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Sport
Trascrizione
00:00cari amici di Bike Channel benvenuti a questa nuova puntata di
00:29Mondo Triathlon. Io sono Dario D'Addonardone, con noi oggi c'è Massimiliano Deida. Ciao Max,
00:35benvenuto. Ciao Dario, come stai bene? Un grande piacere averti qui con noi, è davvero bello
00:39cominciare la nostra chiacchierata con, lo sappiamo, la domanda rompe ghiaccio. Max,
00:44ma da bambino quali sono stati i primi sport che hai fatto? Allora, da bambino i primi sport che ho
00:49fatto sono stati diversi, sono nato praticamente atleta. Ho iniziato con il calcio, ho fatto
00:55taekwondo, pallavolo. Taekwondo, fantastico. Devi dire tutto nel taekwondo tra poco. No,
01:01beh, tutto no, anche perché ho finito quasi subito. Il mio maestro andò via dalla scuola,
01:07quindi l'ho interrotto subito. Poi ho proseguito col calcio, che è stata la mia passione fino a
01:15qualche anno fa, finché, ahimè, non ho incontrato il triathlon. Ahimè, già, attenzione. Però
01:22spiegaci un po' a calcio che ruolo giocavi. Facevo il portiere. Portiere, fighissimo ragazzi,
01:27è affascinante come ruolo. Sì, ho iniziato così per gioco, perché di subito in porta andavano i
01:32ragazzi più scarsi, no? Quello che si diceva è proprio la verità. Poi invece col passare degli
01:38anni sono anche diventato abbastanza bravo e quindi ho continuato a fare il portiere fino a
01:44qualche anno. Se dovessi raccontarci degli episodi particolari, dei momenti topici della tua carriera
01:51da portiere, delle partite vinte o perse o comunque che ti sono rimaste nel cuore? Beh,
01:56ci sono stati molti momenti. Diciamo che poi, tra l'altro, il portiere si assomiglia molto come
02:00ruolo all'attività del triathlon, perché anche nel ruolo del portiere tu sei da solo, contro te
02:06stesso, contro i tuoi compagni di squadra, contro gli avversari, contro il pubblico,
02:09e quindi anche il portiere deve pensare più cose durante la partita, no? Quindi ci sono stati alti
02:18e bassi. Ok, ma un'altra cosa che si dice dei portieri è che siete completamente matti. Questo
02:23non lo so. Un pochino di pazzia sicuramente c'è, altrimenti non avrei fatto quello che
02:27faccio fino ad oggi, nonostante abbia già 51 anni. Portati benissimo ragazzi, classe 73,
02:33si vede che... Sì, classe di ferro, sì. E quindi sì, ci sono stati momenti molto alti,
02:39come vittorie di campionati, grandi parate davanti al pubblico eccetera, ma anche grandi
02:46bassi perché, come sai bene, il portiere se sbaglia non ha possibilità di rimediare. La
02:52palla va in gol e quindi se vinci sei sul carro dei vincitori, ma se perdi la colpessa per il
02:58portiere. Ecco, dal punto di vista mentale questa è una roba che è tanto sfidante, soprattutto per
03:03un ragazzo magari, poi man mano che acquisisci esperienza probabilmente le cose cambiano.
