Appuntamento con la Settimana di Money.it, la rassegna degli articoli più interessanti apparsi sull'area Premium di Money.it. Con noi questa settimana Alberto De Pasquale. Ampia rassegna dei principali temi internazionali, politici e finanziari.
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NovitàTrascrizione
00:00Buona giornata amici di Money.it, eccoci pronti per la consueta rassegna degli articoli più
00:05interessanti apparsi questa settimana nell'area premium di Money.it, come sempre in descrizione
00:11il link ad alcune notizie delle quali parleremo e l'occasione di abbonarvi col 30% di sconto
00:17utilizzando il codice che trovate in descrizione che vedrete tra poco oggi insieme a me c'è
00:22Alberto De Pasquale tra le firme di Money.it Premium, ciao Alberto benvenuto.
00:28Ciao Fabio un saluto a te e a chi ci sta seguendo. Allora Carlo Alberto partiamo proprio da una tua
00:35analisi molto interessante che mette a confronto G7 e BRICS anche da parte dei nostri ascoltatori
00:45spesso c'è una grande curiosità sui BRICS e anche a volte una simpatia a volte anche un
00:52po' irrazionale chi è più influente il gruppo dei 7 alla forza del dollaro e maggiori riserve
00:58auree ma l'alleanza guidata da Pecchino e Mosca ha un PIL più alto e soprattutto il monopolio
01:03delle terre rare quindi è un testa a testa o i BRICS così possono coltivare il sogno di superare
01:14i G7 o l'hanno già fatto perché secondo alcuni questo questo sorpasso sarebbe anche già avvenuto.
01:21Allora diciamo che una risposta semplice non c'è cioè una risposta un po' più complessa perché se
01:27facciamo un confronto tra i due blocchi c'è chi è avanti su alcune cose e chi sono altre. Allora
01:34diciamo che è da dagli anni 60 almeno che siamo abituati a ragionare in termini di dualismo blocchi
01:42contrapposti con la guerra fredda insomma c'era il blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti
01:48e quello orientale influenzato dall'Unione Sovietica oggi le cose sono molto diverse
01:53però qualcosa di questa di questa contrapposizione c'è ancora. Diciamo che da una parte oggi abbiamo
02:00il gruppo del G7, le sette economie più avanzate del pianeta di cui fa parte anche l'Italia che
02:09tra l'altro quest'anno ha avuto la presidenza che sta per scadere il 31 dicembre passerà al Canada,
02:16tra l'altro la settima presidenza nella storia ritorna a questo numero e dall'altro abbiamo
02:22questo raggruppamento delle economie emergenti anche se definirle emergenti in alcuni casi è
02:29un po' forzato perché pensiamo già solo alla Cina. La contrapposizione oggi si gioca su tanti fronti
02:37però uno dei principali è sicuramente il dollaro perché sappiamo benissimo che il dollaro è una
02:44valuta fondamentale, è un riferimento per tantissime cose solo per citarne due per gli
02:51scambi di oro e petrolio insomma quindi è difficile immaginare un mondo svincolato dal
02:57dollaro eppure quello che tentano di fare i paesi BRICS guidati da Russia e Cina che invece
03:04ambiscono a un sistema economico finanziario slegato dalla valuta americana anche magari
03:11grazie alla creazione di una nuova valuta. Si parla appunto di dedollarizzazione che diciamo
03:20è uno spettro che Trump ha già cercato di ricacciare, sarà sicuramente un tema dei prossimi
03:28mesi. Quando parliamo di questi blocchi contrapposti è naturale chiedersi sì ma chi è più influente
03:33tra i due? Se ci riferiamo appunto all'importanza del dollaro è chiaro che i paesi del G7 tra
03:41cui chiaramente gli Stati Uniti sono avvantaggiati ma nel lungo periodo i paesi BRICS potrebbero
