• l’altro ieri
Subito dopo la messa in onda dell'ultimo episodio della miniserie Lockerbie – Attentato sul volo Pan Am 103 con Colin Firth (è su Sky Atlantic e su Now, ma on demand si possono recuperare i precedenti), c'è un documentario da non perdere. Si intitola Lockerbie – La vera storia dell’attentato, e va in onda in esclusiva su Sky Documentaries alle 22.15. Vi proponiamo in anteprima un video di questo intenso racconto. Che ripercorre, attraverso le voci dei parenti delle vittime e degli abitanti della cittadina, le tappe del disastro aereo del 21 dicembre 1988. Oltre alle testimonianze di chi, per anni, ha condotto le indagini sul caso, cioè investigatori e agenti dei servizi segreti.
La ricostruzione dell'attentato di Lockerbie
La docuserie Sky Original in 4 episodi ricostruisce l’impatto che l’evento ha avuto sulle famiglie e ripercorre le molte tappe di una indagine complessa. Al centro della quale ci sono il governo americano e quello di Mu'ammar Gheddafi in Libia, in conflitto per interessi economici e politici. Fin dall’inizio è chiaro agli investigatori scozzesi che l'esplosione è stata generata dal plastico nascosto in un registratore a cassette Toshiba, custodito in una valigia nella stiva e comandato da un timer. E proprio tra i frammenti di una valigia rigida color rame ridotta in frammenti viene ritrovato, in circostanze non del tutto chiare, il reperto PT/35(b), un brandello del timer che, insieme all’etichetta di una giacca di tweed, conduce la ricerca dei colpevoli a Malta. E dall'isola in Libia.
La pista libica e la verità sulla strage
Questa pista porta all’individuazione di due colpevoli libici: l’agente segreto libico Abdelbaset al-Megrahi e Al Amin Khalifa Fhimah, manager della Libyan Arab Airlines. Per i quali Gheddafi, messo sotto pressione dalle sanzioni delle Nazioni Unite, concede l'estradizione, ma solo dieci anni dopo il fatto. E negando ogni coinvolgimento personale e del suo Governo. Il processo, che si tiene nei Paesi Bassi e secondo le leggi scozzesi, porta alla condanna solo di al-Megrahi, lasciando i parenti delle vittime spiazzati e senza la certezza che giustizia sia stata fatta. Nel 2009, alcuni incontri tra Tony Blair e Gheddafi conducono alla liberazione di al-Megrahi, ormai malato terminale, in cambio di affari tra i due Paesi, in particolare la compravendita di armi.

Non sono poche le testimonianze di chi crede che ragioni geopolitiche abbiano ostacolato la giustizia. E Jim Swire, padre di Flora, una delle vittime più giovani, è convinto che la pista libica non sia che una ricostruzione del governo americano, estromesso dallo sfruttamento del petrolio libico proprio da Gheddafi.
Non solo l'attentato di Lockerbie: le altre stragi
Certamente, in questa vicenda i cittadini comuni appaiono esposti a pericoli inimmaginabili. Trattati come pedine di pericolose partite a scacchi che si combattono a suon di stragi, usate come fossero un tragico linguaggio diplomatico. Il 5 aprile 1986, nella discoteca La Belle di Berlino, frequentata da americani, esplode una bomba che uccide 3 persone e ne ferisce 230, tra le quali 50 militari statunitensi. Alcuni elementi fanno della Libia la prima sospettata, e così tra il 14 e il 15 aprile il presidente statunitense Ronald Reagan ordina attacchi aerei su Tripoli e Bengasi. Il cui scopo sarebbe colpire bersagli terroristici, ma che uccidono invece diversi civili.

Il 3 luglio 1988, nello stretto di Hormuz nel Golfo Persico, una nave della marina militare americana di scorta alle petroliere del Kuwait abbatte un aereo di linea iraniano, scambiandolo per un aereo nemico all'attacco. Muoiono 290 civili innocenti. Reagan definisce il tragico fatto «un comprensibile incidente», mentre l’Iran promette vendetta. Infine, due settimane prima di Natale, l’ambasciata statunitense a Helsinki, in Finlandia, riceve una lettera che lancia un allarme: entro due settimane un volo Pan Am sulla rotta Francoforte - USA sarebbe stato colpito da una bomba. Tutte le sedi diplomatiche Usa ricevono l’allarme, così molti passeggeri allertati decidono di rinunciare al volo, che però non viene cancellato, si dirà poi, per non dar peso all’ennesimo allarme terroristico. Si affida quindi al destino la vita di centinaia di persone: i passeggeri del volo, ignari dell'allarme, e gli undici abitanti di Lockerbie che perderanno la vita quando l’aereo precipita sulle loro case. Jim Swire non ha mai creduto alla pista libica, e ritiene che l'attentato sia stato una vendetta da parte dell’Iran. Ma la verità sembra ancora lontana.

[amica-related]

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Sono uscito e ho acceso la torcia, accidenti, incredibile, c'erano corpi dappertutto, ovunque.
00:12Ho illuminato una siepe e sopra la siepe ho visto una ragazza.
00:19Era sdraiata, aveva una sola scarpa, non lo dimenticherò mai.
00:25Una scarpa con il tacco alto.
00:30Uomo
00:32Sono uscito e eco, non lo dimenticherò mai.
00:37Ho illuminato una sepe e sopra la sepe ho visto un corpo dappertutto.
00:44Era sdraiata, aveva una sola scarpa, non lo dimenticherò mai.
00:51Una scarpa con il tacco alto.
00:58Pensavo che avesse preso fuoco un'autocisterna di fronte a me sull'A-74.
01:10Poi un mio collega è uscito dal fumo e mi ha detto
01:14Colin, c'è un'aboraggine nella strada che porta a Sherwood Crescent.
01:18Avverti tutti in centrale.
01:21Abbiamo pensato che si trattasse di un aereo militare
01:25perché si esercitavano anche di sera.
01:27Ho detto, uno di quei ragazzi è precipitato.
01:50Le persone presenti erano confuse, quasi stordite.
01:56Si chiedevano perché l'esplosione si è sentita dall'altra parte della città.
02:00È stata troppo potente.
02:05In effetti era molto strano.
02:11Dopo cena siamo scesi per la collina.
02:15C'erano dei detriti sul ciglio della strada.
02:19Li abbiamo visti e ci siamo detti
02:21questo non era un aereo militare,
02:24questo era un aereo di linea.

Consigliato