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Bologna, 19 feb. (askanews) - L'Emilia-Romagna rinuncia al percorso di autonomia differenziata. Lo ha annunciato il presidente della Regione Michele de Pascale durante l'Assemblea legislativa, segnando una svolta rispetto alla linea tenuta dal suo predecessore Stefano Bonaccini."Non condividiamo lo strumento, riteniamo che non serva differenziazione nelle competenze fra le Regioni - ha spiegato de Pascale -. In questo momento il dibattito a livello nazionale non è neanche particolarmente serio. E' evidente che la maggioranza della maggioranza di governo soffre questo provvedimento e sta cercando di metterlo da parte, mentre legittimamente la Lega pretende che vengano rispettati gli accordi di governo"."Secondo noi c'è un po' un gioco delle parti, un teatrino e non vogliamo impegnare l'Emilia-Romagna in questo dibattito poco produttivo - ha aggiunto -. Lo strumento è sbagliato, pensiamo che si possa perseguire l'autonomia in maniera non differenziata e amministrativa, non legislativa".Sulla discontinuità con Bonaccini, de Pascale ha rivendicato una scelta "autocritica": "Io ero parte di quel percorso come presidente dell'Anci Emilia-Romagna, è un cambio di orientamento basato sui fatti, non una questione pregiudiziale. Sono ormai 8 anni che si discute di autonomia differenziata e non ha portato a nulla. Durante la pandemia le Regioni hanno mostrato i limiti di andare ognuno nella sua direzione. Siamo davanti a scenari internazionali che dicono che serve un'Italia più forte in Europa, non un'Emilia-Romagna più autonoma rispetto al Paese".

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00:00Perché non ne condividiamo lo strumento, nel senso che riteniamo che non serva
00:05differenziazione nelle competenze tra le regioni, perché riteniamo che in questo
00:09momento il dibattito a livello nazionale non sia neanche particolarmente serio, è
00:13evidente a tutti che la maggioranza di governo soffre questo
00:18provvedimento e sta cercando di metterlo da parte, mentre legittimamente la Lega
00:22pretende che vengano rispettati gli accordi di governo,
00:25secondo noi c'è un po' un gioco delle parti, un po' un teatrino e non vogliamo
00:28neanche impegnare l'Emilia-Romagna in questo dibattito che rischia di
00:31essere veramente molto poco produttivo, quindi per noi lo strumento è sbagliato,
00:35pensiamo che si possa perseguire l'autonomia in maniera non
00:38differenziata e amministrativa, non legislativa, ma pensiamo anche che tutto
00:42questo percorso non porterà da nessuna parte.
00:44C'è chi dice che lei di fatto sconfessa Policini.
00:46Ma io ero parte di quel percorso,
00:48perché ero presidente della società nazionale dei comuni dell'Emilia-Romagna
00:51e quindi è un cambio anche di orientamento e di posizione che non è
00:56critico, è anche autocritico, lo dico con serietà, ma poi è basato sui fatti,
01:01non è una questione pregiudiziaria. Sono ormai sette anni, otto anni che si
01:06discute di autonomia differenziata, non ha portato a nulla, semmai le regioni
01:09durante la pandemia hanno mostrato a molti limiti di andare ognuna nella sua
01:14direzione. Siamo davanti a scenari internazionali che dicono che serve
01:17un'Italia più forte in Europa, non un'Emilia-Romagna più autonoma rispetto
01:21al paese e quindi non penso che sia in questo caso. Penso che stiamo facendo la scelta giusta.

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