03:46avere dei vantaggi. In questo pezzo facciamo riferimento a vari indicatori, in primissima
03:52popolazione pensiamo che i paesi BRICS rappresentano 3 miliardi e mezzo di persone su 8 miliardi
03:59totali che abitano oggi nel nostro pianeta, i paesi del G7 invece non superano i 780 milioni
04:07di persone, quindi questo già ha una dimensione. Soprattutto la popolazione dei paesi BRICS
04:12è più giovane, mediamente più giovane, mentre quella dei paesi del G7 è nettamente più
04:18anziana, pensiamo già solo alle popolazioni di Italia e Giappone, una unità mediana molto
04:23alta. Attualmente però se ci concentriamo su altri indicatori importanti pensiamo al
04:28PIL, la parità di potere d'acquisto, per cui i paesi BRICS sono già più avanti, rappresentano
04:33circa il 36% del PIL globale, mentre i paesi del G7 si fermano al 28%. Sicuramente i paesi
04:41del G7 hanno un vantaggio sul dollaro e sulle riserve auree che sono nettamente superiori,
04:49ma è anche vero che i paesi BRICS hanno da loro le riserve di petrolio, perché pensiamo
04:54già solo a Iran e Emirati Arabi Uniti rappresentano un quinto delle riserve di greggio stimate
05:00attualmente. Ma soprattutto, come dicevi tu prima, i paesi BRICS hanno un dominio praticamente
05:07sulle terre rare, rappresentano circa il 75% delle riserve di terre rare, che sono quei
05:13materiali critici fondamentali per la tecnologia e la produzione industriale. Insomma, di confronti
05:19se ne possono fare tanti e se ne faranno tanti anche nei prossimi anni, basta di pensare
05:24che c'è una sorta di fila per entrare nel consenso dei BRICS, basta di pensare che ci
05:29sono circa 40 nazioni che si stanno interessando, nazioni non da poco, pensiamo al Venezuela,
05:35che è il paese con la maggiore riserva di petrolio, la Nigeria, che è il sesto paese
05:41più popoloso del mondo e la Turchia, che ha mille interessi ed è un membro NATO. Insomma,
05:48vediamo anche l'economia della Russia, che è uno degli architravi di quest'area BRICS,
05:56ci spiega Federico Giuliani, un'economia che resiste, ma il peso dell'indennità militare
06:02si fa sentire. Lo scorso giugno i pagamenti per le vittime morte in Ucraina avevano raggiunto
06:07i 30 miliardi di dollari accumulati nel corso dell'intero anno. A prescindere da questo
06:12tema dell'indennità militare, secondo l'Occidente, i nostri giornali, la Russia doveva essere
06:19già fallita, Putin morto perché era gravemente malato, abbiamo letto che Marco Travaglio
06:25nel suo ultimo libro elenca tutte queste perle che non si sono verificate. Nelle ultime settimane
06:33è un po' ricominciato questo tantam, che la Russia sta accusando e può essere anche
06:38in parte vero, dopo comunque un conflitto che si sta prorogando, forse oltre ogni previsione,
06:46però allo stesso tempo non sembra intravedersi una crisi profonda economica della Russia,
06:54anche se è sempre difficile fare queste analisi perché ci si basa su quello che trapela chiaramente
07:00la Mosca. Stando a quello che si diceva inizialmente,
07:05una settimana o due di sanzioni sarebbero bastate, poi le cose sappiamo che sono andate
07:10diversamente. Quello che possiamo dire attualmente sulla Russia è che sicuramente sta avvenendo
07:15un periodo di grande stabilità del rublo, probabilmente il momento di maggiore stabilità
07:20dall'inizio del conflitto, quindi dal 2022, da tre anni a questa parte, rublo che ha toccato
07:28come valore di scambio rispetto al dollaro 100 rubli per un dollaro, quindi un valore