03:07Esattamente, infatti ti forgia molto il carattere, devi essere molto forte caratterialmente perché
03:12devi subire tanto e hai poche possibilità di rivincita, soprattutto in questo ruolo. Però io
03:18ho un ruolo che consiglio di fare a tantissimi ragazzi che si affrontano per la prima volta il
03:23calcio perché secondo me è il ruolo più bello del mondo. Fantastico, ci piace portiere. Poi
03:27spiegaci un po' com'è stato questo incontro-scontro con il trio. Allora è successo un po' per caso,
03:34nel senso che io ho finito il calcio, ho iniziato a nuotare. Ok. Ho fatto l'agonista per forse un
03:42paio d'anni. Il mio cognato che aveva 40 anni andava in bicicletta, si è ammalato di una
03:50malattia grave ed è venuto a mancare. Ok. Ho ereditato la sua bicicletta. Mia suocera mi disse
03:56prendi la bici di Angelo e usala perché va usata. E quindi ho iniziato con i classici due chilometri,
04:03dieci chilometri, venti chilometri, mi è piaciuto, nuotavo, andavo in bici. Quando facevo il portiere
04:08non correvo mai. E infatti mancava quello. Con la testa da portiere ho iniziato a correre. Ma
04:15quindi già avevi l'idea del triathlon? L'ho avuta perché alcuni miei compagni di nuoto
04:21facevano già triathlon. Ok. E quindi mi sono... C'è qualche colpevole in particolare, qualcuno
04:28che ti ha iniziato? Forse lo conosci, Luca Farnetti. Luca. Certo, ho iniziato con lui.
04:32All'inizio pensavo che il triatletta fosse veramente una persona che doveva allenarsi
04:38otto ore al giorno. Ok. Invece loro mi dicevano guarda basta che ti alleni almeno un'ora al giorno,
04:44poi il fine settimana fai lunghi, poi in base alla tua prestanza fisica, al tuo allenamento,
04:48riesci a fare più o meno gare. Ok. E quindi ho iniziato pian pianino così. Allora vogliamo
04:53sapere assolutamente, a parte che poi di prestanza fisica il cui presente ne hai come da portiere
04:59poi anche da nuotatore, sempre davvero poi più nuotatore che portiere per il fisico, no? Sì, sì.
05:04Primo triathlon, quando, dove, come, quando? Allora, primo triathlon 2015, quindi già dieci
05:12anni fa. Eh, ormai sono dieci anni. Una gara che fece Fabrizio Baralla, un nostro amico in comune,
05:17a Puzzo Idu. Ok, un nuovo storico veramente poi per il triathlon in Sardegna. Assolutamente sì,
05:23tra l'altro ti racconto quest'aneddoto. Io che venivo dal nuoto, c'era mare mosso,
05:28mi butto in acqua, onde pazzesche, spaventato. Ma tu venivi dal nuoto in piscina. In piscina.
05:34Ecco, quindi già questa prima approccia all'acquilibrio, come era? Era abbastanza
05:38importante perché un conto è nuotare da solo in piscina, dove nessuno ti tocca. Se tu e la
05:44tua mattonellina puoi stare lì a nuotare quanto vuoi, nessuno, non c'è nessun problema. Un altro
05:50è invece buttarsi in acqua con duecento energumeni, come me, chi ti passa sopra,
05:57chi ti dà pugni, chi ti dà calci, eccetera. Ah beh, mi sa che devono stare attenti più a te che
06:00al contrario. Sì, però io non essendo esperto, la prima volta ho detto cosa devo fare? Faccio le
06:05prime bracciate, mi sono bloccato, non riuscivo ad andare né avanti né indietro, ma ormai ero
06:09vicino alla canoa. Ho detto o mi attacco alla canoa e finisco la mia carriera di triatleta,
06:12altrimenti continuo. Quindi pian piano ho ripreso, poi da lì sono andato via come un treno. E poi
06:19quando sei arrivato al traguardo cosa ti sei detto? Questo è il mio sport o vediamo? Vediamo
06:24cosa succede. No, non ho detto questo è il mio sport, però ho detto che figata. Che figata,
06:28cioè un buonissimo, un ottimo. Ho superato i miei limiti. Ok. Che erano quelli di nuotare in
06:33equilibrio e nuotare in mezzo alle altre persone, bellissimo. Perfetto, e da lì come è continuata?
