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Qualcuno parla di emergenza: a Roma soffrono di diabete di tipo2 150mila persone e, a quanto pare, sono tantissimi i soggetti "inconsapevoli", ossia quelli che non sanno di avere questa patologia. Il picco è stato registrato dopo gli anni del Covid: +6,6% dal 2019 ad oggi e il dato allarmante è la diffusione tra i giovani.ù

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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:07Si apre una nuova settimana e noi come sempre in diretta vogliamo raccontarvi la capitale ma anche il territorio.
00:14Buongiorno, ben trovati ad una nuova puntata di Non Solo Roma fino alle 14.
00:19Speriamo di tenervi compagnia con il racconto della città eterna, dei suoi problemi ma anche delle sue cose positive, diciamocelo.
00:28E concluderemo come sempre con uno sguardo sul territorio insieme alla redazione di Ostia TV.
00:34Devo già anticiparvi che sono tanti i temi che tratteremo oggi in questa prima puntata di questa settimana Non Solo Roma
00:41a partire da una problematica di tipo sanitario che sta investendo in particolar modo Roma perché a quanto pare sono aumentati i casi di diabete.
00:51Poi faremo un focus anche per quanto riguarda il turismo a Roma che pare in questo periodo sia un pochino tiepido.
00:57Parole di Federalberghi. Poi vi raccontiamo una bellissima iniziativa che va avanti già da un po'
01:03e che punta a rendere la nostra capitale più bella e soprattutto più verde ma partiamo dall'inizio.
01:09150 mila persone a Roma soffrono di diabete di tipo 2.
01:15Si tratta di una patologia di tipo cronico caratterizzata da alti livelli di glucosio nel sangue.
01:22Da cosa si distingue rispetto al diabete 1? Ne parleremo tra pochissimi istanti ma a quanto pare i dati che ci sono pervenuti
01:30ecco effettivamente non sono molto confortanti perché sì 150 mila persone ne soffrono e sono in aumento rispetto al 2019
01:39ma ce ne sono tantissime altre che sono considerate cosiddetti casi sommersi cioè le persone che non sanno di soffrire di diabete di tipo 2.
01:48Perché? Perché non c'è abbastanza prevenzione, non c'è abbastanza sensibilizzazione.
01:53Tante persone purtroppo non hanno accesso, diciamoci la verità, alla sanità, non hanno la possibilità di prendersi cura di se stessi
02:01ma ecco diciamo in un certo senso andare avanti senza sapere di soffrire di diabete di tipo 2 può apportare delle conseguenze molto importanti.
02:10Approfondiamo questo primo argomento con Stefano Garau, giornalista nonché responsabile della comunicazione di FANDA
02:18che è l'Associazione Italiana Diabetici. Buongiorno Stefano, ben trovato non solo a Roma.
02:23Buongiorno Elisa, buongiorno a tutti coloro che ci stanno seguendo da casa o magari chissà dove.
02:33Grazie a te. Allora io devo dire la verità Stefano, mi permetto di darti del tutto, io ho rubato alla nostra collega Giulia Capobianco
02:41che aveva già parlato della patologia del diabete in occasione proprio della giornata mondiale per la prevenzione del diabete.
02:50Allora partiamo dal dato, 150.000 persone nella capitale, ecco non sono poche no?
02:57No non sono poche e tra l'altro devo dire che è la cronaca di una malattia annunciata, cioè il diffondersi del diabete ormai dagli anni 90
03:09che noi come associazioni ma anche le associazioni dei medici diabetologi e più in generale appunto chi si occupa di questa malattia
03:19aveva previsto che le cose sarebbero andate così. Roma in modo particolare, la città per eccellenza, abbiamo dei fenomeni che sono in atto
03:29che purtroppo ci portano a questa conseguenza, parliamo appunto della concentrazione a livello urbano delle persone,
03:38ormai siamo in una fase in cui si va sempre più verso le città e quindi i dati rientrano in quello che è appunto l'agglomerato urbano.
03:49150.000 persone come giustamente dicevi tu in premessa sono un dato che si rifà a dei dati che sono stati forniti dall'Istat nel 2020
04:02e quindi stiamo parlando di persone effettivamente censite, cioè persone diagnosticate che sanno di avere il diabete.
