«C'è la necessità di chiarire, anche in considerazione delle incertezze, inesattezze e grossolane contraddizioni che si sono verificate. Il mio ruolo non è quello di un passacarte, ma ho il potere e il dovere di interloquire con altri organi dello Stato, con altre istituzioni e ministri». Lo ha detto Nordio in aula alla Camera.
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NovitàTrascrizione
00:00Allora, questa notifica, pervenuta il giorno prima di quella fissata per le comunicazioni
00:08in Parlamento, per questo l'ho detto, è pervenuta il giorno prima della comunicazione
00:13che era stata programmata qui, ha determinato un momento di riflessione, perché sia in
00:23ossequio alla indipendenza e alle prerogative della magistratura, sia anche in ossequio
00:30in relazione alla posizione di indagato, che come tale, sapete, deve essere sempre assistito
00:36da un difensore, beh, presentarsi il giorno dopo senza avere quanto meno interloquito
00:42con chi di dovere, poteva essere un atto anomalo. Naturalmente ho dimostrato subito la disponibilità
00:48ad essere ascoltato il prima possibile, e infatti eccomi qua, proprio per chiarire
00:54questa vicenda sulla quale, come vedrete, ci sono state tantissime incertezze, tantissime
00:59inesattezze e anche talune grossolane contraddizioni da parte di uffici che vedremo.
01:07Prima di tutto è necessario stabilire i poteri del Ministro della Giustizia, così
01:14come sono disciplinati dagli articoli 2 e 4 della legge 237 e 12 per i casi analoghi
01:20a quelli in soggetto. Senza di questi capiremmo poco di quanto sta accadendo. In realtà si
01:26tratta di una disciplina molto complessa che fino ad oggi non ha mai trovato applicazione
01:31e sulla quale, come è noto, in questi giorni si è acceso anche un dibattito con diverse
01:35conclusioni tra i giuristi.