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Era il 5 marzo del 1896 quando il fisico Guglielmo Marconi brevettò la radio per la prima volta: una scoperta che cambiò radicalmente la storia delle comunicazioni e che gli valse il premio Nobel per la Fisica nel 1909. La validità della scoperta di Marconi, però, fu riconosciuta solo quando il segnale riuscì ad arrivare oltreoceano, nel 1907.

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Trascrizione
00:00non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Buon giovedì 13 febbraio 2025,
00:11buongiorno ben trovati ad una nuova diretta di non solo Roma, una diretta che vi accompagnerà
00:17fino alle 14 di oggi, un'ora insieme per raccontarvi quello che succede di bello a Roma
00:24e nel territorio e devo dire che oggi sarà una puntata un po' particolare perché parleremo di
00:29un mezzo che ha letteralmente rivoluzionato il nostro modo di fare comunicazione, poi permettetecelo
00:36è inevitabile parlare della settimana più chiacchierata dell'anno che è quella del festival
00:41della canzone italiana giunto alla sua 75esima edizione, parleremo poi anche un po' di attualità,
00:48di donne che hanno fatto davvero la storia con delle scoperte incredibili e poi spazio e anche
00:53al territorio, andremo in maniera del tutto eccezionale oggi nel decimo municipio con Ostia
00:59TV, ma partiamo dall'inizio, era il 5 marzo del 1986 quando Guglielmo Marconi brevettò per la
01:08prima volta la radio, una piccolissima scatola che ha letteralmente fatto la rivoluzione nel
01:14nostro modo di comunicare anche nelle pagine devo dire più buie della nostra storia, la radio ha
01:19accompagnato soprattutto la comunicazione, ricordiamolo, durante la prima e la seconda
01:25guerra mondiale, per questa scoperta incredibile che ha tutto il sapore dell'italianità ancora
01:31oggi Guglielmo Marconi ricevette il Nobel per la fisica, ma soltanto nel 1909, quindi qualche
01:38anno dopo, cioè quando il segnale raggiunse oltre oceano, ma perché proprio oggi che è un giorno
01:44molto speciale, 13 febbraio si celebra la giornata mondiale della radio, perché è un giorno in cui
01:51è successo qualcosa di molto particolare, allora si è deciso di istituire a livello nazionale questo
01:57festeggiamento così importante, che cosa è successo il 13 febbraio e perché proprio oggi dobbiamo
02:03parlare di World Radio Day, lo chiediamo ad Enzo Mauri che è ovviamente un esperto in tal senso
02:08potevamo chiamare solo te Enzo, buongiorno, ciao buongiorno a tutti voi, oggi un po' svociato che
02:15per chi fa questo lavoro è una dannazione, però purtroppo succede, capita, un saluto a tutti i
02:22telespettatori di Radio Romagnolo, grazie, noi salutiamo te, allora scrittore, conduttore tv,
02:28speaker radiofonico, prolifico produttore di libri su questo tema, insomma per spiegare quante
02:35cose sei in grado di fare servirebbe una puntata intera, quindi ti do la parola per raccontarci
02:40perché il 13 febbraio è il World Radio Day, allora il 13 febbraio perché è appunto giornata mondiale
02:48della radio, proclamata nel 2011 dagli stati membri dell'Unisco e adottata nel 2012 dall'Assemblea
02:55Generale delle Nazioni Unite, questo giorno è stato scelto perché nel 1946 furono lanciati i
03:02primi programmi radiofonici dell'ONU dalla sede ufficiale di New York e quindi si decise questa
03:08come data, tra l'altro a proposito di date, visto che hai parlato di Guglielmo Marconi,
03:13Guglielmo Marconi riuscì a trasmettere oltreoceano il 12 dicembre di inizio 1900,
03:20che è tra l'altro la data, la mia data di nascita, il mio compleanno, quindi era scritto proprio nel
03:27destino. Io penso che tu sarai molto d'accordo con me Enzo nel definire questa piccola scatoletta
03:36come la rivoluzione del mondo della comunicazione, potrebbe anche essere corretto dire che è partito
03:43poi tutto quanto da lì, perché anche i grandi conduttori tv che noi conosciamo oggi sono passati
03:48per la radio, quindi insomma tutto porta alla radio. Sono passati dalla radio, dalla radio
03:55libera, dalla radio privata, come si suol dire, e non dimentichiamo un altro appuntamento importante
04:00perché quest'anno oltre al World Radio Day si celebrano i 50 anni di vita delle radio libere,
04:06delle radio private, perché non dimentichiamo che la prima radio libera iniziò a trasmettere il primo
04:12gennaio del 1975, anche se per molti viene considerata come prima radio libera perché
04:18aveva una programmazione molto più elaborata, insomma più completa. Se volete è Radio Milano
04:24International che nacque il 10 marzo del 1975 e poi nel giugno di quell'anno arrivò anche Radio Roma,
04:31non dimentichiamoci che è il nostro marchio prestigioso, quindi comunque anche Radio Roma
04:37con queste trasmissioni che andavano in onda soprattutto nel pomeriggio cominciò a farsi
04:43sentire, tra l'altro sottolegita, adesso smetto Elisa, lo so che quando parto... No, no, io sei ipnotico, quindi noi ti ascoltiamo con
04:52moltissimo piacere perché ci vuoi fare un tuffo nella storia molto importante, grazie Matteo ecco che ci ha fornito questa immagine.
