umano, quindi la qualità,
00:34:51la formazione ma anche il capitale sociale, cioè le relazioni sociali che in un territorio
00:34:58ne determinano l'identità e poi il capitale economico perché se non investiamo, se non
00:35:04abbiamo una remunerazione non c'è la possibilità. E allora ecco il nuovo modello di impresa,
00:35:11un mix di corporate e di sistema economico circolare e infine delle strategie di marketing,
00:35:19strategie di marketing che debbono essere basate su una minore intermediazione, su una
00:35:28promozione di un'immagine responsabile, cioè le famose azioni di resilienza, il riciclo,
00:35:34il recupero, il riutilizzo, cioè far vedere che l'impresa è attenta ai quattro stock
00:35:41di capitale e sostanzialmente la distanza, la prossimità, ma oggi il concetto di prossimità
00:35:49è una prossimità virtuale, è una prossimità reale. E allora ecco come mi immagino questo
00:36:00food hub, questo nuovo mercato, questa nuova food policy che poi se vogliamo, come sappiamo
00:36:09il food hub è uno strumento della urban food policy. E allora come deve essere questo strumento?
00:36:16Deve essere uno strumento che se crediamo che il modello del diritto al cibo è un diritto
00:36:23al cibo che punta sui quattro elementi, sui bisogni sociali emergenti, deve essere quel
00:36:29tipo di diritto al cibo e noi dobbiamo dare questa risposta. E allora il food hub deve
00:36:35mettere, io lo immagino su due pilastri, innanzitutto entrano le imprese che rispettano un sistema
00:36:45di valori e quindi la qualità totale, come abbiamo detto sopra, l'accessibilità fisica
00:36:52ed economica, l'efficienza nell'uso dei quattro stocchi di capitale e la prossimità virtuale
00:37:00o anche reale. Questo qui è un modello che è fortemente basato su un'integrazione tra
00:37:11i vantaggi esclusivi e quello che si chiama il modello, so per andare fuori tempo. Siamo
00:37:19tirani in cibo e tempo. Come facciamo a mettere in piedi questo nuovo modello? Deve essere
00:37:34un modello che al fianco al sistema di valori entrano in questo food hub quelle imprese
00:37:43che rispecchiano questi valori, ma poi cosa diamo a queste imprese? Dobbiamo dare un sistema
00:37:49di servizi che metta queste imprese nelle condizioni di mettere in campo, di calare
00:38:00sul territorio quelle che sono le cosiddette strategie innovative e allora sono innovazione
00:38:06tecnologica, l'innovazione economica cioè il cambio del modello d'impresa, quel mix
00:38:13tra vantaggi esclusivi, la corporate, l'entity territoriale e l'economia circolare, l'innovazione
00:38:19culturale cioè spingere verso un cambio proprio di mentalità anche del consumatore e poi
00:38:27un sistema di informazione su quelle che sono le innovazioni normative e le innovazioni
00:38:33regolative a livello delle istituzioni sovranazionali che evidentemente determinano il modello,
00:38:39il contesto esterno. Ma come si può fare questo? Si può fare praticamente con una
00:38:45metodologia che chiamiamo la innovation catalyst system cioè sostanzialmente costruire una
00:38:55piattaforma dove in entrata e in uscita possano dialogare le imprese con il sistema della
00:39:04conoscenza cioè in sostanza dire innovazione tecnologica è una bella parola ma se io
00:39:12impresa non so come, quale, quale sia la più funzionale, quella che possa entrare veramente
00:39:21allora evidentemente ho bisogno di un forte collegamento con l'università, con il mondo
00:39:27della ricerca ma allora in questa piattaforma si deve dialogare. Io per applicare quel modello
00:39:34che tu mi hai detto ho questa difficoltà e quindi dimmi cosa devo fare e per fare questo
00:39:41c'è una figura che si chiama l'innovation facilitator cioè una figura che informa, sensibilizza
00:39:48e accompagna le imprese in questa direzione. Ecco se questo noi riuscissimo a farlo probabilmente
00:39:59tutte quelle che noi chiamiamo le agricolture di territorio potrebbero, se aiutate dal food
00:40:06hub in questa direzione, potrebbero praticamente determinare quello effetto di spiazzamento
00:40:13rispetto a quell'offerta globale che ancora invece cammina lungo binari della insostenibilità.
00:40:21E allora la conclusione, e ho finito veramente, scusa se ho sforato, la conclusione è questa qua.
00:40:32Dobbiamo costruire il food hub su una logica di sostenibilità e non soltanto di qualità,
00:40:42dobbiamo fare in modo che questo modello di sviluppo sia capace di rispondere a quel
00:40:51nuovo diritto al cibo e per farlo bisogna mettere in condizione attraverso questo innovation
00:40:57catering system, questa metodologia, le imprese ad andare in quella direzione e quindi trasformare
00:41:05quelle che sono le innovazioni economiche, tecnologiche e così via in quelle che sono
00:41:11le innovazioni sociali. Un esempio e chiudo. Noi conosciamo tutti internet. Quando abbiamo
00:41:20avuto il covid è nato fuori il collegamento a distanza. All'università con gli studenti
00:41:31interagivamo a distanza, quindi la e-learning, lo smart working, l'e-commerce. Cioè sostanzialmente
00:41:42una innovazione tecnologica che è quella di internet è diventata con lo smart working,
00:41:51con l'e-commerce, con l'e-learning una utilizzazione di questa tecnologia socializzata. Ed è
00:42:01ecco qui il termine di innovazione sociale. Noi dobbiamo fare questo per ogni tipo di
00:42:08innovazione, attraverso questo innovation catering system, calarlo, dialogare e far
00:42:13capire qual è la giusta innovazione sociale. Grazie mille professore. Anzi ci ha regalato
00:42:24tutti gli argomenti che adesso affronteremo nel dibattito e quindi intanto la invito
00:42:29ad accomodarsi, passare da Food Hub a Lab che è al centro di un ecosistema di valori,
00:42:37di tecnologie, di diritti sociali, di linee di sviluppo sostenibili. Queste sono le premesse
00:42:45che io affido a Sandro Neri, responsabile di QN Economia, per il prossimo dibattito.
