The Passenger – Venezuela: profondo rosso? – Puntata di Martedì 28 Gennaio 2025
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NovitàTrascrizione
00:00:00Il tempo dice chi rimarrà al tuo lato e chi darà la volta per non tornare mai
00:00:06Tutta persona ha la sua forma di amare, ma poche con amore e solo resta sognare
00:00:11Lo che daria per riempire questo posto, con il tatto di una flora e la musica del mare
00:00:17Quanto o niente costa tanto come avere il cielo tra le mie mani e non vedere chi va
00:00:22Canto e assicuro il mio piangere, tanto quanto vuoi
00:00:26Grazie alla vita, per la famiglia e solo di verità
00:00:29Tic-tac suona il reloj e ricordo che no
00:00:32Devo perdere il poco tempo di ti ai chi un disparalo
00:00:36Il resto lo pongo io, puro sonido d'alegria nel blog
00:00:40Tic-tac suona il reloj e ricordo che no
00:00:43Devo perdere il poco tempo di ti ai chi un disparalo
00:00:47Il resto lo pongo io, puro sonido d'alegria nel blog
00:00:56Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:01:26Le strade le percorriamo senza paura
00:01:56Tutte le strade si sa portano a Roma e noi quelle strade le percorriamo senza paura
00:02:21Benvenuti ad una nuova puntata di The Passenger
00:02:23Oggi uno speciale dedicato al Venezuela
00:02:31Ci troviamo a Caracas, la capitale di questo paese
00:02:35Una capitale blindatissima in questi giorni dove giurerà il presidente Maduro
00:02:42Sono giorni ad altissima tensione perché c'è la paura di scontri
00:02:48Tra l'opposizione e ovviamente i filo governativi
00:02:53Noi seguiremo passo passo il suo insediamento
00:02:57Un insediamento che sa di storia non solo per il Venezuela ma per tutta l'America Latina
00:03:119 gennaio 2025, domani ci sarà l'insediamento di Maduro
00:03:17Oggi invece parte il festival mondiale internazionale antifascista
00:03:23Un festival di caratura mondiale e internazionale contro il fascismo
00:03:32Ma è veramente internazionale, vediamo chi abbiamo incontrato dentro
00:03:48In nome di Dio, sono Zahra Fanjani e vengo da Iran
00:03:58Mi hanno invitato a Venezuela per partecipare al festival internazionale antifascista
00:04:04E anche per essere presente nell'atto di prendere la posizione del presidente eletto di Venezuela, Nicolás Maduro
00:04:14Da dove vieni?
00:04:16E perché sei qui a questo evento?
00:04:43Sono grato che il presidente e le persone di Venezuela ci abbiano invitati
00:04:48Amo Venezuela, è un paese bellissimo, mi ricorda a casa
00:04:52E amo ciò che sta succedendo qui perché è rivoluzionario
00:05:14Qual è l'importanza per te di parlare della Palestina in questo evento?
00:05:19Non dobbiamo dimenticare la situazione della gente in Gaza
00:05:26L'atto brutale che sta facendo il sionismo in Palestina
00:05:33Siamo qui per mandare il messaggio al mondo
00:05:36Non dobbiamo riuscire a silenziarci in fronte di questa brutalità
00:05:42Dobbiamo alzare la voce, dobbiamo dire che basta con questa attualità
00:05:48I bambini, le donne sono innocenti
00:05:51Penso che questi eventi sono molto importanti per essere la voce della gente palestina
00:05:58Per i bambini che non sanno comunicare con il mondo
00:06:02Non sanno come gridare, non sanno come dire il dolore che stanno sentendo
00:06:05Sono madre, ho bambini, posso sentire come si sente una madre
00:06:09Sì, in Gaza, con queste difficoltà
00:06:14E sono qui per salutare il mio paese
00:06:20E tutti i paesi del mondo, non dimenticare la Palestina
00:06:25Come si può lottare per salvare la Palestina da europeo e da persona che lotta contro l'imperialismo?
00:06:34In mia opinione, noi abbiamo fatto ciò che potevamo fare
00:06:42Ma abbiamo commesso errori
00:06:45Uno può avere una buona intenzione e non essere efficace
00:06:50Potremmo capire che a Netanyahu gli è assolutamente uguale
00:06:56Le manifestazioni, le protestazioni che facciamo noi in Europa contro l'israeli
00:07:01Gli è assolutamente uguale
00:07:03Noi pensiamo che possiamo essere efficaci
00:07:07Pressionando i nostri governi
00:07:09Pressionando, ad esempio, il governo di Spagna
00:07:11Per che non stia comprando e vendendo armi all'israeli
00:07:13Per che si rompa le relazioni con l'israeli
00:07:15Per che l'israeli non si possa approfittare di nessun programma dell'Unione Europea
00:07:20Per finanziare la fabbricazione di droni con i quali uccidono gli astronauti di Gaza
00:07:25Dobbiamo fare un chiamamento alla popolazione civile
00:07:27Per che ci importi qualsiasi prodotto israeliano
00:07:30E io credo che lì possiamo essere più efficaci
00:07:32Che ripetere una e un'altra volta la stessa manifestazione
00:07:38Dicendo a Netanyahu assassino
00:07:40A Netanyahu gli è assolutamente uguale
00:07:43Chiedendo quindi qualcosa di specifico al governo
00:07:47E perchè è importante per te stare in questo festival per sostenere la Palestina?
00:07:57Noi siamo stati qui il 29 novembre
00:08:00Il giorno della solidarietà con la Palestina
00:08:03Convocato dal Presidente Maduro dell'Istituto Simón Bolívar
00:08:07Una conferenza internazionale della solidarietà con la Palestina
00:08:11Con i delegati dei 60 paesi
00:08:13Ho vissuto in Gaza per 3 anni
00:08:16Dal 2011 al 2014
00:08:18Se c'è una figura di consenso in Gaza è il Comandante Shab
00:08:22Più che Arafat
00:08:24Perché la foto di Arafat è in casa della gente di Fatah
00:08:28Ma non è in casa di Hamas
00:08:30In casa di Hamas c'è la foto di Heke Yassin
00:08:32Ma non è in casa di Arafat
00:08:34La foto di Shab è in casa di tutti
00:08:36Perchè...