04:59Radio Milano International, quindi come dicevo il 10 marzo del 1975 nacque Radio Milano International ritenuta la prima radio,
05:12anche se in realtà le cose non stanno proprio così, altre radio già strasmettivano prima del 1975,
05:19non dimentichiamo che fino alla storica sentenza del 28 luglio 1976 della Corte Costituzionale,
05:26che di fatto autorizzava le radio libere a trasmettere, fino ad allora le radio erano illegali,
05:33erano pirata, quindi in pratica poteva entrare da un momento all'altro nello studio televisivo, pure lì da te,
05:41ti arrestavano perché era illegale, capitava questo. Ti stavo dicendo che Radio Roma nacque sottolegita di Virginio Menozzi,
05:49che era l'uomo d'affari per così dire, che contribuì alla nascita di Radio Parma, ma poi decise di fondare una radio anche a Roma,
05:59appunto Radio Roma, quindi in pratica ebbe il merito di fondare non solo la prima radio al nord, diciamo così,
06:07ma anche una delle prime radio, se non la prima radio, anche al centro Italia.
06:12Al centro Italia che quest'anno la nostra radio compie, insomma arriva ad un compleanno molto importante,
06:19perché facciamo 50 anni, insomma è un traguardo devo dire molto molto importante.
06:26Secondo te a quanto ancora è in grado di influenzare la radio il mondo della comunicazione oggi?
06:32Siamo nell'area ipertecnologica, quindi magari è così, le persone si connettono un pochino di meno alla televisione e alla radio
06:40e sono più attaccate ai cellulari e ai social network. È ancora in grado di imprimere il suo messaggio la radio secondo te Enzo?
06:48Beh devi considerare che la radio ha questa grande capacità di potersi adeguare ai tempi e alle tecnologie.
06:54La radio si può ascoltare praticamente dovunque, dalla televisione, dal cellulare e via dicendo.
06:59Adesso il futuro della radio è il DAB, cioè la trasmissione in digitale.
07:04Tu considera che al momento sono 150 milioni in tutto il mondo i ricevitori DAB.
07:11Ci sono stati come la Francia, la Spagna, anche l'Australia che stanno facendo passi dal gigante.
07:18Ovviamente l'Italia è indietro, ma non avevo dubbi.
07:21Anche la Svizzera per esempio si sta dedicando al DAB, anche se sta pagando un pochino pegno in fatto di ascolti.
07:28Ma questo perché comunque gli ascoltatori si devono un po' adeguare a queste novità.
07:32Qui in Italia c'è la cosiddetta resistenza al cambiamento, per cui il fatto di dover ascoltare la radio attraverso un ricevitore digitale
07:43ancora non è entrato proprio nelle nostre corde.
07:46Si preferisce ancora l'FM, ma prima o poi ci dovremo adeguare.
07:49Perché comunque la radio innanzitutto non morirà, perché si continua a dire che la radio muore e via dicendo.
07:55Questa è cambiata da quando ho iniziato a farla io, ormai più di 40 anni fa, quasi 50 tra un po'.
08:03Ma era giusto anche così, la radio si adegua ai tempi e quindi va avanti.
08:09Comunque va avanti, su questo non ci sono dubbi.
08:11Poi dicevi che è una grande scuola.
08:13Vedi Carlo Conti, io penso che oggi affronterai ancora il discorso Sanremo.
08:20Infatti voglio anche un commento da parte tua, quindi tieniti pronto.
08:2530 secondi te li rubo su questo tema.
08:27Carlo Conti dicevi?
08:29Carlo Conti, che trasmetteva in una radio della Toscana che si chiamava Lady Radio,
08:34che era una delle prime radio, con lui c'erano poi anche quelli del suo giro,
08:38quindi i vari Pierescioni, Vanadiello e via dicendo che andavano a fare animazione.
08:43E l'anno scorso non dimentichiamo che fino all'anno scorso c'era Amadeus, anche lui nato con la radio.
