• l’altro ieri
Nomi, cose e città, la puntata del 20 febbraio

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Buon pomeriggio e benvenuti a una nuova puntata di Nomi, Cose e Città, il mercoledì ormai
00:25lo sapete, focus su medicina e stili di vita, ma prima di anticiparvi i temi di oggi vi ricordo
00:32com'è possibile scrivere alla nostra redazione e quindi mandare in diretta le vostre domande per i
00:38nostri ospiti, per i nostri esperti, basta mandare un messaggio alla chat whatsapp, il numero è
00:43335-878-3600 oppure se preferite una mail all'indirizzo di postelettronica redazione
00:50chiocciolatgs.tv e quindi sono pronta qui con il cellulare in mano per accogliere appunto tutti
00:57i vostri quesiti. I temi di oggi, parliamo di epilessia, il presidio aiuto materno dell'ASP di
01:04Palermo è diventato punto di riferimento per oltre 700 tra bambini e adolescenti che soffrono
01:09di questo disturbo o che hanno avuto degli episodi e poi nella seconda parte spazio alle
01:16patologie respiratorie dell'anziano, parleremo di asma e di bronchite, lo faremo con il direttore
01:22di ipnomologia del Policlinico di Palermo ma di tutto questo parleremo tra poco.
01:26Torna il Carnevale di Sciacca, il più antico in Sicilia, il più allegro d'Italia. Cinque
01:39corsi mascherati con imponenti carri allegorici, spettacoli per bambini con Carolina e Salvo e
01:44Giorgia, il concerto di Darjean D'Amico e tanti ospiti. Carnevale di Sciacca 22, 23 e 28 febbraio,
01:511 e 2 marzo. Biglietti nei punti vendita autorizzati su ticketsms.it e su carnevalesciacca.it.
01:58Agenzia Italia Risarcimento è la soluzione per risolvere controversie per incidenti stradali,
02:08casi di malasanità e per tutti i tipi di risarcimenti. Sei stato vittima di malasanità?
02:14Un'equipe di medici verifica gratuitamente eventuali responsabilità. Non perdere tempo,
02:18chiamalo 091 39 38 66 e fissa un appuntamento e ricorda che entro i dieci anni puoi sempre
02:26richiedere un risarcimento. Agenzia Italia Risarcimento, a fianco del danneggiato.
02:32Da oltre mezzo secolo, Nupi è al servizio del vostro riposo. Venite a provare le poltrone 2,
02:393, 4 motori. Alzarsi non è mai stato così facile, ma ancor meglio potrete riposare comodamente come
02:47se foste nel vostro letto. Questa potrà essere tua con delle piccole comode rate a partire da
02:5335 euro al mese. Vi aspettiamo nella nostra nuova sede di Palermo, in Viale Regione Siciliana 8976.
03:01Nupi, per chi ama sognare.
03:10Ciao, ciao, come stai? I bimbi stanno bene? Guarda, Maria, Maria, Maria!
03:32Maico, riscopri il piacere di sentire.
03:35Le cure domiciliari per chi ti è caro. Svolgiamo con impegno e serietà tutte le attività sociosanitarie
03:44in equip per garantire il sostegno ai malati e ai loro familiari. Tutti hanno diritto di ricevere
03:50l'assistenza domiciliare convenzionata in cure palliative. La Samo è operativa con proprie
03:57strutture sanitarie. Visita il nostro sito www.samoonlus.org o le nostre sedi di Palermo,
04:04Catania, Agrigento, Trapani.
04:06Dal 27 febbraio al 4 marzo a Castel Daccia, l'associazione Carnevale Castel Daccese Pettino
04:16Clemente vi invita a una grande manifestazione che celebrerà la storia di un carnevale che,
04:21conservando la magia e la vitalità in ogni edizione, attraversa generazioni da oltre
04:26100 anni. Carnevale Castel Daccese. Sabato 1 marzo sagra del cannolo con degustazioni
04:32gratuite. Domenica 2 marzo e martedì 4 marzo sfilate dei grandi carri e gruppi appiedati.
04:38Carnevale Castel Daccese, un ponte tra passato e futuro.
05:02RHS diventa special. Vieni a scoprire tutte le novità nel mondo della gelateria, della
05:19pasticceria e del bakery dal 2 al 5 marzo nella edizione speciale di Ristora Hotel Sicilia.
05:24L'evento dedicato ai professionisti del settore. Una grande vetrina per presentare le ultime
05:30tendenze, tecnologie e innovazioni. Centro fieristico Sicilia Fiera di Mr. Bianco Catania.
05:35Invito gratuito per gli operatori del settore su www.specialrhs.it. Organizzazione a cura di Expo
05:43Mediterraneo. Ed eccoci pronti per affrontare il primo tema di oggi. Ve lo anticipavo prima,
05:53si parla di epilessia. Sono oltre 5 mila le prestazioni effettuate lo scorso anno
05:58dall'ambulatorio per l'epilessia dell'unità operativa complessa di neuropsichiatria infantile
06:03dell'ASP di Palermo. La struttura ospitata nei locali del presidio aiuto materno è il punto
06:09di riferimento per oltre 700 tra bambini e adolescenti che soffrono o hanno avuto
06:14degli episodi di epilessia. Ne parliamo subito con il mio ospite, che saluto,
06:19il responsabile di neuropsichiatria infantile dell'ASP di Palermo, Francesco Vitrano. Buon
06:23pomeriggio. Allora dottore, partiamo con lo spiegare che cos'è l'epilessia. Cerco di
06:30rappresentarlo in maniera molto semplice. Immaginatevi che il nostro sistema nervoso
06:35centrale è regolato da una serie di forze elettriche che si mantengono in equilibrio
06:38fra di loro. Per tutta una serie di situazioni, che possono essere lesioni oppure alterazioni
06:44strutturali del sistema nervoso centrale, questo equilibrio fra le forze inibitorie e quelle
06:50eccitatorie può venire meno e quindi si possono manifestare delle situazioni in cui lo squilibrio
06:56elettrico dà vita ad una crisi epilettica. Quando le crisi epilettiche sono ripetute e sono dovute
07:02a situazioni proprio strutturali del sistema nervoso centrale si parla di epilessia. È una
07:07patologia molto diffusa, ci sono più di 600.000 persone che soffrono di epilessia in Italia e
07:1435.000-40.000 in Sicilia ed è una patologia che colpisce frequentemente l'età dello sviluppo.