00:08:38Quando sapevo che era più difficile
00:08:40Quando sapevo che avevo un prezzo a dare
00:08:44Quando sapevo ciò che stava succedendo oggi in Europa e nel mondo
00:08:48Cercando di dire che qui c'è un rivolto contro la dittatura
00:08:55Questo è perché in Venezuela siamo sempre posizionati nel lato correttore
00:09:04Se Netanyahu morisse questa notte il problema continuerebbe
00:09:07Il problema è Israele
00:09:09E mentre esista Israele non avrà pazzo nell'Oriente Medio
00:09:12Perché Israele è un'invenzione per non avere pazzo nell'Oriente Medio
00:09:38Buonasera Marco
00:09:40Buonasera a tutti i nostri telespettatori
00:09:42E poi tutti gli ospiti di stasera
00:09:44A partire da Marco Papaci dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba
00:09:47Ritrovato lì a Caracas
00:09:49Quindi eri lì in quei giorni
00:09:51Buonasera a tutti
00:09:53E poi Alessandro Fornaciari di World Wide News
00:09:55Buonasera
00:09:57Dunque saltando un attimo anche in poi i convenevoli
00:09:59Io passerei subito a commentare il nostro primo servizio
00:10:01Quello sul festival internazionale
00:10:05Io partirei da questa domanda
00:10:07Internazionale
00:10:09Tantissimi paesi presenti
00:10:11Lì si è parlato di situazioni anche
00:10:13Diciamo di tutto il mondo
00:10:15In varie parti del mondo
00:10:17A partire dalla Palestina
00:10:19Partirei da te Marco che eri in quel festival
00:10:21Si respirava questo clima di internazionalità
00:10:23Assolutamente si
00:10:25Il festival mondiale antifascista
00:10:27Non nasce in questi giorni
00:10:29Ma nasce l'11 settembre
00:10:31Dell'anno scorso
00:10:33Il presidente Nicola Maduro
00:10:35Ha convocato
00:10:37La nascita di un internazionale antifascista
00:10:39Che ha visto la presenza
00:10:41Di oltre 1000 delegati
00:10:43Di tutto il mondo
00:10:45Poi c'è stato
00:10:47Un successivo incontro
00:10:49Con i deputati antifascisti
00:10:51Di tutto il mondo
00:10:53E si è concluso
00:10:55Con i giorni del 9
00:10:5710 e 11
00:10:59Di
00:11:01Di gennaio
00:11:03Con la presenza di oltre 2000 delegati
00:11:05Di 125 paesi
00:11:07Quindi tantissimi paesi presenti
00:11:09Assolutamente
00:11:11Di tutti e 5 continenti
00:11:13Assolutamente
00:11:15Un commento sull'internazionale antifascista
00:11:17Alessandro Fornaciari
00:11:19Tantissimi paesi presenti
00:11:21O meglio delegati di tantissimi paesi presenti
00:11:23Si vuole rispondere un po'
00:11:25A quella che viene definita un'onda nera
00:11:27Almeno a livello europeo
00:11:29Ma innanzitutto
00:11:31Volevo fare i complimenti a te e a Marco
00:11:33Per il servizio e per il viaggio che avete fatto
00:11:35Sicuramente molto prezioso
00:11:37Su questo fatto ti dico che è chiaro
00:11:39Che Maduro sta cercando di creare un blocco
00:11:41Di alleati strategici
00:11:43Contro quello che è
00:11:45Chiaramente il nemico comune
00:11:47Parliamo dell'occidente, del mondo nato fondamentalmente
00:11:49Il termine
00:11:51Antifascismo
00:11:53In realtà non lo apprezzo particolarmente
00:11:55Mi fa anche un po' ridere
00:11:57Perché sull'occidente, piuttosto di parlare di antifascismo
00:11:59Non c'è un'onda nera, non c'è un rischio nero
00:12:01C'è semplicemente delle democrazie che chiaramente hanno un modo diverso
00:12:03Di vedere il mondo
00:12:05Sia per politica interna sia che per politica estera
00:12:07Però insomma il termine fascista
00:12:09Secondo me non è consono all'ambiente
00:12:11Ecco allora ti fermo qui
00:12:13Perché tra poco proprio di questo parleremo
00:12:15Porremo l'accento sulla parola
00:12:17Fascismo, meglio antifascismo
00:12:19Cerchiamo di capire meglio come è
00:12:21Stato inteso in questo festival
00:12:23E ovviamente da tutte le persone presenti
00:12:25Tutto questo tra poco dopo la pubblicità
00:12:39Questo è un festival
00:12:41Quello che si tiene alla Carlotta
00:12:43Un festival che abbiamo già seguito l'altro ieri
00:12:45Siamo tornati oggi per la sua chiusura
00:12:47Un festival contro il fascismo
00:12:49Ma che vuol dire contro il fascismo?
00:12:51Perché lo abbiamo chiesto
00:12:53A varie persone che stanno partecipando
00:12:55A questo festival
00:12:57Ebbene le opinioni sono tante
00:12:59E a volte anche un po' contrastanti
00:13:01Hanno soltanto un fil rouge
00:13:03Che le unisce
00:13:05Ovvero che il fascismo oggi è rappresentato
00:13:07Da alcuni paesi particolari
00:13:09Ovvero dagli Stati Uniti d'America
00:13:11E dall'Unione Europea
00:13:13Due entità nazionali
00:13:15Due realtà nazionali che sono state
00:13:17Spesso citate da Maduro
00:13:19In piazza, lo abbiamo visto
00:13:21Nella giornata di ieri
00:13:23E soprattutto sono tantissime
00:13:25Le realtà molto differenti tra loro
00:13:27Che vogliono combattere
00:13:29Questo variopinto mondo fascista
00:13:31A questo punto
00:13:33Abbiamo visto la comunità LGBT qui a Kplus
00:13:35Abbiamo visto
00:13:37I rappresentanti di Russia Unita
00:13:39Il partito di Vladimir Putin
00:13:41E ancora il partito comunista
00:13:43Di alcuni paesi
00:13:45Tra cui quello indonesiano
00:13:47Persone che sono arrivate dall'Africa
00:13:49Da paesi come il Camerun
00:13:51Insomma veramente
00:13:53Tantissime realtà diverse tra loro
00:13:55Che vogliono combattere un fascismo
00:13:57Identificato in realtà
00:13:59Da più fascismi
00:14:01Ogni paese effettivamente
00:14:03Ha la sua idea di fascismo da combattere
00:14:11Tu vieni dall'Iran, no?
00:14:13Cos'è il fascismo per te?
00:14:15Secondo la mia religione
00:14:17E la mia cultura
00:14:19L'Iran ha una cultura millenaria
00:14:21Di quasi 7500 anni
00:14:23D'antichità
00:14:27Non crediamo nel fascismo
00:14:29Crediamo che tutta la gente
00:14:31Tutto l'essere umano sia uguale
00:14:33Nessuno ha priorità
00:14:35Sull'altro
00:14:37Siamo qui
00:14:39Per fare questo messaggio
00:14:41Per arrivare al mondo
00:14:43Nel mio paese tutto il mondo
00:14:45Tutta la religione, tutta la razza
00:14:47È uguale
00:14:49Non c'è differenza
00:14:51Per me e per tutti gli altri
00:14:53Non c'è differenza
00:15:13No
00:15:15No
00:15:17No
00:15:19No
00:15:21No
00:15:23No
00:15:25No
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00:15:29No
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00:17:57No
00:17:59No
00:18:01In piazza, vedremo quante altre volte verrà citata qui, comunque c'è una totale solidarietà per la Palestina, per quello che sta vivendo Gaza.
00:18:11La vedono come una causa molto molto vicina a tantissimi palestinesi da varie parti del mondo,
00:18:18poi in realtà sono arrivati qui per portare avanti la loro causa tantissime le bandiere.
00:18:24Una piccola stranezza, se così la vogliamo chiamare, i rappresentanti di Russia Unita e il partito di Vladimir Putin,
00:18:32quando viene citata la Palestina non applaudono, sono veramente gli unici a non applaudire e a non alzarsi.
00:18:40Una stranezza che abbiamo notato e per la quale non riusciamo a darci una reale spiegazione, ma lasciamo a voi il dubbio.
