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TVTrascrizione
00:00L'incognita della crisi tedesca preoccupa la manufattura bresciana e sportazioni in
00:13calo verticale.
00:14Formare per colmare il gap tra scuola e mondo del lavoro è il focus dell'app della conoscenza
00:19di Leno.
00:20Decima edizione per il galà dei bilanci del giornale di Brescia, l'incontro al teatro
00:25grande giovedì 28.
00:26Ben trovati a questa nuova edizione del Tg dell'economia, parliamo della crisi tedesca
00:33che colpisce come sapete il manifatturiero bresciano nel 2024, le vendite sono scese
00:39del 34% rispetto al 2021.
00:43Il 79% delle imprese bresciane che esportano in Germania ridurrà le vendite con un differenziale
00:50del 34%, il raffronto è fra quest'anno e il 2021, ultimo anno prima del rallentamento
00:57della locomotiva tedesca, ad attestare un'indagine su oltre 150 imprese, 9 miliardi e 7 il fatturato
01:03complessivo, approfondita nel secondo numero di Bfocus, lo strumento di analisi periodico
01:09realizzato dal Centro Studi di Confindustria Brescia e OPiTER dell'Università Cattolica
01:15del Sacro Cuore.
01:16Purtroppo sono dati preoccupanti perché sono dati fatti su 150 imprese che danno un
01:25calo degli ordinativi.
01:28Una situazione più che preoccupante per il nostro manifatturiero se si considera che
01:32Brescia è la terza provincia italiana per esportazioni di beni manufatti verso la Germania,
01:37dopo Torino e Milano 3,8 miliardi nel 2023 e prima per saldo commerciale manifatturiero
01:431,9 miliardi.
01:45Se combiniamo questo rallentamento della Germania al possibile rallentamento con gli
01:52Stati Uniti, visti i dazi annunciati, potrebbe essere una crisi di media durata.
02:04Quali le possibili contromisure?
02:05L'indagine evidenza che il 69% delle aziende ha già adottato o sta per adottare strategia
02:11per affrontare la crisi, mentre il 31% non si sta muovendo.
02:15Forse da guardare sempre più con attenzione è il discorso del sud del mondo, che sappiamo
02:23che è una parte del mondo in grande rilancio.
02:28Per riavvicinare i giovani al mondo delle imprese serve riallineare la formazione tecnica
02:35perché sia più competitiva.
02:38L'Hub della Conoscenza di Leino è un progetto sostenuto da Cassa Padana in partnership con
02:43il Politecnico di Milano, sta puntando proprio in questa direzione.
02:48Non è più come tanti anni fa, il ragazzo ha degli obiettivi ben precisi, vuole una
02:54crescita, vuole capire se all'interno degli obiettivi c'è anche una politica di ESG
03:00e noi questo dobbiamo capirlo perché in caso contrario difficilmente avremo la possibilità
03:06di poter trovare questi ragazzi.
03:08Le imprese devono essere appetibili per attirare i giovani volenterosi, questo le aziende lo
03:13hanno già compreso e si stanno attrezzando per completare al loro interno la formazione
03:18tecnica che lo studente non può avere.
03:20A livello istituzionale per colmare il gap tra mondo scolastico e lavorativo si punta
03:26all'ITS, l'Istituto Tecnologico Superiore, la scossa alla formazione per l'impresa è
03:31arrivata nel convegno organizzato dal Lab della Conoscenza al Cassapadana Forum di Leno.
03:37È una formazione molto concreta, molto orientata al lavoro e sicuramente di alto livello e
03:43tra l'altro come è dimostrato chi frequenta un ITS trova un lavoro coerente con quello
03:48che ha studiato, meglio pagato e lo trova subito.
03:52Se da un lato due anni di formazione tecnica possono sembrare lunghi, per le aziende l'ITS
03:57offre ai futuri lavoratori una buona opportunità di crescita.
04:01È una specializzazione, noi come Confindustria stiamo spingendo molto l'ITS, riteniamo che
04:08forse il nome ITS potrebbe cambiare in qualcosa di più scientifico per renderlo anche un
04:14po' più accattivante.
04:16Torna giovedì 28 il galà dei bilanci del giornale di Brescia, per la seconda volta
04:23l'appuntamento con il mondo economico bresciano è al Teatro Grande.
04:29Il record del 2022 affare da dimenticare almeno per il momento, i bilanci del 2023 delle maggiori
04:35aziende bresciane si sono significativamente ridimensionati, alla voce vendite meno 15%
04:4188,2 miliardi e alla voce reddito operativo meno 17,3%.
04:46Anche di questo si parlerà al galà dei bilanci, un appuntamento che torna per la decima volta
04:51e per il secondo anno consecutivo al Teatro Grande.