07:22Spesso, e questo è l'aspetto più importante, se la diagnosi e la cura avviene precocemente,
07:27le crisi poi scompaiono nell'età dello sviluppo quando i bambini diventano adulti. Lei parla di
07:34crisi, quali sono nel dettaglio i sintomi veri e propri? Le crisi hanno una semiologia molto
07:41differente fra di loro. È chiaro che tutte le volte che una parte del sistema nervoso centrale
07:47viene interessato da uno squilibrio elettrico, la parte del nostro corpo che viene governata
07:52da quell'area ha una serie di fenomeni che possono essere motori, sensitivi, senza motori e così via.
07:59La crisi che noi siamo abituati di più a immaginare, quella che fa parte di più dell'immaginario delle
08:06persone è la crisi di grande male, che è una crisi in cui il soggetto perde la coscienza, ha una prima
08:13fase di ipertono generalizzato e poi delle clonie. È una cosa che quando si verifica non è molto
08:20bella da vedere. Le crisi possono essere però anche parziali oppure interessare soltanto dei
08:25momenti di piccola perdita di coscienza come le crisi di assenza. Come si arriva alla diagnosi
08:31di epilessia? La diagnosi è data da due elementi. Il primo è quello che spesso i genitori notano
08:40nei bambini delle manifestazioni che appunto sono le crisi, soprattutto quando sono nella
08:48semiologia praticamente più eclatante. Dopodiché la diagnosi si fa attraverso un vecchio esame che
08:54però mantiene ancora una sua validità storica e clinica che è l'elettroencefalogramma che non è
08:59altro che una valutazione proprio dell'equilibrio elettrico del sistema nervoso centrale. Vengono
09:06amplificate proprio le tracce elettriche quindi è possibile vedere se ci sono delle anomalie
09:11specifiche da cui partono le crisi. Adesso si parla di cure, di terapie per questa patologia
09:17e a che punto siamo? Guardi, l'epilessia ha una valenza storica molto significativa. Prima le
09:26persone che erano ammalate di epilessia venivano in qualche modo tacciate e questo è un aspetto
09:32importantissimo di essere incombutta col maligno, di manifestare tutta una serie di cose pericolose
09:41e poco piacevoli e questo lascia a questa patologia anche un retaggio di credenza molto
09:47difficile da accettare. In realtà quello che noi adesso siamo in grado di fare è che una
09:54diagnosi precoce e una cura, soprattutto farmacologico, in alcuni casi chirurgica, può
09:59portare ad un completo controllo delle crisi e quindi ad un netto miglioramento dello stato
10:05di vita del paziente. Lei ha parlato prima del target dei pazienti, cioè si verifica soprattutto
10:11nei bambini. Ecco, come mai? Perché il sistema nervoso centrale nei bambini è ancora in una
10:19fase evolutiva e quindi è più facile che si creano momenti di squilibrio elettrico. Poi ci
10:25sono delle sindrome che proprio si manifestano, per dirla in maniera assolutamente banale, in
10:31un periodo di sviluppo e che poi successivamente, nel momento in cui il soggetto va incontro ad
10:37una maggiore maturità del sistema nervoso centrale, si determina proprio un controllo delle crisi e
10:43una scomparsa quindi della patologia. Qual è il ruolo che svolgete all'interno del Presidio
10:49Aiuto Materno? Ho ricordato prima che sono oltre 5.000 le prestazioni effettuate lo scorso anno
10:53e 700 i pazienti, quindi tra bambini e adolescenti, che trattate. Ma il punto da cui siamo partiti è
11:01quello di considerare il paziente epilettico persona e quindi non considerarlo soltanto nel
11:08momento delle crisi. Lei immagini che un paziente epilettico ha un vissuto terribile, cioè quello
11:13di immaginare che da un momento all'altro, in qualsiasi momento della sua vita, in qualsiasi
11:17posto si trova, può perdere consapevolezza di sé e quindi essere invalida dagli altri. Considerarlo
11:24persona significa in qualche modo occuparsi non solo della sua patologia, ma anche della sua
11:30integrazione nel contesto scolastico e cercando in qualche modo di evitare e superare tutte quelle
11:39credenze che portano proprio ad un'individuazione del paziente epilettico e purtroppo alla non
11:44integrazione. Per cui abbiamo lavorato moltissimo nel tentativo, per esempio, di fare dei corsi di
11:50formazione con le scuole per cercare di far capire come la crisi epilettica è di solito un processo
11:55che si può autolimitare e il bambino con epilessia ha pieno diritto di frequentare una scuola come
12:01tutti gli altri. E come sono andati questi informi? Sono andate abbastanza bene. L'ambulatorio,
12:09grazie anche alle linee guida dell'Alice, ha dato informazioni a molte scuole. Abbiamo molti
12:15bambini che sono seguiti a scuola e che hanno risultati positivi. Chiaramente ci occupiamo
12:24anche di tutto l'aspetto neuropsicologico, perché qualche volta le crisi epilettica si accompagnano
12:29ad altre disabilità cognitive o di funzionamento e quindi anche questo aspetto è un aspetto che va
12:34in qualche modo tenuto in debita attenzione. Arrivano delle domande per lei, dottore. Ci
12:42scrive un nostro telespettatore che vuole sapere se l'epilessia è reditaria. Oggi sempre di più si
12:51scopre che molte delle sindrome epilettiche hanno una base genetica. L'apporto della diagnosi
12:59genetica nell'epilessia è diventata sempre più importante e ultimamente proprio si stanno
13:04tipizzando delle sindrome che prima sembravano incomprensibili e che invece vengono richiamate
13:11proprio ad una base genetica familiare. Poi arriva anche una domanda da una neomamma. Ci
13:17chiede se è possibile effettuare un esame già a una bimba di nove mesi e se è possibile prevenire
13:23le crisi epilettiche. L'elettroencefalogramma può essere fatto anche su bambini piccolissimi.
