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Trascrizione
00:00Il 12 dicembre torna a rinirsi la BCE, la banca centrale europea, il taglio dei
00:08tassi all'ordine del giorno, ma che cosa succederà visto che c'è una
00:11spaccatura tra chi chiede che ci sia un taglio più ridotto rispetto a quello di
00:1550 punti base che auspica invece l'Italia insieme ad esempio alla Francia.
00:19Tra poco ne parliamo, una nuova puntata di Speechbox, affronteremo però anche la
00:23situazione economica globale partendo dagli Stati Uniti d'America dopo le
00:27elezioni di Donald Trump, che cosa ci dobbiamo aspettare.
00:46Fine anno con gli occhi puntati sulle decisioni in fatto di politica monetaria
00:50delle banche centrali europea e americana da cui partiamo per questa
00:54puntata di Speechbox per analizzare quello che potrebbe accadere e lo
00:58facciamo con Antonio Cesarano, chief global strategista di Intermonte.
01:02Ben arrivato Cesarano, grazie per essere con noi a questa puntata di Speechbox.
01:06Buongiorno a voi e a chi ci sta ascoltando.
01:08Dicevo, gli occhi sono puntati sulle scelte e le decisioni delle banche centrali.
01:12Partiamo dalla BCL Europa con la riunione del 12 dicembre, ci si aspetta
01:18un nuovo taglio dei tassi, ma ci si integra sulla portata anche dopo le
01:22dichiarazioni di alcuni esponenti del Consiglio della Banca Centrale Europea
01:24che un po' in parte frenano su un possibile taglio di 50 punti, mentre
01:30l'Italia e anche la Francia chiedono che si continui su un taglio massiccio.
01:35Qual è la situazione?
01:37Sì, è un po' il riflesso anche di una situazione macroeconomica che
01:42sta deteriorando. Gli ultimi dati, soprattutto la componente dei servizi,
01:46che rappresenta i due terzi dell'economia, anche questa parte dell'economia è entrata
01:51in zona contrazione, guardando gli ultimi indici cosiddetti PMI, e questo
01:56un po' spinge molto a tutti i paesi del sud Europa a dire facciamo di più, ma in
02:01realtà il tema riguarda anche il nord Europa, la Germania in testa che sta
02:04avendo un'economia davvero molto complicata. Manifattura, ma non solo,
02:09ripeto, anche i servizi. Poi è arrivata la dichiarazione della Schnabel, che è
02:13uno dei membri tedeschi della BCE, la quale ha cercato un po' di portare
02:19un po' di moderazione, senza rinegare la possibilità di tagli dei tassi, ha
02:23dichiarato che bisogna però procedere con un passo non accelerato, non
02:29esagerare, perché c'è sempre il rischio di rigurgiti inflattivi, e poi per quanto
02:33riguarda il punto di approdo, oggi il mercato si aspetta che qui, alla fine del
02:362025, il tasso sui depositi, che oggi è al 3,25, possa scendere anche sotto al 2,
02:42ecco il 2%. Diciamo, la Schnabel ha un po' detto beh no, per me quello più o
02:47meno è il tasso neutrale, in realtà ha indicato come range 2-3%, ma andare al di
02:53sotto sarebbe un po' eccessivo. Complessivamente credo che sarà comunque
02:56un'ipotesi dispussa quella dei 50 punti base a dicembre, e sarà, se arriverà
03:02una decisione del genere piuttosto forte per i canoni della BCE, davvero un
03:06elemento di novità importante. Per l'Italia che cosa cambia però, perché
03:11appunto c'è una richiesta molto esplicita dalla parte di Panetta, proprio
03:15per un intervento consistente da parte della BCE, quali sono i rischi per il
03:20nostro paese da questo punto di vista? Se ci sarà un taglio più ampio o meno
03:24ampio? Dunque, diciamo, l'accelerazione della BCE per cercare in qualche modo di
03:30venire incontro a una situazione macroeconomica, il petto sta cercando
03:34di tornare soprattutto per il nord Europa, ma anche il sud chiaramente ne ha
03:37bisogno, se non altro anche per cercare di ridurre il costo del debito, e
03:44soprattutto in una fase congiunturale non facile, ma anche politica.