07:33particolarmente alto e questo dovrebbe portare anche a un aumento dell'inflazione. E' anche
07:39vero che quando si parla dell'economia russa ci sono un po' di opinioni contrastanti, vero
07:45è che però il PIL quest'anno è in crescita, secondo il Fondo Monetario Internazionale
07:51dovrebbe esserci una crescita del 3,2% e altri indicatori sono positivi, come ad esempio
07:58la bassa disoccupazione. E' anche vero però che di recente si sono aggiunte nuove sanzioni,
08:05quelle degli Stati Uniti nei confronti di Gazprom Bank che potrebbe cambiare un po'
08:12la situazione. L'economia russa diciamo che in generale non se la passa male, PIL in crescita
08:17e disoccupazione bassa, e' anche vero che però parliamo di un'economia di guerra,
08:23quindi questo è un po' l'asterisco che bisogna tenere presente quando si parla di come se
08:30la sta passando adesso la Russia. Adesso invece andiamo a vedere come ci siano anche degli
08:40oligarchi in occidente, ci ricorda Federico Giuliani e questo ci permette di dire che
08:47anche qui con il linguaggio i miliardari occidentali spesso vengono chiamati filantropi, con termini
08:57neutri se non anche positivi, chiaramente quando si parla di quelli russi già oligarca
09:03è una definizione già un po' dispregiativa, non solo masche, anche in occidente abbiamo
09:11Bezos, abbiamo altri nomi che sono gli uomini più ricchi degli Stati Uniti e dell'Europa,
09:21soprattutto Alberto Musk è un nome in questo momento molto attenzionato e gettonato dopo
09:28la vittoria di Trump, pensi che avrà una sorta di ruolo ombra importante al di là
09:34dell'incarico che ha avuto di modernizzare l'aspetto burocratico americano, pensi che
09:40la sua influenza su Trump sia anche maggiore rispetto a quelli che saranno gli incarichi
09:46ufficiali? Diciamo che tutta la campagna elettorale è stata impostata molto su questa sponda
09:53che Trump ha potuto ricevere da parte di Musk e chiaramente al di là dell'aiuto, dell'appoggio,
10:01dei finanziamenti per sostenere la campagna elettorale qualcosa in cambio avrà, sicuramente
10:06Musk ne ha guadagnato in termini di influenza, avrà un ruolo nell'amministrazione, è percepito
10:13a tutti gli effetti come parte dell'amministrazione Trump che comunque entrerà ufficialmente nelle
10:21prossime settimane, ci sarà la proclamazione, però Musk è sicuramente un personaggio di
10:27peso anche a livello internazionale, ricordiamo nelle scorse settimane la polemica che c'era
10:32stata con l'Italia, tra l'altro con i giudici italiani, tra l'altro Musk ha sempre degli
10:36interessi molto stetti nei confronti del nostro paese, anche un rapporto sembra privilegiato
10:44con la nostra Presidente del Consiglio. Questo pezzo sugli oligarchi occidentali diciamo
10:49che è molto interessante perché ci fa riflettere un po' sull'ipocrisia che a volte abbiamo
10:56nel definire categorie, utilizzare dei termini che in teoria se li utilizziamo per gli altri
11:02dovremmo utilizzarli anche quando guardiamo in casa nostra, in questo caso oligarca è
11:08un termine dispregiativo con una connotazione negativa perché viene percepito come un turbamento
11:16o un ostacolo per una democrazia, perché c'è una concentrazione di potere economico
11:24e politico, però di fatto non accade qualcosa di molto diverso anche in Occidente, pensiamo
11:32a Elon Musk che è un riferimento per settori chiave tra Tesla, SpaceX, è un ruolo di primo
11:40piano anche politico perché si è legato a Trump e dovremmo essere un po' più onesti
11:46e riconoscere che gli oligarchi tra virgolette ci sono anche in Occidente.
