L'Italia torna a parlare seriamente di energia nucleare, con il nuovo disegno di legge del governo Meloni. Scelta strategica o rischio ambientale ed economico? Siamo pronti per questa svolta atomica? Ne discutiamo con Sergio Giraldo, esperto di energia e transizione energetica con il quale commenteremo la nuova frontiera dell'Europa: il clean industrial Act. Sergio Giraldo è analista indipendente dei mercati energetici e delle politiche europee, firma del quotidiano "La Verità", socio di a/simmetrie.
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Categoria
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NovitàTrascrizione
00:00Scusate.
00:07Buona giornata amici di
00:10Moni.it bentrovati per le nostre
00:12interviste. Oggi torniamo a
00:14parlare di energia in
00:16particolare intanto in primis il
00:19ritorno del nucleare dopo
00:22l'iniziativa eh del la spinta,
00:25la propulsione eh del governo.
00:27Di Matteo Rinaldo analista
00:30indipendente dei mercati
00:31energetici delle politiche copee
00:33firma del quotidiano la verità
00:34socio di assimmetria e bentrovato
00:37Sergio. Grazie, grazie a Moni.it
00:40buongiorno a tutti. Allora eh
00:43come valutiamo intanto questa
00:45questa iniziativa e questa
00:47spinta eh da parte del governo
00:49Meloni non ne ha mai fatto
00:50mistero non solo di capire il
00:52dibattito sul nucleare ma
00:54proprio di eh riaprire questa
00:56spinta perché sono passati
00:59tanti anni dal famoso
01:00riferendum quindi ci sono stati
01:02anche le evoluzioni
01:03tecnologiche del caso e quindi
01:06ecco una prima valutazione ma io
01:10personalmente per com'è oggi la
01:12situazione in Italia e anche in
01:14Europa dal punto di vista del
01:16fabbisogno elettrico e della
01:18produzione elettrica io ho
01:19valuto molto positivamente
01:21quello che sta facendo il
01:22governo Meloni sul nucleare per
01:25questo perché la grande
01:29necessità di energia elettrica
01:31che ci sarà nei prossimi anni in
01:34qualche modo va supportata da
01:37una fonte il più possibile
01:39stabile perché dico stabile
01:42perché stiamo andando verso
01:44grandi quantità di energia
01:46elettrica prodotta con fonte
01:48rinnovabile che è per sua
01:51natura discontinua e quindi c'è
01:54la possibilità anche di avere
01:56una produzione che sia in grado
01:59di sopperire alle mancanze delle
02:01fonte rinnovabili mancanze che
02:03certo possono essere compensate
02:05anche dagli accumuli che sono
02:07un un altro modo di accumulare
02:10l'energia quando ce l'è in
02:12eccesso e liberarla quando serve
02:14però in ogni caso anche
02:16l'accumulo non solo ha dei costi
02:18che al momento sono molto alti
02:20ma è qualcosa che è diciamo
02:23ecco dal punto di vista
02:25dell'utilizzo mentre avere una
02:28fonte come quella nucleare che
02:31dà grandi disponibilità grandi
02:33volumi di energia elettrica con un
02:36profilo il più possibile piatto e
02:40cioè costante in tutte le ore del
02:42giorno beh aiuta moltissimo tutto
02:44quanto il sistema in generale a
02:47costare di meno ci sono dei
02:50calcoli che sono stati fatti eh
02:53molto approfonditi infatti devo
02:55dire molto bene eh dal da un
02:59professore che si chiama Zollino
03:01che è un esperto di energia
03:03nucleare che dimostra come tra un
03:06sistema elettrico fondato al
03:07cento per cento sulle rinnovabili
03:09e un sistema elettrico fondato
03:11sul nucleare e rinnovabili ebbene
03:13i costi siano più bassi nel
03:15secondo caso anche in maniera
03:18notevole ecco quindi ciò detto
03:21questo dal punto di vista del
03:22sistema avere eh una fonte come
03:25quella nucleare aiuta moltissimo e
03:28tendenzialmente abbassa i prezzi
03:31poi qui naturalmente sui prezzi
03:33c'è una discussione enorme in