06:39Da lì è continuata che mi sono iscritto naturalmente, ero iscritto già alla mia
06:44prima squadra di triathlon e ogni volta che c'era una gara mi iscrivevo e andavo a farla,
06:49questo con la bici da strada. Poi ho approcciato anche il triathlon cross. Eh già, e qua apriamo
06:54un'altra bella parentesi. Tra l'altro io ho la mia foto di profilo su whatsapp al mondiale di
06:59rosee sempre nel 2015 con te dietro, giovanissimo. Eravamo entrambi giovanissimi. Esatto, triathlon
07:09cross dopo il quale ho fatto. Scusami ti interrompo un secondo perché mountain bike e bici da strada
07:15ovviamente sono due mondi che sono della stessa famiglia ma ovviamente diversi. Qual è il preferito?
07:24Allora a me piacciono tutti e due, devo essere sincero. Ho praticato di più il triathlon cross
07:32perché nella mia città Nuoro abbiamo un monte che si chiama Monte Ortobene nel quale andiamo
07:39ad allenarci. Siccome è un parco giochi, salti, single track eccetera, la mountain bike la
07:44utilizzi molto più spesso anche in pausa pranzo. Hai un'ora e mezzo di tempo da lavoro e ti carichi
07:50la bici. Spiegami, tu muscoloso, leve lunghe, sulla mountain bike è un po' complicato fare
07:55quei movimenti più tecnici. A forza di cadere, di rialzarmi ho acquisito abbastanza tecnica
08:03anche perché poi se ti piace una cosa riesci a farlo bene. Anche se comunque fisicamente vado
08:11meglio nelle bici da strada, sono un passista. Prima esperienza quindi nel cross qual è stata?
08:16La prima esperienza nel cross è stato un duathlon cross. Prima si facevano anche i duathlon cross,
08:21spesso un po' meno, ma prima si facevano anche i duathlon cross. Quindi ho fatto la prima esperienza
08:25lì, mi è piaciuto e ho continuato. Poi c'è stato il mondiale quell'anno lì, l'anno dopo sono andato
08:30a fare il mondiale in Australia con tutta la mia squadra e poi da lì abbiamo proseguito.
08:38Ascolta, abbiamo proseguito perché c'è da parlare di tante cose interessanti, perché in
08:42cui presente poi a un certo punto si è messa una giacchetta che è questa, poi anche con un logo
08:46del cui adesso ci parlerà, per fare anche il salto della barricata e diventare anche
08:51organizzatore. Ci arriviamo per grado, quali sono stati poi, c'è parlato del mondiale di
08:56Rosel che è stato magnifico in Italia e poi di quello che hai vissuto anche in Australia,
09:00quali sono state poi le altre tappe significative prima di arrivare poi anche a maturare la scelta
09:06del ok però voglio organizzare anch'io qualcosa sul mio territorio? Diciamo che c'è stato sempre
09:11un filo sottile del destino, a volte quando ti succede qualcosa nella tua vita è sempre legato
09:17a qualche destino, che sia bello che sia brutto. Anche qui un giorno in allenamento scendendo al
09:24mare a Rosel da Nuoro in bici da strada, un nostro compagno di squadra cadde, è bella peggio e quindi
09:32non è più con noi e siamo partiti con l'organizzare, con la sua memoria, un Dua
09:40Troncross. Quindi è partito praticamente così la possibilità di iniziare a organizzare qualcosa.
09:47Lo ricordiamo? Che è Luca Dettori, che tu conosci lo stesso benissimo. Dalla sua morte
09:55abbiamo iniziato a fare diverse attività intitolate a lui, tra cui il primo Dua Troncross del 2016.
