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Calenzano, 10 dic. (askanews) - È stato trovato il corpo dell'ultima persona dispersa in seguito all'esplosione del deposito Eni a Calenzano, in provincia di Firenze. Cinque in tutto le vittime, una ventina i feriti, di cui due ricoverati all'ospedale Cisanello di Pisa che destano "molta preoccupazione" secondo quanto detto dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.Intanto si ragione sulle cause. Secondo una prima ricostruzione, l'esplosione sarebbe avvenuta durante le fasi di carico del carburante all'interno di un'autocisterna, coinvolgendo poi altri mezzi in sosta. I sindacati accusano e chiedono verifiche."È l'ennesima strage che dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, che questo sistema di impresa è fondato sull'insicurezza", ha detto il segretario Cgil, Maurizio Landini, "Ormai periodicamente registriamo drammatiche stragi sul lavoro e sempre in siti gestiti da grandi imprese, dove spesso si intrecciano ditte esterne, appalti, subappalti e sono resi poco trasparenti i confini delle responsabilità".L'Eni in una nota ha confermato di "collaborare strettamente con l'autorità giudiziaria per individuare quanto prima, in modo rigoroso tramite le opportune e approfondite verifiche tecniche, le cause reali dell'esplosione, delle quali è assolutamente prematuro ipotizzare la natura".

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00:00È stato trovato il corpo dell'ultima persona dispersa in seguito all'esplosione del deposito
00:05Enia Calenzano in provincia di Firenze. Cinque in tutto le vittime, una ventina i feriti,
00:09di cui due ricoverati all'ospedale Cisanello di Pisa, che destano molta preoccupazione secondo
00:15quanto detto dal presidente della regione toscana Eugenio Gianni. Intanto si ragiona
00:19sulle cause. Se con una prima ricostruzione l'esplosione sarebbe avvenuta durante le
00:24fasi di carico del carburante all'interno di un'autocisterna, coinvolgendo poi altri
00:28mezzi in sosta, i sindacati accusano e chiedono verifiche. È l'ennesima strage che dimostra
00:33qualora ce ne fosse bisogno che questo sistema di imprese fondato su un'insicurezza, ha detto
00:38il segretario CGL Maurizio Landini. Ormai periodicamente registriamo drammatiche stragi
00:42sul lavoro e sempre in siti gestiti da grandi imprese dove spesso si intrecciano ditte esterne,
00:48appalti, subappalti e sono resi poco trasparenti i confini delle responsabilità. Lenin una nota
00:54ha confermato di collaborare strettamente con l'autorità giudiziaria per individuare
00:58quanto prima in modo rigoroso tramite le opportune approfondite verifiche tecniche
01:02scrivono le cause reali dell'esplosione delle quali è assolutamente prematuro ipotizzare la natura,
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