04:11Quello che ci preoccupa è il sommerso, cioè chi è diabetico e non sa di esserlo perché potrebbe passare del tempo da qui a scoprirlo
04:21e nel frattempo la malattia che è una malattia, lasciatemi passare il termine, subdola e non solo, la definirei addirittura bastarda
04:30Ma perché effettivamente la chiamano killer silenzioso perché non ci si rende conto di averla?
04:37Non solo, ma c'è una sottovalutazione che è fatta proprio a livello culturale e viene definita la malattia della pastiglietta.
04:46In realtà non sanno che il problema non è solamente la glicemia, la glicemia alta, il diabete se non trattato,
04:55comincia praticamente a minare il corpo in quelli che sono gli organi fondamentali, quindi cito il cuore, cito i reni, cito gli occhi,
05:04va a intaccare appunto dei fattori multiorgano che poi creano delle conseguenze, non sentiamo più parlare di amputazioni dei piedi
05:16come lo sentivamo prima, di cecità, di malattie cardiovascolari, però è sulla prevenzione che bisogna assolutamente lavorare
05:27perché oggi si è diabetici, domani potremo diventare nefropatici o cardiopatici o addirittura trovare la morte di infarto perché si è sottovalutata la malattia del diabete.
05:42Assolutamente sì, Stefano tu l'hai definita una malattia subdola, hai utilizzato anche un termine ancora più forte cioè bastarda, è corretto invece
05:53secondo te definirla una malattia sociale perché da come ci sembra di capire ne soffrono le persone che sono un po' svantaggiate economicamente
06:00e che quindi privilegiano un tipo di alimentazione che non aiuta affatto purtroppo questa malattia, quindi ad esempio cibo a basso costo,
06:10tanta pasta, tanto pane perché chiaramente costa di meno, la possiamo definire malattia sociale in un certo senso?
06:16Malattia sociale assolutamente sì, anche se a livello paradossale il dato che tu riferisci è vero, cioè il carboidrato è più facile da acquistare,
06:28non aiuta assolutamente, anzi il carboidrato è l'elemento che deve essere assolutamente controllato nell'alimentazione, io proprio con Giulia nella precedente trasmissione
06:42parlavo del fatto che noi italiani amiamo l'alimentazione, amiamo mangiare, noi siamo quelli dei duetti di pasta piuttosto che dei 60 grammi,
06:51quindi il carboidrato però è facilmente accessibile, è quello che costa meno, quindi anche il mangiare male diventa un fattore incentivante per questa patologia.
07:01D'altro canto invece l'altro dato che registriamo a livello internazionale è che quelle nazioni che stanno andando verso il benessere purtroppo sviluppano questo dato di maggiore incidenza di diabete.
07:18E come ce lo spieghiamo?
07:21Scusatemi, ce lo spieghiamo per il fatto che comunque anche lo star bene dal punto di vista sociale ti porta ad avere un'alimentazione che aumenta nei quantitativi,
07:37quindi minor controllo, una vita più agiata, meno esercizio fisico, più sedentarietà, sono tutti fattori che vanno a incidere negativamente verso questa patologia.
07:54Ecco, nel caso della sedentarietà c'è da dire anche che la pandemia non ha aiutato affatto perché noi siamo stati chiusi in casa per un bel po' di tempo,
08:03anzi addirittura gli esperti dicono che il picco si è raggiunto proprio dopo il 2019, quindi proprio negli anni della pandemia.
08:10Perché? Perché non avevamo la possibilità effettivamente di praticare attività fisica.
08:14Tu sei d'accordo Stefano o pensi che comunque ci siano altri fattori che influiscono?
08:20Allora di sicuro ci sono altri fattori, nel senso che noi abbiamo visto attraverso studi che c'è stato come conseguenza, quindi come long covid, un'aggressione al pancreas da parte del covid.
08:37Però è vero anche che noi non sappiamo come stavano quelle persone prima di sviluppare il covid, voglio dire probabilmente avevano già dei fattori che avrebbero comunque favorito la malattia.