03:47Abbiamo il caso dell'approvazione della legge di bilancio in Francia, dove lo
03:51sprezzo sta allargando, e abbiamo avuto anche quasi un boom storico, cioè il
03:56tasso decennale francese, che di fatto è arrivato allo stesso livello di quello
03:59greco. Quindi, messa così, diciamo, l'accelerazione della BCE servirebbe a
04:04cercare di imprimere quanto prima possibile una spinta all'economia.
04:09La Lagarde, dal canto suo, aggiunga anche questo, nella sua prima intervista dopo
04:13l'elezione di Trump, rilasciata però per il Financial Times, ha in qualche modo
04:17indicato il fatto che per evitare rischio rigurgito di inflazione, è bello
04:22presentarsi con Trump già in chiave negoziale, non in chiave di
04:25ditorsione, cioè se Trump metterà i dazi, non mettersi nell'atteggiamento di
04:31mettere i contro dazi, ma quanto piuttosto offrire le contropartite
04:34negoziali per mitigare le minacce di Trump, per esempio comprare più prodotti
04:38statunitensi, difesa e agricoltura. Quindi è una Lagarde che dire, io posso fare di
04:43più, come taglio dei tassi, ma non createmi delle condizioni ostili sul
04:48fronte dei prezzi e quindi sul tema delle contrattazioni sui dazi con gli
04:51Stati Uniti. Insomma, un'indicazione molto chiara da parte della Lagarde di
04:55collaborazione con gli Stati Uniti, col nuovo governo degli Stati Uniti, quello
04:59guidato da Donald Trump. E proprio lì arriviamo, gli Stati Uniti d'America. Che
05:04cosa ci dobbiamo aspettare ora con Trump? Perché se ne è parlato a lungo durante
05:07la campagna elettorale, il forte rischio ci sarà un aumento dell'inflazione, ci
05:12sarà davvero questo pericolo per gli Stati Uniti con le politiche che Trump
05:15vuole adottare per mantenere solida l'economia americana, molto resiliente
05:21nell'ultimo periodo? Dunque, le politiche di Trump sono molto espansive, diciamo, e
05:27quindi c'è il taglio delle tassi, insomma, il condimento principale è quello. E poi la
05:31minaccia dei dazi, che significherebbe un po', almeno sulla carta teoricamente, far
05:35salire un po' i prezzi, chiaramente anche per gli stessi Stati Uniti, laddove si
05:41arrivasse a delle ritorsioni di altri paesi che suddiscono i tassi statunitensi.
05:45In realtà credo che bisogna tener conto di due cose. La prima, quella che ha
05:49rilevato a ottobre l'attuale ministro impettore del tesoro statunitense,
05:54Pesce. Cioè, è una tattica anche negoziata di Trump, di escaletto le ha detto, cioè
06:00minacciare molto per portare poi la contropartita a un tavolo negoziale e su
06:05più miti consigli. Primo punto. Il secondo, ci possono essere poi altre
06:09cose. Trump potrebbe, per esempio, portare a un calo del prezzo del petrolio. Un po'
06:14per, se si tranquillizza la situazione geopolitica, Trump ha detto, appena arrivo
06:18farò finire le guerre. Quindi l'idea di arrivare dei compromessi su più fronti e
06:22dall'altro aumentare l'offerta di petrolio. Quindi si vorrebbe far calare il prezzo
06:26anche del petrolio. Quindi una parte dell'effetto inflattivo potrebbe essere
06:31bilanciata. In sintesi, oggi si è lavorato moltissimo,
06:34dalle elezioni Trump, dal 5 di novembre in poi, sul fatto che siano politiche
06:38inflattive, indubbiamente. Credo che forse adesso bisogna lavorare un po' di più sul
06:41fatto che semmai non saranno eccessivamente inflattive, ci sono anche
06:45dei contrappesi. Quindi inflattive sì, ma senza eccedere, dopo la percezione
06:50iniziale, che del resto fu anche quella che avemmo nel 2016, quando Trump
06:55vinse per la prima volta. Insomma ci saranno dei bilanciamenti da questo
07:00punto di vista, mi sembra di capire. E invece il dollaro che sorte avrà con
07:03queste politiche in questo contesto? Anche qui, per adesso stimolanti il 2016.
