Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • ieri
Marco Guzzi e Gabriele Guzzi
Cristo in politica

Crescere Informandosi, incontra Marco Guzzi poeta, filosofo, saggista, conduttore radiofonico e fondatore del Movimento Darsi Pace e Gabriele Guzzi, economista, scrittore e Presidente del Movimento Rivoluzionario “Indispensabile”, ai nostri microfoni per parlare delle diverse criticità che stanno tenendo in ansia la nostra società e del loro ultimo libro, edito da Paoline Editoriale, dal titolo “Cristo in politica”.
Tra emergenze sanitarie, emergenze economiche ed emergenze militari la nostra società è avvolta da tutta una serie di criticità che la rendono estremamente debole ed insicura.
Un’instabilità che è legata alle persone chi ci governano e alle scelte che vengono messe in atto. Proprio per questo è necessario riuscire a capire il legame tra spiritualità e azione politica efficace.
Cosa si nasconde dietro la ritirata di Trump sui dazi all’Europa, almeno per 90 giorni? Quali conseguenze a livello economico del continuo e contraddittorio cambio di strategia del presidente americano? Quali conseguenze dal recente rafforzamento dai BRICS? E’ veramente la fine della globalizzazione? Perché l’Europa, circondata da conflitti, non riesce mai a prendere una posizione chiara? Qual è il legame tra spiritualità ed azione politica efficace? Come l’economia dovrebbe riformularsi per tornare a servire realmente l’essere umano?
Queste e molte altre le domande e gli aspetti affrontati in questa intervista.

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00ben trovati oggi siamo in compagnia di marco guzzi filosofo poeta saggista e fondatore dei
00:22gruppi darsi pace e c'è anche con noi lo avrete riconosciuto gabriele guzzi che economista
00:28scrittore e presidente del movimento rivoluzionario l'indispensabile anzitutto ben trovati benvenuti
00:36benvenuta ad entrambi e oggi parleremo anche dell'uscita del nuovo libro libro che si intitola
00:43cristo in politica per un allegra rivoluzione pubblicato da paolina editoriale per la collana
00:50crocevia già il titolo ci dà la possibilità di fare una serie di riflessioni e di domande però io
00:56cominciare anzitutto dall'attualità parliamo cominciamo dai dazi di trump se ne è parlato
01:03molto in questi giorni questi tazzi americani che sono stati imposti da trump ai paesi europei alla
01:08cina e poi negli ultimi giorni si è deciso di sospenderli per 90 giorni a tutti i paesi tranne
01:16che alla cina ma anche qui la cina insomma ci sono state delle novità recentemente insomma
01:21quello che vorrei capire insieme a voi e qual è la motivazione innanzitutto reale e di questo
01:28cambiamento di questo dietro fronte di di trump riguardo ai dazi e poi soprattutto cosa comporta
01:35nell'economia globale questa quella che io definirei una schizofrenia questa schizofrenia di
01:40trump decide una cosa poi ne decide un'altra e cominciamo da gabriele poi passo la parola anche a
01:46marco ma chiaramente entrare nella mente di trump e i suoi progetti forse è più difficile che
01:54capire l'origine del big bang per cui noi cercheremo di fare supposizioni in base ai dati che abbiamo
02:01oggi ma io penso che le ragioni che guidano trump non siano comunque l'irrazionalità di un folle di un
02:09pazzo come un po il dibattito italiano mainstream ci descrive sebbene chiaramente i suoi metodi siano
02:16quelli che conosciamo ci sono delle ragioni strutturali ci sono delle cause economiche profonde
02:22radicate nella storia occidentale americana e oramai del quadro geopolitico internazionale per dirla
02:30proprio con una battuta con una semplificazione possiamo dire che è uno scontro tra l'industria
02:36tra l'economia reale e un tentativo di riportarla negli stati uniti e la finanza gli stati uniti si sono
02:44trasformati negli ultimi 40 anni in una economia deindustrializzata che vive grazie alla finanza
02:51e al predominio del dollaro questo ha tanti benefici ma anche dei costi e trump vorrebbe avrebbe voluto
02:59riportare l'america grande no appunto in questo immaginario un po degli anni 80 del lavoratore
03:06americano ad alti salari ad alta protezione sociale e con un'industria interna molto fiorente qual è
03:14stato il punto è che sono bastati 5 6 giorni di attacchi speculativi in borsa a farli fare marcia
03:21indietro praticamente su tutta la linea perché tenere i dazi solo sulla cina in un sistema in un
03:27sistema iper globalizzato vuol dire praticamente toglierli su tutti perché la cina basta delocalizzare
03:33in un altro paese l'ultima fase della produzione può aggirare facilmente questa questa tariffa quindi
03:41questa è una brutta notizia al di là di quello che uno possa pensare di trump del fatto che i mercati
03:45finanziari soprattutto in america che sono come sappiamo dominati sostanzialmente da tre quattro
03:51grandi gruppi finanziari possono determinare la politica interna e anche se c'è trump che è il
03:57cattivone dittatore in realtà è un dittatore con direi con le armi proprio deboli perché bastano
04:05appunto quattro cinque giorni di attacchi speculativi a farlo rientrare su tutta la linea
04:12Marco tu hai che pensiero ha rispetto a tutto quello che è accaduto ma guarda io penso che come
04:20sempre questo sistema di mondo è ossessivo no cioè adesso dobbiamo parlare dei dazi dobbiamo tutti
04:31parlare dei dazi perché il problema della guerra in ucraina non si sta risolvendo bene insomma quindi
04:39un argomento che attira poco prima ci dovevamo occupare ossessivamente dell'emergenza ecologica
04:46adesso è sparita no non c'è più non c'è più ci diceva no il presidente della repubblica che era
