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Sport
Trascrizione
00:00Amiche e amici di Bike Channel, appassionati di ciclismo e di letture sul mondo della bicicletta,
00:20un saluto da Pietro Pisaneschi e bentornati ad una nuova puntata di Ciclostile, le parole
00:25del ciclismo. Oggi presentiamo un libro autoprodotto e quindi anche in cerca di un
00:32editore, Ilenia Zaccaro, in bici tra Bolivia, Argentina e Cile, silenzi e cuore. E per
00:39presentarlo è venuta direttamente dalla Bolivia Ilenia Zaccaro, in realtà sei tornata dal tempo,
00:44benvenuta. Grazie, grazie a tutti. Libro autoprodotto di un tuo viaggio durato cinque
00:52mesi. Chilometri quanti te li ricordi a memoria o devo andare a controllare? Più o meno 4700
00:58chilometri. Nonostante tu l'abbia affrontato questo viaggio senza ciclocomputer, senza una
01:05traccia, senza una traccia, poche indicazioni se non quella di proseguire sempre verso sud. Sì.
01:12Com'è nata l'idea di prendere e partire per questo viaggio esistenziale, punto interrogativo? Allora,
01:20è stato un sogno nel cassetto che avevo già da sette anni, a poco prima di partire,
01:27e desideravo realizzarlo e quindi, a forza di raccontarmi scuse, sono successe una serie di
01:36eventi che si sono concatenati tra loro e finalmente poi sono riuscita a partire e a
01:41realizzare questo sogno importantissimo a cui tenevo molto. Sentivi l'esigenza di partire in
01:48qualche modo? Sì, sì, sì. Ero arrivata al punto che non riuscivo quasi a fare nient'altro perché
01:53avevo dentro di me questa motivazione forte, questo sogno da realizzare a tutti i costi e
01:59mi sono detta devo farlo per forza. Abbiamo detto è un libro autoprodotto e qua a Ciclostile ci piace
02:07dare spazio anche a questo genere di libri anche perché c'è anche la prefazione di Morena Tartagni
02:17che invece è un libro molto bello su ciclismo femminile. Lo ha scritto e è un libro che,
02:25Ilenia, si percepisce scritto passami il termine, di getto. Cioè tu riversi in questo libro proprio
02:33i pensieri quotidiani, le sensazioni di un viaggio che si percepisce in qualche modo ti è rimasto
02:42dentro perché un viaggio di cinque mesi in questi luoghi che racconti è difficile che non ti
02:47trasmetta qualche cosa. Sì, sono pienamente d'accordo, mi ha cambiato molto a livello proprio
02:54interiore e personale e continua e questo viaggio sta continuando dentro di me. Quindi sì, è un
03:02libro autentico, semplice diciamo così, anche imperfetto proprio come chi l'ha scritto,
03:08però ho cercato di testimoniare tutta la bellezza vissuta sulla mia pelle non solo dal punto di
03:15vista paesaggistico ma proprio anche e soprattutto in relazione alle persone incontrate, ai doni che
03:22mi sono arrivati strada facendo. E ora racconteremo anche attraverso le immagini, perché non è un
03:30libro fotografico, anche se sì, in fondo c'è qualche foto del tuo viaggio, però per questa
03:36puntata di ciclostile, proprio per la bellezza delle immagini che ci hai dato, commenteremo
03:44il primo tap del viaggio attraverso qualche immagine raccontando anche degli aneddoti. Prima però,
03:48diciamo, com'è possibile acquistare questo libro? Perché sei un autoprodotto, non si può andare in
03:53libreria e chiedere, mi da per piacere il libro di Elena Zaccaro? Ti guardano con due occhi. Come
04:00si fa se qualcuno ha voglia di prendere e partire per la Bolivia o comunque di scoprire tutto ciò
04:05che hai vissuto tu? Sì, allora, il libro si trova su Amazon, sia in formato cartaceo che in formato
04:12Kindle, oppure gli eventi. Io sto partecipando a moltissimi eventi negli ultimi mesi, un po' nel
04:19nord Italia, quindi in varie varie regioni, dove racconto il mio viaggio e poi porto anche delle
04:24copie cartacee e pubblico questi eventi sui miei social. C'è partecipazione a questi eventi? Cioè,
