Sao Miguel (Azzorre), 12 mar. (askanews) - Per chi non c'è mai stato è l'arcipelago del famoso anticiclone, quello che porta bel tempo in Italia, con cieli limpidi e clima asciutto. Ma chi arriva davvero su queste isole - siamo alle Azzorre - scopre un mondo ben diverso: clima umido, vegetazione rigogliosa, foreste sempreverdi e un'incredibile scenario naturale. Ecco perché c'è chi le chiama le Hawaii d'Europa: foreste di laurifoglie, felci giganti e muschi, praterie verdissime e l'impressionante quantità di ortensie che costeggiano le strade.
Come le Hawaii, le Azzorre sono isole di origine vulcanica, con crateri spenti, laghi, imponenti montagne e coste frastagliate, scogliere nere di lava e spiagge di sabbia scura.
Le Azzorre sono uno di quei luoghi che sembrano ancora respirare al loro ritmo naturale. Il turismo è in aumento ma le isole hanno saputo proteggersi dall'eccesso di visitatori attraverso politiche di gestione dei flussi e la valorizzazione del turismo lento e sostenibile. Un modello di offerta turistica - in gran parte basato sulle attività all'aria aperta come trekking, surf, escursioni nei vulcani, immersioni e avvistamento delle balene - che sembra in grado di contrastare il fenomeno dell'overtourism.
[idfotoracconto id="365575" title="Azzorre: trekking tra vulcani e whale watching"]
Ne è convinto anche Thomas Rizzo, console onorario delle Azzorre, che racconta come stia crescendo l'interesse per attività outdoor: «Il turismo qui sta esplodendo, un po' in tutte le isole - afferma Rizzo - Questo ovviamente ha anche dei lati negativi, ma penso che per ora lo stiano gestendo bene e ciò sta portando molti fattori positivi per la crescita di queste isole". "La maggior parte dei turisti viene qui per stare in contatto con la natura - osserva il console - Penso che la maggior parte di quelli che ho conosciuto vogliono esplorare, fare trekking, sport, conoscere anche le isole più piccole, dove si ha un rapporto ancora più diretto con la natura e molte opportunità sportive. Sono isole molto attive: non sono le tipiche isole per stare nel resort o sulla spiaggia».
Mauro Buffa, giornalista, si è innamorato delle Azzorre nel 1989 e vi si è trasferito appena andato in pensione. «Il turismo è in crescita - afferma Il turismo europeo, il turismo anche da Stati Uniti, Canada. E per quanto riguarda gli italiani credo che quello che li attrae, li può attrarre di più, è proprio il fatto che fai un salto indietro nel tempo per quanto riguarda il modo di vivere e trovi dei luoghi incontaminati bellissimi».
Tra le isole più affascinanti c'è Terceira, celebre per Angra do Heroìsmo, patrimonio mondiale dell'Umanità e per i suoi vini minerali, coltivati in uno straordinario paesaggio di pietra lavica.
Per chi cerca un'esperienza più originale e vuole immergersi nella vita quotidiana degli abitanti, l'associazione Casas Açorianas propone un turismo a stretto contatto con la popolazione locale in più di cinquanta case tradizionali sparse sulle nove isole dell'arcipelago.
[idarticle id="2494612" title="Al lavoro con... Paola Pivi, artista alle Hawaii"]
Gilberto Viera, presidente dell'associazione: "Per gli abitanti delle Azzorre, ospitare visitatori è un'occasione preziosa di incontro e condivisione - dice - D'altra partesoggiornare nelle case tradizionali offerte dai membri dell'Associazione è un'opportunità ideale per conoscere da vicino la cultura e la quotidianità locale, anche durante un breve viaggio. È questo scambio a rendere così positivo e arricchente il turismo rurale per l'intera comunità e per i viaggiatori".
Per i turisti italiani, questo giardino nel cuore dell'Atlantico a sole due ore da Lisbona, dal mese di maggio è ancora più vicino, con i voli diretti da Milano Malpensa per l'isola principale dell'arcipelago, Sao Miguel.
Come le Hawaii, le Azzorre sono isole di origine vulcanica, con crateri spenti, laghi, imponenti montagne e coste frastagliate, scogliere nere di lava e spiagge di sabbia scura.
Le Azzorre sono uno di quei luoghi che sembrano ancora respirare al loro ritmo naturale. Il turismo è in aumento ma le isole hanno saputo proteggersi dall'eccesso di visitatori attraverso politiche di gestione dei flussi e la valorizzazione del turismo lento e sostenibile. Un modello di offerta turistica - in gran parte basato sulle attività all'aria aperta come trekking, surf, escursioni nei vulcani, immersioni e avvistamento delle balene - che sembra in grado di contrastare il fenomeno dell'overtourism.
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Ne è convinto anche Thomas Rizzo, console onorario delle Azzorre, che racconta come stia crescendo l'interesse per attività outdoor: «Il turismo qui sta esplodendo, un po' in tutte le isole - afferma Rizzo - Questo ovviamente ha anche dei lati negativi, ma penso che per ora lo stiano gestendo bene e ciò sta portando molti fattori positivi per la crescita di queste isole". "La maggior parte dei turisti viene qui per stare in contatto con la natura - osserva il console - Penso che la maggior parte di quelli che ho conosciuto vogliono esplorare, fare trekking, sport, conoscere anche le isole più piccole, dove si ha un rapporto ancora più diretto con la natura e molte opportunità sportive. Sono isole molto attive: non sono le tipiche isole per stare nel resort o sulla spiaggia».
Mauro Buffa, giornalista, si è innamorato delle Azzorre nel 1989 e vi si è trasferito appena andato in pensione. «Il turismo è in crescita - afferma Il turismo europeo, il turismo anche da Stati Uniti, Canada. E per quanto riguarda gli italiani credo che quello che li attrae, li può attrarre di più, è proprio il fatto che fai un salto indietro nel tempo per quanto riguarda il modo di vivere e trovi dei luoghi incontaminati bellissimi».
Tra le isole più affascinanti c'è Terceira, celebre per Angra do Heroìsmo, patrimonio mondiale dell'Umanità e per i suoi vini minerali, coltivati in uno straordinario paesaggio di pietra lavica.
Per chi cerca un'esperienza più originale e vuole immergersi nella vita quotidiana degli abitanti, l'associazione Casas Açorianas propone un turismo a stretto contatto con la popolazione locale in più di cinquanta case tradizionali sparse sulle nove isole dell'arcipelago.
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Gilberto Viera, presidente dell'associazione: "Per gli abitanti delle Azzorre, ospitare visitatori è un'occasione preziosa di incontro e condivisione - dice - D'altra partesoggiornare nelle case tradizionali offerte dai membri dell'Associazione è un'opportunità ideale per conoscere da vicino la cultura e la quotidianità locale, anche durante un breve viaggio. È questo scambio a rendere così positivo e arricchente il turismo rurale per l'intera comunità e per i viaggiatori".
Per i turisti italiani, questo giardino nel cuore dell'Atlantico a sole due ore da Lisbona, dal mese di maggio è ancora più vicino, con i voli diretti da Milano Malpensa per l'isola principale dell'arcipelago, Sao Miguel.
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00:00Per chi non c'è mai stato è l'arcipelago del famoso anticiclone, quello che porta a
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