• 6 ore fa
Trascrizione
00:00Giuseppe Giacobazzi, arsicolo Andrea Sasdelli, piace al grande pubblico, è simpatico, mai sopra le righe,
00:11un affabulatore che pare un amico che ti entra in casa e ti racconta la sua vita,
00:15e che anche per via del suo accento romagnolo ti strappa risate una via l'altra.
00:19Oltre due ore di spettacolo le sue, un one man show accolto dal teatro Clerici,
00:24con un tutto esaurito, caldo ed entusiasta.
00:27La scenografia immerge lo spettatore direttamente nel titolo della narrazione,
00:32il pedone, luci, ombre e colori d'una vita qualunque,
00:35dato che Giacobazzi, autore dei testi con la regia di Carlo Negri,
00:39trasforma la scacchiare in una metafora della vita, dove ognuno gioca la sua partita.
00:43Magari arrivavi alle tre sotto un portico buio, con un signore che aveva una serranda a metà,
00:48e dicevi porca miseria, che volevo mangiare, ma sta chiudendo.
00:51No, apro adesso, capito?
00:53Tutti nasciamo pedoni, con il sogno e qualche volta le doti,
00:56per diventare pezzi pregiati, torri, alfieri, cavalli, re e regine, qualcuno ce la fa, molti altri no,
01:02ma in fin dei conti anche la normalità è il suo fascino.
01:05Ed è dal punto di vista del pedone che si sviluppa il racconto,
01:09con alcuni amici che si ritrovano all'osteria dopo 40 anni,
01:12una reunion che dà la stura ai ricordi,
01:15e attraverso spezzoni di vite nei quali tutti si possono riconoscere,
01:19Giacobazzi porta sul palco i temi del quotidiano,
01:22pescando a piene mani dalla sua autobiografia.
01:25Un inno alla vita qualsiasi e alla bellezza della normalità,
01:28che fa ridere e applaudire, e il pubblico va a casa, con un animo più lieve.
01:32Perchè dovevi vedere i pescatori?
01:35I pescatori in peligro!
01:38Mettimi via d'Italia che non abbiamo la vincenza!