03:36questo momento per anche perché
03:38stiamo parlando di qualcosa che
03:39riguarda l'industria e e quindi
03:42diciamo così la prospettiva di
03:44investimento nei prossimi dieci
03:45venti e trent'anni eh però in
03:47generale è è verissimo che una
03:49fonte come quella nucleare che
03:51come ripeto ha un profilo piatto
03:54aiuta a diminuire in generale i
03:57costi del sistema
04:01ecco eh possiamo eh anche fare
04:04una previsione su quelli che
04:06potrebbero essere le tempistiche
04:09eh su qualora ovviamente tutto
04:13andasse a buon fine anche a
04:15livello legislativo eh quanto ci
04:18vorrebbe quanto ci vorrà per
04:20vedere operativo il nucleare in
04:22Italia? Ma considerando che
04:24siamo nel duemilaventicinque e
04:26io ho sentito delle indicazioni
04:30molto ottimistiche che parlano
04:33del duemilatrenta duemilatrentuno
04:35io le penso che siano davvero un
04:38po' ottimistiche credo che ci
04:40vorrà un pochino di più perché
04:42siamo in Italia perché la
04:44burocrazia è quella che è ma
04:46anche perché secondo me a questo
04:48punto non ha molto senso avere
04:49troppa fretta nel senso
04:51sicuramente il tema dell'energia
04:52elettrica e dei prezzi dell'energia
04:54elettrica è un tema rilevante
04:56però per una volta prendiamoci il
04:58tempo di fare le cose per bene
05:00ecco quindi ci sono delle
05:02questioni non secondarie da
05:04risolvere e quindi come la
05:07collocazione ad esempio di questi
05:08impianti ma anche la collocazione
05:11il trattamento poi dei dei rifiuti
05:14nucleari che non saranno tanti ma in
05:17ogni caso vanno trattati più una
05:19serie di questioni legate ai costi
05:21eccetera quindi al di là della
05:23realizzazione tecnica c'è un quadro
05:25normativo anche da mettere in piedi
05:29devo dire che il decreto che io ho
05:31letto quello del governo è fatto
05:33bene fatto molto bene secondo me
05:35c'è un po' tutto quello che ci
05:37deve essere ma come dire c'è ancora
05:40spazio e tempo per per aggiungere cose
05:43e rivederne forse qualche altra perché
05:46ad esempio c'è la questione di chi
05:49vigila e chi regola tutto il sistema
05:53nucleare che è ancora secondo me un
05:55pochino da rivedere ci sono delle
05:57questioni da registrare perché si
06:02rischia di avere troppe competenze
06:04disperse su diversi soggetti quindi
06:07io direi se entro il 2035 riusciamo ad
06:11avere i primi kilowattora nucleari io
06:14sarei già abbastanza soddisfatto ecco
06:18per spiegare ecco magari a chi non è
06:20dentro troppo anche appunto alle
06:22dinamiche tecniche che differenza c'è
06:26tra il nucleare vecchio di vecchio stampo
06:29quello che appunto poi fu bloccato dal
06:32referendum e a quello di oggi
06:36cioè i timori di allora sono stati in
06:39qualche modo sopiti grazie a queste
06:42nuove tecnologie che hanno abbassato il
06:45rischi connessi quelli che un po'
06:48spaventarono all'epoca anche sulla scia
06:51ovviamente di quello che era accaduto e
06:55che chiaramente a Chernobyl
06:58quell'onda inevitabilmente arrivò anche
07:02dalle nostre parti ma sì la tecnologia
07:07nel frattempo è andata avanti l'Italia
07:09si è fermata sul nucleare non ha
07:11sviluppato nuove centrali ma nel frattempo
07:13la tecnologia è andata avanti quindi
07:15oggi c'è la possibilità di lasciare
07:18lasciarsi un po alle spalle ecco i
07:21mega impianti molto grandi che quindi
07:26rappresenterebbero un rischio maggiore
07:28e di concentrarsi invece su impianti
07:31di taglia più piccola questo non vuol
07:34dire che avremo una centrale nucleare in
07:37cortile o sotto il capannone
07:40dell'industriale in Val Padana ecco sono
07:43comunque impianti che hanno una certa
07:45dose di hanno certe dimensioni e hanno
07:48comunque una certa dose di rischio quindi