00:42:54Buon lavoro, buon ascolto.
00:42:59Allora buongiorno a tutti e grazie anche da parte mia per essere qua. Adesso entriamo
00:43:11appunto molto nel dettaglio della grande trasformazione, della grande scommessa che
00:43:17siamo qui a raccontare. Il tema del panel è il ruolo del mercato alimentare di Milano come hub
00:43:23di eccellenza e piattaforma strategica per il settore. Chiederei di affiancarmi,
00:43:31di venire alle poltrone Davide Vincenzo dell'Acqua, presidente di Milano Ristorazione,
00:43:37Gianfranco Gentile, titolare del fruttetto Casa Grande e presidente dell'associazione
00:43:43provinciale dei taglianti ortofrutticoli, consigliere peraltro anche di commercio e
00:43:49Angelo Nichetti, titolare di Copromar e infine Nicola Zaffra, che è il direttore del mercato
00:44:01ortofrutticolo di Milano. Partirei dal dottor dell'Acqua, presidente di Milano Ristorazione.
00:44:16Abbiamo sentito parlare un po' di quello che dovrà succedere, delle strategie che sono state
00:44:24messe in campo, abbiamo sentito le parole anche del vice sindaco, però le chiederei più nel
00:44:33concreto, in questa sorta di fabbrica alimentare che noi con questo appuntamento di quenne distretti
00:44:40stiamo esplorando e in cui dovrà trasferirsi anche Milano Ristorazione, quali sono gli obiettivi
00:44:47e le prospettive condivise con Sogeni? Grazie, buongiorno a tutti. Obiettivi principali sono
00:45:01due. Il primo è il fatto che questo trasferimento porterà sicuramente innovazione e andrà a
00:45:11migliorare parte della nostra struttura produttiva, questo a beneficio di tutta la città e chiaramente
00:45:18dei cittadini. Secondo aspetto, ma sicuramente non secondario, è che noi sempre in questo
00:45:28contesto miriamo a rafforzare il nostro impegno nell'ambito della sostenibilità ambientale e
00:45:34anche economica. A tal riguardo questo aspetto è una missione che noi condividiamo con Sogemi,
00:45:43noi da sempre lavoriamo sinergicamente a far sì che questo venga attuato per la food policy
00:45:51milanese. Possiamo dire che tutta la nuova piattaforma logistica, il nuovo centro cucina,
00:45:59i nostri uffici in realizzazione all'interno dell'area di Sogemi sono stati progettati tenendo
00:46:09conto chiaramente dei massimi criteri di efficienza e di innovazione in linea con lo sviluppo di
00:46:17tutto il nuovo mercato alimentare. Siamo molto contenti di questa cooperazione, crediamo
00:46:24fortemente nel poter progettare il futuro insieme per il bene ovviamente della città di Milano.
00:46:32A tal riguardo quale altro posto se non l'area del comprensorio alimentare poteva essere
00:46:41identificato? Io credo fortemente che grazie all'implementazione di nuove sinergie di sistema
00:46:49sarà possibile raggiungere in primis questi obiettivi ma secondariamente grazie anche alla
00:46:55nostra presenza dare sempre più entità e far sì che questo luogo diventi sempre più la città del
00:47:01cibo di Milano e per Milano. Altro aspetto da tenere in considerazione è che il connubio di
00:47:08queste realtà, ricordo che la grande operatività di Milano Ristorazione noi serviamo e produciamo
00:47:14circa 83 mila pasti al giorno, affiancato all'eccellenza logistica di Sogemi farà sì che
00:47:23vi si crei un volano sicuramente idoneo migliorare le attività già in essere ma molto probabilmente
00:47:31a dare là a diverse altre proiezioni e collaborazioni. Grazie, sentiamo anche i operatori. Gianfranco
00:47:40Gentile che dicevo è il titolare del frutteto Casa Grande, la vostra azienda è tra le prossime che
00:47:47completeranno il passaggio dal vecchio al nuovo padiglione. Secondo voi quali opportunità ci
00:47:53sono per il commercio anche in chiave di innovazione? Innanzitutto come presidente dei
00:48:03dettaglianti mi viene da dire che la prima innovazione, la prima bella pensata è stato il
00:48:10fatto di tenere il mercato qua, non delocalizzarlo come in altre città perché la vicinanza alla
00:48:19città ci consente di poter intanto avere sempre il prodotto super fresco e intanto non produrre
00:48:28altro inquinamento perché allontanare il mercato, noi siamo un mercato fisico, noi dobbiamo venire
00:48:35in mercato ad acquistare e portare i prodotti nelle nostre aziende quindi aumentare la distanza
00:48:42sarebbe più inquinamento, magari un approvvigionamento maggiore quindi minore freschezza, quindi questa
00:48:48pensata è stata veramente vincente e io ringrazio questo. Invece come titolare di
00:48:54Fruzzeto Casa Grande noi siamo ancora nel vecchio mercato che ormai ha 60 anni e più,
00:49:01i luoghi sono un po' angusti, un po' scomodi, noi come attività serviamo anche la ristorazione
00:49:09milanese e quindi a maggior ragione questa vicinanza con la città ci consente di effettuare
00:49:16un servizio di eccellenza, abbiamo 50 dipendenti, facciamo più o meno 600 consegne al giorno
00:49:23e la prospettiva del mercato nuovo ci consentirà un efficientamento lavorativo con l'ottimizzazione