04:53il problema numero uno anche la von der leyen era il problema numero uno ci dovevamo occupare solo di
04:58questo e adesso invece ci dobbiamo riarmare il che implicherà come sappiamo un inquinamento
05:03mostruoso perché non credo che i cari armati andranno a energia solare ecco quindi è un mondo
05:10che manifesta naturalmente con le scene varie che poi naturalmente come gabriele ha spiegato si
05:18possono anche interpretare una per una e va fatto ma non dovremmo secondo me dimenticare il quadro
05:24generale cioè è un mondo impazzito cioè è una configurazione antropologica culturale che da
05:32decenni manifesta una sua schizofrenia ecco gabriele diceva schizofrenico ma non è che schizofrenico
05:39schizofrenico solo trump è schizofrenico il sistema non è cattivo solo trump e allora se
05:46dobbiamo dire cattivo più cattivo era biden molto più cattivo cioè è biden che ha finanziato lo
05:53sterminio di gaza sostenendo israele finanziariamente difendendolo all'onu impedendo qualunque forma di
06:01sanzione nei confronti di israele di netanyahu che è un criminale di guerra perseguitato per la
06:07possibile genocidio no e chi sono i cattivi no e i cattivi biden ha favorito fomentato la guerra
06:16in ucraina fino all'ultimo e quindi voglio dire il più pulito cialarogna dovremmo interpretare anche
06:26la guerra dei dazi come una delle fasi della guerra totale che questo sistema che è un sistema della
06:35guerra sta alimentando da tempo quindi i dazi sono un'altra configurazione di quella guerra di
06:42tutti contro tutti che è il sistema di mondo in cui siamo in cui ormai non possiamo nemmeno
06:50illuderci di avere alleanze con gli stati uniti perché anzi la nato dovrebbe armarsi per difendere
06:58la danimarca che fa parte della nato dall'aggressione evidente degli stati uniti perché
07:05quando gli stati uniti dicono che si vogliono prendere la groenlandia anche con le armi l'articolo
07:125 della nato dovrebbe spingere tutti anche noi ad armarci in difesa della danimarca e anche in difesa
07:18del canada perché quando trump dice che il presidente della repubblica canadese è un governatore quindi
07:26attribuisce il canada alla agli stati uniti d'america compie un atto di guerra una dichiarazione
07:32esplicita di guerra per cui ci dobbiamo armare contro gli stati uniti questa è la guerra di tutti
07:39contro tutti e purtroppo non è un segno tranquillo assolutamente dobbiamo sperare o quantomeno tentare
07:48di cambiare strada di non arrivare a parlare di guerra e di conflitti come dice tu tutti contro
07:55tutti per tornare sulla questione economica vorrei un vostro parere sulla questione dei brics perché
08:05recentemente sono si sono molto rafforzati ecco i brics stanno in qualche modo realmente mettendo in
08:14in pericolo tra virgolette il dollaro e questo è il segnale può essere il segnale della fine della
08:21globalizzazione unipolare oppure è un po troppo pensare questo beh questa è un'altra domanda molto
08:32molto importante io credo che quando parliamo dei brics parliamo in realtà di una cosa molto meno chiara
08:38di quella che potremmo immaginare perché all'interno dei brics ci sono delle contraddizioni
08:43molto forti e non parliamo di di un'alleanza militare geopolitica molto forte in realtà c'è
08:52sta dentro la cina e l'india che sono nemici storici ecco ad esempio più interessante la cina
08:59sostanzialmente che che effettivamente ad oggi ha superato gli stati uniti praticamente su tutto
09:05su tutti gli aspetti economici anche militari spendendo praticamente un quinto gli analisti ci
09:14dicono che l'esercito cinese è molto più potente di quello americano culturale delle dieci università
09:22più produttive cioè che pubblicano più articoli ad altissimo impatto nel mondo sette sono cinesi la
09:30cina produce più ingegneri insomma sostanzialmente è stata molto veramente in grado la cina con tutte
09:38le contraddizioni ma di superare gli stati uniti su tutti gli aspetti almeno visibili materiali della
09:45vita collettiva questo pone un rischio per per gli stati uniti sì per tante ragioni su per il
09:51predominio del dollaro per il controllo dei mari cioè quindi per il controllo della globalizzazione
09:56per il controllo degli organismi internazionali la cina effettivamente non è diventato leggemone
10:03almeno di fatto globale non ancora su tutta la linea perché appunto la globalizzazione è ancora
10:10una cosa in mano agli stati uniti c'è un sorpasso che gli stati uniti temono molto il punto è che tipo
10:17di globalizzazione ha in mente la cina io onestamente ho molta resistenza ad affidarmi a padroni stranieri
10:24cioè a dire viva la cina o viva gli stati uniti io sono un italiano sono un europeo e cerco di
10:31trovare un punto di contatto un punto di mediazione è una nostra proposta che dovrebbe essere indipendente
10:37sia dagli stati uniti e dalla cina la globalizzazione che ha in mente la cina qual è certamente la cina
10:43almeno a parole sembra voler portare avanti una globalizzazione che riconosce la sovranità e
10:48l'autodeterminazione degli stati e dei popoli quindi sembra essere molto più onu molto più
10:53filo onu degli stati uniti e questo è un po un paradosso dei nostri tempi c'è che il diritto
10:58internazionale con tutti i limiti che però è una creatura occidentale viene difesa più dalla cina
11:04che dagli stati uniti che appunto dicono vogliamo conquistare la groellandia oppure
11:09insomma mostrano una una logica di potenza molto più esplicita quindi il punto è se questa questa