11:53Perché l'azienda coppia guardano agli Stati Uniti nonostante i dazi di Trump, l'attrattiva
12:00del mercato statunitense si riflette anche nei dati delle valutazioni azionari, l'S&P
12:04500 ha scambiato 22 volte gli utili futuri contro le 13 dello stocks europeo. A chi fa
12:12gola il gasdotto che passa per la Siria? C'è questa analisi di Pierluigi Fagan, il gasdotto
12:17Qatar-Turchia, vecchie ambizioni e nuove strategie nel grande gioco energetico e geopolitico
12:22del Medio Oriente tra Siria, fratellanza musulmane e gli aspetti regionali globali. Cosa si può
12:28dire Alberto della Siria? Chiaramente c'è stata quest'azione repentina di ribelli, è
12:35caduto il regime di Assad, rimane un luogo cruciale. Diciamo che sono stati eventi sorprendenti
12:45per certi versi e con conseguenze tutte ancora da valutare. Sicuramente quello che possiamo
12:52dire è che Assad e il padre avevano operato un dominio che è durato più di mezzo secolo
13:00in Siria, un cambiamento epocale che è arrivato al termine di un'operazione militare che non
13:08ha incontrato particolari resistenze, anche perché Assad non poteva contare sull'aiuto
13:14degli alleati internazionali, quindi la Russia, le prese con il conflitto in Ucraina, ma anche
13:19l'Iran o anche il Libano. Hanno approfittato di un momento di distrazione internazionale
13:24per un'avanzata praticamente incontrastata e adesso si aprono scenari interessanti, perché
13:29la Siria fa gola dal punto di vista strategico, pensiamo anche alla Russia che ha due importanti
13:34basi militari lì in Siria, in particolare quella di Tartus che consente un accesso diretto
13:39al Mediterraneo e in questo si inserisce anche l'Italia, l'Italia è l'unica città che ha
13:44un'accesso diretto al Mediterraneo e l'Italia è l'unica città che ha un'accesso diretto
13:50al Mediterraneo e in questo si inserisce anche la Turchia, che in una fase iniziale ha favorito
13:55l'avanzata dei ribelli sicuramente da nord, quindi Erdogan vorrà ritagliarsi anche lui
14:00qualche vantaggio da questa situazione in Siria e nel pezzo che mostravi tu prima si
14:05evoca la possibilità di questo casdotto tra, diciamo, l'Italia e l'Italia, che è una
14:13città che ha un'accesso diretto al Mediterraneo e l'Italia è l'unica città che ha favorito
14:18l'avanzata dei ribelli sicuramente da nord, quindi Erdogan vorrà ritagliarsi anche lui
14:23qualche vantaggio da questa situazione in Siria e nel pezzo che mostravi tu prima si
14:28evoca la possibilità di questo casdotto con degli interessi legati a Turchia e Qatar
14:33nel caso in cui la Siria dovesse essere ritenuta un paese stabile e a quanto sembra il governo
14:38riconoscerlo completamente, quindi si aprono degli scenari sicuramente da considerare.
14:45Ecco perché un'azienda sostenibile rischia meno il fallimento e questa è l'altra tua
14:52analisi Alberto di questa settimana, secondo lo studio della Banca d'Italia una gestione
14:58etica e alti punteggi ISG riducono la probabilità di default soprattutto nel lungo periodo.
15:07Ecco magari intanto possiamo spiegare di che cosa consistono questi punteggi e in
15:12che cosa consiste questo studio della Banca d'Italia.
15:17Allora diciamo che il tema della sostenibilità è un po' il tema del momento, è sulla bocca
15:22di tutti, non soltanto tra gli addetti ai lavori e a livello politico, ma anche insomma
15:28nella vita comune c'è chi si interroga su come poter essere più sostenibile e diciamo
15:35che a volte questa spinta viene da noi, a volte viene dall'alto anche con dei proverimenti
15:42normativi, pensiamo che l'Italia da qualche mese ha ricevuto la nuova direttiva CSRD sul
15:49Corporate Sustainability Reporting Directive che è la nuova direttiva che sostituisce
15:55la precedente sulla rendicontazione non finanziaria.
16:00Che cosa fa questa direttiva? Prevede un ampliamento della platea di imprese che sono tenute a
16:07rendicontare, a comunicare i passi avanti che fanno dal punto di vista della sostenibilità.