04:32tu quando racconti queste storie, vedi nelle persone la voglia di partire o è più lo scoramento per
04:41dire, ah, non ce la farò mai a fare quello che ha fatto lei? No, no, in realtà vedo proprio un
04:46coinvolgimento emotivo delle persone. Vedo quando arrivano, parte che sono ogni volta tantissime,
04:52ed è sempre una sorpresa per me perché non è scontato. E avere tantissime persone,
04:59averle di fronte che mi ascoltano e poi le loro domande sono preziosissime, hanno gli occhi lucidi,
05:05sono proprio pieni di emozioni, che hanno anche loro tantissimi sogni da realizzare. E magari
05:10vengono perché hanno bisogno di un input o magari di raccogliere qualcosa tra le mie parole,
05:17che sia magari per un viaggio, che sia magari per un altro tipo di progetto, e così è. E quindi fanno
05:24un po' un regalo loro venendo, ma soprattutto poi a me stessa, perché mi mantengono comunque in vita,
05:31mantengono in vita quella parte di legna che sta ancora pedalando in Sud America. E quella
05:36parte di legna che vorrà tornare a pedalare quanto prima, perché anche combinare questa puntata di
05:43ciclostile non è stata semplice. Avevamo una sola giornata per registrare, quella doveva essere perché
05:49tu mi hai detto ho in mente di partire quanto prima. Qualche rivelazione dove ti dirigerai a
05:57questo giro? Verso est. Allora l'idea è, lo posso dire poi chiaramente, questi sono un po' i programmi
06:04iniziali, puoi scegliere da vedere al momento. L'idea è di partire da Roma in direzione di
06:09Brindisi, poi da lì prendere il traghetto, spostarmi in Albania, Grecia, Turchia, Georgia,
06:16e poi vediamo insomma. L'idea appunto è di stare qualche mese fino all'estate in viaggio e vediamo
06:23come va. E quindi vediamo anche se poi arriverà un seguito a silenzio e cuore e tornerai qua a
06:30ciclostile a presentarcelo. Tu hai iniziato gradualmente con la bicicletta, non è che sia
06:36stata una fulgorazione immediata come altri che viaggiano appunto a pedali con le biciclette,
06:43bikepacking eccetera eccetera. Tu prima hai fatto il cammino di Santiago, come è stato?
06:48Sì, nel 2016 in bici e poi qualche anno dopo, no nel 2016 scusate a piedi,
06:54e poi qualche anno dopo in bici. Allora la mia primissima esperienza di cammino a piedi è stata
07:00proprio quella che mi ha aperto i miei orizzonti mentali e lì mi si è aperto veramente un mondo
07:07nuovo a cui non ero proprio abituata e ho iniziato proprio a vivermi, a vivermi in tutti i sensi,
07:14soprattutto nella libertà di essere me stessa. Da quell'esperienza del 2016 poi se ne sono aperte
07:22tante altre, ce ne sono state un sacco di viaggi, di cammini a piedi e in bici e ogni volta ogni
07:31esperienza di questo tipo mi regala tantissimo. Qual è ogni volta l'input? È diverso oppure ce
07:38n'è uno veramente di fondo? Dipende, dipende. A volte magari può essere anche una fuga da una
07:44situazione magari da un periodo magari molto stressante per il lavoro o per vari tipi di
07:49dinamiche, altre volte invece proprio la voglia, la ricerca di prendermi, o meglio, un regalo per
07:56me stessa quindi magari perché ho bisogno di regalarmi bellezza, prendermi degli spazi e
08:03quindi dipende. A volte un po' tutto diciamo per vari tipi di motivazioni. Leggendo questo libro si
08:12può avere la percezione di dire come fa una persona a prendersi veramente una vacanza dalla
08:18vita e stare cinque mesi in bicicletta. Dal punto di vista lavorativo, organizzativo, di affetti a
08:26casa, ti prende una sorta di raptus prendo e parto oppure c'è una ponderazione precisa? Banalmente
08:36come fai con il lavoro? Questa potrebbe essere una domanda che potrebbero farsi i lettori. Sì,
08:43allora diciamo che io negli anni ho un po' cambiato, ho cambiato molte cose anche rispetto