00:49:35dei tempi di preparazione, di realizzazione, il fatto che il mercato non sia a livello
00:49:41strada vuol dire maggiore surubrità del prodotto, maggiore conservazione del prodotto,
00:49:48il fatto che lo scarico possa avvenire direttamente nel punto vendita vuol dire ottimizzazione,
00:49:55miglioramento della qualità della vita anche dei dipendenti perché così si può anche
00:50:00concedere magari di scendere un po' dopo, non lavorare pienamente di notte. Tutte queste
00:50:10novità ci hanno dato anche uno spunto per un'innovazione tecnologica interna all'azienda,
00:50:19nel senso che come ha fruttetto Casagrande stiamo pensando attraverso anche l'intelligenza
00:50:25artificiale di un'acquisizione degli ordini, una preparazione delle consegne, un'ottimizzazione
00:50:34delle consegne attraverso la tecnologia che abbiamo scoperto sia un elemento importante
00:50:41anche per le nostre attività che sono attività fisiche e quindi però devono essere supportate
00:50:49da queste novità perché dobbiamo efficientare il tutto. Faccio anche un appello, vorrei
00:50:58che il mercato nuovo non lasciasse stand vuoti perché a parer mio come diceva prima di me
00:51:13chi è intervenuto prima di me, la concorrenza porta anche alla varietà del prodotto, alla
00:51:21ricerca del prodotto anche di nicchia, noi lo vediamo anche con i nostri clienti della
00:51:26ristorazione, ormai Milano è pienissima di ristoranti e ognuno per differenziare dagli
00:51:33altri chiede sempre qualcosa di particolare, quindi per evitare l'omologazione dei prodotti
00:51:42e come si diceva l'esaltazione anche dei prodotti specifici la varietà degli operatori
00:51:49del mercato sarebbe una cosa importante secondo me, grazie.
00:51:55Adesso sentiamo invece Angelo Nicchetti che è il titolare di uno dei più importanti
00:52:04marchi del mercato ittico di Milano che però copre Marche, per l'altro Milano ha questa
00:52:09fama ormai da decenni della città dove si mangia il pesce fresco quasi come se fosse
00:52:15una città di mare, immagino che per chi come lei lavora direttamente nel settore sia anche
00:52:21una grande sfida perché le cose cambiano, si sta facendo adesso anche questa operazione,
00:52:27però Milano ha bisogno di mantenere alta la sua nomea, la sua leadership anche in questa
00:52:34cosa che non è banale perché oltretutto garantisce tanto lavoro ai ristoranti, garantisce
00:52:40lavoro a voi, insomma come pensa di riuscirci, com'è la strategia che pensate di mettere
00:52:49in app?
00:52:50Buongiorno a tutti, essenzialmente la frase che mi è capitato spesso di andare magari
00:52:57nei posti di mare, in viaggiatura, a Milano si mangia il pesce più fresco, però questa
00:53:01frase non è sufficiente, questa frase nel tempo, sono 38 anni che vendo pesce all'ingrosso,
00:53:07mi ho fatto capire che il mercato del pesce non è soltanto un mercato di transito, ma
00:53:12ad essere un mercato anche di trasformazione, quindi l'esigenza di una clientela che è
00:53:16la più variegata in questo momento, che noi serviamo al di là del grande ristoratore
00:53:21stellato, anche il piccolo ambulante e tutte le varie categorie che necessitano di questo
00:53:27tipo di prodotto, richiedono anche un prodotto il più declinato possibile, quindi poterlo
00:53:33sfilettare, poterlo lavorare, all'interno di questo mercato oramai da qualche anno abbiamo
00:53:39iniziato a fare questo tipo di evoluzione, cioè non soltanto proporre il pesce tale
00:53:43e quale, ma customizzarlo, cercare di dare alla clientela il prodotto che richiede, nelle
00:53:49più varie forme e dando spazio anche al pesce che arriva dalla Nuova Zelanda, ma anche valorizzare
00:53:54il piccolo pescatore del lago di Zeo che ti propone il lavarello, non chiedete il lavarello
00:53:58perché c'è il fermo pesca, da domani mattina le informazioni sul pesce sono per
00:54:03quelle che ci sono stagionalità e questo per noi è molto importante e rispetto a questo
00:54:11poter fare nel tempo valutazioni dei fornitori, valutazioni del modo che cosa richiede la
00:54:16clientela, l'implementazione tecnologica per poter ridurre a volte gli additivi, noi
00:54:21in questo momento abbiamo dei prodotti che utilizziamo con alta pressione, una pasteurizzazione
00:54:27a freddo, il fatto di ricercare attraverso l'ultratemperatura bassa, quindi il meno
00:54:33sessanta, un prodotto che non richiede additivi per cercare di arrivare a dare sempre un prodotto
00:54:37il più naturale possibile nelle sue trasformazioni, perché finché il prodotto è integro ovviamente
00:54:43non ha grandissimi problemi, quando comincia ad essere trasformato richiede delle cure
00:54:48e delle attenzioni diverse. Nel caso proprio di Coprom è stato quello di implementare
00:54:54una serie di prodotti per accontentare la clientela che in questo momento a Milano
00:54:58è vero che la clientela milanese è molto attenta e richiede una grande quantità, ma