07:50non vorrei che non passasse l'idea che
07:53questi cosiddetti reattori modulari
07:56siano delle piccole centrali
07:59tascabili ecco non sono esattamente così
08:02ci si potrà arrivare ma ci vuole ancora
08:05tempo per uno sfruttamento commerciale
08:08di questo tipo di centrale però ecco
08:11sicuramente la tecnologia oggi consente
08:13di avere ad esempio una quantità di
08:16scarti nucleari molto ma molto inferiore
08:19rispetto al passato per esempio il che
08:22semplifica moltissimo tutta una serie di
08:25questioni che furono quelle
08:28probabilmente all'origine anche del
08:31referendum che bloccò nucleare già negli
08:33anni 80 insomma quindi sarei abbastanza
08:36ottimista sulla tecnologia e anche sulla
08:39possibilità di avere uno sfruttamento
08:41commerciale non rapidissimo ci vogliono
08:44diversi anni la cosa importante secondo
08:47me è concentrarsi su uno sviluppo di una
08:50filiera italiana cosa che sta già
08:53accadendo perché ad esempio Ansaldo si
08:56sta predisponendo per avere una filiera
08:59tutta italiana industriale per
09:02sviluppare questo tipo di centrali e poi
09:05la seconda cosa direi importante è di
09:07non confondere questi nuovi impianti che
09:11sono ancora a fissione nucleare con
09:14l'idea della fusione nucleare ecco la
09:16fusione nucleare è tutto un altro affare
09:19che prenderà molto più tempo
09:24essendo ottimisti forse alla fine di
09:27questo secolo ma ma forse anche di più
09:29per arrivare ad avere qualcosa di
09:32commercialmente sfruttabile e sicuro
09:36ecco la fusione al momento è solo
09:39qualcosa di sperimentale ci sono grandi
09:41progressi stanno succedendo molte cose
09:43anche in Cina per esempio però da lì a
09:46dire che la fusione oggi rappresenta
09:49un'opzione ecco direi di no non lo
09:52rappresenterà neanche nel 2050 ecco
09:55bisogna essere chiari su questo. Quanto
09:58potrebbe incidere una volta a regime il
10:01nucleare su quello che viene chiamato
10:03mix energetico nazionale anche in
10:06relazione ai famosi obiettivi che poi
10:09mutano come vediamo di anno in anno che
10:12anche l'Europa si è data. Quanto in
10:16termini di quantità? Sì così è una stima
10:19cioè al momento al momento diciamo i
10:22piani italiani se non erro si sta
10:25parlando di qualche centinaio di
10:27megawatt da qui a 2030 che sarà la 2035
10:31e se non mi sbaglio dovremmo arrivare a
10:33un 5000 megawatt nel 2050 però non
10:38vorrei dire una cosa inesatta quindi al
10:40momento non stiamo parlando di quantità
10:42enormi in grado di sconvolgere il
10:44panorama è un primo passo che va fatto
10:48secondo me è giusto farlo e credo che
10:51sarà importante seguire in questi
10:54prossimi mesi anche come sarà
10:56indirizzato come saranno indirizzati gli
10:59investimenti perché qui stiamo parlando
11:01di investimenti ovviamente corposi che
11:04richiederanno molti anni che è giusto
11:08che siano in qualche modo sostenuti
11:11dallo Stato ma che siano fatti dai
11:14privati quindi lo Stato non rispetto al
11:18passato quando negli anni 80 le centrali
11:20erano di Enel ma Enel era dello Stato è
11:23cambiato il mondo nel frattempo quindi
11:25stiamo davanti a una situazione in cui
11:27saranno i privati che metteranno mani al
11:30portafoglio per investire in questa
11:33nuova avventura ed è chiaro che serve un
11:36quadro normativo di certezza normativa
11:40per dare modo agli investimenti poi di
11:42avere un senso soprattutto di arrivare alla
11:45fine del percorso della costruzione e
11:48all'entrata in esercizio e quello sarà
11:50il momento in cui si capirà qual è
11:52l'impatto effettivo di questa energia sul
11:55sistema elettrico nazionale.
12:00Si parla molto di indipendenza
12:03energetica il nucleare può contribuire
12:06nel tempo in prospettiva questo?
