• mese scorso
La distruzione di campioni biologici all’ospedale Santo Spirito, inviati dal San Filippo Neri, rischia di compromettere un caso di stupro che coinvolge una giovane ventenne. La vittima ha denunciato l’uso di droga dello stupro durante un evento in una discoteca romana, un peruviano 36enne deve ora rispondere di violenza sessuale aggravata dalla minorata difesa della vittima, ma i reperti biologici sono stati smaltiti in violazione dei protocolli. Sebbene il DNA dell’aggressore sia stato trovato sugli abiti della ragazza, la distruzione dei campioni potrebbe rendere più difficile dimostrare l’utilizzo della sostanza stupefacente.

L’ASL Roma 1 ha costituito una task force per indagare sull’accaduto, concentrandosi sulla catena di custodia dei campioni. Gli esperti ritengono che il rispetto rigoroso dei protocolli sia fondamentale per garantire giustizia in casi così delicati: in questo caso non sarebbe stata rispettata la conservazione dopo essere stati inviati dal San Filippo Neri, dove la giovane era stata sottoposta ai prelievi, peraltro sotto sequestro del pm che aveva incaricato una tossicologa di fornire le risposte ufficiali ai quesiti investigativi sull’assunzione da parte della 20enne di droga e alcol: ora quelle prove sono solo in cartella clinica e l’indagine rischia di essere compromessa.

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00:00La distruzione di campioni biologici all'ospedale Santo Spirito, inviati dal San Filippo Neri,
00:05rischia di compromettere un caso di stupro che coinvolge una giovane ventenne. La vittima ha
00:10denunciato l'uso di droga dello stupro durante un evento in una discoteca romana. Un peruviano
00:1536 anni deve ora rispondere di violenza sessuale aggravata dalla minorata difesa della vittima,
00:22ma i reperti biologici sono stati smaltiti in violazione dei protocolli. Sebbene il DNA
00:28dell'aggressore sia stato trovato sugli abiti della ragazza, la distruzione dei campioni potrebbe
00:33rendere più difficile dimostrare l'uso della sostanza stupefacente. L'Asla Roma 1 ha costituito
00:39una task force per indagare sull'accaduto, concentrandosi sulla catena di custodia dei
00:43campioni. Gli esperti ritengono che il rispetto rigoroso dei protocolli sia fondamentale per
00:48garantire giustizia in casi così delicati. In questo caso non sarebbe stata rispettata
00:53la conservazione dopo l'invio dal San Filippo Neri, dove la giovane era stata sottoposta ai
00:58prelievi, peraltro sotto sequestro del PM che aveva incaricato una tossicologa di fornire
01:03le risposte ufficiali ai quesiti investigativi sull'assunzione da parte della ventenne di
01:08droghe e alcol. Ora quelle prove sono in cartella clinica e l'indagine rischia di essere compromessa.

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