07:09Quando Trump vinse la prima volta, l'euro dollaro era intorno a 1,10. A fine dicembre
07:142016 era 1,04. A dicembre 2017, l'anno dopo, era 1,10, esattamente l'opposto.
07:20C'è stato anche proprio un articolo su Financial Times, di una persona che ha
07:23lavorato in passato proprio con l'attuale ministro del tesoro in Pector,
07:27Besson, in cui ha detto ma in realtà potrebbe esserci un atteggiamento, per
07:31Trump la convenienza sarebbe avere un dollaro più debole sull'export, che potrebbe
07:35un po' barattare più, diciamo, tassi un po' più contenuti verso un dollaro più
07:42debole. Un po' quello che accadde anche tanti anni fa, un accordo famoso, il Plaza
07:47del 1985. In sintesi, percezione iniziale, dollaro più forte perché si sta
07:53divaricando anche l'attesa di meno tagli della Fed e più tagli della BCE,
07:57quindi differenziare le tasse. Ma credo che prossimo anno potremmo avere un
08:02dollaro un po' più debole, semmai non l'1,20 che vediamo nel 2017, ma qualcosa
08:07tra l'1,10 e l'1,12, sì, potremmo vederlo il prossimo anno.
08:10Antonio, sul fronte delle materie prime, già abbiamo parlato comunque del petrolio,
08:15delle commodity, e invece l'oro, questa corsa che c'è stata, che continua a
08:19esserci attorno all'oro, che cosa ci dobbiamo aspettare con le politiche di
08:24Trump? E forse anche con la questione delle guerre, perdonami se davvero
08:30dovessero terminare? Allora, diciamo, il tema dell'oro ha una variabile
08:35geopolitica. In questo momento poi c'è anche un'altra variabile che sta portando
08:39Trump all'ipotesi di inserire il bitcoin tra le riserve valutarie, che tra l'altro è
08:44stato presentato anche proprio un disegno di legge da parte di una senatrice a luglio
08:47scorso, l'idea di acquistare circa il 5%, su 20 anni però, di tutto
08:54l'ammontare di bitcoin esistente, che è più o meno la stessa quantità che hanno
08:59gli statunitensi di oro in questo momento rispetto al tutto la quantità di oro
09:03stimato nel mondo di superficie. Circa il 5% sarebbe più o meno 600, passa
09:10miliardi di dollari, ai valori di oggi. Dunque, detto questo, allora, l'oro però, la
09:14variabile geopolitica base è che c'è una fetta grossa del mondo, sud globale,
09:19diciamo il BRICS allargato, Cina in testa, che sta comprando oro fisico per ridurre
09:24il peso del dollaro nelle sue riserve. Se in futuro ci saranno tensioni con gli Stati Uniti, meglio
09:29essere più prudenti. Il caso russo insegna che le riserve possono essere congelate.
09:33Per cui, credo che il flusso di acquisto strutturale continuerà. Se mai, quando ci
09:38sarà qualche compromesso sulla guerra in Ucraina, dovesse essere così, in base a
09:43quello che dice Trump, sì, qualche presa di profitto ci può essere, però credo che
09:47il trend primario sia ancora a favore dell'oro. Cedo solo un numero, la Cina ha appena il 5%
09:52delle sue riserve in oro, quindi ancora ampi margini sull'orizzonte di due o tre anni per
09:57rimpinguare le sue riserve più a favore dell'oro. Sempre nell'ottica di una dedollarizzazione.
10:03Sono tutti scenari che seguiremo molto da vicino. Grazie per questo punto ad Antonio
10:07Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte. Buon lavoro, Antonio.
10:10Grazie a voi dei spettatori.
10:12E grazie davvero per averci seguito questa puntata di Speechbox. Vi aspetto alla prossima.
10:17Per tutti gli aggiornamenti, come sempre, sul mondo d'economia e finanza, restate sul nostro sito www.financiallounge.com