TORINO (ITALPRESS) - Uno sguardo sulla Cina attraverso immagini realizzate tra il 1989 e il 2019. Un arco temporale di trent'anni durante il quale Olivo Barbieri, uno dei fotografi più innovativi e originali, ha colto le polarità e i contrasti di un Paese tra nette antitesi: frenesia e vuoto, postmodernità e antico. Dal 20 febbraio al 7 settembre 2025 Intesa Sanpaolo apre al pubblico alle Gallerie d’Italia di Torino la mostra "Olivo Barbieri. Spazi Altri", realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte e della città di Torino. Oltre 150 le opere esposte.
xb4/fsc/gtr
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00:00Uno sguardo sulla Cina attraverso immagini realizzate tra il 1989 e il 2019, un arco temporale
00:13di trent'anni durante il quale Olivo Barbieri, uno dei fotografi più innovativi e originali,
00:18ha colto le polarità e i contrasti di un paese tra nette antitesi, frenesia e vuoto,
00:24postmodernità e antico. Dal 20 febbraio a 7 settembre 2025, Intesa San Paolo apre al
00:32pubblico alle Gallerie d'Italia di Torino la mostra Olivo Barbieri, spazi altri, realizzata
00:38con i patrocinio della regione Piemonte e della città di Torino. Oltre 150 le opere
00:44esposte. Ho raccontato una Cina che praticamente non esiste più, perché è proprio un periodo
00:50di grande cambiamento, dalla Cina rurale alla Cina tecnologica, però questi primi
00:55due progetti, che si chiamano appunti di viaggio in Cina e paesaggi in miniatura, sono praticamente
01:01la piattaforma per tutto quello che è avvenuto negli altri 28 anni, dove parallelamente al
01:06racconto del grande cambiamento di questo paese, mi sono servito raccontando di tutte
01:11le possibilità tecniche e tecnologiche che avevamo a disposizione con le nuove tecnologie
01:16digitali. Infatti il progetto inizia con un sistema tradizionale analogico quasi ottocentesimo
01:20fino alle ultime immagini dove mi servono delle più furbite tecnologie digitali per
01:24raccontare appunto l'immagine del mondo. La mostra ripercuore 30 anni di lavoro che
01:29Olivo Barbieri ha svolto in Cina, dove l'indagine di un luogo, appunto il paese orientale, si
01:35intreccia con un'indagine del mezzo utilizzato per rappresentare quel luogo. Perché queste
01:41immagini? Perché sono una sintesi degli espedienti espressivi che Olivo Barbieri
01:47utilizza nella sua arte, che sono l'illuminazione artificiale, il fuoco selettivo e le riprese
01:53dall'alto che ha realizzato con gli elicotteri sulle grandi megalopoli cinese. Spazi altri
02:01e nuovo capitolo del progetto, la grande fotografia italiana a cura di Roberto Koch, con cui la
02:06banca celebra da 2022 i grandi maestri italiani della fotografia del Novecento, dopo Lisetta
02:13Carmi, Mimmo Iodice e Antonio Biasiucci. La casa della fotografia italiana senza dubbio
02:19è la sede torinese delle Gallerie d'Italia. Questo è nei fatti, tra l'altro il catalogo,
02:26primo catalogo pubblicato da Le Mandi dedicato alla collana della fotografia italiana, sembra
02:32chiudere un cerchio in maniera perfetta rispetto al ruolo e alla forza che la fotografia italiana
02:38rappresenta. Il binomio legato ai momenti espositivi, alla pubblicazione di libri d'arte
02:45e agli ospiti di caratura internazionale, ma orgogliosamente italiani, sembrano essere
02:49il sigillo perfetto all'identità delle gallerie torinesi.