11:18fase di riconfigurazione porti a un conflitto porti in definitiva a un conflitto questa è la domanda e
11:26noi queste crisi che stiamo vivendo alla fine sono piccole piccoli epifenomeni di questa grande
11:31riconfigurazione globale io onestamente vedo tutti i rischi e tutti i pericoli penso che però
11:39lo scenario di una guerra nonostante voglio dire ce la stiamo mettendo tutta continui a rimanere uno
11:46scenario non del tutto c'è uno scenario piuttosto improbabile e questo anche motivato da fenomeni
11:52reali cioè che appunto gli stati uniti in realtà si rendono conto del fatto che una guerra con la cina
11:58porterebbe all'autodistruzione degli stati uniti e comunque probabilmente a una sconfitta quindi noi
12:05dobbiamo lavorare in questa fase di transizione affinché questo mondo multipolare multilaterale sia un
12:11passo in avanti rispetto alla globalizzazione unipolare americana che aveva tutti i limiti ma c'è
12:17anche il rischio di peggiorare la condizione ecco per cui il punto e il nostro modello dovrebbe essere
12:23quello dell'onu cioè di stati autonomi di stati sovrani che almeno formalmente e comunque la formalità
12:30almeno è qualcosa come dice lucio caracciolo il diritto internazionale perlomeno è un parametro su cui uno
12:36può valutare le cose rimanga il faro e tra i fari fondamentali c'è il ripudio della guerra come principio
12:43di risoluzione dei conflitti e quindi della logica del più forte ecco questo noi dovremmo dovremmo
12:49sperare che diventi cultura popolare cultura generale dei rapporti internazionali che non
12:54ci sia più la logica del più forte e che non si osservino più queste stragi vergognose in varie
13:00parti del mondo determinate principalmente proprio da questo principio cioè il più forte decide cosa
13:07fare e stermine civili pur di raggiungere questo obiettivo ecco questo dovrebbe essere un po il salto
13:14che questa nuova globalizzazione dovrebbe riuscire a compiere eppure l'europa che sta in mezzo a queste
13:21due grandi potenze america e cina insomma non si sta dimostrando tanto all'altezza di questi valori
13:29di cui parlavi tu poco fa gabriele e anche non sta dimostrando di avere una posizione netta anche nei
13:37confronti di quei conflitti parliamo anche della palestina non c'è stato non ha avuto un ruolo di
13:44rilievo l'europa tu cosa ne pensi marco ma io penso che per valutare questa fase dovremmo prima valutare
13:57la fase precedente perché oggi mi fa un po ridere no tutti che gridano all'oligarchia finanziaria oddio
14:06crolla il mondo eccetera come se benissimo dal paradiso terrestre come se questo scompaginamento
14:16dell'ordine precedente fosse solo una iattura perché l'ordine precedente era la pace dell'europa
14:25è balle la verità è che noi veniamo da un'epoca lunga che abbiamo chiamato globalizzazione finanziaria
14:35essenzialmente pilotata dagli stati uniti d'america che si sono posti dopo la caduta del muro di berlino
14:43come l'unica grande potenza del mondo e hanno avuto l'ambizione di diventare il mondo uno il
14:53nuovo ordine del mondo unificato questo era il concetto di globalizzazione che avevano gli stati
14:59uniti d'america specialmente il partito democratico dopo la caduta del muro di berlino a partire dagli
15:05anni 90 ecco noi abbiamo visto invece che questi decenni sono stato sono stati innanzitutto
15:14tutt'altro che pacifici perché immediatamente abbiamo avuto la prima guerra del golfo poi abbiamo
15:20avuto l'afghanistan poi abbiamo avuto guerre continuamente abbiamo avuto l'espansione violenta
15:26aggressiva della nato verso est fino alla guerra in ucraina che è stata fomentata alimentata preparata
15:33per decenni non per anni quindi tutt'altro questo monopolarismo statunitense non ci ha dato
15:41affatto la pace non ci ha dato affatto la giustizia ma tutt'altro ingiustizie crescenti disuguaglianze
15:49vertiginose che si sono accumulate di anno in anno di decennio in decennio e qui Gabriele potrebbe
15:56farci una lezione tecnica anche su quanto queste disuguaglianze effettivamente siano diventate
16:04spaventose no quindi quest'ordine monopolare che crolli non è un gran danno è vero quello che dice
16:13Gabriele che come dire al peggio non c'è mai fondo per cui dio solo sa che cosa potrà avvenire però
16:19che intanto questo sistema che non è solo un sistema economico finanziario ragazzi lo sappiamo
16:27questa questo dominio della grande finanza mondiale ha portato ad un'egemonia culturale molto precisa di
16:35tipo nichilistico sostanzialmente quindi sono stati portati avanti determinati valori o disvalori sono
16:45stati depredati i popoli delle loro culture si è fatta una politica accurata nelle università nelle
16:52case editrici nelle nelle televisioni nelle radio per portare avanti i peggiori i mediocri i
17:00collaborazionisti cioè coloro che giornalisti intellettuali erano funzionali a questo sistema
17:08disumanizzante disumanizzato e devastante il pianeta per cui che tutto ciò si disarticoli
17:17non mi fa proprio piangere anche perché come dicevi l'unione europea questa unione europea è
17:25stata funzionale al servizio della globalizzazione finanziaria del partito democratico americano e
17:33perciò adesso non sa che pesci prendere perché nel momento in cui gli stati uniti hanno cambiato
17:38politica anche se non è che sia capito la salvezza trump basta vederlo per capire che non è certo la
17:47salvezza del mondo o la soluzione dei problemi è soltanto uno smascheramento di una ipocrisia
17:53colossale che per anni ha chiamato pace e democrazia la violenza l'ingiustizia e la guerra perché