13:30Noi li facciamo addirittura in associazione con le parti di neonatologia dell'Asp. Li facciamo
13:37addirittura nelle parti di neonatologia, quindi bambini che sono nati in qualche modo pretermine.
13:42Ci sono tutta una serie di condizioni che in qualche modo possono predisporre al manifestarsi
13:49di una crisi epilettica come per esempio l'ipertermia oppure la mancanza di sonno o altre
13:54situazioni. Però chiaramente se ci troviamo di fronte ad una sindrome l'unica possibilità è il
14:01trattamento farmacologico. Stiamo vedendo delle immagini dell'inaugurazione della
14:07panchina viola. È un'inaugurazione avvenuta proprio all'interno dell'aiuto materno di Palermo.
14:13Raccontiamo qual è stato l'obiettivo e di che cosa si tratta. Allora la panchina viola è un
14:19simbolo. È un simbolo che è stato scelto dalla Lega Italiana contro l'epilessia e lo slogan è
14:26metti in panchina l'epilessia, cioè in qualche modo considera considera come un aspetto che può
14:33accompagnare la vita quotidiana del paziente ma che non deve sconvolgere e inficiare la vita
14:39quotidiana del paziente. Per me è un simbolo e per l'ASP6 è un simbolo, ne parlavamo anche col
14:46direttore sanitario il dottore Levita che è venuto proprio all'inaugurazione, perché questo è il
14:50terzo anno che noi partecipiamo alla giornata contro l'epilessia ed è una testimonianza di
14:55quanto in questa giornata ricordiamo che ci occupiamo di questo tema tutti i giorni, ogni
15:01giorno, svolgendo proprio attività cliniche, attività di tipo terapeutica su molteplici
15:08bambini che si rivolgono a noi. Il nostro ambulatorio è rimasto purtroppo uno dei pochi
15:15territoriale a funzionare sul piano dell'elettroencefalografia e quindi ci arrivano
15:20bambini non solo da Palermo ma anche da tutta la provincia e adesso la direzione aziendale
15:26sta in qualche modo proprio sostenendo anche un ampliamento di questo ambulatorio proprio per
15:31occuparci anche di un'altra fetta di patologia o di condizione che è collegata con l'epilessia,
15:38cioè disturbi del sonno che qualche volta possono essere in comorbidità.
15:41Ecco ricordiamo intanto, li vedete i nostri contatti il 335-878-3600 per fare le vostre
15:49domande al nostro ospite, intanto le dico si parla di paziente ma spesso dietro il paziente
15:56c'è comunque una famiglia che deve affrontare e sorreggere il bambino in questo caso che soffre
16:02di epilessia, ecco che storie arrivano da lei e soprattutto c'è un aiuto anche nei confronti
16:07dei familiari, dei genitori. Questo è un approccio che per noi neuropsicatori infantili è fondamentale,
16:13il paziente è un bambino inserito in un contesto familiare e tutte le considerazioni che facciamo
16:18sul bambino tengono conto anche del suo mondo relazionale e soprattutto del rapporto con i
16:24genitori che hanno una funzione e una responsabilità nella sua cura quotidiana, quindi è chiaro che è
16:30assolutamente importante aiutare i genitori a considerare questo aspetto come un aspetto
16:36importante, ma non come un aspetto che in qualche modo possa inficiare il rapporto con il bambino,
16:44noi abbiamo avuto per esempio delle situazioni in cui il vissuto di malattia rispetto all'epilessia
16:50non superato ha determinato per esempio dei comportamenti protettivi da parte dei genitori
16:55e questo poi ha determinato effetti secondari sul piano relazionale, quindi è chiaro che noi
17:01ci occupiamo del bambino, ma consideriamo sempre il bambino all'interno del contesto familiare e
17:06che la famiglia ha una grande importanza e un grande bisogno di conoscere, perché è chiaro
17:12che conoscere e quindi superare le vecchie credenze può portare diciamo più facilmente
17:18ad andare avanti a vedere quel bambino al di fuori della sua patologia. Arriva una domanda
17:24da una nostra ascoltatrice che ha scritto un messaggio whatsapp al 335 87 83 600,
17:29Lina ci chiede ogni quanto si controlla l'acido valproico? L'acido valproico si controlla rispetto
17:39alla condizione clinica del paziente, se c'è una situazione di compenso e la terapia ormai è stata
17:44instaurata cioè si è già arrivata ad una situazione in cui si è arrivato allo steady state della
17:49terapia si può anche controllare una volta ogni 6 mesi o ogni anno, poi chiaramente quando invece
