Hanno tentato di perforare un oleodotto per rubare carburante, rischiando di provocare un’esplosione devastante. L’ennesimo assalto alle condotte di cherosene che riforniscono gli impianti nei pressi di Fiumicino è stato sventato nella notte dai Carabinieri.
L’episodio è avvenuto all’altezza di Ponte Galeria, un’area già nota per episodi simili. I ladri hanno tentato di forare la condotta utilizzando martelli e picconi, strumenti rudimentali ma pericolosi, data l’alta pressione del liquido infiammabile. L’operazione, oltre a essere estremamente rischiosa, avrebbe potuto causare un’esplosione e un disastro ambientale, con fuoriuscite di cherosene nelle aree circostanti.
Secondo le prime indagini, i malviventi si sarebbero dileguati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, abbandonando gli attrezzi sul posto. L’ipotesi investigativa principale è che il tentativo di furto sia stato opera di una banda ben organizzata, forse legata a un giro criminale più ampio. Gli esperti della sicurezza ambientale stanno analizzando la condotta per verificare eventuali danni strutturali e scongiurare rischi di contaminazione del suolo.
L’area di Fiumicino e Ponte Galeria si conferma un punto critico per il traffico illecito di carburanti. Già nel 2019, un’indagine aveva portato all’arresto di 17 persone coinvolte nel furto e nella rivendita clandestina di cherosene e gasolio, con ramificazioni in tutta Italia. Le autorità stanno ora cercando di comprendere se l’attuale tentativo sia riconducibile a nuove cellule criminali, interessate al lucroso mercato nero del carburante.
L’episodio è avvenuto all’altezza di Ponte Galeria, un’area già nota per episodi simili. I ladri hanno tentato di forare la condotta utilizzando martelli e picconi, strumenti rudimentali ma pericolosi, data l’alta pressione del liquido infiammabile. L’operazione, oltre a essere estremamente rischiosa, avrebbe potuto causare un’esplosione e un disastro ambientale, con fuoriuscite di cherosene nelle aree circostanti.
Secondo le prime indagini, i malviventi si sarebbero dileguati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, abbandonando gli attrezzi sul posto. L’ipotesi investigativa principale è che il tentativo di furto sia stato opera di una banda ben organizzata, forse legata a un giro criminale più ampio. Gli esperti della sicurezza ambientale stanno analizzando la condotta per verificare eventuali danni strutturali e scongiurare rischi di contaminazione del suolo.
L’area di Fiumicino e Ponte Galeria si conferma un punto critico per il traffico illecito di carburanti. Già nel 2019, un’indagine aveva portato all’arresto di 17 persone coinvolte nel furto e nella rivendita clandestina di cherosene e gasolio, con ramificazioni in tutta Italia. Le autorità stanno ora cercando di comprendere se l’attuale tentativo sia riconducibile a nuove cellule criminali, interessate al lucroso mercato nero del carburante.
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