00:55:06ovviamente ha anche tutte le altre categorie, quindi implementare e credere sempre che nei
00:55:10prodotti nella diversificazione ci siano sempre dei punti di forza. Il mercato ittico di Milano
00:55:15in questo momento lo è, lo è anche per il prodotto decongelato, lo è anche per il prodotto
00:55:20che arriva veramente non soltanto da posti bellissimi dove si pesca della qualità incredibile
00:55:26ma anche dalla realtà lacustre, lombarda che va valorizzata. Ma come si mantengono
00:55:32anti gli standard di qualità che hanno reso famosa Milano? Gli standard qualitativi vuol
00:55:38dire ovviamente lavorare non soltanto sul fatto che qualità è identificata con freschezza,
00:55:45vuol dire effettuare analisi, controlli sistematici sui prodotti che arrivano, questo
00:55:51fa sì che riusciamo a garantire e fare in modo che la sicurezza alimentare sia sostenibile,
00:55:58soprattutto quando si parla di pesce, il pesce è un prodotto estremamente delicato e quindi
00:56:02in quel caso poter garantire all'interno del mercato controlli sanitari e analisi di
00:56:07laboratory fa sì che vengono supportati in queste loro fasi di commercializzazione.
00:56:13Grazie direttore Nicola Zaffra. Noi siamo qui a raccontare di fatto non solo un'operazione
00:56:23logistica ma una grande scommessa perché dobbiamo creare qui la struttura più moderna d'Europa,
00:56:30come sta andando per il momento l'operazione proprio di trasferimento? Rispetto al progetto
00:56:39Food 2025 noi siamo andati avanti per lunghi periodi a dire che avevamo una storia da raccontare,
00:56:44oggi questa storia non è solo una storia da raccontare ma è una storia che possiamo
00:56:48toccare con mano e possiamo vedere, con il trasferimento nel giugno di quest'anno dei
00:56:53nostri operatori nel primo dei due padiglioni abbiamo di fatto il 50% del mercato che opera
00:56:59nelle nuove strutture mercatali e quindi vediamo il traguardo di un percorso che donerà alla
00:57:04città di Milano ma non solo alla città ma anche all'intera filiera una struttura
00:57:08in grado di essere un riferimento per il settore riconosciuta e il raggiungimento di quello
00:57:16che era uno dei nostri obiettivi. Ovviamente l'intento della società non era quello di
00:57:21trasferire da una struttura del 1965 i nostri operatori in una nuova struttura e quindi
00:57:27fare un solo trasferimento da un immobile a un altro ma era quello di raggiungere con
00:57:33probabilmente vent'anni di ritardo quelli che sono i grandi competitor europei quindi
00:57:38i mercati di Barcellona, di Madrid, di Parigi, mercati all'interno dei quali il mercato tradizionale
00:57:44o la vetrina commerciale è il cuore di un sistema più ampio dove la parte dedicata
00:57:50ai servizi permette lo sviluppo e la crescita dell'intero sistema.
00:57:53Quindi sta dicendo che potrebbe essere un nuovo modo di fare commercio all'ingrosso
00:57:59per esempio rispetto a come si è fatto fino adesso?
00:58:02Un modo nuovo nel quale il mercato tradizionale rimane il volano e il cuore di questa macchina
00:58:09che performa grazie anche a tutta una serie di servizi complementari che permettono l'efficienza
00:58:16del sistema e quindi una visione più ampia dell'idea di mercato. Questo è quello che
00:58:21stiamo facendo, ci sono tutta una serie di chiavi rispetto alle quali la società vuole
00:58:26investire e l'abbiamo detto, siamo posizionati a 3 chilometri dal centro della città per
00:58:32cui i temi della logistica, della logistica urbana non possono essere trascurati anzi
00:58:37diventano al centro delle nostre progettualità, noi abbiamo circa 1200-1500 acquirenti che
00:58:44quotidianamente dal lunedì al sabato vengono in mercato a comprare il prodotto ittico,
00:58:49i fiori, la carne piuttosto che non la frutta e la verdura e buona parte di questi poi si
00:58:53riversa all'interno della città, i nostri operatori nell'arco degli anni si sono specializzati
00:58:59per fare un servizio di consegna alla ristorazione, ai dettaglianti, all'interno della cerchia
00:59:04cittadina, tutto questo impatta sul traffico, sull'inquinamento e quindi è necessario fare
00:59:09tutta una serie di valutazioni e condividere dei progetti che permettano di ridurre da
00:59:15un lato come abbiamo visto l'impatto sul traffico cittadino e l'inquinamento ma anche di permettere
00:59:21un efficientamento di questa filiera a beneficio dei nostri operatori. Il tema della digitalizzazione,
00:59:29se è vero che in Italia circa il 30% della frutta e la verdura che si mangia passa dai
00:59:34mercati in engrosso è anche vero che i nostri mercati, non solo quello di Milano, non sempre
00:59:40hanno avuto la capacità di valorizzare una banca dati di informazione sul fresco che
00:59:45nessun altro sistema all'interno del nostro paese ha. Faccio un piccolo esempio, la rilevazione
00:59:52dei prezzi viene fatta dai principali mercati italiani, viene fatta quotidianamente o comunque