12:11Sì assolutamente sì ovviamente sì perché
12:14questo ci dà modo di avere un mix
12:18produttivo diversificato cioè un
12:21ventaglio di fonti diverse tra di loro
12:24che quindi diminuiscono il rischio di
12:28restare incastrati in una situazione
12:31come quella ad esempio che si è
12:33verificata nel 2022 per il gas dove
12:36avevamo assolutamente bisogno del gas
12:38per la nostra energia, per la nostra
12:40industria, l'energia elettrica, per il
12:42calore e non c'erano alternative in quel
12:45momento a comprarlo dalla Russia o sui
12:49mercati a qualunque prezzo nel 2022
12:52ricordiamo che i prezzi del gas
12:53arrivarono a 350 euro megawatt ora una
12:56follia che non aveva precedenti nella
12:58storia quindi quanto più il mix di
13:01produzione dell'energia è differenziato
13:05tanto minore il rischio di vedere questi
13:07picchi di prezzo così esagerati quindi
13:10diciamo il fatto di avere più fonti è
13:14assolutamente raccomandabile e questo
13:16vale sempre non stiamo parlando soltanto
13:19del fatto che oggi stiamo spingendo le
13:21fonti rinnovabili e quindi ci vuole il
13:24nucleare per equilibrare no stiamo
13:27dicendo che più è diversificato il
13:30ventaglio delle tecnologie di cui
13:32disponiamo e meglio è a livello
13:37economico è competitivo il nucleare almeno
13:42anche con queste tecnologie appunto di
13:44cui si parlava prima rispetto anche alle
13:47rinnovabili cioè può essere anche più
13:49competitivo economicamente ma allora la
13:53domanda è veramente complicata perché ci
13:55sono molte statistiche molti studi in
13:59grado di dimostrare x e il contrario di
14:03x allo stesso tempo quindi io sarei
14:05molto cauto sui costi perché in realtà
14:08non li conosciamo o meglio possiamo
14:11immaginare possiamo calcolare quanto
14:14costa l'investimento e quindi di quale
14:17prezzo dell'energia elettrica ha bisogno
14:20quell'investimento per rientrare e avere
14:23un ritorno decente ecco oggi i prezzi in
14:28italia prezzi di energia elettrica
14:30all'ingrosso in italia sono tra i sopra
14:34i 100 euro in megawatt ora e al momento
14:36direi che quella è più o meno la cifra
14:39che io vedo più di frequente quindi tra
14:42i 110 130 euro megawatt ora è il prezzo
14:46che oggi verrebbe fuori dalle centrali
14:49nucleari però da qui al 2030 o 2035
14:53tutto può cambiare direi che oggi è un
14:58po' difficile avere un'idea secondo me
15:01ci sarà un'idea un po' più chiara quando
15:03gli investimenti cominceranno davvero a
15:06essere messi in campo e avremo un sistema
15:09elettrico già diverso rispetto a quello
15:11che abbiamo oggi probabilmente con più
15:14ridondanza sugli ass e un po' più di
15:17produzione da fonte rinnovabile quindi
15:19anche da questo punto di vista oggi fare
15:23paragoni è un po' difficile certamente
15:25in ogni caso è necessario un intervento
15:29dello stato se non altro in termini di
15:32supporto finanziario che può anche solo
15:35voler dire garanzie di tipo finanziario
15:38non per forza sussidi però ecco stiamo
15:44stiamo sussidiando moltissimo le fonti
15:46rinnovabili non è uno scandalo se
15:48sussidiamo anche nucleare e ci sarà
15:53ecco tornando anche al discorso prima del
15:56dei timori visto che in Italia spesso
16:01anche su altri argomenti ogni tanto ci
16:04sono delle delle resistenze soprattutto
16:07quando magari vengono diffuse le notizie
16:09di dove saranno collocati certi siti
16:12quindi ancora magari un qualcosa di
16:14aleatorio però è chiaro che quando poi si
16:16comincerà a dire e a delineare anche
16:19possibili localizzazioni immagino che
16:21poi arriveranno le resistenze del caso
16:25ecco è un paese maturo sotto questo
16:29punto di vista cioè che anche alla luce
16:33del caos attuale geopolitico guarderà
16:37sarà capace di guardare appunto anche
16:39proprio futuro energetico oppure c'è il rischio
16:42che appunto per consensi politici per
16:44tutto quello che vogliamo c'è il rischio
16:46che poi questo progetto possa essere
16:49minato
16:51allora quando si parla di nucleare parte
16:56subito il tifo sostanzialmente un po'