08:49al lavoro mi sono cimentata in vari contesti anche in vari ruoli e sono andata sempre di più nella
08:55direzione di avere un lavoro più flessibile quindi come con partita IVA e come guida ambientale
09:02escursionistica perché chiaramente non tutti quelli che hanno partita IVA magari possono
09:06permettersi di stare via così tanto tempo e quindi si può facendo un certo tipo di scelte da partire
09:13dal tipo di lavoro quindi anche al tipo di contratto e lavorare magari alcuni periodi
09:18dell'anno e altri periodi invece essere liberi. Poi dal punto di vista relazionale dipende,
09:23dipende se si ha magari un partner e questa esperienza la si può condividere con qualcuno
09:29col proprio partner tanto meglio o comunque trovare dei compromessi. Allora io direi di
09:36partire però prima un'ultima domanda, partire nel raccontare il viaggio ovviamente. Nel libro
09:45scrivi che attraverso questo viaggio tu volevi trovare delle risposte, lei trovate? Ne ho trovate
09:57tante ma soprattutto ho trovato delle domande. Io penso che a volte le domande siano molto più
10:05importanti delle risposte perché già nelle domande, domande magari molto articolate c'è già
10:10la risposta all'interno quindi sì adesso ne ho delle altre però chiaramente è un processo continuo.
10:18Le hai trovate più nella natura o in una parte della natura che è l'uomo? Diciamo che la natura
10:29mi aiutava a rielaborare quello che avevo vissuto con le persone quindi magari ero stata a contatto
10:34due tre giorni o un giorno intensamente con le persone locali e poi magari stavo altri giorni
10:39completamente da sola, dormivo in tenda e la natura quindi il silenzio mi aiutava appunto
10:45a associare un significato a quello che avevo vissuto. Quindi a riflettere c'era anche questo
10:51aspetto molto introspettivo perché di fatto tu durante il viaggio hai trovato tante,
10:57hai fatto tantissimi incontri anche perché in cinque mesi nonostante tu abbia attraversato deserti,
11:03particolari ma deserti, però gli incontri sono stati tantissimi con persone sostanzialmente
11:10comuni però tu sei partita da sola, non ti sei portata dietro compagni o altro,
11:16c'è una lista dettagliata in fondo al libro di tutto ciò che ha portato con sé. Lei e Alzaccaro
11:21per questi cinque mesi trovate veramente tutto però compagni di viaggio non ci sono, li hai
11:26trovati lì? Sì sì esatto, io dico sempre che in viaggio non si è mai da soli, che sia durante
11:32il cammino di Santiago, che sia in viaggio, altre tipologie di viaggio si incontrano le persone. Nel
11:39mio caso, a parte le persone locali, ho incontrato altri cicloviaggiatori, comunque abbiamo condiviso
11:44qualche giorno, qualche tappa assieme, è fantastico, anche quella è un'esperienza
11:48bellissima da vivere. Ecco, prevedeva il fatto di partire e andare da soli questo viaggio o è
11:54stata una casualità? No, l'idea iniziale era quella di condividerla con un partner, però poi
12:01non è semplice perché non tutti hanno questa motivazione così forte e non si può neanche
12:05obbligare nessuno a fare un viaggio del genere, quindi poi sono partita da sola e mi sono resa
12:11conto alla fine di tutto il viaggio, di tutti i cinque mesi, che questo viaggio dovevo farlo
12:16da sola, era un sogno mio e basta. Quindi io direi di caricare la bicicletta e partire,
12:24stavolta ti accompagno io nel tuo viaggio, nel ripercorrere il viaggio. Prima foto. Allora,
12:31questa è una festa indigena, viaggio, tu parti da Milano-Malpensa, arrivi in Bolivia alla Paz e
12:43lì inizia quello che nel libro tu parli di periodo di ambientamento, ma essere all'interno di questa
12:50festa prevedeva, era nell'ambientamento oppure era uno svago? Allora, diciamo, è stata un'opportunità.