00:18:50Resta da chiedersi perché la delegazione russa fosse tra le più numerose presenti al festivale all'insediamento.
00:18:57I legami tra Venezuela e Russia sono intensissimi dal punto di vista commerciale, energetico e strategico.
00:19:04L'ultimo accordo di questo genere tra questi due paesi è stato firmato proprio nel 2024
00:19:10e prevede l'aumento del ritmo e del volume della cooperazione nel campo dell'uso pacifico del nucleare e della produzione di petrolio.
00:19:17Una preoccupazione è non da poco per gli Stati Uniti che temono un'asse antistatunitense in quello che,
00:19:23secondo la dottrina Monroe, è il loro giardino di casa, ovvero l'America Latina,
00:19:28senza tener conto della volontà di sovranità di determinati paesi.
00:19:32Manuel Christopher Figuera, ex direttore dell'intelligence venezuelana,
00:19:36ha denunciato che in Venezuela ci sarebbero due basi militari russe già operative.
00:19:41Razzia! Razzia! Razzia!
00:19:51Vari gruppi antifa italiani, tra cui il gruppo OSA, hanno solidarizzato con la delegazione russa.
00:19:58Nonostante la loro massiccia presenza, i russi non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.
00:20:05Da notare anche la presenza di numerosi iraniani al festival,
00:20:09a riprova dell'intensificarsi dei rapporti tra Caracas e Teheran.
00:20:14Lavori per un'organizzazione che si chiama la Corte Internazionale,
00:20:18la Corte Internazionale di Venezuela,
00:20:23o lavori per un'organizzazione che sta costruendo un ponte culturale tra Cuba e l'Iran.
00:20:33Parlami di tale organizzazione, come lavorate e perché volete migliorare le relazioni tra Cuba e l'Iran?
00:20:52La Corte Internazionale di Venezuela è una organizzazione che ha lavorato per più di 15 anni
00:20:57sulla solidarietà tra la popolazione iraniana e la popolazione latinoamericana,
00:21:02in particolare Cuba, Venezuela e Caracas.
00:21:06Cuba e l'Iran hanno molto buone relazioni a livello di governo,
00:21:12ma abbiamo bisogno di più intercambiamenti culturali,
00:21:17di più riconoscimento e di più solidarietà.
00:21:23E per questo motivo stiamo lavorando in Casa dell'America Latina,
00:21:29perché l'Iran e Cuba, l'Iran in occidente dell'Asia e Cuba in America Latina,
00:21:37sono come due bordi per movimenti rivoluzionari.
00:21:44La rivoluzione islamica di l'Iran e la rivoluzione cubana
00:21:51inspirano i rivoluzionari e i rivoluzionisti.
00:22:14L'antifascismo è antifascismo.
00:22:28Quello che mi è piaciuto di più degli interventi è stato il compagno africano
00:22:34che ha detto che il fascismo nasce in Italia negli anni 20 e ha raccontato alcune cose.
00:22:39L'antifascismo non è che si può dividere per i diversi paesi.
00:22:45Il fascismo è il fascismo.
00:22:48Per quanto mi riguarda la battaglia è antifascismo,
00:22:53ma è anche antimperialismo e anticapitalismo.
00:22:57Io non mi fisserei solamente sull'antifascismo,
00:23:00che è la radice nostra come Associazione Italia-Cuba.
00:23:05Però in quel contesto ci sono diverse forme.
00:23:18In ogni paese il patriarcato combatte a suo modo
00:23:23perché si presenta il fascismo sotto diverse forme.
00:23:26Assolutamente.
00:23:27Alessandro Fornaciari.
00:23:29Fascismo variegato.
00:23:31Tante realtà anche italiane.
00:23:33Sul termine fascismo mi voglio concentrare principalmente sul termine imperialismo.
00:23:40Perché sì, è vero, l'imperialismo statunitense per Venezuela,
00:23:44per tutti questi delegati di tante nazioni, è il nemico.
00:23:47Però allo stesso tempo bisogna ricordare che quando si appoggiano anche a stati come la Russia,
00:23:51a stati come la Cina, che comunque hanno delle mire imperialiste in altre parti del mondo,
00:23:55non si può avere due pesi e due misure.
00:23:57Io noto un po' di ipocrisia da questo punto di vista.
00:24:00E sul discorso fascismo l'ipocrisia invece la noto,
00:24:03perché da una parte vediamo come venne identificato nel fascismo il mondo occidentale,
00:24:07che comunque tutte le nazioni occidentali rispettano i parametri democratici,
00:24:11i parametri della libertà,
00:24:13e in realtà poi se andiamo a vedere nel dettaglio la situazione in Venezuela,
00:24:17con tanti problemi anche sulla libertà di stampa,
00:24:20non mi sembra che il termine fascismo sia proprio del mondo occidentale,
00:24:24piuttosto di qualche altro tipo di mondo.
00:24:26Ecco, ho visto un papaccio un po' contrariato su queste ultime dichiarazioni sul Venezuela.
00:24:31Riprendiamo questo tema tra pochissimo,
00:24:33perché poi comunque Caracas in quei giorni viveva anche, lo dobbiamo dire,
00:24:39una certa tensione un po' per quello che stava vivendo da un punto di vista di politica interna,
00:24:44la fuga di Urrutia.
00:24:46Urrutia poi addirittura ha affermato che sarebbe tornato il 10 di gennaio,
00:24:49il giorno del giuramento di Maduro,
00:24:51proprio a Caracas per giurare lui stesso.
00:24:54Ecco, noi vi racconteremo tra poco una Caracas blindata per quei giorni,
00:24:59per motivi giustamente di sicurezza,
00:25:01e poi anche l'insediamento di Nicolás Maduro,
00:25:05insomma quel 10 gennaio che sa di storia.
00:25:07Tutto questo tra pochissimo qui su Radio Roma News.
00:25:25Ripresentando il sonido callejero negro
00:25:28Respect, love, more love
00:25:31Pure negro
00:25:33Respect, bliss
00:25:36Ya no hay camino que recorra tu pasado
00:25:38Tan solo cicatrices de batallas por ganar
00:25:41El tiempo dice quien se quedará a tu lado
00:25:44Y quien dará la vuelta para nunca regresar
00:25:47Toda persona tiene su forma de amar
00:25:49Pero pocas con amor y solo queda soñar
00:25:53Caracas, nei giorni in cui eravamo presenti,
00:25:56appariva blindata.
00:25:58I militari erano numerosi per le strade,
00:26:00spesso anche con mezzi corazzati.
00:26:03I checkpoint per i controlli erano a distanza di poche centinaia di metri
00:26:07ed erano continui.
00:26:09Le zone ad alto interesse,
00:26:10come quella del festival antifascista e del Palazzo Miraflores,
00:26:13dove si è svolto il giuramento popolare di Maduro,
00:26:16si presentavano come veri e propri compound militarizzati.
00:26:21Tensione alta sia per l'importanza di quei giorni
00:26:23sia perché la leader dell'opposizione,
00:26:25Maria Corina Maciado,
00:26:26aveva chiamato gli oppositori a scendere in piazza
00:26:29per protestare contro Maduro.