16:59come se quando si parla dell'euro o
17:01dell'auto elettrica
17:02quindi si parte con il tifo e ci sono le
17:06squadre a cui come dire gli argomenti
17:08razionali non fanno né caldo né freddo
17:12io spero che ci possa essere un dibattito
17:15razionale, pacato, sensato su questa
17:19questione perché è una questione
17:20fondamentale che riguarda proprio il
17:23nostro sviluppo, lo sviluppo industriale
17:25ma anche lo sviluppo nostro come
17:27società perché è chiaro che un prezzo
17:30basso dell'energia elettrica permette
17:33dell'energia in generale permette di
17:35avere un certo tipo di sviluppo
17:38sociale per cui io vorrei spero che ci
17:41sia un dibattito pacato su questa
17:43questione come tutte le fonti di energia
17:47anche il nucleare ha dei pro e dei contro
17:50ma anche il fotovoltaico ha dei pro e dei
17:53contro così come l'eolico così come
17:55l'idroelettrico
17:57quindi non c'è una fonte che ha un
17:59impatto zero non è vero non esiste il
18:02nucleare è possibile che abbia qualche
18:04impatto in più rispetto al
18:05fotovoltaico certamente sì questo però
18:08non vuol dire che che questo sia
18:10impossibile non vuol dire che sia
18:12impossibile avere centrali nucleari che
18:15funzionano sul lungo periodo e che sono
18:18sicure quindi io sono abbastanza sicuro
18:22in realtà che ci sarà una certa
18:26maturità in questo dibattito conto molto
18:29sul fatto che c'è una industria nel
18:34nostro paese che è competente su questo
18:38perché nonostante non siano più stati
18:40sviluppati impianti in Italia però
18:43all'estero si è lavorato molto e in ogni
18:45caso esiste ancora Euratom a cui l'Italia
18:48è affiliata ovviamente e molte imprese
18:51lavorano nelle filiere nucleari
18:53all'estero, molte imprese italiane
18:56quindi ecco io spero mi auguro davvero
18:59che vi sia un dibattito maturo
19:04rimanendo in tema di energia lui adotta
19:07il Clean Industrial Deal un piano di
19:10azione per l'energia accessibile con una
19:13serie di azioni che hanno l'obiettivo di
19:15rendere le bollette elettriche appunto a
19:18costi più accessibili ridurre il costo
19:20della fornitura di energia elettrica
19:22garantire un miglior funzionamento dei
19:25mercati del gas efficienza energetica
19:28insomma politiche a tutto tondo sono dei
19:32bei principi letti così questo piano
19:36ecco è convincente
19:38allora il Clean Industrial Deal che
19:41porta con sé poi tutta una serie di
19:43altri atti tra cui l'affordable energy
19:46action plan sono in realtà delle scatole
19:49vuote noi le abbiamo analizzate sul
19:52quotidiano sul quale scrivo che è la
19:54verità le abbiamo analizzate in lungo e
19:56largo ma devo dire non ci abbiamo
19:58trovato molto di sostanza la vera
20:01sostanza che ha presentato la
20:04commissione europea a fine febbraio è
20:07legata a due semplificazioni che sono
20:10state fatte una sul cosiddetto cbam e
20:14cioè sulla tassa sulla nitrida carbonica
20:18al confine e l'altra è sulle direttive
20:21sulla cosiddetta corporate social
20:24responsibility ecco queste due queste
20:29queste due direttive sono state
20:31semplificate nel senso che è stato tolto
20:33l'obbligo di aderire a queste norme per
20:37l'ottanta per cento circa dei soggetti
20:39che precedentemente erano stati
20:41individuati quindi resta in piedi poco
20:46rispetto a quelle normative come
20:49numerosità dei soggetti obbligati nella
20:52realtà sul cbam soprattutto resta
20:55associatato circa il 99 per cento
20:58dell'import stiamo parlando di acciaio
21:01cemento fertilizzanti e diciamo tutto
21:04quello che viene importato soggetto a
21:07questa normativa il clean industrial deal
21:11e l'affordable energy plan sono in
21:13realtà dei rimandi ad altri atti che
21:17saranno sviluppati quindi sono in realtà
21:19soltanto due elenchi di desideri e
21:25vedremo come saranno sviluppati in
21:27futuro ma io ci ho visto veramente poco
21:29in termini di sostanza perché al di là
21:32delle grandi dichiarazioni al di là delle
21:35intenzioni non ci sono atti concreti
21:38faccio un esempio sul gas si dice che