17:54si inizia una terapia questi controlli possono essere più frequenti. Ci chiedono anche com'è
17:59possibile accedere ai servizi dell'aiuto materno? L'aiuto materno adesso ha un servizio unificato,
18:07è possibile telefonicamente o via mail chiedere sostanzialmente una prenotazione, è abbastanza
18:14facile. Prima diceva che comunque l'aiuto materno si occupa non soltanto dei casi di Palermo ma
18:20anche di una fetta importante della provincia, avete avuto o comunque avete verificato un
18:26aumento di casi tra i bambini? L'aiuto materno si occupa di Palermo e provincia, ma arrivano
18:34anche da fuori, perché diciamo l'elettronicefalografia e soprattutto l'elettronicefalografia clinica non
18:40viene fatta diciamo abbastanza frequentemente. E' chiaro che aumentando l'attenzione aumentano
18:47i casi e aumentano i casi soprattutto in quelle situazioni misconosciute in cui sebbene non si
18:54possa definire proprio un quadro da epilessia, si sono manifestate delle crisi e quindi è importante
19:00che si faccia un accertiamento e un approfondimento diagnostico. E sotto questo punto di vista con le
19:06scuole farete altri progetti? Ne avete in corso già altri? Sì, l'idea di continuare a lavorare con
19:11le scuole è un'idea a cui tengo molto perché è importante che il bambino epilettico come tutti
19:20gli altri bambini che hanno patologie specifiche salvaguardino il loro diritto all'integrazione
19:25scolastica. E quindi con le scuole comunque continuerete questa collaborazione? Sì, in
19:31definitiva bisogna proprio tranquillizzare gli insegnanti e soprattutto aiutarli a capire che nel
19:40momento in cui si verifica una crisi loro possono essere di supporto, addirittura se c'è una
19:46liberatoria possono somministrare alcuni farmaci proprio per bloccare la crisi. Ma contemporaneamente
19:51è importante che poi lavorino sul dopo. Il nostro slogan è quando si vede si conta, perché l'idea
19:56è che il bambino poi possa raccontare questo evento della sua vita come un evento, ahimè,
20:03doloroso ma anche naturale e gli insegnanti dovrebbero svolgere un ruolo molto importante
20:08proprio nell'aiutare gli altri bambini a comprendere e a stare e a creare proprio
20:14quella rete affettiva e di relazione che è assolutamente importante. Ma ci sono dei
20:18campanelli allarme che ci fanno capire che sta per arrivare una crisi? Si può capire prima? In
20:24alcune condizioni sì, cioè esistono delle crisi che partono con una semiologia parziale e quindi
20:31il bambino ha un'aura, cioè sente degli elementi. Qualche volta invece la crisi è improvvisa.
20:37È improvvisa, quindi comunque è sempre il paziente che deve avvisare, un genitore non può capirlo
20:42prima. Qualche volta il livello di consapevolezza, per esempio come nelle crisi di assenza, che
20:46possono essere anche molteplici durante il giorno, il livello di consapevolezza del paziente rispetto
20:51alla crisi può essere anche molto sfumato e quindi devono essere i genitori o chi si occupa di lui
20:57a notare che ci sono questi momenti di stop. Che cosa si augura per il futuro della patologia
21:04ovviamente a L'Aspe e quindi comunque a Palermo e provincia? Di migliorare che cosa? Prima di tutto
21:08il mio augurio è che tutte le credenze sull'epilepsia vengano bene. Perché ci sono ancora? Ci sono ancora
21:16e sono delle credenze che purtroppo hanno in alcune situazioni, ci sono anche dei casi giuridici
21:21specifici e in alcune situazioni hanno proprio marchiato con uno stigma speciale dei pazienti
21:30e questo chiaramente è assolutamente una cosa che mi auguro finisca. E poi l'aspetto importante è che
21:38continuino gli approcci terapeutici che stiamo avendo, sia quelli farmacologici o neurologici,
21:44con la farmacologia riusciamo a controllare molte delle crisi e che quindi i soggetti con
21:49l'epilessia possono avere una vita assolutamente naturale. Possono essere persone che come tutti gli
21:54altri vivono la loro patologia ma non delimitino la vita per la loro patologia. Ma perché secondo
22:03lei ancora ci sono queste credenze sulla patologia, sull'epilessia? Perché storicamente
22:08prima chi aveva una crisi epilettica veniva immaginato come una persona che aveva a che
22:16fare o col maligno o col Dio e quindi ci sono degli aspetti che non sono facili da superare.