00:26:31Lo stesso Urrutia,
00:26:32che a luglio dopo aver perso le elezioni
00:26:34si è rifugiato in Europa,
00:26:36pur denunciando brogli elettorali,
00:26:38aveva affermato di voler tornare a Caracas
00:26:40per giurare lui come presidente il 10 di gennaio.
00:26:44La risposta di Maduro è stata vehemente.
00:26:47Ha posto una taglia sulla sua testa di 100 mila dollari
00:26:50e ha ordinato all'aviazione di abbattere il suo jet
00:26:53in caso di reale ritorno.
00:26:55Il 10 di gennaio,
00:26:56anche negli Stati Uniti,
00:26:58hanno posto una taglia multimilionaria
00:27:00su Nicolas Maduro.
00:27:1710 gennaio del 2025,
00:27:20Maduro ha giurato.
00:27:22Sarà il presidente del Venezuela
00:27:24fino al 2031 almeno.
00:27:27Ci troviamo adesso alla manifestazione
00:27:30in suo onore,
00:27:31la manifestazione per accoglierlo di nuovo
00:27:33per il suo nuovo mandato
00:27:35e sotto alla sede presidenziale
00:27:38dove sta arrivando folla
00:27:40da tutto il Venezuela
00:27:42ma anche da tutto il mondo.
00:27:44Tantissimi italiani accorsi
00:27:46qui sotto al palazzo presidenziale,
00:27:48qui in queste strade
00:27:50veramente cremite di persone.
00:27:52Cercheremo di raccogliere
00:27:56un po' di dichiarazioni
00:27:57anche per capire quali sono gli umori
00:27:59di fronte ad un fatto che è storico
00:28:01non solo per il Venezuela
00:28:02ma sicuramente per tutta l'America latina.
00:28:05La piazza era cremita
00:28:07e il palco ricco di ospiti importanti
00:28:09tra cui anche il presidente del Nicaragua.
00:28:12Viva el Ordena!
00:28:4311, 10, 9, Ignition sequence start
00:28:48Ignition sequence start
00:28:50Ignition sequence start
00:28:52Fuego, non lo dechiasi apagar
00:28:55y gritas fuego, mantélo prendido
00:28:57Fuego, no lo dechiasi apagar
00:28:58y grita fuego, mantenlo prendido
00:29:01Fuego, non lo dechiasi apagar
00:29:03y gritas fuego, mantélo prendido
00:29:06Fuego, no lo dechiasi apagar
00:29:08Falla!
00:29:18Tante le realtà differenti
00:29:19anche al giuramento di Nicolás Maduro
00:29:21alcune di esse tutte italiane, tra cui alcuni esponenti di potere al popolo.
00:29:51Perchè non possiamo fidarci perchè ci arriva le sanzioni, i tentativi di colpe come vi ha raccontato l'opposizione
00:29:58che in realtà è sotto l'influenza degli Stati Uniti che cerca da secoli di restabilizzare questo paese
00:30:05per mantenere il controllo, perchè di fatto si tratta di una economia di tipo coloniale.
00:30:11Perchè Venezuela è oggi la cuna della lotta contro il fascismo, e nel mio Paese, in Argentina,
00:30:26l'avanzo del fascismo si riflette nella perdita di diritti per tutti.
00:30:31Quindi è fondamentale accompagnare questo processo,
00:30:34perchè sappiamo che Venezuela è la cosa apprezzata dell'America Latina e di tutti gli imperi,
00:30:40con la sua strategica posizione geopolitica.
00:31:04Questo è un esempio del movimento di libertà che sceglie non soltanto in un certo e centrale posto dell'America,
00:31:13ma anche in Africa. È il momento della libertà dei popoli, è il momento della multipolarità.
00:31:21Non vogliamo una guerra, vogliamo pazza e sviluppo, vogliamo l'equalità.
00:31:29Penso che seguendo ciò che Simone Bolivar ha realizzato per liberare,
00:31:34questa è una sorta di seconda o terza liberazione in questa parte del mondo.
00:31:39Con la mia peluccia, guardando il quotidiano, i disegni trasformavano l'inverno in un grande verano.
00:31:44Mio papà mi ha regalato sotto l'insistenza, un gioco che cercava di condividere la servizia.
00:31:48Ma nel quartiere, che hanno realizzato la competenza, è quando sentì la mia prima impotenza.
00:31:53Appoggiamo il nostro Presidente Nicolás Maduro,
00:31:56semplicemente perchè è la forza della pazza per i venezuelani, per la gioventù, per i bambini,
00:32:01per le famiglie che non hanno risorse e è la speranza per il popolo.
00:32:05Noi, come bambini venezuelani, appoggiamo il governo del nostro Presidente
00:32:12e tutti i suoi movimenti sociali, perchè siamo il futuro di questa nazione
00:32:16e vogliamo continuare a portare la faccia al mondo,
00:32:19che sappiamo che qui in Venezuela c'è un popolo che si rispetta,
00:32:23sia per il suo governo che per il Presidente,
00:32:26e benvenuti tutti quelli che vogliono appoggiarci a noi in questo governo.
00:32:36Nonostante una Caracas estremamente blindata,
00:32:39siamo riusciti a fare una ricognizione anche serale.
00:32:42I negozi apparivano chiusi, le strade deserte e la tensione era alle stelle.
00:32:52E allora, nonostante la tensione di quei giorni,
00:32:55una piazza gremita, colorata, in sostegno di Maduro,
00:32:59ripartirei dal mio compagno di viaggio, Marco Martino,
00:33:02ti ha fatto impressione vedere comunque una Caracas così blindata?
00:33:06Decisamente sì.
00:33:08Diciamo che al di là del dispositivo di sicurezza che abbiamo visto durante il giorno,
00:33:13quello che più mi ha impressionato è stata la notte,
00:33:16perchè purtroppo non ci si sente al sicuro, neanche nelle zone centrali.
00:33:21E soprattutto vedere tutti quei negozi chiusi,
00:33:24ci ha spiegato anche il tassista con il quale abbiamo parlato,
00:33:28che i negozianti avevano timore di scontri o di altri episodi di violenza.
00:33:34Quindi sì, mi ha decisamente impressionato e sorpreso questa situazione.
00:33:40Invece, visto che quello era il giorno del giuramento del presidente Maduro,
00:33:45tornerei sul discorso inerente alla democrazia in Venezuela.
00:33:49Spesso il Venezuela non viene definito, almeno qui in Italia,
00:33:52come una democrazia.
00:33:54Alessandro Fornaciari, sei d'accordo con questa definizione,
00:33:57quella di regime di Maduro e non di paese democratico,
00:34:01che democraticamente ha eletto un presidente come Maduro?
00:34:04Beh, diciamo che se mi viene fatta la domanda
00:34:07quale nazione associa la democrazia,
00:34:09di certo la Venezuela non è nella top ten.
00:34:11Questo lo posso dire certamente.
00:34:13Le informazioni che noi abbiamo riguardo i risultati elettorali
00:34:16sono informazioni totalmente concrete.
00:34:19Da una parte c'è chi rivendica di aver vinto il 70%,
00:34:22dall'altra parte Maduro dice di aver avuto il vantaggio con il 51%.
00:34:26Io non posso basarmi su dati su cui non ho la certezza.
00:34:30L'unica cosa su cui ho la certezza è che in Venezuela negli ultimi anni
00:34:337 milioni e mezzo, quasi 8 milioni di persone sono immigrate verso l'estero.