21:42viene fatta una task force e sarà fatta
21:45una consultazione pubblica per
21:48eventualmente riformare il mercato del
21:50gas un po' pochino dopo che sono 30
21:55anni che parliamo di liberalizzazione del
21:57gas ecco che arriviamo al 2025 ancora
22:01con i dubbi su come fare questo mercato
22:03del gas è abbastanza desolante così come
22:06l'affordable energy plan che dovrebbe
22:10abbassare le bollette quant'altro in
22:12realtà non contiene assolutamente nulla
22:14di questo cioè è sempre un vedremo
22:17cercheremo di capire studieremo il
22:19perché e incentiveremo questo per
22:25esempio i ppi che sono questi contratti
22:29di acquisto di energia elettrica a lungo
22:31termine tra il consumatore finale e il
22:33produttore da fonte rinnovabile ecco va
22:37benissimo incentivarli questi ppi però
22:40poi si faranno davvero e in che misura
22:43saranno risolutivi rispetto ai prezzi
22:46del mercato che sono rimangono alti in
22:49Europa e in Italia in particolare ecco
22:52tutto questo nella sostanza non c'è in
22:55questi atti quindi seguiremo nei prossimi
22:58mesi quello che accadrà io però
22:59sinceramente non mi aspetto nulla di
23:02positivo da questi atti credo che in
23:05realtà il mercato e la realtà stiano
23:07già andando molto più avanti perché
23:10abbiamo ad esempio un una nuova
23:13amministrazione Washington l'amministrazione
23:16di Donald Trump che sta già disegnando
23:19un mondo molto diverso rispetto a quello
23:21a cui l'Unione Europea pensa di essere
23:24affezionata diciamo così quindi il mondo
23:28sta già andando avanti e l'Europa è
23:31drammaticamente ferma e anzi sta
23:34riprocedendo in maniera molto vistosa
23:36purtroppo e quindi potrebbero esserci
23:40anche al momento appunto una scatola
23:43vuota ma potrebbe rappresentare anche un
23:46danno per le imprese italiane questo
23:49questo disegno europeo sì sì allora come
23:57dire poi il diavolo sta nei dettagli e
23:59dall'Unione Europea bisogna sempre
24:01guardarsi perché nelle pieghe delle
24:05regolamentazioni enormi che arrivano
24:07tutti i giorni da Bruxelles ci può
24:09essere come dire il danno sì credo di sì
24:14cioè bisogna stare molto attenti e
24:16diciamo come come quotidiano la verità
24:20sul quale scrivo ripeto noi siamo molto
24:22attenti a quello che arriva da Bruxelles
24:25proprio perché abbiamo esperienza
24:26abbiamo visto che cosa è successo a
24:28partire dal 2019 cosa che noi abbiamo
24:30segnalato subito proprio perché era
24:33evidente che il Green Deal avrebbe
24:35frenato l'industria e avrebbe frenato
24:38l'economia in generale era evidente e
24:41non ed era altrettanto evidente che i
24:43rimedi che venivano proposti per
24:46sopperire a questo rallentamento erano
24:48assolutamente insufficienti quando non
24:51ridicoli se mi posso permettere quindi
24:54sì confermo che sono possibili anche
24:58dei danni rispetto a quello che può
25:01arrivare da Bruxelles per le aziende e
25:03per le aziende italiane in particolare
25:05e quindi come dire poi sta un po' a noi
25:07che facciamo informazione cercare di
25:10segnalare queste cose e dal canto mio e
25:13credo anche dal canto di money.it sarà
25:16importante fare questa attività di
25:18chiarezza assolutamente poi anche qui
25:22abbiamo cercato di rappresentare in
25:25questi anni anche le voci contrarie
25:28anche da un punto di vista scientifico
25:31insomma quella che è la volgata
25:33dominante sull'aspetto antropico del
25:36cosiddetto cambiamento climatico e anche
25:38qui insomma si riscontra come dire un
25:41isolamento anche delle voci
25:43scientifiche che sostengono appunto
25:46altro rispetto poi a quello che è il
25:50pensiero dominante sul quale poi si
25:52basano anche queste decisioni. Ecco
25:55questa novità anche in questa
25:58materia che come diceva prima
26:01rappresentato le elezioni di Trump può
26:04esserci un effetto domino o l'Europa dà
26:07la sensazione di arroccarsi comunque
26:10appunto su queste posizioni per esempio
26:12nel settore auto sembra usiamo sempre
26:15cautela che un qualche effetto ci sia
26:19stato ultimamente.