16:12Progressivamente nei prossimi anni la platea prima riguarderà le grandi aziende che già
16:18erano tenute a rispetto della precedente normativa e successivamente si allargerà anche alle
16:24aziende piccole e medie non quotate. Parliamo di migliaia di imprese in Italia che dovranno
16:31adeguarsi a questi obblighi perché essere sostenibili sembra un imperativo sempre più
16:38sentito e in questo articolo parliamo dei punteggi ISG che è un acronimo che sta per
16:45Environmental, Social e Governance, quindi la sostenibilità in queste tre declinazioni,
16:51quella ambientale non è l'unica perché si parla di una sostenibilità anche dal punto
16:56di vista sociale appunto e di governance. Ci piacerebbe pensare che le imprese agiscono
17:03in maniera sostenibile in maniera disinteressata. In questo studio della Banca d'Italia ci viene
17:09invece spiegato che essere sostenibile in un certo senso conviene anche dal punto di
17:15vista economico e finanziario, quindi un atteggiamento che è di economico e finanziario in realtà
17:20non ha molto può aiutare addirittura a scongiurare l'ipotesi di fallimento, o meglio rende meno
17:27probabile per un'impresa fallire. Cosa spiega questo studio? Questo studio ha preso in considerazione
17:33un campione di imprese quotate tra il 2014 e il 2022 e ne ha innanzitutto analizzato,
17:44quantificato la probabilità di fallimento, prendendo a riferimento l'expected default
17:51frequency di Moody's, prendendo in considerazione diversi orizzonti temporali da 1 a 10 anni.
17:58Ha calcolato quant'era la probabilità di fallimento di queste imprese, parliamo di
18:04percentuali basse diciamo in termini assoluti di 0,3% nell'orizzonte temporale di un anno
18:10e dell'1% in 10 anni, possono sembrare bassi ma in realtà parliamo di imprese molto strutturate
18:17e poi ha proiettato, ha quantificato come una valutazione in ambito ISG, quindi una
18:27valutazione in ambito di sostenibilità sposta questi valori, nel senso quanto è in grado
18:33in alta valutazione di abbassare, diminuire la probabilità di fallimento. Cosa è emerso?
18:40E' emerso che essere sostenibili riduce la probabilità di fallimento, questo perché
18:45essere sostenibili consente di comunicare all'esterno i passi avanti che si fanno sulla
18:51sostenibilità e gli investitori sono sempre molto sensibili a questo tema e quindi diciamo
18:59che il rischio di credito, cioè l'eventualità che l'impresa non riesca a far fronte ai
19:04propri oneri, tradizionalmente era influenzato da fattori finanziari, negli ultimi 10 anni
19:10abbiamo scoperto che è influenzata sempre di più da fattori non finanziari perché
19:15se un'impresa non dovesse essere sostenibile potrebbe essere oggetto di boicottaggio da
19:21parte degli investitori e questo studio della Banca d'Italia dimostra che alti livelli
19:28di ESG, di valutazioni ESG riducono la probabilità di fallimento di un'impresa fino al 15%, quindi
19:35sicuramente c'è una convenienza essere sostenibili per le imprese.
19:42Perché gli hedge fund si schiacano contro le tecnologie green mentre la finanza punta
19:48su ritorni immediati e gli hedge fund scommettono contro le tecnologie verdi alimentando il
19:52dibattito su sostenibilità e profitto a breve termine nel mercato energetico e quindi
19:58qui sembra un po' Alberto a andare in direzione opposta.
20:01Sì, questo è in direzione opposta, c'è da dire che però gli hedge fund sono molto
20:06concreti, quindi guardano per forza di cose molto al breve periodo, mentre azioni riguardo
20:14alla sostenibilità sono processi un po' più lunghi, diciamo sembra una contraddizione
20:21ma in realtà a ben vedere si spiega, si tiene.
20:28Alvia i green bond dell'Unione Europea, cosa devi sapere?
20:32Le informazioni sui profili di sostenibilità sottoscritti e l'obbligazione dovranno essere
20:36dichiarati nel prospetto di emissione del titolo, oltre che il report annuale.
20:41Spread BTP bond sotto controllo, idem Francia, ma c'è un altro spread che con la BCE fa
20:47paura all'Europa.
20:48Spread BTP bond ai minimi degli ultimi tre anni, sotto controllo anche lo spread OAT
20:54bond, ma c'è un altro spread che mette ansia.
20:58Euro-dollaro, le previsioni per il 2025 tra l'effetto Trump e i tassi della BCE, la seconda
21:05amministrazione Trump che ovviamente rischia di avere un ruolo in tutto questo.
