Roma, 12 dic. (askanews) - Paesaggi, skyline, architetture urbane, scorci di metropoli, strade, auto, corpi di donne. Più di 200 fotografie, oltre a video e installazioni, per raccontare Franco Fontana, uno dei più celebri fotografi italiani contemporanei, apprezzato e protagonista di esposizioni in tutto il mondo."Franco Fontana Retrospective", al Museo dell'Ara Pacis di Roma dal 13 dicembre al 31 agosto 2025, è la prima grande mostra monografica sull'artista modenese 91enne: un viaggio attraverso il suo occhio e il suo lavoro che si è evoluto nel tempo, dalla diapositiva alla polaroid, al digitale, sperimentando ma mantenendo fede alla sua poetica eclettica in cui prevalgono il colore, le linee e le geometrie."Io non ho fatto le foto con la testa ma con il pensiero, io ho fotografato quello che pensavo, quello che fotografavo era già nato dentro di me, lo portavo con me, e quando lo trovavo lo fotografavo; io ho fotografato di tutto, dai paesaggi alla gente ai cimiteri, tutto quello che mi interessava, infatti non è una mostra di fotografie, è una mostra di pensiero".La mostra è divisa per tematiche, dai paesaggi naturali agli studi sulle ombre, dalle foto a Parigi o Tokio, a quelle negli Stati Uniti o a Cuba. Città, palazzi, frammenti di vita e persone, le auto e le autostrade, con le foto scattate in corsa, e ancora il tema della piscina, in cui si esalta il corpo femminile a contrasto col il blu e il nudo. Scatti creativi, per finire con le foto su commissione, come quelle di moda.Il curatore Jean-Luc Monterosso, tra i fondatori della Maison Européenne de la Photographie di Parigi, ha spiegato: "Il filo rosso è il colore, Franco Fontana è un grande fotografo del colore e lo ha scelto fin dall'inizio, è stata la sua una scelta radicale, ma questo colore è messo in evidenza dalle linee, dunque il colore e le linee sono i due fattori essenziali di quest'esposizione. Ma c'è anche un momento di rottura, Fontana lo disse subito, non voleva essere come certi attori americani che interpretavano sempre lo stesso ruolo, voleva fare qualcosa di diverso e grazie alla sua esperienza di bianco e nero ha scoperto l'ombra che è al tempo stesso l'assenza della persona e la sua presenza e questo segnò un'evoluzione nel suo percorso che vedrete nella seconda parte della mostra". "L'opera di Fontana è immensa - racconta ancora il curatore -riscoperta soprattutto grazie al lavoro di sua figlia Cristina. Ha scattato oltre 600mila foto, credo questa sia solo la prima di tante retrospettive".La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l'organizzazione di Civita Mostre e Musei, Zètema Progetto Cultura e Franco Fontana Studio.
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Paesaggi, skyline, architetture urbane, strade, auto, corpi di donne. Più di 200 fotografie
00:07oltre a video e installazioni per raccontare Franco Fontana, uno dei più celebri fotografi
00:12italiani contemporanei, protagonista di esposizioni in tutto il mondo. Franco Fontana Retrospective
00:18al Museo dell'Arapacis di Roma dal 13 dicembre al 31 agosto è la prima grande mostra monografica
00:25sull'artista modenese 91enne, un viaggio attraverso il suo occhio e il suo lavoro che si è evoluto
00:31nel tempo dalla diapositiva alla polaroid al digitale, sperimentando ma mantenendo fede alla
00:37sua poetica eclettica, in cui prevalgono il colore, le linee e le geometrie. Io non ho fatto le foto
00:43con la testa, io ho fatto la foto col pensiero, io ho fotografato quello che pensavo, cioè quello
00:49che fotografavo era già nato dentro di me, non andavo a cercare niente, l'avevo già tutto trovato,
00:54lo portavo con me e quando lo trovavo lo fotografavo, io ho fotografato del tutto, dai
00:59paesaggi alla gente, ai cimiteri, tutto, tutto quello che mi interessava, cioè difatti non è
01:05una mostra di fotografie, è una mostra di pensiero. La mostra è divisa per tematiche, dai paesaggi
01:11naturali e gli studi sulle ombre, dalle foto a Parigi o Tokyo a quelle negli Stati Uniti o a Cuba,
01:17città, palazzi, frammenti di vita, persone, le auto e le autostrade, con le foto scattate in
01:23corsa e ancora il tema della piscina in cui si esalta il corpo femminile a contrasto con il
01:28blu e il nudo, scatti creativi per finire con le foto su commissione come quelle di moda. Il
01:35curatore Jean-Luc Monterosso, tra i fondatori della Maison Européenne de la Photographie
01:40di Parigi, ha detto. Il filo rosso ha il colore, Franco Fontane è un grande fotografo del colore
01:49e lo ha scelto fin dall'inizio, è stata la sua una scelta radicale, ma questo colore è messo in
01:54evidenza dalle linee, dunque il colore e le linee sono i due fattori essenziali di questa esposizione,
02:00ma c'è anche un momento di rottura, Fontana lo disse subito, non voleva essere come certi attori
02:05americani che interpretavano sempre lo stesso ruolo, voleva fare qualcosa di diverso e grazie
02:11alla sua esperienza del bianco e nero ha scoperto l'ombra, che al tempo stesso l'assenza della
02:16persona e la sua presenza e questo segnò un'evoluzione nel suo percorso, che vedrete
02:21nella seconda parte della mostra. L'opera di Fontana è immensa, racconta ancora il curatore,
02:29riscoperta soprattutto grazie al lavoro di sua figlia Cristina, ha scattato oltre 600.000 foto,
02:35credo che questa sia solo la prima di tante retrospettive.