00:59:57almeno settimanalmente, questa informazione che è un'informazione importantissima per
01:00:01la filiera non riesce a essere messa a sistema. Noi a giugno di quest'anno abbiamo avviato
01:00:06un progetto con un partner importante e riconosciuto in maniera tale da poter proporre una reportistica
01:00:13per il settore ettico e ortofrutticolo che possa diventare un riferimento per i nostri
01:00:19operatori e per gli operatori della filiera agroalimentare e allo stesso tempo stiamo
01:00:24digitalizzando la metodologia di rilevazione del prezzo che non viene più fatta con il
01:00:29fogliettino di carta e la penna o la matita ma con dei tablet in maniera tale da rendere
01:00:33anche più veloce il passaggio dell'informazione. I temi sono tantissimi e ne voglio ricordare
01:00:42uno visto che è stato anticipato dall'intervento della vice sindaco, i mercati hanno un ruolo
01:00:48pubblico, una funzione pubblica che nasce per garantire l'approvvigionamento alimentare
01:00:54alle città, adesso dirò una cosa che scatenerà i microfoni di Angelo e Gianfranco contro
01:00:59la mia testa, probabilmente se andiamo a chiedere a un grossista di qualsiasi mercato da Bolzano
01:01:04a Catania cosa potrebbe succedere, se dovessimo chiudere il mercato la risposta sarebbe apocalittica,
01:01:10probabilmente risponderebbero che non mangerà più nessuno, moriranno tutti di fame, oggi
01:01:14evidentemente non è più così, però è vero che mangeremo tutti molto peggio perché
01:01:19nei mercati trovano luogo di valorizzazione anche di sbocco commerciale tutte quelle piccole
01:01:25grandi realtà produttive di qualità, di eccellenza che non riescono ad arrivare direttamente
01:01:31al consumatore o non riescono ad arrivare attraverso la grande distribuzione e trovano
01:01:35nelle strutture come la nostra il luogo di valorizzazione o direttamente perché hanno
01:01:40un punto vendita o attraverso il lavoro dei nostri grossisti e quindi poi arrivano sulle
01:01:44nostre tavole attraverso il negoziante di fiducia, l'ambulante oppure il ristorante
01:01:50di alta qualità, quindi sicuramente un ruolo dei mercati che permette di mantenere vive
01:01:57delle realtà che hanno fatto la storia e fanno la ricchezza del nostro paese, ma anche
01:02:02un tema nuovo, dicevo è stato accennato dalla vice sindaco all'inizio, secondo me
01:02:07i mercati l'ingrosso anche per la loro governance, noi siamo al 100% partecipati dal Comune
01:02:13di Milano ma tendenzialmente i 137 mercati presenti in Italia hanno una presenza del
01:02:19pubblico più o meno marcata, secondo me i mercati diventano il luogo dove scaricare
01:02:25a terra, dove sviluppare le politiche del food delle diverse amministrazioni, noi a
01:02:30Milano abbiamo una food policy che è riconosciuta come un'eccellenza, con loro stiamo portando
01:02:36avanti diversi progetti, sono stati accennati anche l'inizio di questa giornata, crediamo
01:02:41che questo sia un percorso che dobbiamo portare avanti, ancora più ne approfitto per la presenza
01:02:47all'interno del sistema del food milanese di Milano Ristorazione, parlo di Milano Ristorazione
01:02:57e quindi noi crediamo che creare sinergie con la food policy e con Milano Ristorazione
01:03:07approfittando della ricchezza e della fortuna che ha il Comune di Milano di avere un mercato,
01:03:12una realtà come la nostra sia tra i nostri obiettivi e tra i nostri anche probabilmente
01:03:15doveri. Faccio allora però ancora una domanda al volo al Presidente dell'Acqua visto che
01:03:21citavamo anche quest'altra cosa che penso che interessi anche alle famiglie, sto parlando
01:03:27del ruolo della refezione scolastica e assistenziale che chiaramente a Milano è una grossissima
01:03:32realtà, vorrei sapere su quali driver puntate per andare a migliorare il servizio? Ovviamente
01:03:43qualunque destinatario dell'alimento è un destinatario sensibile, le analisi, controlli
01:03:49che anche Sogemi stessa mette in atto sono più stringenti rispetto a quanto richiesto
01:03:55dalla normativa stessa. La stessa cosa facciamo noi, noi siamo fornitori di un servizio essenziale
01:04:03per la cittadinanza milanese, è un impatto molto importante, richiede un durissimo lavoro
01:04:09perché ci dedichiamo e abbiamo come destinazione delle fasce delicate, parliamo dei nidi, parliamo
01:04:18delle scuole di infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di primo grado, abbiamo
01:04:23centri diorni per disabili, centri diorni integrati, RSA, ospiti del ricovero notturno
01:04:32di viale Orles, insomma è una realtà molto impegnativa, come detto in precedenza i nostri
01:04:38numeri sono più o meno il servire e preparare e servire 83 mila pasti al giorno, lavoriamo
01:04:46con 24 cucine grandi, 79 cucine nido, abbiamo 5 case vacanze e 3 RSA comunali, noi serviamo
01:04:59più o meno 418 refettori, 151 per quanto riguarda i nidi, 203 sono scuole di infanzia
01:05:11comunali e statali, la molle di lavoro è enorme. Ma l'indice di gradimento com'è?