22:27Lei pensi che, questo è un dato che può essere folcloristico, quando io ho iniziato la specializzazione
22:40all'aiuto materno nello stesso quartiere c'era una parrocchia che si occupava di presenze
22:49demoniache, c'erano pazienti che venivano anche da lì, erano un po' indecisi. Queste
22:54sono credenze popolari che è molto difficile riuscire a debellare, anche perché è chiaro
23:01che l'epilessia è qualcosa che ti mette a confronto con una paura ancestrale che
23:07a certa volta non è facile da superare. Però ci sono anche delle storie positive,
23:11ne ha qualcuna, una in particolare che ricorda di un bambino che l'ha superata e che magari
23:17adesso ha realizzato un sogno? Guardi, rimango molto legato ad un racconto, io ho fatto la
23:24tesi su una sindrome epilettica molto particolare che è la Landau-Kleffner, è una sindrome
23:29epilettica che arrivato ad un certo punto determina una condizione di afasia, la mia
23:34era una tesi sperimentale, io poi andai a lavorare in un posto fuori dalla provincia
23:39di Padermo e incontrai il ragazzo su cui avevo fatto la tesi che adesso lavora in un'attività
23:45col padre, ha superato brillantemente una famiglia e di questo momento così difficile
23:51la sua vita è soltanto un ricordo. Grazie mille per aver condiviso con noi anche questa
23:57storia, grazie mille in bocca al lupo e buon lavoro per tutto, grazie ancora. Adesso apriamo
24:05una parentesi, ci occupiamo di influenza, influenza stagionale ma non solo, anche di
24:10morbillo perché abbiamo avuto proprio in Sicilia un boom di casi e sentiamo l'intervista al
24:17professore Antonio Cascio, direttore di malattie infettive del Policlinico di Palermo e dopo
24:23andiamo in pubblicità. Influenza stagionale, qual è la situazione in questo momento? La curva
24:29fortunatamente è cominciata a scendere, i casi di sindrome sinuinfluenzali che vengono registrati
24:35giornalmente sono in diminuzione però questo non significa che non vedremo tantissimi altri
24:43casi di influenza e polmonite nelle prossime settimane, di fatto per i prossimi due mesi
24:49ancora continueremo ad osservare casi di sindrome sinuinfluenzali e anche casi che
24:56si dovranno complicarsi quindi diciamo che la raccomandazione a vaccinarsi ancora sussiste
25:02per le persone più anziane e fragili. Sono colpiti sia i giovani che gli anziani però
25:07generalmente sono gli anziani quelli che più frequentemente poi vanno in ospedale insomma
25:16e poi ci sono tutti i bambini che hanno queste sindrome sinuinfluenzali o hanno l'influenza e
25:22possono avere anche delle piccole complicanze ed è per questo che affollano i reparti infettivi e
25:28pediatriche. Purtroppo la vaccinazione quest'anno in tutta Italia non è andata per nulla bene,
25:34i tassi di copertura vaccinali sono stati bassini soprattutto per le persone più anziane e questo
25:42chiaramente non è stato una cosa buona e sono stati più bassi rispetto all'anno scorso,
25:48rispetto agli anni che si sono avuti subito dopo il covid. Perché secondo lei? Ma un po'
25:55c'è la paura sempre della vaccinazione da parte di alcune persone, la disattenzione,
26:04pensare ma io magari ho fatto l'anno scorso il vaccino, lo stesso mi sono avuto qualche influenza,
26:13in realtà sappiamo bene come questi sindrome influenzali possono essere causati non solo dal
26:20virus influenza ma anche da tanti altri virus. Altro dato preoccupante che riguarda proprio la
26:27Sicilia è quello sul morbillo, boom di casi nella nostra regione, qual è la situazione?
26:33Il morbillo purtroppo lo stiamo cominciando a rivedere, diciamo che nel mese di gennaio di
26:41quest'anno in Sicilia ci sono stati 29 casi, la metà di tutti i casi nazionali, quindi diciamo
26:47c'è un allarme morbillo ovviamente perché da 29 casi in un mese in tutta la Sicilia potrebbero
26:52sembrare pochi ma in realtà non tutti i casi vengono notificati e in ogni caso è un allarme
27:02perché in un caso può contagiare altre persone e questo è dovuto al fatto che anche qui la
27:08copertura vaccinale nei confronti del morbillo in Sicilia è stata ed è leggermente inferiore
27:14rispetto a quelle di altre regioni italiane, si dovrebbe raggiungere il 95 per cento, si raggiunge
27:20circa il 93, 92 per cento, quindi questo determina chiaramente il fatto che ci siano tante persone
27:28suscettibili e il fatto che ci si possa ammalare di morbillo, morbillo che può avere delle gravi
27:33complicanze, anche le encefalite, la polmonite e sono complicanze che purtroppo possono portare
27:40anche a morte, quindi occorre parlare con quelli che bevengono trasmissioni come queste, spiegare
27:45che il morbillo così come altre malattie infettive preveniti col vaccino possono avere delle gravi
27:51complicanze e quindi sensibilizzare le persone alla vaccinazione.
28:21Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
28:51D'amore tra quanto stacchi che dobbiamo andare da Demma? Dai amore fammi giocare, anzi gioca con me. No vabbè
28:56dai tranquillo ordino tutto tramite l'app Demma Delivery. Vabbè.
29:04Grazie.
29:06Ma che fare?
29:08Ah amore ma sono arrivate le cose che abbiamo ordinato. Un'ora fa? Oh ma sembra una pozione.
29:14Ma non male che io stiamo nella zona piccola. Dai gioca solo, gioca solo, gioca.
29:22Teatro Imperia Monreale. Parte la nuova stagione teatrale gennaio maggio 2025. Preparatevi ad assistere a spettacoli di altissimo livello.
29:37Sì lo so, sono arrivato troppo presto, ancora non c'è nessuno, ma non posso rischiare di perdere questi spettacoli.
29:44Ah a proposito, passaparola.
29:47Ritorna la rottamazione a costo zero dei fratelli Casesa. Con ritiro e cancellazione del pubblico registro automobilistico a costo zero.
29:56Siamo specializzati da più di 35 anni nel recupero e nel trattamento delle auto da rottamare.
30:02Il meglio dei ricambi auto usati a prezzi concorrenziali. A Palermo via Comandante Simone Gulì 82, zona Cantiere Navale e in viale Regione Siciliana 7631, parallela autostrada Palermo Catania.
30:15Hai in mente di aprire un'attività o di espandere il tuo franchising? Sei un ente pubblico e devi partecipare ad una gara?
30:22Siamo qui per te. Progetti e preventivi gratuiti con la nostra esperienza e professionalità al tuo servizio.
30:29Siamo presenti al MEPA, il mercato elettronico della pubblica amministrazione.
30:34Acquisto da noi in tutta sicurezza e con la garanzia di una consulenza specializzata.
30:39Chiamaci oggi stesso. Arredamenti e attrezzature. Trasformiamo il tuo sogno in una realtà.
30:49E rieccoci in studio pronti per affrontare il secondo tema di oggi, spazio alle patologie respiratorie dell'anziano.
30:58Parleremo di asma, di bronchite ma non solo, anche di polmonite bilaterale che ha colpito Papa Francesco proprio in questi giorni.