00:34:37Quando qualcuno emigra all'estero è perché le condizioni all'interno della propria nazione
00:34:41sono condizionate dal fatto che è un paese che non è un paese
00:34:46e le condizioni all'interno della propria nazione sono pessime.
00:34:50Ora non voglio investigare su quali sono i motivi,
00:34:52poi questo magari lo analizziamo nei blocchi successivi sicuramente,
00:34:55però se questo avviene è perché forse c'è un malgoverno
00:34:58o comunque viene percepito un malgoverno,
00:35:00poi possono esserci tutte le ingerenze estere del caso.
00:35:03Però sicuramente c'è un problema governativo,
00:35:05quindi mi viene difficile da pensare che i restanti venezuelani
00:35:08non abbiano poi effettivamente espresso una preferenza anti-Maduro.
00:35:13Bisogna sicuramente illuminare meglio il Venezuela e la democrazia in Venezuela
00:35:21perché questa non credo sia una democrazia.
00:35:23Siete lo stesso avviso Marco Papaglia?
00:35:25Assolutamente no, dall'ascesa al potere, dall'elezione democratica del comandante Hugo Chavez,
00:35:32il Venezuela è il paese che in America Latina ha avuto più elezioni consecutive
00:35:40per mandati presidenziali, per referendum.
00:35:44Sono d'accordo che c'è stata una grande fuga di persone verso altri paesi,
00:35:52ma ricordiamo che il Venezuela è un paese bloccato da parte degli Stati Uniti
00:35:57e che auspicava scontri.
00:36:00Sì, è vero, ci sono le strade deserte, ma perché?
00:36:02Perché c'era il timore di questi scontri che era una campagna feroce
00:36:08che auspicavano, che promuovevano questi scontri.
00:36:13E' chiaro che permetteva poi alla gente di avere qualche dubbio.
00:36:18In realtà scontri non ce ne sono stati, voi avete girato, io ho girato.
00:36:23Chi voleva questi scontri è rimasto con niente in mano.
00:36:30La stessa candidata o pseudo-candidata Corina Machado
00:36:38si è trovata in una manifestazione convocata da lei con qualche migliaia di persone
00:36:48di fronte ad una manifestazione di sostenitori del presidente democraticamente eletto Maduro
00:36:54e non c'è stato assolutamente nessuno scontro.
00:36:57Sì, i coloro che appoggiavano Maduro si sono avvicinati per dirgli
00:37:01siamo della stessa patria, siamo della stessa nazione.
00:37:06Bene, allora noi abbiamo appena visto quello che è successo il 10 gennaio,
00:37:11siamo rimasti lì anche i giorni successivi.
00:37:14L'indomani del giuramento Maduro si è recato al Festival Internazionale Antifascista
00:37:20per parlare con le delegazioni internazionali che lo hanno voluto omaggiare lì a Caracas.
00:37:26Analizzeremo dunque il suo discorso tra pochissimo.
00:37:29Un dici gennaio del 2025, siamo arrivati a Caracas,
00:37:36siamo arrivati a una manifestazione di sostenitori del presidente democraticamente eletto Maduro
00:37:42e non c'è stato assolutamente nessuno scontro.
00:37:45Siamo rimasti lì anche i giorni successivi, siamo rimasti lì anche i giorni successivi.
00:37:51Un dici gennaio del 2025, siamo tornati alla Carlota
00:37:56che è una base militare vicino al centro di Caracas, più precisamente un aeroporto militare
00:38:02dove ci hanno fatto entrare per non uscire, in realtà per aspettare il discorso di Maduro
00:38:09alle delegazioni internazionali che sono arrivate qui per sostenerlo effettivamente.
00:38:16Camminando van por las aceras, contoneando llevan su cintura,
00:38:21ellas mueven las caderas como los cañas.
00:38:25Siamo arrivati circa le dieci di mattina, adesso sono quasi le due
00:38:31e le attese sono veramente sfiancanti, l'attesa per prendere questo braccialetto
00:38:38che serve come riconoscimento, serve a far capire che abbiamo passato i controlli,
00:38:43le attese per mangiare, le attese per andare in bagno,
00:38:47veramente i controlli anche sono serratissimi perché a breve, in teoria, dovrebbe arrivare Maduro.
00:38:54Sono già quattro ore che siamo qui e vediamo effettivamente a che ora parlerà il presidente Maduro
00:39:03e in ogni caso qui siamo praticamente rinchiusi, bisogna dirlo, non possiamo uscire,
00:39:09ovviamente, lo ripeto, per motivi di sicurezza e ti fanno i controlli addirittura per andare in bagno.
00:39:16Ovviamente l'attenzione ancora oggi, anche all'indomani del giuramento si sente veramente palpabile nell'aria.
00:39:25Il presidente dal Consiglio della Repubblica Boliviana delle Venesuele, Maduro.
00:39:37Mi sto parlando proprio in questo momento.
00:39:40Il presidente del Consiglio delle Venezuele, Maduro.
00:39:44Si è sposto il girio nella parte della ritorna.
00:39:50parlano proprio in questo momento. Il Presidente Nicolás Maduro, che vive nel padre del fundatore di Colombia,
00:39:58Simon Bolivar, sta ricordando tutte le figure storiche che hanno portato, secondo lui, alla liberazione non solo del Venezuela,
00:40:06ma di tutti i paesi latini, citando tra l'altro anche Perón. Si è definito un peronista, poi ha ricordato addirittura
00:40:15personaggi più contemporanei, come Diego Armando Maradona, sempre per restare in tema argentino.
00:40:22Ovviamente non ha potuto che rimarcare che la sua una lotta contro il fascismo internazionale, contro l'imperialismo,
00:40:31sta omaggiando tutta la comunità, le delegazioni internazionali che sono arrivate qui, devo dire,
00:40:40comunque abbastanza numerose, per assistere anche al suo discorso. Certo è che anche lui sta citando tante realtà
00:40:50spesso distanti tra loro, spesso contrastanti, però l'accento lo pone su questo, sull'internazionalismo,
00:40:59questo è una vera e propria internazionale la definita lui stesso contro il fascismo.
00:41:30Ancora una volta Nicola Smaduro dal palco, non ha mancato di rimarcare il fatto che l'Europa è stata imperialista,
00:41:42è partito nel suo discorso addirittura dalla liberazione di Simon Bolivar, che è ovviamente un simbolo di liberazione
00:41:49non solo per il Venezuela, ma per tutta l'America latina, per poi arrivare a dire che gli europei,
00:41:55almeno l'Europa di destra, quella che oggi viene definita fascista, ha nel sangue quello spirito imperialista,
00:42:03quindi ha rimarcato il fatto che l'Europa oggi ha questo fare ancora imperialista, che deve essere liberata l'Europa
00:42:11per una Europa più giusta. Comunque l'Unione Europea risultano sempre al centro dei suoi discorsi,
00:42:21tanto quanto gli Stati Uniti, questo è veramente interessante in ottica geopolitica.