18:02la guerra è sempre stato lo strumento di questo monopolarismo statunitense guardate una cartina
18:09geografica e guardate le le basi militari americane presenti in tutto il mondo guardate la storia della
18:17diciamo invasione o ingerenza militare degli stati uniti negli ultimi decenni praticamente in
18:23tutto il mondo in tutto il mondo sono presenti militarmente o sono intervenuti militarmente quindi
18:31che ci abbiamo da piagne questo multipolarismo di cui parlava anche gabriele di cui il brics può
18:39essere una configurazione non può che essere un male minore e comunque un rimettere in movimento la
18:46storia certamente è pericoloso ma veniamo da una situazione che non solo era pericolosa era
18:54catastrofica per cui meglio il pericolo della catastrofe che era già in atto quello che manca
19:01come sempre è una cultura e anche una politica che chiarisca questo punto cioè noi leggiamo i grandi
19:08giornali ed è un piagnisteo no un grido di pericolo come se appunto venissimo dall'ordine ideale del mondo
19:17governato dai saggi da draghi e da biden e dalla harris che ci stavano portando alla pace e poi arriva
19:28questo mattacchione ecco sta balla ce la possono raccontare solo tra di loro e solo perché non c'è
19:35contraddittorio e solo perché nel mainstream evitano qualunque confronto con opinioni anche minimamente
19:44divergenti e fondate mi dai lo spunto per affrontare un altro argomento
19:51arriviamo in italia stringiamo il campo di riflessione di azione e parlavi di mario draghi parlavi appunto
20:01di questi salvatori della patria tra virgolette che non hanno salvato proprio nulla parlavamo anche di
20:07disuguaglianze economiche recentemente eh l'ex premier appunto mario draghi ha illustrato
20:14il proprio eh report alla commissione di bilancio eh di camera e senato e in quell'occasione ha affermato
20:22delle cose che poi non sono state molto dibattute dai sui sui canali su stampa e media e in sostanza ha
20:32affermato che i paesi dell'unione europea sono tra di loro in competizione e ha parlato anche della
20:39strategia di competizione per competere no tra di loro eh cito testualmente ha detto tenevamo i salari
20:48più bassi come strumento di concorrenza austerità e salari bassi hanno creato una compressione della domanda
20:55ecco ehm faccio parlare prima Gabriele ehm cosa ne pensi tu di questa strategia confessata a mio
21:03parere perché a questo punto eh ci ci parlavano sempre di dover eh fare attenzione ai bilanci a
21:10tutto per motivi più alti adesso vediamo che era tutta una questione di competizione a danno comunque
21:17della dignità dei lavoratori cosa ne pensi tu Gabriele sì penso che quello che sta facendo draghi da un po' di
21:24di tempo è un grande riposizionamento teorico e personale è una confessione senza pentimento
21:34dice delle cose in parte vere perché quel rapporto è anche pieno di cose sbagliate che si potrebbero
21:41valutare ma alcune analisi sono giuste ma non ci dice che lui praticamente in tutti i momenti
21:46determinanti della vita politica economica finanziaria dell'Italia e dell'Europa era presente se non era il
21:52capo di quel particolare processo nel 1992 si inizia la fase di privatizzazione lui è il direttore
22:00generale del MEF la più grande eh stagione di privatizzazione eh al mondo eh di fatto eh nel
22:082001 si entra eh si entra nell'euro lui ancora direttore generale del MEF e guida questo processo
22:15poi si fa qualche qualche anno di pausa in qualche grande banca di investimento americana
22:20giusto per non creare dei conflitti di interesse che potrebbero destare qualche sospetto sulla sua
22:25diciamo integrità nel difendere gli interessi pubblici eh poi diventa governatore di banca
22:31d'Italia fa dei problemi diciamo fa delle supervisioni bancarie molto discutibile discutibili
22:38che poi hanno provocato le crisi bancarie nel 2011 manda la famosa letterina a Berlusconi che lo
22:45farà cadere nel novembre e quella letterina era esattamente piena di quelle indicazioni macroeconomiche
22:52che ora lui critica austerità taglia la spesa pubblica eccetera eccetera nel 2015 chiude la liquidità
23:01alle banche greche facendo un atto di sopruso della sovranità democratica qualcosa che non si era mai vista
23:08nell'Europa contemporanea cosa che ha fatto dei disastri sociali come poi sappiamo perché c'è
23:15aumentata la mortalità infantile a causa della gestione troica della crisi greca e vediamo se mi
23:22dimentico qualcosa perché c'era veramente sempre e poi è stato presidente del consiglio durante la
23:27gestione del Green Pass e durante la guerra in Ucraina quindi Draghi è probabilmente il leader più
23:34importante a livello europeo che ha gestito praticamente tutti i processi economici geopolitici
23:40e finanziari del continente per cui che lui ci venga ora a dire dall'alto dei suoi della sua
23:47esperienza e del suo curriculum ebbe abbiamo sbagliato insomma dovrebbe dirci qualcosa in più cioè dovrebbe
23:53dirci scusateci noi accettiamo i pentimenti se fatti veramente lo accetteremo chi lo potrebbe
24:03perdonare lo perdona ma lo valuteremo con maggiore dignità lui invece vuole fare un po il gioco delle
24:09tre carte quindi tornando poi alla domanda non c'è nulla di però imprevedibile di quello che abbiamo
24:19vissuto nell'euro questo processo che Draghi descrive era il risultato più prevedibile e più previsto da
24:28tutta la più importante e accreditata accademia internazionale cioè che in una unione monetaria
24:37incompleta dove cioè il potere politico e il potere fiscale rimane decentralizzato cioè rimane al capo