10:02Quindi è nato un po' così. All'inizio è nato come un memorial e poi lo abbiamo riproposto negli
10:10anni. Finché poi nel 2019, siccome il mio paese di origine si chiama Fonni ed è il paese più alto
10:20della Sardegna, confina con un paese che si chiama Gavoi che ha un bellissimo lago, ho proposto alla
10:26mia squadra di provare ad organizzare un triathlon nel punto più alto della Sardegna. All'inizio mi
10:31hanno preso per matto perché nel lago si muore, non si nuota, si va solo a pescare e basta. L'acqua
10:38è fredda eccetera eccetera. Invece mi hanno dato retta. A questa credenza del lago si muore è
10:45fantastico. Abbiamo iniziato noi, non credo ci siano stati altri episodi, ma a sentire gli
10:52amministratori, le persone un po' più anziane, nessuno si ricorda che qualcuno abbia mai fatto
10:57una gara di nuoto nel lago di Gusana ad esempio. Noi siamo stati praticamente i pionieri. Abbiamo
11:02portato qui per la prima volta nel 2019 uno sport che nessuno aveva mai visto, ne è mai sentito
11:09quasi se non per l'Ironman e quindi già dalla prima edizione abbiamo riscosso un sacco di successo
11:17anche perché poi gli amministratori si sono accorti che insieme allo sport riuscivano a dare un po'
11:23di economia al territorio. Per esempio gli atleti, tu sei meglio di me, che arrivano il giorno prima
11:28in campo gara, dormono in albergo, mangiano, il giorno dopo si fanno la gara e se il territorio
11:32gli piace tornano ad allenarsi. Assolutamente. Ascolta ma se ti dovessi fare una domanda secca
11:37in questo momento hai più gusto nell'organizzare una gara in cui poi al traguardo arrivano gli
11:42atleti e ti abbracciano e comunque sono felici perché è una gara che è riuscita come quelle
11:46che fai, che è riuscita a organizzare o hai più gusto nel terminare una gara tu, di una gara che
11:52hai desiderato tanto fare e portarla a termine? Allora sono due cose diverse però entrambe ti
11:58danno tantissima soddisfazione perché quando fai la tua gara devi faticare, sai che il traguardo è
12:03lì e quindi devi pensare, devi stare concentrato e pensare a quello che stai facendo. Quando
12:07organizzi una gara devi pensare ancora a più cose però quando vedi la soddisfazione alla fine,
12:13quando il giorno dopo che sei stanco, distrutto, stai ritirando l'ultimo pezzo di zona cambio
12:18e vedi tutti i volti e le facce di tutti gli atleti che sono soddisfatti, che hanno dato il
12:24massimo ed è un'opera tua, sei veramente contento. Max, permettimi io voglio con te proprio entrare
12:31bene dentro l'aspetto organizzativo perché poi va a valorizzare un territorio che non è il
12:37classico territorio che viene valorizzato dalla Sardegna ma come dicevi tu appunto Fonni, Gavoe,
12:42Gusana che sono dei territori non così conosciuti come quelli più importanti di fatto,
12:49quelli sulla bocca di tutti dalla Sardegna, la costa in pratica e quindi c'è ancora più credo
12:55fierezza nel portare avanti un qualcosa che dà valore al tuo territorio. Certo,
13:01certo, naturalmente tutti sanno che la Sardegna è conosciuta per lo più per il nostro mare,
13:06per le nostre coste, la nostra sabbia eccetera e anche noi tre atleti sardi eravamo abituati a
13:14nuotare solo nelle acque limpide cristalline dove vedi anche le più piccole pietrulline in fondo,
13:19questo è risaputo. Abbiamo provato a portare magari tramite lo sport la conoscenza anche
13:27del territorio che è più addentro la Sardegna quindi il centro vero e proprio della Sardegna,
13:32un altro paesaggio sempre bello come le coste, un lago attorniato da lecci, delle strade con
13:41pochissimo traffico, tu hai visto, i nostri paesi pieni di murales, di storia, di tradizione eccetera
13:48e quindi un altro fare sport anche fare turismo se vogliamo no? Assolutamente, da parte mia è
13:54stata veramente una scoperta che mi ha riempito il cuore e quindi poi faremo anche un appello
13:58ragazzi, poi ci sarà un importante appuntamento nel mese di maggio a fine trasmissione,
14:03lo ricorderemo, campionati italiani di triatron cross elite group junior quindi coinvolta a tutto
14:10il mondo del triatron e quindi assolutamente dopo daremo anche la possibilità di andare
14:15sul sito della federazione italiana triatronfitri.it per avere già tutte le informazioni del caso.