00:42:51Non si può non vedere che alla destra di Nicola Smaduro sono posizionati i palti vertici dell'esercito venezuelano
00:43:20che probabilmente sono alcuni veterani. L'esercito è sicuramente parte fondamentale per l'attenuta del potere di Nicola Smaduro
00:43:33e ovviamente questa scena lo dimostra. Anche il sostegno popolare non è da escludere, ma sicuramente la vicinanza dell'esercito,
00:43:45il sostegno dell'esercito è fondamentale per Nicola Smaduro, infatti si è dalla sua destra.
00:43:50Unione nazionale, forza politica, forza militare, forza poliziana e non è strategia di altro.
00:44:01Allora si è appena concluso il discorso di Nicola Smaduro alle delegazioni internazionali,
00:44:09ha concluso parlando ovviamente della sua lotta all'imperialismo, al fascismo, ricordando tutte quelle situazioni in America Latina
00:44:17che in qualche maniera ricordano quella del Venezuela e poi ha premiato 15 funzionari del governo del Venezuela
00:44:25che in questi giorni sono stati posti sotto sanzione dagli Stati Uniti d'America, sono stati premiati con una delle più alte onoreficenze del Venezuela.
00:44:34Poi si è buttato in mezzo alla folla, la folla lo ha abbracciato, c'è stata una festa incredibile con la musica e con gli stessi artisti
00:44:44che poi il 10 gennaio hanno intrattenuto il pubblico presente fino almeno alle 7 di sera.
00:44:53Visto che Simon Bolivar è stato più volte citato da Maduro, abbiamo deciso di recarci nella casa natale di tale figura storica
00:44:59dove abbiamo trovato un monumento incredibile che collega la storia del Venezuela a quella di Roma.
00:45:08Lo diciamo spesso a The Passenger, tutte le strade si sa portano a Roma e qui dall'altra parte del mondo a Caracas nella casa di Simon Bolivar c'è un angolo di Roma.
00:45:18Ecco la vedete la lupa capitolina con sotto questurna perché si trova nella casa del liberatore di tutta l'America Latina
00:45:28perché qui dentro c'è un pezzo di terra del Monte Sacro, del quartiere Monte Sacro.
00:45:35Proprio lì infatti Simon Bolivar ha giurato di partire e liberare l'America Latina e infatti ancora oggi quel giorno viene ricordato come il giorno del giuramento del Monte Sacro.
00:45:49Ancora qui un giorno veramente importante per la storia di questi posti e di tutti coloro che credono in un'America Latina libera dal gioco coloniale.
00:46:00Un giorno quello delle vicende storiche che vengono spesso ricordate anche da Maduro nei suoi discorsi.
00:46:09Allora Marco, Martino, converrai con me che il discorso di Maduro alla delegazione internazionale è stato molto simile poi a quello del 10, del suo giuramento.
00:46:18Alla fine i concetti basi erano quelli no?
00:46:20Certo, certo. Maduro ha ribadito nuovamente la sua lotta contro il colonialismo, contro l'imperialismo, l'abbiamo detto tante volte.
00:46:28Quindi è un punto su cui Maduro batte molto spesso anche in un contesto dove si rivolgeva a un pubblico internazionale.
00:46:35Assolutamente. Alessandro Fornaciari riparto da te. Secondo te, visto che comunque Maduro ha sottolineato tante volte queste tematiche, si parla di propaganda o di un piano effettivo nel voler cambiare non solo il Venezuela ma tutto il mondo?
00:46:50A me sembra una cozzaglia di argomentazioni fondamentalmente. L'imperialismo, il fascismo, ha citato Perón, ha citato Maradona.
00:46:59Ma quello che mi sembra che vuole fare Maduro e che ha senso nella sua condizione attuale è quello di andare a raccogliere tutte quelle persone intorno a lui trovando un nemico comune.
00:47:10Il nemico comune è l'Occidente, il nemico comune è gli Stati Uniti. Mi ha sorpreso tutta questa attenzione all'Europa al momento che molto spesso qua a The Passenger abbiamo parlato di quanto poi l'Europa ultimamente nella politica estera sia poco influente.
00:47:21Però comunque creare un nemico comune per poter rafforzare quella che è la sua immagine e quella che è la sua forza. Faccio una chiusa finale parlando del fatto di un elemento che c'è nel video che è quello dell'esercito.
00:47:30Come lo fa? Questo lo fa attraverso le parole, lo fa attraverso l'esercito. Ricordiamo che un militare in Venezuela riceve uno stipendio che a volte è dieci volte più alto rispetto a quello di un normale statale qualsiasi.
00:47:39Questo perché? Perché chiaramente l'esercito è l'elemento chiave per mantenere quello che è il suo regime e quello che è il suo governo.
00:47:47Ecco Marco Papaci, pensi lo stesso di Alessandro Fornaciari, è mera propaganda oppure credi che ci sia veramente un piano alla base delle parole?
00:47:56Innanzitutto permettermi di farvi i complimenti per la chicca storica.
00:48:00Grazie.
00:48:02L'esercito è un esercito del popolo e voglio ricordare ad Alessandro che non esiste esercito che possa resistere ad un popolo che vuole ribellarsi.
00:48:19Quello è un esercito di popolo che sta al fianco di Maduro, è un esercito popolare che appoggia il governo di Maduro e non credo che si basi solamente sull'appoggio dei militari.
00:48:31Abbiamo visto sette Avenidas che sono queste strade immense stracolme di poveri.
00:48:42Il Venezuela è composto da una popolazione povera che ha visto prima in Chavez e poi in Maduro la persona che li può riscattare.
00:48:52Lui nel discorso ci ha messo dentro di tutti, da Maradona a Perón, sta cercando di mettere insieme quella parte di mondo che vuole lottare contro il nemico comune,
00:49:04che non credo sono semplicemente gli Stati Uniti ma anche quell'Europa che è prona al governo degli Stati Uniti da moltissimi anni.
00:49:15Hai citato il popolo povero del Venezuela, noi abbiamo avuto modo di girare un po' Caracas, di farci un po' un'idea e di studiare soprattutto quella che è la situazione economica di questo paese
00:49:28che una volta era chiamato il Venezuela Saudita grazie al petrolio, era diventato un paese ricchissimo.
00:49:35Oggi non è esattamente così la situazione, ve la raccontiamo tra pochissimo.
00:49:45Quando si parla di economia venezuelana è impossibile non citare quell'elemento che ne è l'emblema per eccellenza,
00:50:14il petrolio. Il Venezuela attualmente ha a disposizione 80 miliardi di barili di riserve di petrolio secondo le stime della PDVSA, la compagnia statale petrolifera venezuelana.
00:50:26Queste sono le maggiori nell'emisfero occidentale e complessivamente è pari a circa la metà del totale a livello globale.
00:50:34Questo rende il Venezuela il quinto paese al mondo come riserve provate di idrocarburi convenzionali.
00:50:41Ciò è stato però croce e delizia nel corso degli anni visto che i vari governi che si sono susseguiti hanno legato l'economia quasi esclusivamente alla vendita di petrolio
00:50:51rendendo il Venezuela estremamente dipendente dall'oscillazione dei prezzi di tale bene.
00:50:56Ne è la riprova il fatto che le esportazioni petrolifere nazionali costituiscono da sempre il 95% delle entrate in valuta straniera nel paese.