24:44degli stati nazioni ma la moneta diventa invece europea cioè si centralizza si creano degli forti
24:52squilibri interni e appena arriva una crisi gli stati non hanno alcun mezzo per riassorbire questa
24:59crisi che svalutare il lavoro che svalutare i salari perché la valuta non la puoi più svalutare
25:04perché il tasso di interesse è a livello europeo e quindi tra l'altro gli stati sono anche esposti
25:10alla speculazione dei mercati che ti impongono l'austerità per cui è un po il segreto di Pulcinella io
25:17sono anche contento che queste cose orali di Draghi cioè fanno parte di quel momento apocalittico che
25:23chi ha l'occhio della speranza e cioè sa leggere i tempi i segni dei tempi vede anche in maniera
25:28positiva perché che certamente Draghi ci venga a dire tutto questo è un passo in avanti cioè è molto
25:34più difficile nascondere il film dell'orrore che è l'unione europea e io credo che queste ultime
25:42settimane questi ultimi mesi abbiano contribuito ancora di più a far maturare questa coscienza nel
25:47popolo cioè gente che prima in buona fede pensava che l'unione europea comunque era un'unione che ha
25:52garantito la pace che è stata comunque un'evoluzione no e credo che siano in tanti ancora crederlo ripeto
26:00in buona fede anche perché martellati da una veramente manipolazione culturale fin dalle elementari
26:08perché se vedete a volte i libri delle elementari ti descrivano l'unione europea come se fosse il
26:13paradiso terrestre no però ecco questo piano di riarmo questa von der Leyen che ride felice del
26:21fatto che compriamo cararmati con la Kayakallas che insomma prende il bazooka e minaccia la Russia
26:28uno dice beh ma è questa l'unione europea? Sì lo è sempre stata ma ora tutto si risvela e quindi
26:35alleluia. Marco rispetto a ciò che diceva appunto Gabriele abbiamo parlato di Draghi di
26:42questa unione europea tu che cosa ne pensi intanto del ruolo dell'Europa di come ne sta uscendo fuori
26:49dopo le dichiarazioni di Trump ad esempio in cui l'Europa dopo queste dichiarazioni l'Europa si è vista
26:56un po' sola abbandonata e diciamo stanno effettivamente cambiando forzatamente i paradigmi
27:04che abbiamo conosciuto fino ad oggi che cosa ne pensi di come sta reagendo l'Europa direi maluccio
27:09quando parla di guerra però dimmi la tua. Credo che sia evidente che questa unione europea non sa che pesci
27:20prendere nel senso che questo scompaginamento di cui abbiamo parlato della globalizzazione
27:27precedente dentro la quale questa commissione questa unione europea svolgeva un ruolo funzionale
27:35perfettamente organico questo disordine la mette in uno stato confusionale molto grave da una parte sul
27:44piano della guerra in Ucraina perché l'Unione europea sconsideratamente follemente si è schierata
27:52con tutto il corpo con Zelensky con la militarizzazione dell'Ucraina con la difesa degli ucraini fino
28:02all'ultimo ucraino naturalmente fino alla vittoria avremmo finalmente conquistato la Russia eh abbiamo
28:12visto quando quel poveraccio di Zelensky per sopravvivere ha fatto le sue imprese suicidarie
28:18nel Kursk eh abbiamo letto i giornaloni esultare come se fosse stata la presa della Bastiglia no
28:25addirittura questi eroici no tutte balle clamorose tutto ma e l'Unione europea eh c'è caduta con tutti i
28:33propri vestiti tutti i leader tutte le settimane un giorno la von der Leyen un giorno Starmer Johnson
28:42prima subito Macron tutti Draghi Scholz tutti a Kyiv no tutti a sventolare la bandiera trionfante e nel
28:53momento in cui arriva un presidente degli Stati Uniti che prende a pesce in faccia Zelensky e dice
28:59il re è nudo la guerra è persa anche perché lo dice lo stesso Zelensky poi Zelensky cambia opinione
29:05a seconda evidentemente di quello che gli dicono i programmisti registi della Nato che gli scrivono
29:10eh i testi no perché lui è un attore comico eh tragico a questo punto quindi l'Unione europea non è
29:18disorientata e mostra quella inconsistenza politica morale umana addirittura spaventosa che è rappresentata
29:28da questi figuri no come ha già l'Abib no la commissaria per l'uguaglianza la preparazione e la
29:37gestione delle crisi che abbiamo visto in quello spot scandaloso vergognoso patetico comico indefinibile no
29:48delle 72 ore di sopravvivenza che l'Abib no ha voluto istruirci su come attraversarle quindi
29:58l'Unione europea non sa che fare quindi da una parte non può negare l'alleanza con gli Stati
30:04Uniti anche perché siamo legati attraverso la Nato attraverso eh la presenza militare e anche
30:11atomica degli Stati Uniti praticamente in tutti gli stati e in particolare in Italia e in Germania
30:16per cui questo ritiro voglio proprio vederlo no delle truppe voglio prima vederlo e poi ci credo
30:22dall'altra parte eh si muovono come dei poveracci no non sapendo che fare si incontrano tutte le
30:28settimane no a Londra de qua de là si incontrano e non decidono niente perché non hanno la capacità
30:36militare non hanno la capacità politica di fare un gesto significativo perché qui ci sarebbe solo un
30:42gesto significativo no mandare centomila francesi e inglesi in Ucraina siccome questo non sono in grado di
30:49di farlo non lo vogliono fare non lo possono fare allora indicano una nuova riunione ecco una prossima
30:56riunione la fanno no con i capi di Stato i capi degli eserciti per dire dobbiamo difendere l'Ucraina
31:03fino in fondo nel frattempo Putin devasta l'Ucraina come abbiamo visto stermina il popolo ucraino avanza
31:11su tutti i fronti prende a pesci in faccia anche Trump perché Trump si credeva di trattare Putin come