14:20Quello che ti volevo chiedere poi dal punto di vista organizzativo innanzitutto per organizzare
14:24una gara di successo di triatron che va a incidere in maniera importante sul territorio,
14:31bisogna che il territorio abbia la consapevolezza di quello che succederà, come sei riuscito a far
14:37capire a chi amministra il territorio, il tuo territorio natio, che questo poteva essere uno
14:42strumento davvero importante? Non posso negare che non è stato così facile e non è così facile
14:48tuttora perché convincere delle amministrazioni oggi che un'attività come il triatron possa
14:55portare del benessere al territorio stesso e far conoscere il territorio stesso a un pubblico
15:02diverso rispetto al solito, diverso anche al classico turista, è molto difficile e quindi
15:09abbiamo iniziato con una sfida, abbiamo coinvolto subito gli amministratori locali, abbiamo coinvolto
15:15tantissime associazioni di volontariato perché senza i volontari non puoi neanche iniziare ad
15:20organizzare una gara e poi naturalmente c'era l'aspetto economico che non era poco, in base
15:25all'aspetto economico poi riesci ad organizzare più o meno bene l'evento, noi siamo partiti con
15:33un piccolo budget più qualche amico che ovviamente ti dà lo sponsor e quindi le amministrazioni sia
15:41di fondi che di Gavoi che hanno creduto fin da subito a questo progetto ci hanno dato una mano
15:47per far sì che il progetto andasse avanti. Quali sono state le tappe che hanno portato poi di nuovo
15:53dicono ad avere un campionato italiano a Gavoi? Allora le tappe sono state queste, noi abbiamo
16:00iniziato con un triatron olimpico quindi con la bici sulla strada per due anni, poi c'è stato il
16:06covid nel 2020, tra l'altro siamo stati l'unica società in Sardegna ad aver fatto delle gare
16:12durante il periodo covid, abbiamo fatto due sprint giù al lago e poi l'anno successivo abbiamo
16:19tentato di portare sempre sul lago di Gusana perché il territorio si presta un triatron cross,
16:27abbiamo iniziato con un triatron cross con un campionato regionale quindi classico e
16:32l'anno successivo ci siamo candidati a fare il campionato italiano, lo abbiamo tenuto per il
16:39primo anno quindi abbiamo fatto il campionato italiano age group ed elite, credo sia andata
16:45bene perché il secondo anno ce l'hanno confermato con il campionato junior, abbiamo fatto lo scambio
16:50con Capoliveri, questo che è il terzo anno ci siamo riproposti perché sia le amministrazioni
16:57che la regione in quest'anno per la prima volta, che tutti i volontari, tutto il territorio eccetera
17:03ce lo chiedeva e abbiamo ottenuto la copiata del campionato elite age group junior tutto insieme.
17:12Tra poco ne andremo a parlare, vorremmo che però ci spiegassi questo bel logo che hai che
17:16rappresenta appunto 3 Experience, che cos'è 3 Experience? 3 Experience è una società di tre
17:22ragazzi che sono Massimiliano Peppone e Cristian, tre amici soprattutto esatto, che si sono staccati
17:32da un'altra società proprio nel 2020 e che avevano necessità di fare qualcosa, di lasciare anche il
17:40segno nel mondo del triathlon, anche per tenere in vita un movimento che soprattutto in Sardegna
17:46non sta attraversando un bellissimo periodo a livello di numeri, di iscrizioni, di giovani che
17:50crescono eccetera e quindi è nata il 3 di noi tre più l'esperienza da vivere nel mondo del
18:00triathlon, che non è detto che sia solo triathlon ma è sempre un'esperienza, potrebbe essere anche
18:05solo corsa, nuoto o quello che vuoi. Ascolta tu hai vissuto anche dell'esperienza all'estero come
18:10ci hai già detto, insomma hai visto il triathlon negli ultimi dieci anni da atleta e anche da
18:15organizzatore, se dovessi darci una tua visione di quello che è la crescita, comunque quello che è
18:20successo in questi anni al di là della pandemia e di quello che è successo poi nell'anno subito