01:05:18Siamo in continua evoluzione, chiaramente dobbiamo abituare i piccoli e anche i più
01:05:28grandi magari al gradimento di alcune pietanze, io devo dire la verità mi stupisco a volte
01:05:36ma con soddisfazione perché anche i miei figli quando ultimamente mangiano broccoli
01:05:41piuttosto che verdure dicono mi piace o altri alimenti, chiaramente ci sono gusti però
01:05:48noi dobbiamo fare molta attenzione a dare la possibilità ai ragazzi di andare in assetto
01:05:52neutrale finché prenderanno chiaramente le loro decisioni, la salute è fondamentale,
01:05:58quindi questo è il nostro dovere assoluto. Gli incentivi economici, gli sviluppi dell'attività
01:06:04sono sempre improntati a migliorare la qualità del servizio, da sempre incentiviamo il consumo
01:06:10di alimenti vegetali, incentiviamo la filiera a porta e monitoriamo lo spreco nell'ultima
01:06:18fase della catena. Questi sono punti fondamentali per richiamare al massimo la sostenibilità
01:06:26alimentare. Per quanto riguarda progetti futuri anche nel quadro dell'impatto ambientale chiaramente
01:06:36col trasferimento ma sono già contesti in essere, miriamo sempre più ad ottenere certificazioni,
01:06:42miriamo all'automatizzazione e digitalizzazione di processi interni aziendali, abbiamo un
01:06:48progetto per quanto riguarda il fotovoltaico quindi l'utilizzo di energia diretta e soprattutto
01:06:55miriamo anche all'elettrificazione dei mezzi per il trasporto dei pasti. Siamo in continua
01:07:01evoluzione, lavoriamo in strettissima sinergia con il comune con cui sposiamo la cultura del
01:07:07cibo sano e sostenibile, lavoriamo in stretto contatto con la food policy, abbiamo partecipato
01:07:14a un progetto di Horizon 2020 quindi volto proprio lo spreco così come Sogemi siamo
01:07:20affiliati al banco alimentare regionale quindi la distribuzione di alcuni alimenti magari in
01:07:28esubero quali frutta e quale pane che vengono dati anche grazie al servizio di terza associazione
01:07:36a chi ne ha bisogno è fondamentale quindi come diceva prima anche il professore sostenibilità
01:07:41vuol dire anche ridistribuzione, controllo allo spreco e massima attenzione su qualunque
01:07:46prodotto però è una realtà, sono risorse ma sono anche esigenze quindi il connubio
01:07:51è difficile da tenere ma deve essere fatto. Grazie a lei, grazie a tutti i nostri ospiti
01:07:58e adesso passiamo a un altro momento del nostro incontro che è un momento particolare
01:08:07perché andremo a raccontare un quesito abbastanza originale, il protocollo tra Sogemi e regione
01:08:14basilicata sulla promozione dei prodotti di eccellenza del territorio e della filigliera
01:08:19agroalimentare quindi chiederei gentilmente di raggiungermi Cristiano Re che è coordinatore
01:08:25dei progetti territorio FEM e Vincenzo Restaino direttore generale delle politiche agricole
01:08:33della regione. Faccio la premessa, la regione basilicata è la prima delle regioni italiane
01:08:47a sottoscrivere una partnership di collaborazione con Sogemi, cosa colpisce perché peraltro
01:08:54la basilicata è una regione piccola sia in termini di popolazione che di pillar regionale
01:09:01però gioca anche lei questa scommessa sul piano della qualità, chiederei quindi a Cristiano
01:09:13Re perché un'istituzione autorevole come la fondazione Mattei che è una fondazione
01:09:17che si occupa in particolare di temi economici legati agli impatti climatici, alla transizione
01:09:25ambientale è presente in realtà in questo accordo che ha scopi tendenzialmente di mercato.