31:17aveva trattato Zelensky ma Putin è lo zar come viene chiamato ecco allora se è lo zar tenete conto
31:24che la Russia è un impero e quindi non è che tu puoi trattare un imperatore come puoi trattare quel
31:31comico che avete messo su voi americani e che tu Trump tratti come se fosse un tuo nemico quando
31:39l'avete inventato voi anche qui no pentimento senza conversione e cioè voglio dire tutta
31:46sta storia l'hanno fatta gli americani lo sappiamo benissimo l'Ucraina è stata militarizzata sostenuta
31:52dalla Nato inventata proprio come provocazione nei confronti della Russia e mo arriva Trump no e fa il
31:59fighetto come se lui fosse una terza parte tra i contendenti mentre lui è la parte di Zelensky
32:05perdente che sta perdendo la guerra come la sta perdendo l'Unione Europea e a differenza dell'Unione
32:13Europea perlomeno cerca di mette cena pezza vedremo vedremo perché io non credo che Putin
32:19recederà da alcuni dei suoi punti fondamentali che poi sono quelli che pronuncia da anni e sono anche
32:26abbastanza ragionevoli alcuni no ok quindi l'Unione Europea è in uno stato pietoso è in uno stato di
32:34disgregazione potenziale non è un caso che la guida politico militare in questo momento è inglese
32:43cioè di un paese che non fa parte dell'Unione Europea siamo alle comiche siamo alle comiche e io credo
32:52che andremo incontro a ulteriori fasi critiche anche auspicabili anche se come dicevamo prima
32:59purtroppo i pericoli ci sono e le fasi disgregative e caotiche di riorganizzazione geopolitica spesso
33:09coincidono con momenti critici drammatici che non vorremmo vivere e allora cerchiamo abbiamo inquadrato
33:18un po' la situazione attuale vediamo che non è particolarmente felice e ci aspettano parecchie sfide e
33:26il libro appunto ci aiuta questo nuovo libro a delineare meglio anche quelle che potrebbero essere
33:32essere le le soluzioni ecco se non ho interpretato male insomma una una soluzione importante è quella
33:42di una trasformazione interiore prima ancora di un di un cambiamento delle strutture politiche
33:51anzitutto voglio chiedervi qual è il legame tra spiritualità e azione politica efficace partiamo da
33:59Gabriele sì se quello che ci siamo detti è vero e quindi il problema si fa sempre più radicale sempre
34:08più estremo io penso che questi due piani vadano in realtà portati avanti insieme cioè noi dobbiamo
34:17capire alla soglia di questa riconfigurazione globale che nessun lavoro interiore efficace cioè
34:26che vada alla radice del problema possa disertare l'aspetto storico perché se uno scava nella propria
34:36identità dopo gli elementi psichici e quindi anche tutte le varie ferite tutte le varie paure tutte le
34:46varie avversità e odi che costituiscono in parte almeno la nostra identità c'è una dimensione collettiva
34:54quindi chi fa un lavoro interiore vero dovrebbe comprendere la natura culturale di quel lavoro cioè che va a
35:02toccare delle dimensioni storico culturali quindi il lavoro interiore che oggi grazie a dio è tanto
35:08diffuso e la consapevolezza anche di un lavoro su di sé si fa sempre più ampia soprattutto nella mia
35:16generazione allo stesso tempo dovrebbe dovremmo tutti capire che l'aspetto storico cioè di responsabilità
35:25di presa di responsabilità del mondo quindi alla fine di una di un approccio adulto alla realtà storica
35:33fa parte di questo lavoro interiore allo stesso tempo mi verrebbe da dire nessun lavoro politico è
35:41efficace ma efficace proprio da un punto di vista direi fenomenologico cioè che la gente te dà un
35:49milligrammo della sua attenzione della loro attenzione cioè che susciti un minimo interesse
35:56nella popolazione occidentale deve andare a toccare la dimensione antropologica la dimensione della coscienza
36:03per come è ora in me per come è ora in te e per come è ora nelle persone che ci ascoltano se un discorso
36:09politico non va a intoccare lo stato di coscienza di del soggetto che dovrebbe cambiare la politica
36:16rimane un discorso astratto un discorso che non interessa sostanzialmente un discorso che non
36:21interessa e non interessa anche perché viene sempre di più visto come un discorso del tutto
36:26autoreferenziale e inefficace andrebbe anche detto che questo aspetto che che noi diciamo in realtà fa parte
36:35anche della storia recente pensiamo appunto alle ideologie del novecento con tutte le loro contraddizioni
36:41cercavano di superare questa separazione netta tra il personale e il politico certo lo facevano in
36:51nome di un'ideologia spesso violenta e falsa ma comunque coglievano questo elemento di verità
36:56uguale nel 68 sempre qui con tutti i limiti ora non stiamo facendo una valutazione storica
37:02si rivendicava l'elemento politico del privato la capacità rivoluzionaria dell'immaginazione no
37:10marcuse dell'eros e quindi del desiderio e quindi di tutti elementi della psiche dell'anima no di come
37:18l'anima ma fin da platone sostanzialmente noi sappiamo quanto l'anima e la città facciano parte di una
37:24di due polarità fondamentali ma relazionali quindi questa è una storia lunga il punto che ci
37:34differenzia forse da questa storia in particolare dal novecento che questa questo aspetto della
37:40coscienza per noi è un lavoro è un lavoro di trasformazione è un lavoro anche qui di conversione
37:47di guarigione la politica è una terapia storica come lavoro interiore è una terapia personale quindi
37:54il fine è la guarigione la guarigione e la pace la radicalità appunto delle sfide che stiamo
38:00vivendo mi sembra che stia destando in tutti noi anche nella popolazione la consapevolezza che se