18:26successivo che evidentemente ha fatto faticare ulteriormente il nostro movimento. Dicevi prima
18:31che la Sardegna per esempio è da tutti considerata l'isola del triathlon e a tutti gli effetti lo
18:36possiamo dire che lo è assolutamente votata per questo sport, fatta apposta sembra, negli ultimi
18:42anni sta facendo realmente un po' più fatica? Si sta facendo più fatica soprattutto dall'anno
18:48del covid perché comunque in generale lo sport ha avuto un calo demografico a livello di iscritti,
18:54di gente che magari gli è passata la voglia anche di allenarsi durante quel periodo e quindi ci sono
19:00state delle ripercussioni ovviamente, però ti dico dal punto di vista dell'organizzazione io che vedo
19:06che poi seguo da quasi otto anni Sandro Salerno per l'organizzazione della World Series prima
19:12del campionato del mondo poi adesso della World Series, noi come gruppo diamo una mano a Sandro
19:18per l'organizzazione di questo evento, mi accorgo che comunque la difficoltà sta prima di tutto
19:26nella gestione dei costi degli eventi stessi che sono veramente lievitati, prima riuscivi a fare
19:31una gara magari con molti meno danari rispetto a prima adesso ci sono tantissime autorizzazioni
19:36da chiedere, l'occupazione del suolo pubblico, molti volontari non vengono più darti una mano
19:40gratis ma devi dargli un compenso, insomma tutte queste cose qui hanno portato da un lato a far sì
19:48che l'evento sia più costoso quindi significa che di conseguenza gli eventi sono sempre meno e ci
19:54sono meno iscritti, ora non so quale sia il vero motivo per cui molti stanno abbandonando questa
20:01disciplina almeno nella mia regione perché a vedere i dati globalmente sta aumentando il
20:09numero degli atleti, però vedo e tocco con mano il fatto che ci sono sempre meno giovani,
20:15quando vai in campo gara vedi sempre le stesse facce, non c'è un ricambio generazionale e questo
20:21secondo me non va bene, dobbiamo trovare il modo tutti insieme di far cambiare questa tendenza.
20:28Spiegaci, vista la tua esperienza, quali sono le differenze più importanti che ci sono nel
20:35movimento del cross triathlon rispetto a quello del triathlon su strada? Il movimento del cross
20:41triathlon è quasi considerato come un movimento tra virgolette di elite, è un po' più settorializzato,
20:51nel senso che chi ha la mountain bike come me ha anche la bici da strada ma difficilmente chi è
20:57stradista ha anche la mountain bike, quindi chi viene da un triathlon o da uno sport con bici
21:04su strada difficilmente si approccia alla mountain bike, non so se è perché c'è un po' più di
21:09pericolosità eccetera, questo non me lo sono mai chiesto, forse è molto più facile farsi uno sprint
21:18tutto in piano piuttosto che affrontare una salita un single con la mountain bike, questo potrebbe
21:24essere. D'altro canto poi però l'ambiente del cross triathlon sembra molto più rock and roll,
21:29più famiglia. Esattamente più famiglia, più pazzerelli ed è una cosa che a me affascina
21:40tantissimo. Per quanto riguarda la mountain bike in particolare che è quella che fa un po' più la
21:45differenza, poi ovviamente c'è anche il trail run cioè la frazione di corsa che spesso e volentieri
21:49anche nelle gare di cross triathlon può diventare molto importante anche con dislivelli e con
21:54passaggi tecnici, però concentriamoci in particolare sulla mountain bike, c'è sempre
22:00un po' la diatriba sul equilibrare al punto giusto la difficoltà del tracciato mountain bike per far
22:06sì di non allontanare troppo lo stradista che vuole approcciare anche il cross triathlon. Come
22:12si fa a fare la gara giusta? Questo è sempre un terno all'otto nel senso che se ci sono 200
22:20iscritti dovresti avere 200 percorsi diversi, dovresti trovare sempre il giusto compromesso.