00:51:05I soldi guadagnati dalla vendita del greggio, salvo rarissimi casi, non sono stati reinvestiti per lo sviluppo del paese, preferendo una politica assistenzialista
00:51:15anche a fronte delle misure coercitive unilaterali adottate dall'autorità americana e da parte della comunità internazionale
00:51:22che rendono sempre più difficili, complesse e costose le relazioni commerciali con il Venezuela.
00:51:29In particolare sono frequenti i casi nei quali gli istituti di credito internazionali blocchino dei pagamenti o congelino dei conti correnti di operatori economici
00:51:38che operano in Venezuela per svolgere degli accertamenti.
00:51:42Il Venezuela inoltre in questo momento è escluso dal sistema SWIFT, è quindi molto difficile effettuare, dal paese, pagamenti e trasferimenti internazionali.
00:51:52Gli unici paesi che continuano ad investire nel Venezuela sono quelli geopoliticamente più affini, primi su tutti, Cina, Russia ed Iran.
00:52:02Il Venezuela ha poi sofferto per circa 4 anni di iperinflazione a 6 cifre, con l'indicatore che ha raggiunto il 130.000% erodendo i risparmi e rendendo scarsi i beni di prima necessità.
00:52:15Ma l'inflazione annuale è scesa a circa il 50% nell'ultimo anno, poiché il governo ha limitato il credito, mantenuto stabile il tasso di cambio e ridotto la spesa pubblica.
00:52:26Comunque, nonostante alcuni segnali di miglioramento, il Venezuela continua a lottare contro le gravi conseguenze della crisi.
00:52:33L'inflazione alle stelle ha lasciato oltre il 70% della popolazione in condizioni di povertà
00:52:39e la scarsità di beni di prima necessità, degli alimenti, delle medicine, ha provocato l'espansione del mercato nero, del contrabbando e della corruzione,
00:52:47incrementando ulteriormente i livelli di violenza e criminalità e generando un fenomeno migratorio senza precedenti.
00:52:54Abbiamo cercato di capire da Pedro Antonio Sassone, viceministro alla migrazione del Venezuela, cosa sta facendo il governo per contrastare questa emorragia di persone.
00:53:24Nel gennaio del 2023 le Nazioni Unite hanno stimato che la migrazione del Venezuela non avrebbe avvenuto se non avessero avuto un'evoluzione politica.
00:53:34La migrazione del Venezuela ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica.
00:53:45Nel gennaio del 2023 le Nazioni Unite hanno stimato che oltre 7,1 milioni di abitanti hanno lasciato le loro case.
00:53:57Secondo la piattaforma regionale di coordinamento interistituzionale per rifugiati e migranti del Venezuela, la maggior parte si è diretta verso la Colombia, il Peru e verso gli Stati Uniti.
00:54:14La migrazione del Venezuela ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'
00:54:44evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'
00:55:14evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'
00:55:44evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'evoluzione politica che non ha avuto un'
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01:02:14tra poco parleremo della libertà di informazione anche del ruolo della
01:02:19stampa nel raccontare questo paese
01:02:21non solo qui in italia ma in tutto il mondo occidentale noi ci siamo recati
01:02:24alla camera dei deputati qui a Roma per seguire proprio un evento che parlava
01:02:30di questa tematica. Tra poco,
01:02:37Siamo tornati da Caracas, siamo qui a Roma alla Camera dei Deputati per seguire la conferenza stampa indetta dall'On. Ascari del Movimento 5 Stelle, una conferenza stampa dove si parlerà dei rapporti tra Italia e Venezuela, di come si evolveranno visti i recenti fatti di cronaca.
01:03:01Considerate le dichiarazioni del ministro Tajani al G7, dove espresse il suo dissenso nei confronti di Maduro e dove affermò che l'Italia non riconosce Nicolás Maduro quale presidente del Venezuela. Sentiamo le sue dichiarazioni.
01:03:20Noi diciamo che infatto il popolo ha scelto il punto fondale di Boruglia come vincitore, c'è scritto che continueremo a sostenere gli sforzi dei partner regionali per facilitare una transizione democratica e pacifica a guida venezuelana che garantisca il rispetto della volontà dei elettori.
01:03:44In più c'è una condanna delle elettorazioni che accusano i diritti umani tra i quali la detenzione arbitraria e le estensioni di libertà fondamentali che colpiscono in particolare gli oppositori politici, la società civile e i giornali indipendenti.
01:03:57Alla conferenza è stato ribadito quanto detto al congresso antifascista.
01:04:02Un altro settore molto sottolineato da tutti gli interventi sia da Maduro che dalla vicepresidente Rodríguez è appunto quella della comunicazione, infatti non a caso si è circondato dalle grosse multinazionali che si occupano di comunicazione che è quella che poi inevitabilmente non permette ai cittadini di formarsi un pensiero critico autonomo.
01:04:26Quindi queste sono cose che il forum internazionale cerca di voler contrastare e quindi cercare di elaborare una nuova ideologia, di elaborare un'ideologia più sensibile alle persone che ovviamente non sono i favoriti, non sono l'elite ma i cittadini che poi soffrono quotidianamente queste misure di austerity, di imperialismo, di sanzioni bilaterali, quindi stare vicino al cittadino.
01:04:56Quindi questo forum internazionale secondo me è molto importante e mi auguro, auspico che l'Italia partecipi come già ha fatto in passato, diversi incontri sono stati diversi delegati italiani e che si possa allargare quanto più possibile la partecipazione a questo forum internazionale da associazioni soprattutto giovani e ragazzi.
01:05:18Mi auguro che partecipino ai diversi tavoli di discussione di questo forum che sono appunto diversi dai lavoratori, i giovani, gli intellettuali, il tema delle donne, sono diversi i tavoli che questo forum cerca di focalizzare e su cui porre l'attenzione e mi auguro appunto che in Italia riusciamo a organizzarci anche noi e a dare un contributo rilevante nella costruzione internazionale di una nuova ideologia che contrasti
01:05:48l'imperialismo e il fascismo o il postfascismo che sia.
01:05:52Grazie.
01:05:53Erano giorni sicuramente difficili da un punto di vista della sicurezza, questa Caracas blindata dipende secondo voi che siete stati a Caracas soltanto da un protocollo di sicurezza oppure c'era veramente la paura di un colpo di Stato, di un ritorno di urrutia per il fatto che magari parte della popolazione è quella che non sostiene Maduro perché ovviamente essendo una democrazia c'è anche chi non sostiene Maduro.
01:06:21Magari potreste scendere in piazza in maniera...
01:06:27Io credo che sia sicurezza lo Stato puro, calcolando che Venezuela, come l'Uribe, l'Europa esigono un'ingerenza da parte degli stati imperialisti.
01:06:37Esiste una cosa che si chiama l'unione civico-militare per cui la polizia bolivariana, l'esercito sono visti come amici del popolo, il popolo non ha paura, non è la stessa idea che abbiamo noi quando vediamo un grosso schieramento di polizia.
01:06:54C'è un altro approccio nei confronti delle forze armate che rende anche possibile il rispiegamento di maggiori unità senza per questo inerbosire o infastidire la popolazione in alcun modo.
01:07:08Nel resto Chavez fu proprio salvato dall'esercito, quindi è proprio un altro approccio alla questione secondo me.
01:07:15Al termine dell'evento abbiamo intervistato l'organizzatrice di tale conferenza, ovvero l'onorevole Stefania Scari del Movimento 5 Stelle.