26:21Sì allora sull'auto elettrica la
26:25commissione proporrà propone di
26:28diluire il calcolo sul quale
26:31effettuare l'eventuale sul sul quale
26:34calcolare le multe da pagare per le
26:39case automobilistiche e di spalbarlo su
26:41tre anni quindi di fare una media dei
26:43tre anni due mila e venticinque,
26:45ventisei e ventisette ma le multe
26:48rimangono privo e rimane l'obiettivo
26:51di due mila e trentacinque con divieto
26:55di motore a combustione interna da
26:57quella data quindi questo rimane per cui
26:59il Green Deal è assolutamente in piedi e
27:02non vedo non vedo marci indietro a
27:05questo punto di vista.
27:07Sì penso che però la presidenza Trump
27:12stia già portando dei cambiamenti molto
27:15forti a cui non non credo che l'Unione
27:18Europea sia pronta a reagire e non vedo
27:20anche nessun governo nazionale pronto a
27:22reagire se non forse quello italiano che
27:25è l'unico governo serio in questo
27:28momento in Europa che è serio nel senso
27:32di con una maggioranza solida poi si può
27:36naturalmente non essere d'accordo su
27:38quello che fa il governo ma certamente
27:40l'unico governo stabile e fondato con
27:43una maggioranza fondata in Europa tra i
27:46grandi paesi perché tra Francia Germania
27:49e Spagna non stanno benissimo ecco questi
27:52tre paesi e ecco salvo quindi l'Italia
27:57che ha un piano e che anzi ha diversi
28:00piani sul nucleare ma anche sull'Africa
28:04per esempio ecco gli altri paesi sono un
28:06po' un po' smarriti e mi sembra che
28:09Trump stia spostando ogni giorno il
28:13proprio peso sulla bilancia e stia
28:16indicando una strada faccio un esempio
28:19per uscire dalle metafore anzi faccio due
28:22esempi il primo esempio è l'agroellandia
28:25non è un caso che Trump praticamente
28:28appena eletto forse addirittura anche in
28:30campagna elettorale abbia parlato
28:32dell'agroellandia come di un territorio
28:34chiave perché per due motivi il primo
28:37motivo sono certamente le risorse di
28:40materie prime di cui l'agroellandia
28:42è ricca anche se sono un po' difficili
28:45da tirar fuori perché ovviamente c'è un
28:48bello strato di pack ghiacciato però è
28:52una terra da questo punto di vista molto
28:55interessante e la seconda cosa che
28:57riguarda l'agroellandia è il fatto che il
29:00controllo dell'agroellandia dà il
29:02controllo anche sulle rotte artiche che
29:05dal punto di vista commerciale sono
29:07qualcosa che Cina e Russia hanno
29:10cominciato a guardare con molto
29:15dettaglio ecco quindi per gli Stati
29:18Uniti avere un presidio in agroellandia
29:20diventa importante per questi due motivi
29:22l'altra cosa che Trump sta facendo e che
29:24sta passando un po' sotto traccia è
29:26questa questione degli accordi per i
29:29materiali critici per le materie prime
29:31non solo con l'Ucraina ma forse anche
29:34con la Russia e con la Repubblica
29:37Democratica del Congo che è uno dei più
29:41grandi produttori di rame, di cobalto, di
29:44terre rare, di altri materiali critici
29:47che è stata una terra abbandonata
29:50sostanzialmente dagli europei nella
29:52quale c'è una orribile guerra civile da
29:56anni nell'est del paese che è proprio
29:58l'area più ricca di questi minerali
30:00critici in quell'area il Rwanda sta
30:04finanziando sta sostenendo delle bande
30:08delle milizie che fanno scorribande e si
30:12possessano di queste migliaia di miniere
30:15illegali che esistono e quindi sfruttano
30:18il territorio in questo modo l'Europa