01:09:34Sì grazie, noi siamo in Basilicata dopo gli accordi del 98 tra la regione basilicata
01:09:43e le compagnie energetiche per l'attività estrattiva, in Basilicata c'è il più grosso
01:09:47giacimento a terra onshore di petrolio in Europa e siamo frutto di un accordo tra le
01:09:57parti e siamo chiamati a dare supporto alla regione basilicata alle varie istituzioni
01:10:02locali per lo sviluppo sostenibile e lo sviluppo locale e proprio nell'ambito dello sviluppo
01:10:08locale diciamo che abbiamo visto questo accordo come un potenziale. Prima il Presidente Sogemi
01:10:16parlava dei 30 milioni di pasti al giorno che mi sono rimasti nella testa, li ho conteggiati
01:10:23e li ho calcolati per il totale anno e immaginando un valore di un pasto di 5 euro vale circa
01:10:3255 miliardi che sono quasi quattro volte il PIL regionale e questo è proprio il motivo
01:10:39per cui c'è stato questo approccio da parte della regione basilicata, dal dipartimento
01:10:43agricoltura che oggi è rappresentato da Vittorio Restaino di vedere questo mercato come un
01:10:51mercato molto ricco e poi c'è da dire un altro dato importante che aveva citato il
01:10:58Presidente Ferrero in un altro incontro, un altro dato che mi era rimasto impresso
01:11:05che qualche anno fa il mercato ortofrutticolo vendeva l'80% di prodotto italiano mentre
01:11:11adesso siamo al 50%, ecco se per esempio grazie ai prodotti della basilicata si riuscisse
01:11:18anche a superare questo 50% di qualche punto percentuale diciamo che noi saremmo soddisfatti
01:11:24del risultato raggiunto. Poi l'ultima questione, non sapevamo la teoria, la bellissima lezione
01:11:35del Professor Cesaretti ma quando abbiamo sentito la lezione siamo stati felici di aver
01:11:41fatto bene i compiti senza aver visto prima la teoria e parlava di corporate identity
01:11:49territoriale e questa cosa di legare il prodotto agricolo, il prodotto del territorio al territorio
01:11:59potrebbe favorire così come è successo in altre regioni d'Italia, in altre aree d'Italia
01:12:04l'esempio secondo me il modello perfetto è il tartufo d'Alba, tutti vanno ad Alba a mangiare
01:12:09il tartufo, molto spesso il tartufo non è che proprio sia di Alba ma viene da tutta
01:12:14Italia, viene concentrato lì e quindi anche questa cosa di promuovere il prodotto locale
01:12:19e con il prodotto enogastronomico fare da trattore per il territorio e quindi poi vendere
01:12:25questo binomio di prodotto enogastronomico e territorio che la Basilicata è territorio
01:12:30di varietà e territorio ne ha facendo un mix tra mare, monti, laghi, invasi e chi più
01:12:38ne ha più ne metta. Signore Staino invece, quali sono le aspettative
01:12:44della regione Basilicata nell'approdare i mercati milanesi di Sogemi?
01:12:49Le aspettative iniziali, quelle che sono state in qualche modo codificate nell'accordo sottoscritto
01:12:55un anno fa circa, mi pare novembre 2023 erano aspettative di carattere certamente legate
01:13:03alla valorizzazione delle produzioni locali anche potendo approdare ad una piattaforma,
01:13:10ad un mercato, ad un territorio che sicuramente rappresenta per i prodotti lucani un punto
01:13:18di arrivo importante in termini di rappresentazione della qualità delle nostre produzioni, voglio
01:13:24ricordare che noi abbiamo in Basilicata 19 prodotti a marchio europeo che sono prodotti
01:13:31di estrema, di alta qualità ma che hanno un vizio di origine che non riescono a scrollarsi
01:13:38di dosso sia il basso valore aggiunto. C'è questa prima prospettiva ma andando avanti
01:13:52nel tempo abbiamo affinato anche un po' le nostre aspettative e oggi devo dire la verità
01:13:57ancora che con questa partecipazione in questa mattinata, anche ribadisco ascoltando l'interessante
01:14:05relazione del professore, le aspettative aumentano ancora di più perché ho sentito parlare
01:14:12per esempio di alcune parole chiavi, innovazione sociale, per noi l'innovazione sociale sarebbe
01:14:19un passaggio importante perché ne abbiamo parlato tante volte nel corso delle attività
01:14:25che abbiamo sviluppato, per noi non è soltanto importante sviluppare azioni e interrelazioni
01:14:30di carattere commerciale, per noi è importante fare anche operazioni pedagogiche, è importante
01:14:37che i nostri operatori, soprattutto quelli più giovani, possano interfacciarsi, conoscere,
01:14:43vedere, verificare queste realtà oggettivamente più evolute, parliamo di una realtà con
01:14:49la storia che ci è stata prima raccontata. Ho sentito parlare prima ancora della necessità
01:14:56di fare in modo che in questo luogo vi sia un connubio tra commercio e servizi, noi è
01:15:02anche quello di cui abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di servizi, abbiamo bisogno di molto
01:15:05immateriale. Noi in Basilicata abbiamo fatto molti investimenti nelle nostre imprese agricole
01:15:10su tutto ciò che è immateriale e questo certamente ha aiutato lo sviluppo delle produzioni,
01:15:15ha fatto in modo che oggi i prodotti siano di altissima qualità, ma abbiamo lavorato
01:15:19poco sull'immateriale e su quello che dobbiamo lavorare e quando parlo di immateriale mi
01:15:24riferisco a formazione, assistenza, consulenza, riflessioni forti sui temi su cui ci ha sollecitato
01:15:33il professore perché sono queste le cose che oggi consentirebbero ai prodotti della
01:15:39Basilicata di crescere non soltanto sotto il profilo commerciale ma anche sotto il profilo
01:15:44di una reputazione che merita di andare oltre la tipicità e oltre la consueta valenza di
01:15:53carattere produttivo e commerciale. Siccome anche a Milano piace guardare avanti, oltre
01:16:04quello che è già stato fatto secondo lei, perché se stiamo ai dati qualche anno fa
01:16:08il mercato ortofrutticolo di Sisogemi vendeva l'80% di prodotti italiani, adesso invece
01:16:13ne vende circa il 50%, lei pensa che la Basilicata potrebbe fare da pripista per aprire un po'
01:16:20i mercati di tutto il mezzogiorno? Io più che pensarlo lo auspico, credo che sia la
01:16:29nostra un'esperienza che possa fare da rappresentanza, da pripista verso il mercato del mezzogiorno,
01:16:39i numeri del mercato prima della sottoscrizione dell'accordo non li conoscevamo, quando
01:16:46l'assessore Galella venne a conoscenza dei numeri quando stipulammo l'accordo manifestò
01:16:53un entusiasmo incredibile e quindi ci invitò a lavorare molto su questo accordo, per cui
01:17:01devo dire la verità, noi lo svolgeremo e credo che anche il mezzogiorno possa lavorare
01:17:07sull'esempio per emulazione rispetto a quello che noi immaginiamo di fare da qui ai prossimi
01:17:11anni.