12:58Allora, io avevo in mente di acclimatarmi, mi ero presa un 3-4 giorni per stare alla Paz. Poi,
13:05siccome avevo un'amica che avevo conosciuto nel 2016, alla fine lei mi ha invitata a casa sua,
13:10sono rimasta da lei un po' di tempo e abbiamo condiviso un sacco di esperienze bellissime,
13:15tra le quali sono stata invitata, o meglio, mi sono intriufolata in questo evento indigeno
13:22sull'isla Pariti, all'interno del lago Titicaca. E quindi, insomma, è stata un'esperienza bellissima
13:30nella sua semplicità di stare con persone con cui era difficile comunicare, perché loro non
13:37parlavano lo spagnolo, parlavano la loro lingua, ed è stato molto particolare partecipare a questa
13:46manifestazione dove loro ballavano, suonavano, abbiamo condiviso del cibo e nella semplicità
13:54sono riuscita ad apprezzare questo tipo di esperienza. Un periodo di ambientamento perché
14:01tu durante il viaggio, Elena, hai affrontato anche sfide vere, oltre alle centinaia di
14:09chilometri che hai percorso anche giornalmente, l'altitudine. Com'è pedalare a determinate
14:16altitudini? Che a volte tu scrivi anche che arrivava a 4.000 metri sopra il livello del
14:20mare, l'ossigeno è abbastanza rarefatto. Sì, sì, 4.000, 4.200, poi si scendeva,
14:27poi si risaliva, è impegnativo. E' impegnativo, il corpo ha bisogno di acclimatarsi, quindi per
14:35evitare una serie di effetti collaterali come può essere magari mal di testa, nausea, mal di pancia,
14:40eccetera, eccetera. Poi nel mio caso, io lo dico sempre, non sono un atleta, quindi mi ero
14:48proprio presa del tempo con calma per abituare il corpo alla respirazione, perché passeggiare
14:56banalmente in piano, insomma, nella città, si ha il fiatone. E quindi immaginiamoci in bicicletta
15:04pedalare. Però questo non ti ha scoraggiato? No, poi io avevo la mia scortina, lì si usano
15:10moltissimo le foglie di coca, che non è la coca che conosciamo, non è la coca bianca, è legale,
15:16è utilizzata anche dai bambini in vari stati del Sud America ed effettivamente aiuta moltissimo
15:23ad abituare il corpo a quel tipo di altitudini, soprattutto se si fanno degli sforzi fisici.
15:29Seconda foto, adesso siamo ufficialmente partiti. Salar de Uyuni, corretto? Esatto,
15:40è una delle distese di sale più grandi al mondo. Siamo in Bolivia e io sono stata lì due giorni e
15:51mezzo circa, due notti ho dormito lì, di cui il secondo giorno mi sono anche persa. È stata
15:58un'esperienza veramente stupenda. Io sognavo di ritornare lì, ce l'ho già stata nel 2016,
16:03in un viaggio organizzato con un piccolo tour, ma chiaramente è impagabile attraversarlo con
16:10le proprie gambe e provare ad affrontare anche la notte, voglio dire, temperature,
16:16stiamo parlando di meno 10, meno 15 gradi di notte, dormire in tenda, ma a parte questo,
16:22dal punto di vista fisico, che sicuramente è stata una sfida importante, la bellezza del
16:27deserto, dei colori, dei tramonti, dell'alba, è qualcosa di pazzesco veramente da vivere.
16:34Avanzo fino al tramonto, ancora non sapevo che da lì a poco avrei vissuto uno degli
16:39istanti più magici e emozionanti dell'intero viaggio. Scendo dalla bici e la posiziono con
16:45il cavalletto, il sale è croccante sotto le scarpe, allargo le braccia e roteo su me stessa
16:50mentre mi tingo di un'immense e piena solitudine di colore arancione. Sono presente a me stessa
16:56e provo una gratitudine sconfinata di fronte a così tanta bellezza. Da ubriacarmi perdutamente
17:02di ogni emozione, mi sento un pezzo del creato e ogni parte di me è straordinariamente viva
17:08e pulsante. Ogni cosa assumeva un senso, i legni al mio sentire, il trascorso dei miei
17:1434 anni, le persone incontrate, gli affetti oltreoceno, chi e cosa avevo perso strada facendo,
17:20le scelte portate avanti negli ultimi mesi, i percorsi di vita dei miei familiari, genitori,
17:25nonni, zii, bisnonni, ognuno era dentro di me. Il presente si era armonizzato con il passato e
17:31futuro e avrei voluto stringermi a me, consapevole della precarietà dell'esistenza umana e di ciò
17:37che mi attraversava ma al contempo non mi apparteneva. Se qualcuno, magicamente, mi
17:43avesse portato via dall'esistenza terrena avrei proteso le braccia in avanti, ero piena di tutto
17:49e quanto vissuto poteva bastare, non desideravo altro e ringraziavo ancora e poi ancora mentre
17:55portavo le mani al cuore e le lacrime mi inumidivano la pelle del viso fin sotto al mento".