30:20non ha mai fatto niente per il Congo
30:22negli ultimi anni assolutamente niente
30:24è arrivato Trump a dire facciamo un
30:28accordo con il governo di Kinshasa per
30:30sostenerlo per ricacciare indietro
30:33questi ribelli diciamo dell'm23 e
30:37sfruttare insieme l'immenso patrimonio
30:41di materie prime che ci sono in Congo
30:43ecco questo per dire che negli Stati
30:46Uniti c'è qualcuno che ha un'idea bella o
30:48brutta però ha un'idea e la sta
30:50perseguendo nell'Unione Europea stiamo
30:53incentivando l'idrogeno fatto con
30:57le paleoliche ecco cioè qui c'è un'enorme
31:01differenza proprio di efficacia e di
31:03chiarezza di intenti ecco
31:07un'ultima cosa tanti si sono accorti
31:11negli ultimi mesi delle bollette
31:14bollette insomma salate sia imprese che
31:17famiglie ecco da cosa è di peso e se ci
31:21può essere qualche buona notizia in
31:23vista o se questi rincari continueranno
31:28ma io penso che i rincari siano finiti
31:31per il momento facciamo gli scongiuri va
31:33bene però il problema delle bollette si
31:38è verificato a partire da fine da metà
31:41ottobre anzi dagli inizi di ottobre e
31:44cioè da quando il prezzo del gas ha
31:46iniziato a salire non solo perché è
31:50inverno che era inverno e quindi questo
31:53è normale succede sempre perché il gas è
31:55ovviamente una materia prima stagionale
31:57ma anche perché vi erano già
31:59preoccupazioni sull'estate duemilaventicinque
32:03cosa voglio dire voglio dire che il
32:05prezzo del gas estivo duemilaventicinque
32:08era più alto di quello invernale
32:11duemilaventiquattro e anche duemilaventisei
32:15il che significa che questo rende
32:18antieconomico stoccare il gas e se non
32:23c'è stoccaggio o se ce n'è poco e
32:26allora nell'inverno successivo diventa
32:29probabile che i prezzi salgano ancora
32:32ecco quindi questa spirale di rialzo dei
32:35prezzi non si è fermata fino a quando
32:39costanzialmente trump ha iniziato a
32:42parlare di pace in ucraina il che vuol
32:46dire che esiste ancora la possibilità
32:49che sul mercato mondiale ricompaiano
32:52quei volumi di gas russo che sono stati
32:56tolti completamente dal mercato e che
32:58hanno contribuito negli anni passati a
33:01far salire di tanto i prezzi del gas
33:04quindi solo la prospettiva che potesse
33:07esserci un ritorno del gas russo in
33:09europa ha fatto scendere i prezzi erano
33:12arrivati a 58 euro megawatt ora oggi
33:15siamo intorno ai 40 euro megawatt ora è
33:18un ribasso che in 15 giorni
33:21sostanzialmente è stato del 20 per cento
33:24un pochino di più anche 25 per cento
33:27grosso modo ecco e quindi come dire io
33:32credo che adesso siamo in una situazione
33:34più tranquilla lo spread estate inverno
33:37si è ridotto moltissimo è intorno a 1
33:391 e mezzo a questo punto comincia a
33:42diventare fattibile stoccare il gas con
33:44stoccare il gas quest'estate per averlo
33:46poi disponibile prossimo inverno a
33:48prezzi oserei dire normali
33:50certamente io vedo difficile che noi
33:52torniamo a una situazione di prezzi
33:54intorno ai 20 euro megawatt ora per il
33:56gas però credo sarà difficile
33:59trovarci di nuovo a 60 euro megawatt ora
34:03ecco poi le previsioni sono fatte per
34:06essere smentite e quindi tocchiamo ferro
34:09però da punto di vista dei fondamentali
34:13questa è la situazione grazie davvero a
34:17sargio gigaldo per tutte queste
34:19informazioni che ci ha dato ci aiutano a
34:22capirne di più a presto e alla prossima
34:26a voi a presto