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L'Aia, 13 dic. (askanews) - "La Corte Penale Internazionale rischia di chiudere i battenti, di non esistere più: ha osato emettere un mandato d'arresto nei confronti di Netanyahu e del suo ex ministro della difesa Gallant per i crimini di guerra commessi a Gaza con i massacri dei civili palestinesi. Bisogna difendere la corte penale internazionale. Siamo di fronte ad una guerra al diritto internazionale e se muore il diritto se muore la corte, allora resta solo la forza, la forza delle armi, la brutalità della guerra e dei crimini di guerra".Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un video sui social da L'Aja dove si trova con una delegazione di parlamentari dell'Intergruppo per la pace tra Palestina ed Israele e di esponenti di associazioni ed Ong italiane."Per questo oggi siamo venuti qui a L'Aja - prosegue il leader di SI - con una delegazione di parlamentari ed esponenti della società società civile del nostro Paese per incontrare la CPI, i suoi giudici e procuratori, gli avvocati per capire come funziona e quali problemi ci sono. Siamo venuti per ascoltare da loro - conclude Fratoianni - quali sono le preoccupazioni oggi. E sono molto più gravi di quelle che avevamo anche solo immaginato".

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00:00La Corte Penale Internazionale rischia di chiudere i battenti, di non esistere più e lo sapete perché?
00:05Perché ha osato emettere un mandato d'arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu e del suo ex ministro della difesa Gallant
00:13per i crimini di guerra commessi a Gaza in questo anno, oltre un anno di massacro dei palestinesi.
00:21Bisogna difendere la Corte Penale Internazionale, siamo di fronte ad una guerra al diritto internazionale
00:26e se muore il diritto, se muore la Corte, allora resta solo la forza, la forza delle armi, la brutalità della guerra e dei crimini di guerra.

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