08:49Gerry Scotti, che abbiamo visto sul palco dell'Ariston, anche lui nato con la radio.
08:53Ma questo perché? Perché la radio ti dà quegli strumenti per poter affrontare
08:58più o meno qualsiasi settore del mondo dello spettacolo.
09:01E quindi riesci a tenere i tempi, nel momento stesso in cui appunto hai fatto radio,
09:07hai i tempi anche televisivi, la capacità di poter riempire i buchi cosiddetti.
09:13È verissimo, una palestra incredibile.
09:16Tra le altre cose, per ritornare al World Radio Day, cioè che si celebra proprio oggi,
09:21tu pensa Enzo, sicuramente ora ce lo spiegherai un pochino meglio,
09:25è stato istituito come tema di quest'anno Radio Cambiamento Climatico,
09:29cioè si vuole tornare a sensibilizzare le nuove generazioni, ma anche ovviamente quelle un po' più anziane,
09:35sull'emergenza del cambiamento climatico, proprio perché lo strumento della radio
09:40sembra essere ancora il più efficace, no?
09:42Sì, beh, la radio considera che la si può ascoltare in qualsiasi momento, in qualsiasi situazione,
09:47mentre sei in cucina a preparare il sugo, via dicendo,
09:52la radio è sempre stata un ottimo sottofondo,
09:55ti permette di poterla ascoltare veramente in qualsiasi momento, in qualsiasi situazione,
10:00perché rispetto alla televisione non comporta la presenza dell'apparecchio televisivo.
10:04È vero che adesso esistono tante televisioni, fra cui la nostra, con appunto il segnale TV,
10:10però molta gente la radio la ascolta facendo altre cose, perché comunque questa è l'abitudine.
10:17E poi non dimentichiamo che gli italiani amano ascoltare la radio in automobili.
10:22In macchina, è vero, è vero.
10:24E quindi diciamo che si ricrea un po' la situazione dei primi tempi,
10:28quando la radio non si poteva vedere, perché negli anni settanta, figurati,
10:32se potevamo permetterci di fare una cosa del genere.
10:35All'epoca ci avevamo tutto analogico, avevamo a malapena il telefono grigio
10:40per poter contattare le persone o poterci far contattare.
10:44Adesso invece c'è la tecnologia e la radio comunque ti permette di poter usufruire
10:49appunto di questo canale in qualsiasi situazione, in qualsiasi momento.
10:54Ed è davvero straordinario. Enzo, siamo in chiusura,
10:57ma ti chiedo un commento di questo Festival di Sanremo 2025.
11:01Com'è? Ti sta piacendo?
11:04Allora, Elisa è tremenda perché lei sa che io non lo sto seguendo molto.
11:09Però vorrei un commento così, un passaggio.
11:13Allora, guarda, ti posso dire che comunque qualcosa l'ho vista,
11:17perché comunque inevitabilmente non voglio fare la figura di quelli che dicono
11:20«Ah, io non lo vedo» e poi alla fine ci cascano.
11:22Certo, certo.
11:23Però è un Sanremo molto professionale.
11:25Addirittura qualcuno l'ha definito un Sanremo democristiano,
11:29nel senso che comunque non ha sussulti, cioè fila tranquillamente
11:35perché Carlo Conti è un grandissima professionista.
11:38Però rispetto agli anni passati in cui ti dovevi aspettare da un momento all'altro
11:42che capitava qualcosa, un imprevisto e via dicendo,
11:45non sto qui a fare l'elenco, ma insomma ci arrivate da soli,
11:48quest'anno invece tutto fila liscio.
11:51Ieri Nino Frassi si è calato nella parte del disturbatore, del rompiscatolo,
12:01è chiaro che era tutto per parlare.
12:03Però gli è riuscito molto bene.
12:05Ma anche perché Nino Frassi, che è un altro grande professionista,
12:08che gli voglio dire, ha parlato facile.
12:10Per cui, ti ripeto, è un Sanremo, per chiudere,
12:15che sta dando di nuovo molto spazio alle canzoni
12:18rispetto agli anni passati in cui le canzoni venivano un po' marginalizzate.
12:23E questo ci piace molto.
12:26Ti ringrazio di cuore Enzo per la disponibilità nell'essere nostro ospite.
12:31Insomma, torneremo a disturbarti perché sai che il tuo racconto ci piace sempre molto.
12:36Grazie a tutti.
12:37Grazie, vado a recuperare la voce che l'ho lasciata di là.
12:40Adesso speriamo che torna.
12:42Ti do un grande abbraccio e un buon lavoro.
12:44Grazie Enzo, a prestissimo.
12:45Ciao a tutti.
12:49Non solo Roma.
12:50Le Notizie dalla Regione, con Elisa Mariani.

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