38:08non lavoriamo su di noi se non lavoriamo sulla nostra coscienza se non comprendiamo che questo
38:14principio bellico e tanto critichiamo in biden in putin in chi infatti la pesca è lo stesso che
38:23abita in ciascuno di noi e che quindi il problema non sono gli stati uniti non è la cina non è putin
38:30ma è una configurazione antropologica che certamente poi si esprime in soggetti storici che hanno le
38:36loro responsabilità ma la radice è la stessa e che quindi se vogliamo intervenire alla radice
38:43dobbiamo curare anche questa questa sorgente bellica in ognuno di noi allora non avremo imparato
38:50molto della lezione del novecento che invece ha offerto proprio questo tipo di insegnamento alla
38:57coscienza umana ecco non dobbiamo dimenticarci quella quello stato di avanzamento della coscienza e
39:04della cultura che a cui eravamo giunti dopo la seconda guerra mondiale ma dovremmo riattaccarci a
39:09quelle altezze e proseguirla in questa direzione
39:13perfetto e io vorrei chiedere a marco nel libro e già nel sottotitolo in copertina si parla di un'allegra
39:24rivoluzione ecco viviamo un tempo segnato lo abbiamo detto da da conflitti e da sfiducia nei
39:32confronti della politica ma con il termine allegra rivoluzione cosa si intende realmente
39:38allora io penso che in base anche a tutto quello che abbiamo detto finora dovrebbe essere abbastanza
39:46chiaro che noi abbiamo davanti al nostro futuro due opzioni sostanzialmente la prima opzione è quella
39:56che la globalizzazione finanziaria di cui abbiamo parlato è la rappresentazione cioè la rinuncia ad ogni
40:05politica autentica quindi l'abolizione direi della politica come pensiero del mondo la globalizzazione
40:18finanziaria il neoliberismo la cultura nichilistica neoliberale tecnocratica mercantile ci voleva
40:28convincere ci vuole convincere che la politica come pensiero creativo della storia è finita era finita
40:38la storia ma voleva dire finita la storia politica ci dobbiamo adattare tutti a questo mondo amministrato
40:45dai bravi dai draghi dagli draghi dagli scorpioni dagli squali no dalle vipere no di wall street e
40:57basta e al massimo possiamo così chiedere lo sgocciolio no come dicevano gabrie che la ricchezza
41:06dei miliardari poi sgocciolava pure a te analisa qualche gocciolina arrivava pure a te poi si è visto
41:13che ne arrivavano manco se goccioline anzi te toglievano il sangue invece le goccioline te toglievano
41:19pure il sangue allora questa è un'opzione che può andare avanti con anche configurazioni
41:26ambigue capito alla trump musk che si presentano come novità rispetto al sistema loro sono contro il
41:38sistema no loro sono per il popolo loro ok l'altra possibilità è invece riprendere il progetto
41:51politico moderno e il progetto politico moderno fin dalle sue origini è messianico tutta la modernità
42:01diceva schlegel alla fine del settecento nasce e cresce intorno alla speranza messianica di portare
42:13nella storia le qualità del regno e cioè la giustizia la pace l'uguaglianza la libertà tutte qualità del
42:22regno messianico non comprendiamo la rivoluzione francese fraternité liberté galité non comprendiamo
42:29il comunismo non comprendiamo nemmeno il fascismo se non come configurazioni più o meno distorte della
42:39speranza messianica di una nuova umanità tutte queste rivoluzioni aspettavano o promettevano una
42:48nuova umanità no finalmente liberata finalmente entriamo nella storia o come diceva marx usciamo dalla
42:58preistoria ecco quindi il problema è tutto questo cioè la modernità la politica va abbandonato e ci
43:07dobbiamo rassegnare alla tecnocrazia magari dei robot o delle intelligenze artificiali oppure possiamo
43:15riprendere la speranza messianica del regno ma purificarla alle sorgenti messianiche e quindi per
43:24esempio la rivoluzione messianica non è il colpo di stato anche questo bisogna che i nostri ascoltatori
43:31lo capiscano perché noi abbiamo un'idea di rivoluzione di tipo istantaneo no di tipo critico il colpo di
43:39mano la presa della bastiglia la presa del palazzo d'inverno e abbiamo sempre quindi immagini di violenza
43:45di sangue ok non è questa la rivoluzione messianica la rivoluzione messianica è già avviata da secoli si
43:53tratta di capirla e rilanciarla quindi in una dinamica graduale e quindi non violenta la natura
44:04non violenta della rivoluzione messianica è fondamentale perché perché l'io messianico cioè la
44:13nuova umanità che stiamo diventando tutti è una coscienza dell'unità sostanziale che poi ce lo dice
44:21pure la scienza fisica contemporanea siamo tutti uno e allora se siamo tutti uno è assurdo che io
44:29voglia uccidere mio figlio gabriele perché non lo so perché oppure voglia non so sterminare una regione
44:40perché mi voglio conquistare un pezzetto di terra ma dico ma di che ce prega se è tutt'uno se siamo
44:48un unico pianeta vale la pena no allora questa è l'allegra la rivoluzione è allegra perché uno è non
44:58violenta due perché ha già vinto perché la rivoluzione messianica ha già vinto è chiaro che
45:05questo è il futuro dell'umanità non ce n'è un altro certo ci potranno essere anche tante
45:10catastrofi ma alla fine l'umanità dovrà capire queste cose perché ce le abbiamo dentro la guerra
45:18diventerà un tabù come l'incesto perché già lo sappiamo che è così già da almeno dalla bomba
45:26atomica di Hiroshima l'umanità ha capito che la guerra totale non è praticabile perché se no ci
45:34distruggeremo tutti solo che non abbiamo ancora sviluppato una coscienza culturale adeguata alla