04:54Il 2023 già mostra dei rallentamenti, è cambiato lo scenario, sono cambiati gli orizzonti
05:03e sono cambiate per certi versi anche le carte in tavola, perché come se fossero trasformanti
05:12tutte le variabili che normalmente condizionavano il mondo economico.
05:16Decimo appuntamento per l'incontro che chiama raccolta le imprese bresciane, ma diciannovesima
05:20medizione per l'inserto dei bilanci, da qualche anno anche in forma digitale sul
05:25sito del GDB, che l'Università di Brescia ha curato insieme alla redazione economia
05:29del giornale di Brescia.
05:31Un'analisi dei conti delle migliori aziende della nostra provincia, che cerca anche di
05:35delineare le nuove sfide che dovranno affrontare, a cominciare da quelle dell'auto.
05:40E' una delle sfide più importanti a cui è chiamato il sistema Brescia, perché Automotive
05:46non sono solamente le imprese che producono pezzi, componenti dell'auto, per cui Brescia
05:52è molto conosciuta nel mondo, ma Automotive è anche macchine utensili, è siderurgia,
05:58è meccanica in generale.
06:01Siamo alle notizie in breve, vediamole insieme.
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11:18sotto profilo economico l'anno 2023 si è chiuso con dei risultati ancora molto soddisfacenti con una
11:24crescita aziendale che procede nell'incremento dei fatturati che sono cresciuti del più 3%, le
11:32prospettive peraltro anche sul 2024 ci portano a pensare che riusciremo a mantenere questo trend
11:39molto bene il museo del vino digitalizzato che ha totalizzato 5500 visitatori nel 2023 con una
11:46crescita del 21,2% rispetto all'anno precedente mentre nel 2024 il trend positivo si è ulteriormente
11:53consolidato con un aumento di presenza del 7,5% dati in controtendenza per quanto riguarda il Franciacorta
12:00che contrariamente al quadro generale ha registrato un più 2,8% di fatturato nonostante un calo del 3,4%
12:07di bottiglie vendute. Confermato l'impegno nel settore della ricerca sul campo due progetti che sta
12:13andando avanti in collaborazione con l'Università degli Studi di Brescia all'avanguardia per la misurazione
12:18e la conservazione della biodiversità nei terreni vitivinicoli. Il prototipo ci sta portando a studiare la
12:24biodiversità dei nostri terreni, dei nostri vigneti analizzando due profili di questo tema la biodiversità
12:31animale quindi il calcolo della ricchezza dei suoli attraverso l'analisi del DNA delle specie presenti
12:38nei suoli e la biodiversità funzionale del vigneto.
12:42Siamo al momento dell'approfondimento con il nostro prof. Francesco Menoncin che ci parla dei 25 anni dell'euro.
12:56Sta per concludersi il venticinquesimo anno di vita dell'euro.
13:00Introdotto nel 1999 ad un cambio di circa 1,1 dollari per euro, il valore dell'euro si è poi piano piano ridotto
13:11fino al 2001 circa, quando è iniziato invece a crescere in modo molto forte ed è diventata una valuta piuttosto
13:17importante. Prima della grande crisi finanziaria del 2008 l'euro era arrivato a quotare circa 1,6 dollari
13:26quindi un forte potere rispetto al dollaro. Questa situazione si inverte verso il 2014 quando c'è un momento
13:34di forte crisi per l'Europa che non si è ancora ripresa del tutto dalla crisi greca e i tasti di interesse sono
13:40molto bassi. Addirittura la banca centrale europea tiene i tasti di interesse sotto lo zero, questo fa affluire
13:47capitali verso gli Stati Uniti, le persone preferiscono investire negli USA poiché i tasti di interesse
13:53là sono più alti e il dollaro aumenta di valore, quindi l'euro perde valore. Questa situazione si stabilizza
14:01intorno al 2016-2017 quando il tasto di cambio è tornato ai livelli di 1,1 che erano quelli di partenza del 1999
14:13e una forte riduzione si ha nuovamente nel 2022 quando in Europa c'è una forte inflazione, così come negli Stati Uniti
14:20d'America in seguito alla crisi energetica e al conflitto tra Russia e Ucraina, ma la banca centrale europea
14:27tiene i tasti di interesse artificialmente bassi per più tempo per agevolare la ripresa economica in Europa
14:32che starda ad arrivare. Quando finalmente la banca centrale europea rialza i tasti di interesse il tasto di cambio
14:39nuovamente è in equilibrio intorno a quell'1,1 che era stato il punto di partenza. Oggi le due banche centrali
14:45in Europa e negli Stati Uniti sono abbastanza lineate come politica economica, come politica monetaria
14:51e ci aspettiamo quindi che il tasto di cambio non subisca forti variazioni nei prossimi mesi.
14:57Ecco questo è tutto, grazie per averci seguito, noi come sempre ci vediamo la settimana prossima.