18:00Questo per me è uno dei passaggi più belli del libro, siamo solo all'inizio del viaggio,
18:05questa è una percezione che hai avuto lì per lì, ma come è stato poi mettere per iscritto
18:14certe emozioni? Perché vedere, provare una cosa, trasmettere è un'altra,
18:22trascrivere è ancora più difficile, qui trascrivi e trasmetti.
18:27Non è proprio scontato, nemmeno semplice, perché alla fine quando si vive molto intensamente
18:35un'esperienza, poi provare con delle parole a dare un significato a quanto vissuto è una
18:41bella sfida in tutti i sensi. Io ci ho provato, poi sono una persona che vive molto intensamente
18:49le emozioni e scrivere mi aiuta a riequilibrarle, diciamo così. Io ho una curiosità però, perché
19:00nella lista delle cose che Elenia ha portato nel viaggio non c'è né la carta né la penna,
19:05quindi tu specificatamente questa parte qui... Ti devo correggere. C'è? Allora me la sono messa.
19:11Non l'ho messa nella lista, avevo dei fogli di carta e una penna. Ogni tanto mi fermavo a scrivere,
19:20però questa in particolare l'hai trascritta una volta tornata a casa oppure l'hai fissata
19:28in qualche modo lì per... Qualcosina sì, mi ero segnata, sì, qualcosina, il giorno successivo,
19:34poi il resto l'ho rielaborato dopo. Cambiamo stato, arriviamo in Argentina e qui siamo sulla
19:45strada panoramica 68, ruta 68. Sì, sì, allora io in Argentina ci sono arrivata tramite la frontiera
19:53Villazon-La Chiaca, quindi dal nord, e inizialmente ho preso la ruta 9, quindi la strada 9, poi a un
19:59certo punto da Salta c'è questa bretella detta così o strada panoramica 68, stupenda, che collega
20:07Salta a Caffasciate, poi da Caffasciate avrei preso la ruta 40. Ci teniamo a fare questa premessa
20:13logistica. Questa strada 68 è bellissima, sono circa 200 chilometri, chiaramente non tutti così
20:23belli esteticamente, ma si attraversano zone montuose, vulcaniche, dove la natura è veramente
20:31incontaminata, i colori sono accesi, queste montagne rosse proprio piene di sali minerali,
20:38di ferro e insomma una serie di altri elementi. E il bello è che su queste strade non c'è neanche
20:46nessuno, se non qualche brevetrato, quindi attraversarle poi in bicicletta è qualcosa,
20:51io mi sentivo proprio parte della natura. E ho scoperto, leggendo il libro, che in Argentina
20:59si può dormire dai pompieri. I pompieri ti accolgono per una sorta di, lo scrivi nel
21:06libro, altruismo verso il prossimo. Esatto, per loro è proprio scontato, infatti per loro sia per
21:13i vigili del fuoco, ma anche per i cicloviaggiatori argentini. È una cosa che ho scoperto lì,
21:19chiedendo, parlando con altri viaggiatori, e quindi mi capitava di dormire anche presso
21:25queste stazioni, sempre chiedendo il permesso, perché magari hanno delle emergenze, non sempre
21:30hanno un letto a disposizione, la doccia, però mi è sempre andata bene. Anche il permesso bisogna
21:37chiederlo nelle chiese, perché lì invece ti è andata un po' peggio. Eh sì, c'è stato un episodio,
21:42mamma mia, in un paesino molto piccolo, povero veramente, le strade non erano delle vere e
21:50proprie strade, senza servizi. E lì sì, è stato un episodio molto particolare, dove pensavo
21:57inizialmente di accamparmi vicino alla chiesa per ripararmi dal vento. Poi la signora, diciamo
22:04complice, lì vicino alla signora della locanda, mi ha detto no no, tranquilla, puoi anche mettere
22:09la tenda all'interno della chiesa, nella parte iniziale dell'edificio. L'hanno fatto anche altri
22:16viaggiatori, quindi mi sono un po' sbilanciata in questa cosa, invece poi non è andata come doveva
22:23andare. Nel libro viene raccontato perché. Prossima foto. Abbiamo parlato di incontri e
22:30d'accoglienza, questa famiglia argentina che ti accoglie a San Juan. Sì, non siamo tanto lontani
22:38da Mendoza e loro sono una delle tantissime famiglie che mi hanno accolti in Argentina.