01:17:12Lei condivide lo stesso ottimismo? Assolutamente sì! Va bene, allora vi ringrazio e andiamo
01:17:21avanti quindi con il nostro appuntamento. Grazie a tutti per il contributo, abbiamo
01:17:37parlato, la sintesi di questa chiacchierata la troverete domani sul giorno sul resto del
01:17:48Carlino sulla Nazione, la troverete sui nostri siti canale Economia, una cosa a cui tengo
01:17:55molto perché noi cerchiamo sempre non solo di anticipare sul settimanale dell'economia
01:18:03i contenuti di questi appuntamenti ma facciamo poi anche dei puntuali resoconti sia su carta
01:18:08che su online. Sono oltre 10.000 gli streaming che abbiamo fatto dall'inizio di questo dibattito,
01:18:16oltre 10.000 persone hanno seguito il racconto che abbiamo fatto dei mercati generali di
01:18:22Milano di quello che è oggi e di quello che sarà, ve lo diamo anche in numeri con un
01:18:28video che dura 4 minuti, prego alla regia di metterlo in onda, grazie.
01:18:32Fodi è uno dei mercati agro alimentari più importanti d'Europa, un grande patrimonio
01:18:53del comune di Milano e della Lombardia, è da qui che ogni giorno la città si approvvigiona
01:18:59dei prodotti freschi per tutta la filiera agroalimentare. Il suo city hub è a 3 km dal
01:19:08centro e vicino ai principali snodi di comunicazione. Ogni mattina escono oltre 40.000 quintali di
01:19:16prodotti freschi arrivati durante la notte che servono oltre 10 milioni di persone in
01:19:22un'area di circa 700.000 metri quadrati, un cuore che batte 24 ore al giorno per tutti
01:19:29i giorni dell'anno. I suoi quattro grandi mercati sono instancabilmente sempre al servizio,
01:19:37il mercato ortofrutticolo, noto nella memoria dei milanesi come Orto Mercato, è il più
01:19:43grande d'Italia per la quantità e gamma di prodotti ortofrutticoli disponibili tutto
01:19:47l'anno. La qualità, freschezza e la sicurezza alimentare sono riconosciute tra le più alte
01:20:06in Europa. Nel mercato ittico, tra i più moderni a livello europeo, ogni notte arriva
01:20:21la più vasta tipologia di pesci freschi tra quelli commercializzati in tutti i mercati
01:20:25europei. FUDI ha creato un marchio riconosciuto in tutta Italia a garanzia della provenienza
01:20:37del prodotto, grazie a rigorosi controlli igienico-sanitari. Il mercato carni riceve
01:20:46ogni notte carni bianche, rosse, uova e prodotti a fini di alta qualità, che vengono lavorate
01:20:53e trattate con cura, secondo le normative igienico-sanitarie CE. È l'unico in Italia
01:21:02specificatamente dedicato a questa tipologia. Il mercato floricolo è il più grande mercato
01:21:11di distribuzione in Italia di fiori freschi, nazionali ed esteri, che ogni mattina riceve
01:21:16da tutto il mondo, nel cuore dello sviluppo della distribuzione dell'intera floricoltura
01:21:24italiana. Il futuro di questo polo agroalimentare avanza oggi. Il 13 maggio 2024 è stato inaugurato
01:21:38il primo dei due nuovi padiglioni ortofrutta che fa parte del piano di sviluppo FUDI 2025.
01:21:44Un edificio grande 66 mila metri quadrati di superficie fondiaria, paragonabile al terminal
01:21:52di un aeroporto, con 102 punti vendita e 160 baie di carico, è stato progettato e costruito secondo
01:22:00i moderni parametri di sicurezza e sostenibilità. È innovativo, con un sistema di logistica
01:22:07centralizzata digitale all'avanguardia e rispettoso dei massimi standard a tutela
01:22:12della qualità e sicurezza alimentare. Il piano di sviluppo FUDI 2025 presentato nel 2019 è in
01:22:20corso di realizzazione e sta trasformando il mercato in un evoluto city hub alimentare
01:22:25multiservizio, con un altro nuovo padiglione ortofrutta gemello del primo, nove piattaforme
01:22:31logistiche e produttive per la movimentazione delle merci e un rinnovato palazzo affari. Un
01:22:38punto di incontro all'avanguardia dove tradizione e innovazione si fondono rispecchiando lo spirito
01:22:44della nostra città, guardando alle materie prime ed al commercio non solo come risorsa economica ma
01:22:51come storia e emozione. FUDI, il mercato di una città per il presente e il futuro del nostro paese.
01:23:09Io ringrazio Sogemi, il Presidente, il padrone di casa, il Presidente Ferrero, ringrazio il
01:23:16Comune di Milano, Enelm è in partner dell'iniziativa, la nostra mattinata di lavoro sarà tra poco
01:23:22online, il video di questa mattinata sarà online dopo lo streaming, vi ringrazio per la partecipazione,
01:23:30vi invito a un piccolo lunch di prodotti freschissimi non a chilometro zero ma a metro zero,
01:23:37buona giornata a tutti.
01:23:59Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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