21:09Quale sarà il trend dell'euro-dollaro nel 2025?
21:12In questo articolo ci sono le previsioni.
21:15I rischi latenti nel sistema bancario.
21:17Come stanno davvero le banche italiane?
21:19Lontana sembra la soluzione per una revisione della disciplina di un fondo europeo di garanzia
21:23sui sistemi di indemnizzo degli investitori.
21:25Il tavolo del dialogo europeo è però vuoto.
21:29Vi spiego, dice Guido Salerno Letta, perché la spending review è solo un diversivo politico.
21:35L'amministrazione ha bisogno di regole stabili, di innovazioni introdotte mediante sistemi
21:39chiari di attuazione.
21:40Ecco quali sono i problemi della spesa pubblica fuori controllo.
21:44Sette cigni neri.
21:46Qui siamo con Claudia Cervi, che era con noi settimana scorsa.
21:49Questi sette cigni neri che minacciano il mondo nel 2025 perché stanno aumentando le
21:54protezioni contro i rischi estremi, mentre il mercato azionario segna nuovi record assoluti.
21:59Qualcosa non torna.
22:00Ecco cosa minaccia i mercati nel 2025.
22:04Andiamo adesso al settore auto.
22:06Nissan e Honda nel 2025.
22:08Ci sarà davvero la fusione?
22:10Se dovessero unirsi, Nissan e Honda potrebbero vendere quasi sei milioni di veicoli all'anno,
22:15posizionandosi tra i principali player globali.
22:17Qui c'è l'analisi della redazione Monopremium.
22:20Sempre in tema di auto c'è anche il piano di invidia per crescere nel settore automotive.
22:25Secondo S&P Global Mobility, il valore medio dei semiconduttori in un'auto passerà da
22:30500 dollari nel 2020 a 1.400 dollari entro il 2028.
22:35Qui Alberto è un settore di cui anche i dati sulla produzione industriale in Italia sono
22:40a meno del 40%.
22:41All'Europa oggi il Sole 24, anzi ieri il Sole 24 scriveva di ricette shock per rilanciare
22:48questo settore in Europa.
22:51Come vedi quello che è stato uno dei settori trainanti anche del nostro paese?
22:57Diciamo che il settore è in piena trasformazione.
23:01Questa notizia dell'avvicinamento tra Nissan e Honda non sorprende perché negli ultimi
23:08anni siamo stati abituati a fusioni, acquisizioni, un mercato che diventa sempre più concentrato.
23:15Pensiamo appunto qualche anno fa a Stellantis e alla stessa Stellantis nei scorsi mesi ci
23:22sono stati dei rumors di una possibile fusione con Renault.
23:28Il settore è sicuramente in trasformazione.
23:31Questa nello specifico tra Nissan e Honda in realtà è una notizia che trova, conferma
23:39anche in quello che è successo qualche mese fa perché Nissan e Honda con Mitsubishi qualche
23:44mese fa hanno firmato un memorandum d'intesa sull'elettrificazione e sull'intelligenza
23:51artificiale.
23:52Quindi probabilmente era una prova iniziale di avvicinamento.
23:56Staremo a vedere.
23:58Sicuramente due grandi imprese giapponesi che hanno la possibilità di contare di più
24:04e di affiancarsi a Toyota che invece è l'altro grande costruttore giapponese che invece sicuramente
24:10non ha bisogno di operazioni del genere.
24:14E' molto interessante anche l'altro articolo su Invidia perché ci fa riflettere.
24:20Noi pensiamo che il mondo dell'auto tradizionalmente ha prosperato grazie ai marchi tradizionali
24:31italiani e europei che hanno basato le loro fortune sul design, la qualità costruttiva,
24:39i motori ovviamente, ma nel contesto attuale per come sono fatte oggi le auto la tecnologia
24:46è preponderante.
24:48Quindi non sorprende che Invidia che è un colosso tecnologico, è un riferimento per
24:54i semiconduttori, l'intelligenza artificiale, si stia muovendo anche in ambito automotive
25:00perché sappiamo che le auto sono sempre più tecnologiche, quindi meno design, meno motore
25:06con l'elettrificazione ma tanta tecnologia e quindi le auto stanno diventando sempre
25:13più simili agli smartphone, quindi l'auto del futuro probabilmente sarà costruita da
25:21chi ha competenze in ambito tecnologico.