31:06E ne parliamo con il nostro ospite che saluto, il professore Nicola Scichilone, direttore di pneumologia del Policlinico di Palermo.
31:14Buon pomeriggio, professore.
31:16Partiamo dall'asma, professore. Intanto è una patologia che non si associa spesso all'anziano, eppure colpisce anche l'anziano.
31:24Che cos'è? Quali sono i sintomi?
31:26Sì, nell'immaginario comune l'asma è la patologia del bimbo o del giovane adulto.
31:32Difficile quindi immaginare che l'asma possa anche essere presente o manifestarsi per la prima volta in età avanzata.
31:41Ma in realtà i dati epidemiologici, ovvero i dati di prevalenza, dimostrano che l'asma è presente tanto nell'anziano quanto nel bimbo.
31:52Purtroppo però nell'anziano è gravata da maggiori complicanze.
31:59E quindi il primo messaggio che deve passare è quello di riflettere sulla possibilità che l'asma possa manifestarsi, la sintomatologia quindi asmatica, anche nel soggetto anziano.
32:14I sintomi di fatto sono non diversi da quelli del giovane, ovvero la difficoltà respiratoria,
32:22che spesso per il paziente asmatico si presenta con un andamento capriccioso, con delle fasi che noi chiamiamo di remissione e delle fasi di reacutizzazione.
32:36E questi sintomi sono caratterizzati dalla costrizione toracica, dal respiro sibilante, quindi la presenza di sibili, fischi al petto, da tosse che più spesso è secca, quindi non accompagnata dall'emissione di muco.
32:54E chiaramente quindi non vi è una grande differenza rispetto a quello che vediamo comunemente nei bimbi o nei giovani.
33:03E' chiaro che siamo tutti noi portati a confondere questi sintomi attribuendoli ad altre patologie ed è chiaro che se quindi non inquadriamo correttamente la patologia rischiamo di non trattarla correttamente.
33:19Questo è il vero problema dell'asma nell'anziano.
33:22Ecco, come si arriva alla diagnosi nell'anziano?
33:24Anche qui la diagnosi segue lo stesso ragionamento del giovane.
33:30Ovviamente il paziente che si rivolge al medico viene visitato e quindi già l'esame obiettivo, l'esame fisico del paziente mostra lo stesso reperto, lo scultatorio, cioè la presenza del broncospasmo cosiddetto.
33:46Quindi dei sintomi o meglio scusate dei segni che sono tipici, quindi un respiro sibilante, la presenza dei sibili.
33:55Quindi noi già sospettiamo la presenza di asma e naturalmente la conferma si ha con l'esame spirometrico.
34:03La spirometria e l'esame cardine rimane l'esame principe nella diagnosi che ovviamente in mani esperte consente di riconoscere i segni dell'ostruzione bronchiale e della variabilità dell'ostruzione stessa.
34:21Quindi la diagnosi non è, diciamo il percorso diagnostico non è diverso nell'anziano rispetto al giovane.
34:28Come si tratta però nell'anziano, professore?
34:30Qui possono emergere dei problemi, nel senso che le raccomandazioni nazionali o internazionali sulla gestione dell'asma nell'anziano seguono o meglio estrapolano quanto facciamo già nel soggetto giovane o adulto.
34:50Tuttavia il trattamento dell'asma nell'anziano è in qualche modo gravato dalla presenza di patologie concomitanti e di farmaci concomitanti.
35:05Quindi il medico deve tener conto di potenziali interazioni tra i farmaci anti-asmatici e farmaci non respiratori o patologie non respiratorie.
35:17Quindi in qualche modo i cardini della terapia dell'asma sono gli stessi della terapia inalatoria nel giovane ma dobbiamo tenere conto di una situazione un po' più complessa perché raramente il paziente anziano soffre di un'unica patologia quale l'asma o raramente non assume altri farmaci.
35:44Altra patologia è la bronchite, spieghiamo anche lì che cos'è, quali sono i sintomi e come si arriva alla diagnosi nell'anziano.
35:53Intanto dobbiamo far chiarezza sul fatto che quando parliamo di bronchite ci riferiamo alle bronchite croniche, cioè quelle forme di bronchite che non sono passeggeri legate a infezioni virali per lo più anche banali se vogliamo ma comunque limitate nel tempo.
36:14Stiamo definendo una condizione di cronicità quindi della durata di almeno tre mesi ma spesso di anni e la bronchite cronica è gravata da un'altra componente che è la componente ostruttiva.
36:33Ostruttiva dei bronchi, quindi bronchi che sono ridotti di calibro, i bronchi sono come dire le vie aeree attraverso cui viene veicolata l'aria che raggiunge poi la componente dove avvengono gli scambi gassosi per intenderci e quindi se i bronchi sono ridotti di calibro va da sé che arriva meno aria e quindi gli scambi gassosi sono compromessi.
36:56La bronchite cronica ostruttiva ha un termine ben preciso e purtroppo poco noto che è quello di BPCO, la BPCO è la broncopneumopatia cronica ostruttiva ed è una patologia tra le più frequenti nella popolazione generale e naturalmente tanto più frequente quanto più si va avanti con l'età.
37:17Perché questo? Perché il fattore di rischio più importante è l'esposizione al fumo di sigaretta ed è chiaro che un soggetto che ha fumato per 50 anni ovviamente ha più probabilità di sviluppare la BPCO rispetto a chi fuma da meno tempo o ha fumato meno.
37:36Naturalmente non è solo il fumo di sigaretta ma anche esposizioni lavorative o ad inquinanti ambientali.
37:42Tutto questo contribuisce quindi alla presenza e allo sviluppo della bronchite cronica ostruttiva che come dicevo è estremamente frequente nella popolazione anziana.
38:00Come si fa diagnosi, come si riconosce?
