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CortometraggiTrascrizione
00:00L'alchimiede italiano arriva da Follonica e oggi, dopo diversi anni sul mercato, sfide
00:08i cinesi nel mondo della telefonia. Sono l'unico europeo, dice con orgoglio, che vende prodotti
00:13legati a quel settore. Lui si chiama Alessandro Furlani e la sua storia arriva da lontano,
00:18da quando acquistò in America un iPod.
00:21Dopo tre anni avevo la necessità di sostituire la batteria e mi resi conto che non era una
00:27cosa volutamente facile. Cominciai a studiare un po' come poter aprire questo iPod, che
00:35non aveva viti, aveva solo degli incastri, allora non c'erano nemmeno delle guide che
00:39potevano dirti come fare. Onestamente non capivo la filosofia Apple, nel senso che noi
00:46studiamo degli ottimi apparati, però poi tu dipendi da noi, non devi toccare niente,
00:52è una cosa veramente sintetizzata. E quindi mi dovetti in qualche modo arrangiare per
00:57vedere di sostituire questa batteria, il fine era quello.
01:00Prende così forma un prodotto inizialmente artigianale, chiamato iSesamo.
01:05Nasce da una cosa già esistente che era una spatola per lo stucco, perché poi alla fine
01:11serviva un attrezzo che fosse flessibile, sottile, resistente e che avesse comunque
01:16sia una forma determinata, una specifica per poter vedere di aprire senza rompere.
01:23Gli ordini iniziano ad esplodere, tanto da vendere nel giro di una decina d'anni oltre
01:27un milione e mezzo di pezzi. Nel momento in cui spedisco questo attrezzo
01:31in America, all'azienda più conosciuta, che tutt'oggi è la più grande, si chiama
01:36iFixit, e si comincia con 50, 100, poi 500, 1000, fino a ordini da 20-30 mila euro a
01:43volta. E quindi lì mi dovetti anche un attimino arrangiare con familiari per aiutarmi, perché
01:54era un lavoro fatto veramente in maniera artigianale. Dopodiché, chiaramente, l'azienda si struttura,
02:01escono nuovi apparati, da lì per esempio l'iPhone, come l'iPad, e c'era bisogno
02:06di avere degli attrezzi aggiornati. E quindi sì, nascono altri attrezzi come
02:14l'iFlac, l'iFlex, sempre con l'i davanti proprio a specificare la destinazione d'uso.