08:51Non abbiamo un controllo a monte precedente al covid che comunque essendo un virus che è andato ad aggredire diversi organi del corpo ha favorito sicuramente anche lo sviluppo del diabete, non in questa drammaticità che questi studi ci raccontano.
09:15Quindi voglio dire c'era sicuramente una predisposizione comunque da parte di queste persone.
09:22Ecco magari ci si fa un pochino più caso effettivamente.
09:25Ha contribuito anche il fatto che siamo rimasti chiusi in casa, ci si è dedicati di più.
09:33Ecco i momenti di noia significa andare a mangiare qualcosa, era sparito il lievito, vi ricordate che era sparito il lievito?
09:41Sì, assolutamente sì, non si trovava, è verissimo, c'erano solo le pennette lisce, non so se ti ricordi questa polemica delle pennette lisce.
09:49Comunque rispetto al diabete di tipo 1 io so che si differenzia al diabete di tipo 2 perché colpisce le persone un pochino più mature.
09:58Però effettivamente i dati ci raccontano che anche i giovani stanno cominciando a soffrirne.
10:03Ecco ma i giovani come è possibile secondo te?
10:06Effettivamente loro non è che possiamo proprio definirli sedentari no?
10:09Però magari mangiano male?
10:11Ecco sì, è sicuramente legato all'alimentazione.
10:15Io non voglio, citiamo le merendine in generale no?
10:19Anche perché non voglio fare un discorso di marche in particolare.
10:24Però mentre voglio dire la mia generazione anche per andare a scuola si prediligeva il panino col prosciutto.
10:35O burro e marmellata.
10:37Burro e marmellata ecco, quindi oggi è un discorso che è legato molto al marketing, le merendine, anche per una questione, è una vita che va di fretta,
10:50è una vita che corre troppo e quindi magari non ci si sofferma su un'alimentazione sana
10:57ma si preferisce utilizzare dei prodotti che purtroppo sono ricchi di zuccheri e di grassi
11:06e favoriscono appunto lo sviluppo di questa malattia del diabete di tipo 2
11:12sempre in anticipo rispetto a quella che era invece l'età in cui si sviluppava anni addietro.
11:21Concludiamo.
11:22Troviamo anche tanti bambini purtroppo oggi che vanno incontro al diabete di tipo 2.
11:27È vero.
11:28Quindi assolutamente, è sicuramente preferibile acquistare un panino con una fetta di prosciutto
11:35piuttosto che puntini puntini, lascio alla vostra immaginazione, ecco quello che non va bene.
11:41Quello che mangiavamo noi a scuola, Stefano, perché anche io mi unisco al gruppo effettivamente.
11:46Concludiamo, Stefano, visto che mi rimangono pochissimi secondi a disposizione,
11:51l'importanza della prevenzione, di fare dei controlli che possono davvero salvarci la vita, immagino, no?
11:56Infatti, allora tu parlavi appunto di una sanità che è sempre più chiusa purtroppo,
12:02meno accessibile proprio per una questione di costi,
12:05però io vorrei invitare tutti coloro che sono in ascolto a fermarsi un attimo
12:10perché oggi è sufficiente entrare in una farmacia e farsi fare una glicemia
12:15piuttosto che una emoglobina glicosilata, acquisire quel dato e confrontarsi con il proprio medico di famiglia
12:23per vedere se c'è una predisposizione, se c'è una diagnosi che ancora non è stata fatta
12:29o, se come mi auguro io, non c'è nulla di tutto a questo e si può continuare tranquillamente la propria vita.
12:36Ricordatevi, dedicate almeno un'ora al giorno all'esercizio fisico, una semplice passeggiata
12:42può veramente aiutarci non solo per la prevenzione del diabete,
12:46ma per tutte quelle che sono le patologie alle quali noi purtroppo andiamo incontro.
12:52Purtroppo, grazie davvero Stefano, è stato un vero piacere insomma approfondire questo tema insieme a te
12:58e salutaci la Sardegna, viva la Sardegna sempre!
13:01Assolutamente sì, grazie, grazie a voi dell'invito, grazie, alla prossima!
13:07A presto, grazie davvero!

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