38:03Il sintomo dominante in questi casi è la ridotta toleranza allo sforzo che significa in altri termini la difficoltà respiratoria durante sforzi che noi siamo in grado di tra virgolette classificare ovvero dagli sforzi più intensi per cui una dispnea lieve agli sforzi lievi.
38:25Nei casi conclamati il paziente che soffre di BPCO ha difficoltà ad alzarsi dalla sedia o a compiere le normali attività come vestirsi o lavarsi quindi è molto invalidante e compromette la qualità di vita.
38:44L'altro sintomo è la tosse e più spesso è una tosse produttiva in questo caso a differenza dell'asma, tosse con produzione di espettorato mucoso anche abbondante e continua durante il giorno e spesso anche la notte quindi anche il sonno viene disturbato fortemente.
39:05Arriva un messaggio da Carlo, 83 anni, soffre di bronchite, ci chiede ogni quanto deve fare i controlli?
39:13Questo dipende da vari fattori, dipende ovviamente in maniera preponderante dalla gravità della patologia perché è chiaro che una bronchite cronica di grado lieve può anche essere dilazionata nel tempo e quindi in condizioni di stabilità il controllo annuale potrebbe anche essere sufficiente.
39:37E' chiaro che se il paziente va incontro a ripetute riacutizzazioni, la riacutizzazione è un'esplosione dei sintomi acuta che necessita un cambiamento repentino della terapia, spesso terapie anche antibiotiche o con farmaci comunque per via sistemica o talvolta anche l'ospedalizzazione.
40:01E quindi è chiaro che un paziente che è instabile da questo punto di vista può necessitare di controlli anche più ravvicinati e quindi convenzionalmente le visite ogni tre mesi diventano quasi obbligatorie in questo senso.
40:17Quali sono invece le cure? Prima faceva un accenno di cure ma nel dettaglio come si tratta la bronchite per gli anziani?
40:24Le cure sono di tipo farmacologico e non farmacologico. In primo luogo però vorrei segnalare un dato molto importante, ovvero la consapevolezza della malattia. La malattia viene spesso sottovalutata anche dallo stesso soggetto che ne è affetto, sottovalutata in termini di gravità e la malattia se è lasciata andare può peggiorare progressivamente.
40:51Quindi il primo aspetto fondamentale è quello della percezione della malattia. La tosse cronica in un fumatore non è mai banale, tanto per essere chiari.
41:05L'altro aspetto prima ancora di parlare di terapia è l'aderenza al trattamento. Non esiste terapia che funzioni se il paziente non assume correttamente il farmaco. Sembra una ovvietà ma vi assicuro che l'aderenza, ovvero la persistenza al trattamento quotidiano, perché si tratta di terapie da assumere spesso per via inalatoria, quotidianamente l'aderenza è molto bassa.
41:32Quindi consapevolezza scarsa della malattia e scarsa aderenza al trattamento complicano la gestione della malattia. Come dicevo le terapie sono farmacologiche e non farmacologiche.
41:45La terapia della bronchite cronica, delle forme ostruttive di bronchite cronica, della BPCO o dell'enfisema, che è un correlato, sono essenzialmente terapie inalatorie e si fondano su farmaci che agiscono come anti-infiammatori, i corticosteroidi inalatori, e farmaci che agiscono come broncodilatatori, che tendono a dilatare le vie aeree.
42:12Questi agiscono in combinazione e oggi i risultati, come dire, i dati più recenti dalla letteratura scientifica ci dicono che siamo in grado non solo di migliorare i sintomi e quindi la salute respiratoria e quindi la qualità di vita, ma anche di incidere sulla progressione di malattia e quindi anche su, come dire, l'esito finale che potrebbe essere l'evoluzione verso l'insufficienza respiratoria o la mortalità.
42:42Quindi siamo, come dire, abbiamo una visione più ottimistica grazie ai nuovi farmaci, ma vorrei anche dare un cenno sulle terapie non farmacologiche, ovvero sugli stili di vita.
42:56Il paziente deve essere incoraggiato a qualunque livello di gravità di malattia, quindi anche il paziente in insufficienza respiratoria, cioè dipendente dall'ossigenoterapia, a compiere delle attività fisiche perché non viene niente di peggio di rimanere, come dire, confinati in poltrona o a letto.
43:18Da banali esercizi fisici alla passeggiata, quando possibile, ovviamente il paziente si stanca, ma va comunque incoraggiato perché la perdita di massa muscolare incide negativamente sulla gestione della malattia.
43:36Ricordo ai nostri telespettatori che non dovete chiamare al numero 335-8783-600, arrivano chiamate, mandate un messaggio alla chat whatsapp, il numero è quello che vedete, quindi il 335-8783-600, scrivete lì, non vi possiamo rispondere in diretta alle chiamate, ai messaggi sì, come vedete.
43:57Parliamo anche della polmonite bilaterale, colpisce in questo momento il nostro Papa, Papa Francesco è ricoverato, lo sappiamo, quanto può essere pericolosa per l'anziano questa patologia?
44:10La polmonite è un evento acuto, a differenza di asma o VPCO, la polmonite è un evento che insorge improvvisamente e che è sostenuta da una infezione, quindi è un agente virale o batterico che in qualche modo colonizza le vie aeree e il polmone e ne determina,
44:36quindi un quadro che tende ad estendersi, il termine bilaterale già fa immaginare una condizione di maggiore compromissione, perché coinvolge entrambi i polmoni e quindi di maggiore gravità se vogliamo,
44:52è chiaro che in un soggetto anziano la polmonite assume delle caratteristiche di maggiore gravità rispetto al giovane a parità di infezione, perché l'anziano è comunque per definizione un paziente fragile e la fragilità null'altro significa che una maggiore predisposizione alle infezioni e una maggiore difficoltà nella gestione complessiva,
45:19i segnali che arrivano dai bollettini ci fanno sperare che in realtà la situazione è abbastanza sotto controllo, ma questo succede anche nei nostri reparti di detenza che in questo periodo soprattutto sono popolati da polmoniti anche bilaterali, anche più gravi di questa, ma gestibili nella stragrande maggioranza dei casi.
