Sassari Il bacino del Cuga ridotto a una pozzanghera, vuoto e spettrale, con al centro piantato un gazebo giallo di Coldiretti, dove dovrebbe esserci l’acqua, fondamentale per il comparto agricolo, oggi simbolo di una crisi che rischia di compromettere irrimediabilmente il settore primario del territorio. Non poteva esserci luogo più rappresentativo per raccontare il dramma che stanno vivendo le campagne, soprattutto del nord-ovest della Sardegna e, in particolare, nella Nurra. Da qui si rilancia la protesta di un settore in ginocchio, con una manifestazione organizzata da Coldiretti Nord Sardegna con la presenza di esponenti dei Consorzi di bonifica interessati e i vertici dell’Anbi "Chiediamo alle istituzioni risposte immediate e finalmente una programmazione regionale a medio e lungo termine oltre a tutti gli interventi strutturali da troppo tempo attesi” sottolinea Marco Locci, direttore di Coldiretti Nord Sardegna. "Ci sono infrastrutture da realizzare ma anche realizzate e mai utilizzate - attacca Gavino Zirattu, presidente del consorzio di Bonifica della Nurra - Basti pensare che con l’immediato utilizzo dei reflui di Sassari che libererebbe 12 milioni di metri cubi all’anno. Poi chiudere l’interconnessione con il Coghinas che noi abbiamo già realizzato dal 2022 e realizzare la diga tra Pozzomaggiore e Suni che con poche decine di milioni di investimento risolverebbe tutti i problemi”. Nel Cuga attualmente ci sono 4 milioni di metri cubi dei 22 invasabili (e dei 10 dello scorso anno) nel Temo 15 (l’anno scorso erano 26), e sono risorse che servono a malapena a garantire l’idropotabile. Per iniziare la stagione irrigua ne servirebbero 30. Una delegazione dei rappresentati di Coldiretti sarà ricevuta a fine mattinata dalla prefetta Grazia La Fauci (servizio Giovanni Bua / video Mauro Chessa)
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NovitàTrascrizione
00:00Sul tema di Cuba in questo momento abbiamo 18 milioni di litri cubi, 19 milioni che ovviamente
00:05sono vincolati per l'uso idropotabile e a questo stato delle cose non si potrebbe iniziare
00:13neanche la stagione di Rigua, si sta cercando soluzioni alternative ma le soluzioni vanno
00:19create prima che arrivino questi fenomeni straordinari di siccità perché per combattere
00:25questi fenomeni bisogna intraprendere e fare delle opere che purtroppo in parte non sono
00:30state fatte, in parte non sono state concluse e in parte non sono state utilizzate quelle
00:34che sono state realizzate. Oggi il mondo agricolo è qui perché è in una grave situazione di
00:40criticità, siamo in assenza di acqua e senza acqua non possiamo produrre quindi noi chiediamo
00:45alle istituzioni una programmazione della risorsa idrica in tutta la regione in modo
00:51da poter avere l'acqua sufficiente per poter permettere agli agricoltori di stare sulle
00:57campagne e avere un dignitoso reddito dal loro lavoro, chiediamo alle istituzioni di
01:04avere soprattutto un'attenzione per quanto riguarda l'infrastrutturazione perché perdiamo
01:13il 50% dell'acqua e già senza perdere questo 50% avremmo già risolto pericolose delle
01:19nostre cose, maggiori invasi sarebbero necessari e l'interconnessione fra le dighe, queste
01:25sono le principali tematiche che noi poniamo all'attenzione delle istituzioni.
01:29Il problema dell'acqua purtroppo non è la prima volta che ci riteniamo a conoscenza
01:35perché è già da diversi anni che non si riesce a programmare per tempo, gli invasi
01:41conosciamo come sono, c'è una cattiva manutenzione, tantissime perdite, prima di arrivare all'azienda
01:47si parla quasi, a volte si supera il 50% che l'acqua va via, non abbiamo l'interconnessione
01:53fra gli invasi in modo che da poter recuperare quando l'invasa è piena invece di farla
01:57andare a mare, quindi sono tante problematiche che vanno in un'unica soluzione che è quella
02:03che l'agricoltore non riesce a programmare, non producendo l'agricoltore non si produce
02:07cibo e di conseguenza abbiamo tantissimi problemi per quanto riguarda il reddito aziendale,
02:14non si può andare avanti e arrivare al periodo delle semine e non si sa se possiamo seminare
02:20o no perché non siamo a conoscenza della quantità d'acqua che abbiamo a disposizione.