22:26Alla fine si sceglie sempre un percorso dove ci sia un po' e un po', quindi il pezzo con la
22:34difficoltà e il pezzo dove uno può dare più gamba. Poi dipende anche molto dall'approccio
22:41che si dà alla gara, ci sono gare di cross triathlon un po' più toste delle Xterra e gare
22:47di triathlon cross country, dove magari è un po' più blando il terreno e quindi lì si può
22:54approcciare anche qualcuno che ha la bici da strada. Entriamo più nello specifico del prossimo
22:58campionato italiano, lo ricordiamo, a cui possono partecipare age group, junior e ovviamente gli
23:03elite, quindi ci saranno questi titoli in palio, una gara ovviamente aperta a tutti. Assolutamente
23:08sì. Quali sono le caratteristiche e le peculiarità del percorso, oltre a una bellezza esagerata
23:13guardate solo semplicemente le foto e vi innamorerete. Sì, allora le peculiarità del
23:18percorso sono queste, innanzitutto il percorso è tracciato attorno a tutto il lago, la cosa più
23:27bella è che si passa attorno attraverso dei single track sulle radici dei lecci che ci sono vicino
23:31alle sponde del lago, si attraversano un paio di pezzetti in asfalto sul ponte per attraversare
23:41il lago appunto e poi si scende giù verso i gradini della diga, si passa sopra la diga del
23:48lago di Gusana che è molto spettacolare, da una parte vedi il lago pieno, dall'altra parte vedi
23:53un vuoto di 80 metri che è veramente bello, ci sono le immagini sul nostro sito eccetera che
23:59potete vedere. Quindi diamo anche i dati del sito per raggiungere? Sì, è trixperience.com.
24:04Trixperience.com e trovate tutto quello che vi serve. Sì, le nostre pagine Facebook, Instagram,
24:09abbiamo il canale YouTube, insomma stiamo cercando anche dal punto di vista comunicativo
24:12di crescere perché più ci facciamo conoscere più magari più atleti vengono. Ascolta ma se tu
24:19invece dovessi dire da parte tua come atleta la gara che hai nel cassetto come sogno da realizzare,
24:25credo che ce ne sarà ancora qualcuna. Beh sì, diverse. Ogni volta che facciamo una gara pensiamo
24:31sempre a organizzare la prossima. Nel nostro territorio abbiamo la fortuna che si può fare
24:37di tutto. Puoi fare strada, mountain bike, puoi fare un triathlon dal tutto in salita,
24:44un extreme triathlon, puoi fare tutto. Quindi ci fai venire le coline in bocca. Nel cassetto
24:49ce ne sono veramente tante, c'è davvero l'imbarazzo della scelta. E se dovessi invece adesso da questo
24:56punto di vista attualmente giudicare quello che è il movimento del triathlon italiano rispetto
25:01magari anche a quello che hai visto nelle tue gare all'estero, che tipo di futuro vedi per il
25:08nostro triathlon? Detto che pian pianino post covid stiamo ricominciando anche grazie al lavoro
25:13della federazione a costruire un qualcosa di importante come dicevi tu a partire dalle basi
25:18che sono i nostri giovani ovviamente. Certo sì, io ho visto che secondo me la federazione si sta
25:23muovendo molto bene soprattutto per i giovani. Hanno fatto la commissione gara che gestisce solo
25:30le gare giovanili. Sta crescendo il movimento a 360 gradi perché sono anche molto attenti a
25:39dividere le gare in tutto il territorio italiano, non è solo per accontentare a tutti, ma per dare
25:44a tutti secondo me la possibilità di far vedere a il proprio territorio e poi di far girare
25:50l'economia in tutta l'Italia. Per esempio noi che in Sardegna abbiamo la difficoltà e la
25:56particolarità di essere difficilmente raggiungibili perché i costi di trasporto del traghetti eccetera
26:01sono abbastanza importanti. Se non fai una gara così come il campionato italiano o comunque con
26:07una titolarità, difficilmente l'atleta della penisola riesce a venire apposta da noi. Quindi
26:13questo è molto importante. Da questo punto di vista secondo me la federazione si sta muovendo
26:18molto bene. Vedo sempre più le gare che ci sono, almeno le più importanti, le vedo sempre più
26:24numerose come partecipanti. Dal punto di vista giovanile secondo me stiamo lavorando molto bene.