22:43Ci tengo a riportare un po' questo questo episodio, perché loro sono una famiglia abbastanza umile. Io
22:52pensavo di montare la tenda per i fatti miei, ero vicino a una piccola scuola lì di questo
22:58paesino, diciamo così, e lo zio di questa famiglia mi ha vista e mi ha ospitato. Hanno deciso di
23:06accogliermi nel loro cortile di casa e ci sono stati una serie di episodi poi con loro che mi
23:11hanno veramente scaldato il cuore. Dalla signora più anziana della famiglia che spazzava per me a
23:16terra per farmi mettere la tenda, che già è una scena abbastanza commovente, al cenare tutti
23:25assieme del pane fritto attorno al fuoco, sotto questo cielo stellato, il suono delle rane sotto
23:34fondo e poi le condivisioni tra di noi. Hai parlato anche di condizioni atmosferiche in
23:41un viaggio di cinque mesi, soprattutto in una terra sconosciuta, con il supporto veramente esiguo
23:49della tecnologia come hai avuto tu, proprio quattro app e via, si può anche incorrere nelle giornate
23:56dove andare in bicicletta è proibitivo. Qua ti sei dovuta accampare dentro un tunnel perché il
24:02vento rischiava di portarti via letteralmente. Sì, sì, era già un'ora, erano già dei giorni dove
24:08c'era questo vento sonda, questo vento che arriva dall'oceano pacifico e porta con sé detriti,
24:14sabbia, può arrivare a soffiare anche 200 chilometri orari. Quindi mi sono ritrovata
24:21in questa giornata, erano più di un'ora che stavo pedalando con la bici completamente inclinata,
24:26completamente fuori asse, una fatica immensa e alla fine mi sono riparata nel primo tunnel sotto
24:34la strada, sotto la ruta 40, pensando poi dopo qualche oretta che il vento si calmasse e avrei
24:39potuto proseguire così il viaggio. Invece poi ci sono state 24 ore consecutive, quindi tutta la
24:44notte, e la situazione era ancora abbastanza stabile inizialmente, quindi ero riuscita a
24:51dormire, aprire la tenda, cucinarmi col fornellino, fin quando poi invece il vento ha continuato a
24:58peggiorare. La situazione è peggiorata drasticamente e lì ho capito che dovevo
25:05chiedere aiuto, quindi sono ritornata sopra la strada a chiedere un passaggio a qualcuno che mi
25:11portasse al primo paese successivo, che era circa 110 chilometri da dove mi trovavo. E anche in quel
25:18caso c'è stato un angelo custode che ti ha dato una mano e qualcosa in più. Marchiamo la frontiera,
25:27arriviamo in Patagonia e può capitare anche di raccogliere frutta, perché in questo libro tu
25:36molto spesso baratti anche delle merci, aglio per pane, pane per frutta, oppure anche offri
25:48manovalanza per un posto dove dormire, come in questo caso. Certo, perché no, bisogna mettersi
25:54in gioco in tutti i sensi, in tutti i modi. E quindi sì, mi sono proprio resa conto facendo
26:01alcuni tipi di esperienze lavorative, quindi magari venivo anche proprio ritribuita come
26:05cameriera all'interno di un ristorante o in un'osteria, al raccogliere invece nell'orto
26:11verdura o frutta dagli alberi in cambio di vitto alloggio. Sono state esperienze bellissime perché
26:20mi hanno avvicinato moltissimo alla cultura locale, alle persone. Insomma, è stata qualcosa
26:25di completamente nuovo che non avevo mai vissuto nelle mie altre esperienze di viaggio. Ormai qua
26:32la decisione era di arrivare ad Ushuaia, proseguendo sempre verso sud. Le ultime due
26:40foto che mostriamo sono relative alla carretera austral. Lì però, Ilenia, dal libro si percepisce
26:47un cambio. Continuava a piovere. Avevo montato la tenda rapidamente indottendo un boccone gigante
26:54di pane e della frutta, ma una volta dentro al riparo mi sentivo particolarmente gara e riflettevo
26:59su questi primi sei giorni cileni. Come era possibile aver incontrato solamente tre sorrisi?