01:07:25Guardando i rapporti tra Italia e Venezuela e considerando il fatto che il nostro paese è molto vicino da un punto di vista culturale e storico a questo paese dell'America Latina
01:07:34e soprattutto riprendendo le parole degli italiani al G7 che è stato chiarissimo, l'Italia non riconosce Maduro come presidente del Venezuela.
01:07:45Come si evolveranno i rapporti tra il nostro paese e il Venezuela nei prossimi mesi o nei prossimi anni?
01:07:51Guardi, io ci tengo a ricordare il motivo per cui abbiamo fatto oggi questa conferenza stampa.
01:07:58Grazie all'Avvocato Fabio Marcelli, Presidente del CRED, il Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia,
01:08:07che con una delegazione di 150 persone dall'8 al 13 gennaio era in Venezuela potuto toccare con mano la reale situazione delle elezioni del Presidente Maduro.
01:08:18Il primo aspetto che è stato messo in evidenza innanzitutto è il rispetto dell'autodeterminazione dei popoli, della sovranità
01:08:27e su cui non ci deve essere alcuna interferenza ma rispetto, ma soprattutto la cosa più importante che oggi è stata ribadita
01:08:35è che l'informazione deve essere corretta, un'informazione che non deve essere manipolata anche alla luce poi di prendere decisioni politiche
01:08:43che siano corrette e corrispondenti alle reali condizioni. Come ci spiegavano così non è stato perché appunto è stato rappresentato
01:08:55un Presidente che nessuno in realtà l'ha votato quando in realtà nelle piazze erano piene di persone.
01:09:04Quindi mi auguro che ogni decisione venga presa ovviamente sulla base di uno studio, di una ricerca corretta su chi però anche ha toccato con mano le condizioni oggi in Venezuela.
01:09:19Grazie. Durante la conferenza abbiamo sentito la tua domanda a proposito di Alberto Trentini, l'italiano che è stato arrestato in Venezuela
01:09:26e che lavorava per un ONG che secondo te, insomma secondo i dati in realtà che ci hai portato comunque operava per l'USAID.
01:09:35Ecco ti chiedo di spiegarci meglio innanzitutto cos'è l'USAID e poi quali sono le prove di questo coinvolgimento.
01:09:42Alberto Trentini innanzitutto mi auguro che venga scarcerato prima possibile ma la sua agenzia, l'agenzia per cui lavorava Humanity Inclusion
01:09:53è un'agenzia legata ad una rete di ONG che fanno capo all'USAID. L'USAID è l'agenzia per lo sviluppo interamericano che come è noto in tutto il mondo
01:10:05basta fare delle ricerche, basta andare su internet e finanziano colpi di Stato o rivoluzioni colorate non solo in America Latina ma anche in tanti altri paesi.
01:10:16La ricerca è semplicissima basta scrivere Humanity Inclusion e USAID e si trovano tutte queste informazioni sulle redi sociali.
01:10:26Ora la cosa che suona strana è che questo nostro connazionale cui ripeto spero che venga liberato al più presto è stato arrestato tre mesi fa
01:10:36e mi chiedo come mai la notizia è uscita solamente in prossimità delle elezioni del presidente Nicola Smaduro.
01:10:42Si voleva creare un caso? Non lo so, però certamente è una situazione poco chiara anche da parte del governo italiano.
01:10:53Le prove di quello che fa l'USAID sono alla luce del giorno, non è la prima volta che in America Latina lo hanno fatto in Nicaragua, hanno provato a farlo con Cuba, hanno provato a farlo in tanti altri paesi,
01:11:03Venezuela in primis, ma l'USAID è coinvolta a mani e piedi nell'organizzazione di destabilizzazione in tutti i paesi dell'America Latina ed è successo anche nei paesi dell'Africa, ma anche nei paesi occidentali, in particolare nei paesi dell'est.
01:11:21Grazie.
01:11:28Tantissimi temi trattati a questa conferenza, però il focus principale era sulla libertà di stampa. Marco, quanto è difficile parlare di paesi non proprio allineati al nostro, non propriamente alleati del blocco occidentale per noi giornalisti? È difficile proprio reperire informazioni a volte?
01:11:45Sì, sicuramente è molto difficile anche perché stando qui e non recandoci molto spesso per difficoltà oggettive si rischia di cadere nella propaganda da una o dall'altra parte, quindi è veramente rischioso e difficile.
01:12:02Assolutamente. Alessandro Fornaciari, un commento sul ruolo della stampa nel parlare non direi solo di Venezuela, ma di tutti quei paesi definiti dagli americani l'asse del male?
01:12:13Allora, se parliamo direttamente del Venezuela, poco da dire, non voglio neanche parlare io con le mie considerazioni, ma parlano i fatti, al 148° posizione al mondo su 180 stati per libertà di stampa, quindi è ovvio che ci siano dei problemi, la libertà di stampa non sia quella nostrana.
01:12:32E lo certifica anche il fatto che ad agosto due operatori della RAI che non si erano recati in Venezuela proprio per le elezioni sono stati rimandati indietro, è stato negato il viso e sono stati rimandati in Italia, quindi è chiaro che in Venezuela non c'è un rapporto eccezionale con la stampa che chiaramente racconta una determinata storia che Maduro e il suo regime non vogliono far narrare.
01:12:57Quindi poco altro da aggiungere, come in Venezuela anche tutte quelle altre realtà dove la libertà di stampa ce n'è poca, è un gran peccato, noi da giornalisti chiaramente dobbiamo condannare queste cose perché è importantissimo riuscire a raccontare sempre al meglio quello che accade in una nazione, quello che accade nel mondo ed è chiaramente un dovere ed un diritto per ogni cittadino poter ascoltare le proprie fonti di informazione.
01:13:20In chiusura Marco Papaci, tra propaganda e giornalismo è veramente complicato parlare di paesi come il Venezuela.
01:13:51Il tempo di fare la denuncia dopo 20 minuti era stata immediatamente uscita con le sue gambe, però il mondo intero dichiarava che era stata arrestata.
01:14:04Tant'è esempio, io ho ricevuto mentre ero a Caracas decine e decine di telefonate dove mi dicevano qua tutti i giornali parlano dell'arresto di questa signora quando in realtà lei partecipava a comizi libera per le strade di Caracas.
01:14:19In mass media purtroppo in Italia, e mi dispiace tantissimo aver sentito quelle parole del ministro degli est italiano nel non voler riconoscere Maduro ma di voler riconoscere oggi Urrutia e ieri Guaidò, persone che si sono autonominate.
01:14:35Questo ovviamente è un altro discorso lunghissimo, dovremmo aprire una parentesi probabilmente di ore, ma purtroppo il tempo è tiranno e per stasera il nostro viaggio termina qui.
01:14:45Grazie a Marco Martino.
01:14:46Grazie a tutti quelli che ci hanno seguito.
01:14:48Grazie anche a te Marco Papaci per essere stato qui stasera.
01:14:50Grazie a voi, grazie per l'invito.
01:14:51Grazie Alessandro Fornaciari.
01:14:52Grazie e buona serata a tutti.
01:14:54E noi ci diamo appuntamento come sempre al prossimo martedì e buon viaggio a tutti.
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