26:30Io vedo un bel futuro insomma. Ascolta, è inevitabile anche perché ha fatto parte
26:35delle gare che abbiamo vissuto insieme nella splendida Sardegna, parlare anche del
26:41movimento dell'Ironman. Ma spesso e volentieri capita, probabilmente sarà capitato anche a te
26:46che magari un amico sportivo che non è ancora triatleta ti viene a chiedere, scusa io vorrei
26:51fare l'Ironman e magari appunto non ha fatto neanche uno sprint. Qual è il tuo approccio
26:56quando ti trovi davanti a questo tipo di richieste? Il mio approccio è quello di comunque
27:02cercare di dargli dei consigli sul fatto che partire subito con l'Ironman rischi di fare un
27:08frontale. Assolutamente sì, perché se voi notate, e tu lo avrai notato senza dubbio, dopo molte gare
27:15di Ironman, il giorno dopo sui mercatini di triathlon, sulla vendita di biciclette eccetera,
27:19ci sono biciclette da 10-12 mila euro perché ci sono persone che si approcciano subito alla
27:25distanza Ironman e poi si spaventano, non si divertono e quindi non si godono neanche la gara.
27:34Quindi io sconsiglio a tutti vivamente di partire subito con una gara Ironman, ma di fare i vari
27:39step, un po' come quando si cresce da bambini. Non puoi nascere subito adulto, devi nascere da
27:45piccolo, cadere, fare il portiere, scoprire il triathlon pian pianino. Ascolta Massi, siamo quasi
27:52alla chiusura della nostra bellissima chiacchierata e ti ringrazio ancora perché insomma sei stato
27:57testimone di quanto è importante anche di come si fa a valorizzare il proprio territorio con il
28:02nostro sport. Quello che ti chiedo è quindi la domanda di chiusura, ma è banale per noi triatletti,
28:07che cos'è per te il triathlon adesso in questo momento della tua vita? Allora in questo preciso
28:14istante il triathlon è un po' una preoccupazione? No, preoccupazione no, però io ormai da quando
28:22faccio il triatletta, ai primi anni no, ma ultimamente mi sono accorto che lo sto portando
28:26anche quasi come stile di vita, perché il triatletta deve pensare a più cose contemporaneamente.
28:36Essendo uno sport di multidisciplina la tua mente è costretta a lavorare il triplo,
28:44rispetto a una mente normale. Sono sempre in zona cambio, sia lavoro che a casa eccetera,
28:49quindi fatta una cosa sto già pensando all'altra. Questa cosa qui che ho portato da legare alla mia
28:58vita non posso nascondere che mi ha dato molte soddisfazioni, mi ha fatto crescere tantissimo,
29:03mi ha fatto conoscere tantissime persone. Io ad esempio ero un timido, adesso parlo
29:08tranquillamente davanti al pubblico, queste cose le devo al triathlon, perché ripeto la mente si
29:16abitua a lavorare molto più velocemente, che non è banale questa cosa qui, se tu ci pensi anche a
29:22lavoro, nella vita quotidiana, quando conosci una persona eccetera, quando uno è abituato a far
29:27lavorare la mente hai i suoi benefici. Premio per la miglior risposta a che cos'è il triathlon
29:34della tua vita in questo momento, ne abbiamo fatti a tantissimi ospiti, questa è la risposta che mi
29:37piace in assoluto di più. Grazie di cuore Massimo per questa bellissima chiacchierata. Finisce qui
29:43la nostra puntata di Mondo Triathlon, ci vediamo per la prossima sempre su Bike Channel, da Doceio
29:48Triamo, buon triathlon a tutti, ragazzi ci vediamo a Gavoia inizio maggio, ciao!