27:05Come mai ogni aspetto era cambiato così tanto nel giro di pochi chilometri? In Argentina avevo
27:10incontrato tante persone, di cui alcune anche con notevoli difficoltà economiche, ma pur di farmi
27:16delle domande curiose, regalarmi qualcosa, invitarmi a casa loro, mi avrebbero rincorso. Forse era il
27:22meteo pazzerello a condizionare gli umori. Si percepisce che tu, proseguendo nel viaggio,
27:29in qualche modo ti avvicini a casa. Invece di andare verso sud, o almeno questa è stata la
27:34mia percezione, cerchi sempre di più il contatto familiare, cerchi sempre di più famiglie, persone
27:43che ti accolgono molto spesso sono persone anziane che ti trattano da nipote sostanzialmente. È stata
27:50questa mancanza di affetto che ti ha fatto decidere di sentirti sufficientemente appagata
28:00del viaggio e prenotare nottetempo un biglietto per tornare a casa? Dopo tre mesi consecutivi
28:09in Argentina, dove ho vissuto moltissime esperienze davvero belle a contatto con le persone, la prima
28:16settimana in Cile, nella Patagonia Cilena, è stata veramente un po' uno shock, sia per via
28:21del cambiamento climatico, per la chiusura delle persone, mi sembravano molto più riservate e poi
28:29si era accumulata anche la stanchezza fisica. Poi lì avevo anche dell'allergia
28:35praticamente alle graminacee, perché la Patagonia Cilena è verdissima e quindi una serie di cose,
28:41in un certo senso, mi hanno una serie di fattori, mi hanno portato a prendere questa scelta nel
28:49tornare a casa prima del previsto. E poi tutto il resto lo leggerete all'interno di Silenzi e Cuore.
28:57Io però devo farti un'ultima domanda, perché la cosa più sorprendente, forse hai già capito cosa
29:04voglio chiederti, arriva a fine libro. Come hai fatto in cinque mesi a spendere 350 euro complessivi,
29:14cinque mesi 350 euro complessivi, per stare tra Bolivia, Argentina e Patagonia Cilena?
29:20Allora, la vita in Bolivia costa pochissimo, in Argentina un po' di più, in Cile,
29:26senz'altro nella Patagonia, senz'altro è più cara e quindi un po' questo, un po' perché spesso
29:34lavorando in cambio di vitto alloggio risparmiavo, piuttosto che comprando pane raffermo, frutta che
29:42non era più freschissima, così come la verdura, dormendo sempre in tenda, non mangiandomi pizze,
29:49gelati, insomma, mille cose che magari sognavo avrei voluto, ma le ho tenute da parte, insomma,
29:56tutti questi, diciamo così, desideri, questi bisogni e tramite una serie di restrizioni sono
30:02riuscita a spendere poco. Quindi si può vivere anche con poco, bisogna però avere la forza e
30:11lo spirito, sì, veramente di adattamento. Ilenia Zaccaro che è venuta a presentarci a Ciclostile
30:18Silenzi e cuore in bici tra Bolivia, Argentina e Cile. È un libro autoprodotto, è un libro in cerca
30:25di un editore, lo potete acquistare su Amazon. Grazie mille Ilenia e bocca al lupo per la tua
30:34prossima avventura verso est e mi raccomando, stavolta portati più fogli, più penne, prendi
30:41tanti appunti perché poi devi tornare qua a Ciclostile a raccontarci anche del tuo prossimo
30:47viaggio. Grazie Ilenia e a tutti voi come sempre. Buona lettura!