Julio Velasco, ct dell’Italvolley femminile, è stato premiato come “Allenatore dell’anno” ai Gazzetta Sports Awards 2024. Guarda il video con le sue dichiarazioni al Palasport di Genova
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SportTrascrizione
00:00Un riconoscimento a pochi giorni da un rinnovo, quindi possiamo dire il premio ha un valore
00:10doppio che guarda anche al futuro.
00:12Sì, no, il riconoscimento io intendo che sia non solo a me ma a una squadra, perché
00:20noi allenatori siamo la squadra che alleniamo, quindi credo che va dato un grazie a tutte
00:26le giocatrici, a tutti gli integranti delle staff, che tutti abbiamo fatto un lavoro molto
00:31molto buono, che ci ha portato alla vittoria sia in Venele che nell'Olimpiade e quindi
00:36questo premio lo prendo come un premio a tutti.
00:39Ce lo dici qual è stato il motivo che ti ha fatto decidere di andare avanti in questo
00:45progetto?
00:46C'è qualcosa in particolare per cui hai deciso fortemente di andare avanti, di giocarti
00:53ancora il Mondiale, anche il fatto che si è cambiato a livello temporale la scadenza
00:59del Mondiale, magari questo può essere anche un incentivo?
01:03Di solito io rispondo a una frase di Clint Eastwood, che aveva 91 anni e gli hanno chiesto
01:10di fare ancora dei film, che ha già vinto l'Oscar, ha fatto l'attore, ha fatto tutto
01:16e lui ha detto non bisogna lasciare entrare al vecchio al risposto e io mi sento un po'
01:22identificato, diciamo che perché no, è un lavoro che mi piace, stare con i giovani
01:30o le giovani è un privilegio secondo me, lo sport sappiamo io, per primo sappiamo che
01:38adesso possiamo perdere, perché è più facile che si perda che non che si vinca, però è
01:45parte di quello che ci appassiona dello sport, faremo di tutto per vincere ancora e se non
01:50ci riusciamo al primo colpo faremo di tutto per vincere in un secondo colpo e così via,
01:55però l'adrenalina, il piacere di lavorare in un gruppo è una cosa inigualabile.
02:00In parte lo ha già anticipato lei, spesso si dice vincere è difficile, confermarsi
02:06ancora di più, che tipo di lavoro ci sarà da fare ora anche magari sotto il punto di
02:10vista psicologico?
02:11Ma più che psicologico la prima cosa è pensare che abbiamo perso, però questo significa
02:20delle cose concrete, per esempio io proporrò una data che può essere il 31 dicembre, il
02:2830 gennaio, il 28 febbraio, prima che inizia il playoff in cui non si parli più dell'Olimpiade,
02:36proprio basta, basta di festeggiamenti, basta, come se avessimo perso, se avessimo perso
02:42forse io non sarei qua, senza il forse non sarei qua, perché se no di festeggiamento
02:48fino alla sconfitta, è così, quindi bisogna, se uno avesse perso cosa farebbe?
02:56Cercherebbe tutti i difetti, tutte le cose da migliorare, guarderebbe le altre squadre
03:01a vedere cosa hanno fatto meglio e anche le squadre che hanno perso con noi ci sono delle
03:05cose che hanno fatto meglio di noi, dobbiamo fare questo, perché non è che i giocatori
03:10e le giocatrici non allenano bene dopo di aver vinto, allenano bene, però c'è qualcosa
03:15intangibile che molte volte fa la differenza e noi dobbiamo ritrovarla.
03:21Ma visto che siamo ancora in tempo, prima di questo switch off, tornando sull'Olimpiade,
03:25visto che l'hai insegnato e hai dato tantissimo al nostro sport, cosa questo oro ha insegnato
03:30a lei, oltre ad aver spezzato via, cacciato via un tabù che era quello dell'oro olimpico?
03:36Ma no, un tabù no, a me mi ha insegnato innanzitutto, le donne insegnano tante cose, perché essendo
03:44diverse, io ho sempre allenato maschi, tranne con qualche esperienza, un anno sono stato
03:49con la nazionale italiana nel 97, imparare cose diverse di come gestire le donne rispetto
03:57ai maschi, quello mi ha arricchito molto, la gestione dal punto di vista psicologico,
04:04dal punto di vista dell'ansia con le donne è diversa e quindi è stato un percorso interessante
04:11per me, di fare cose nuove, la ragazza è questo gruppo, come tutti i gruppi che fanno
04:17grandi traguardi, un gruppo straordinario, non è un gruppo ordinario, straordinario,
04:22che adesso dovrà imparare a gestire questa situazione, anch'io e tutti i miei collaboratori,
04:30quindi è un continuo imparare, lo sport è un continuo imparare, perché non c'è niente
04:34più effimero che la vittoria, quindi se uno non continua a imparare, gli altri si imparano,
04:39quelli che hanno perso imparano di sicuro, quindi noi dobbiamo imparare.