45:49C'è un aumento di ricoveri rispetto allo scorso anno?
45:52Diciamo che il periodo stagionale ha sempre dei picchi e una maggiore pressione, la pressione la avvertiamo in prima battuta nei pronto soccorsi e poi di riflesso nei reparti di detenza, non ci stupisce perché ogni anno assistiamo a questa recrudescenza, poi la polmonite la vediamo e ricoveriamo pazienti con polmonite anche ad agosto,
46:19ma è chiaro che questo è un periodo in cui c'è maggiore pressione e questo mi consente anche di ribadire il concetto della prevenzione e delle vaccinazioni, la vaccinazione antipneumococcica e la vaccinazione antinfluenzale sono, oserei dire, obbligatorie per i pazienti anziani.
46:41Si è svolto la scorsa settimana il congresso nazionale della società italiana di medicina respiratoria in età geriatrica, come è andata?
46:50E' andata bene, ovviamente io sono di parte quindi non posso che essere contento, ma è un appuntamento annuale che si svolge sempre a Palermo perché la società è nata a Palermo, il fondatore, il mio maestro e il professor Bellia insieme ad altri ebbe al suo tempo un'intuizione che tuttora è attuale e moderna,
47:17ovvero quello di affrontare le patologie respiratorie con un particolare focus sull'anziano e anche con un atteggiamento multidisciplinare, se mi è consentito, ovvero di collaborazione tra diverse discipline.
47:31Noi interagiamo quotidianamente in primo luogo con i geriatri, ma anche con gli internisti, con i cardiologi, le patologie respiratorie nell'anziano sono gestite per quanto ci riguarda dallo pneumologo, ma in stretta collaborazione anche con gli altri colleghi.
47:54L'occasione è stata quantomai opportuna per approfondire la situazione e Palermo ha ospitato esperti di fama internazionale, abbiamo avuto eminenti esperti provenienti dall'America, dagli Stati Uniti per esempio, così come i maggiori esperti nazionali
48:20ed è stata un'occasione appunto di crescita per la comunità medica e scientifica palermitana, regionale e nazionale ovviamente.
48:29Arriva un messaggio da Nini al 335-878-3600, ci scrive salve, Ige sempre oltre 1000, come fare per farle diminuire? Età 68 anni.
48:41Le Ige sono delle immunoglobuline, il valore oltre 1000 è un valore alto ovviamente che fa immaginare una componente allergica, siamo quindi nell'ambito della patologia più asmatica che bronchitica,
49:00il valore singolo ha un significato relativo, va inquadrato nel contesto del quadro clinico, quindi non possiamo riferirci a un valore se questo non ha una contestualizzazione in un quadro clinico e quindi viene trattata la condizione patologica completa
49:27e non aggredito il singolo valore. Poi abbiamo ovviamente le terapie, abbiamo un farmaco che è un anti-Ige, ma l'anti-Ige va trattato così come altri farmaci possono essere utilizzati per gestire la patologia nel suo insieme.
49:46Ok, quindi questa è la risposta per Nini, arrivano altre chiamate o come ho ripetuto non è un numero per le telefonate ma per i whatsapp.
49:56Professore, il congresso abbiamo sentito i risultati sono buoni, è aumentata la sensibilità e anche l'attenzione a queste patologie rispetto al passato?
50:06La risposta è sì, è aumentata sicuramente, è aumentata perché comunque la popolazione anziana è anche aumentata, per fortuna perché l'aspettativa di vita è aumentata ed è chiaro che l'anziano di dieci anni fa è un anziano che oggi arriva a quell'età anche in una condizione clinica se vogliamo anche migliore rispetto a quella di oggi.
50:36Oggi abbiamo i grandi anziani o abbiamo i centenari, quindi la popolazione invecchia e quindi la consapevolezza è aumentata ma è ovvio che noi dobbiamo mirare anche a una qualità di vita che deve aumentare.
50:53Quindi benché vi sia una maggiore sensibilità nei confronti delle malattie respiratorie nell'anziano c'è ancora tanto da fare in questo senso, deve diventare un patrimonio comune sia della popolazione generale che della comunità medica.
51:10Ci arriva una domanda, la risposta mi sa che sarebbe troppo lunga quindi se riesce comunque a essere breve, come si cura la fibrosi polmonare?
51:20Questa è una bellissima domanda, la fibrosi polmonare è un'altra patologia cronica respiratoria, se vogliamo è l'opposto delle patologie di cui abbiamo fino a discusso nel senso che è un polmone più rigido, un polmone fibrotico, un polmone rigido che quindi ha difficoltà ad espandersi.
51:41Anche qui vorrei dare dei messaggi positivi piuttosto che pessimistici nel senso che rispetto a qualche decennio fa oggi abbiamo a disposizione dei farmaci antifibrotici che possono rallentare sicuramente il decorso della malattia.
52:00Il suggerimento è quello di rivolgersi intanto al proprio medico curante e poi riferirsi ai centri di riferimento che avendo più esperienza nella gestione dei farmaci e della malattia possono fornire le risposte più appropriate.
52:18Grazie mille professore, grazie mille per essere stato mio ospite e in bocca al lupo per tutto, per il futuro, grazie ancora.
52:25E finisce qui l'appuntamento di oggi con nomi, cose, città, noi torniamo in diretta domani sempre dalle 15 e da Aurora Firenza l'augurio di una buona giornata.

Consigliato