25:24Pensiamo alla BYD, la cassa cinese che è una delle forze emergenti negli ultimi anni
25:33che ha iniziato producendo batterie, quindi da quel know-how tecnologico poi si è spostato
25:39a fare le macchine, quindi è un percorso un po' inverso, si deve padroneggiare prima
25:44la tecnologia.
25:45L'inevitabile consolidamento dell'investment banking in Cina, le società di bloccheraggio
25:53del paese dovranno consolidarsi per raggiungere la scala necessaria per competere con Goldman
26:00Sachs e altri colossi americani.
26:03Il piccolo rugito del leone, cosa succede all'economia del Sud Africa?
26:09Gli ultimi dati pubblicati da Stats SA, il Servizio Statistico Nazionale, sono incoraggianti,
26:16il Sud Africa ha forse imboccato la retta via, ma la strada è ancora in salita e ci
26:21sono anche i bond del Sud Africa che forse potrebbero sorprendere nel 2025, un pizzico
26:26di bond sudafricani rappresentano una scelta non convenzionale, ma potenzialmente interessante
26:31per bilanciare il rischio e raggiungere una nuova dimensione ai portafogli.
26:36Perché può essere interessante seguire le vicende del Sud Africa?
26:40Sicuramente il Sud Africa è una realtà interessante perché ha molte potenzialità, molte risorse
26:48naturali, fa parte tra l'altro del raggruppamento BRICS di cui parlevamo prima e ha anche una
26:55sua quota di terre rare, è anche vero che però si porta dietro dei problemi cronici,
27:02ha una levata disoccupazione, ha delle carenze infrastrutturali, molto spesso ci sono dei
27:10problemi legati all'energia elettrica, delle interruzioni e soprattutto ha una popolazione
27:16molto spaccata, una parte decisamente ricca ed un'altra circa un 30%, quindi circa un
27:23terzo della popolazione che vive sotto la soglia di povertà, quindi sicuramente luci
27:29e ombre, ma è anche vero che secondo gli analisti tra il 2026 e il 2027 l'economia
27:35del Sud Africa dovrebbe effettivamente vivere una crescita consistente, quindi nonostante
27:44questi fattori critici, il Sud Africa resta comunque la principale economia dell'Africa
27:50subsahariana, ha una sua rilevanza ed è appetibile, è interessante per gli investitori
27:57americani, europei ed asiatici, quindi comunque il Sud Africa è da tenere sotto controllo
28:04sicuramente.
28:07Ma il mercato azionario sta davvero per crollare?
28:10Tanti si fanno questa domanda, volatilità ai minimi, azioni usa ai massimi, è l'anteprima
28:16del disastro, le cinque azioni da acquistare prima dell'inizio del 2025 secondo i gestori
28:22dei fondi, sono cinque in tutto le azioni che i gestori consigliano di acquistare prima
28:26dell'inizio dell'anno nuovo, occhio al trend, ai rating e anche ai loro TP.
28:34Warren Buffett, questo è il rischio più grande per il mercato nel 2025, si prepara
28:38la tempesta perfetta sui mercati, ecco cosa potrebbe scatenare e quali conseguenze per
28:43gli investitori.
28:44Investire in oro costruito nel sistema bancario di Londra è un rischio sottovalutato, detenere
28:49gli ingotti all'estero, soprattutto in un sistema opaco come quello di Londra, implica
28:53una delega della propria sicurezza finanziaria e istituzioni che potrebbero non essere sempre
28:58trasparenti.
29:00Oro dell'erosistema, indicatore risk off sui livelli record, la percentuale di oro sul
29:05totale riserva è arrivata al 65-53% ad ottobre, nuovo top record, sarà rallentamento o recessione
29:12europea, la normalità si potrebbe vedere solo con il ritorno sotto il 56%.
29:18Azionario USA attenti ai colpi di coda del mean reversion, le condizioni politiche e
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