45:41realtà storica che già viviamo quindi noi viviamo in un paradosso storico in cui la storia è più avanti
45:49della coscienza e quindi la coscienza umana la cultura umana e la politica umana deve raggiungere
45:55ciò che già la storia è e questo è il compito che anche noi nel nostro piccolo col nostro libro
46:02cristo in politica con tutta l'attività del movimento darsi pace del movimento l'indispensabile
46:08cerchiamo di contribuire a portare avanti perfetto per chiudere chiedo una breve riflessione ad entrambi
46:20in che modo l'economia attuale l'economia dovrebbe riformularsi per tornare a servire davvero l'essere
46:30umano e non diventare uno strumento del potere gabriele diciamo che l'economia ha assunto nella vita
46:40sociale un peso sempre più importante con il capitalismo in particolare quindi con la con la
46:48modernità e in particolare una certa economia che ha avuto dei grandi risultati materiali almeno in
46:55occidente quello che possiamo dire che le relazioni all'interno di una società sono sempre di più passate
47:05attraverso la mediazione del mercato quello che appunto marx chiamava il processo per cui noi ci
47:13siamo liberati dai rapporti di dipendenza personali servo padrone che erano appunto rapporti di schiavitù
47:24e siamo arrivati a un sistema di dipendenze impersonali cioè attraverso il denaro che rende
47:30tutto impersonale perché io posso acquistare da te qualunque bene che tu mi voglia vendere senza
47:35per forza diciamo avere un rapporto di parentela o avere una qualche visione politica insieme diciamo
47:43che il denaro è una grande è un grande strumento di neutralizzazione della vita sociale quindi è
47:48comunque un passo in avanti rispetto a quello che c'era prima no diciamo che questo processo è arrivato
47:54a un punto di di mercificazione appunto di mercificare sempre più ambiti dell'umano c'è l'esempio
48:00della dell'utero in affitto che per me coglie in una forma abbastanza estrema questo processo no cioè
48:06questo virus che però è anche un virus del valore tende veramente a conquistare sempre più ambiti
48:12dell'umano per cui non c'è nulla che noi riteniamo valido che sia esterno alla produzione di valore di
48:18mercato anche nella vita culturale no nella vita diciamo nella coscienza cultura popolare nella
48:25coscienza culturale se una cosa non produce valore di mercato tende a non essere particolarmente
48:29valorizzata gli umani vengono valutati se quanti soldi hanno qualche stipendio hanno perché questo
48:35è un parametro appunto della loro rilevanza ecco questo processo che è stato positivo ma ora è giunto
48:43a un livello di insostenibilità perché a tanti costi in particolare quello di appunto mercificare
48:50il tutto deve deve rovesciarsi questo deve rovesciarsi quindi questa grande potenza tecnica
48:58deve essere mantenuta e deve essere proseguita ma non può essere più solo il valore di scambio cioè
49:05il denaro a mediare i rapporti umani quindi se vogliamo dirla con una battuta l'antropologia deve
49:12riprendere la guida sotto rispetto all'economia quindi la politica deve dominare l'economia come
49:20è stato detto ma poi ci deve essere una visione filosofica una visione antropologica che guida la
49:24politica e quindi la guida l'economia quindi l'economia torna a essere uno strumento questo
49:29è il problema del del sistema economico attuale del capitalismo del finance capitalismo in tutte le
49:35sue versioni che se non ha una se non viene contenuto in qualche modo da un altro principio
49:41si pappa tutto no si pappa tutto ed erode tutto erode consuma tutto e qui il senso del dell'economia
49:48cristica ci può dare un'idea no cioè di un'economia che sia ispirata alla rivelazione antropologica che
49:55ha compiuto gesù a prescindere che uno possa creverci o meno da un punto di vista della fede ma
50:01su un piano culturale questo è un dato appunto storico l'idea di un essere umano che ha nella
50:08sua natura il principio divino che quindi ha una dignità assoluta che nessuna cosa nessun principio
50:16neanche nessuna idea può costringere l'essere umano a rinunciare alla sua dignità al suo valore
50:22in nome di niente altro no in nome di nient'altro no niente può essere sacrificato ecco questo è la
50:30direzione verso cui andare quindi una rifondazione dell'economia a partire da questa rivelazione
50:35dell'uomo della rivelazione del di dio e quindi del senso del mondo spesso noi viviamo in una
50:41logica della scarsità e quindi della competizione ecco se noi crediamo a questo tipo di mondo creiamo
50:47questo sistema economico se noi crediamo invece che il principio del mondo sia alla fine un principio
50:53buono un padre buono un padre misericordioso come ci rivela gesù creeremo un'altra economia
50:59un'economia della fratellanza della fraternità che forse il principio della modernità che è stato
51:07più sottovalutato e meno preso seriamente in considerazione è una una visione preziosa questa
51:15di cui ci hai parlato aggiungo un piccolo spunto di riflessione perché è capitato anche di recente
51:24diciamo di vedere politici mostrare rosari parlare di cristianità anche la premier meloni si
51:32identificava come cristiana e parlare di queste cose mostrare rosari per identificare per mostrare
51:40anche i propri valori poi in realtà in politica le molte scelte politiche non non sembrano andare
51:47verso una visione veramente cristiana non c'è un senso dell'accoglienza e quindi le politiche che si
51:56mettono in atto portano da tutt'altra parte e quindi bisogna anche fare attenzione rispetto al
52:02fatto che la fede possa essere strumentalizzata in maniera negativa insomma solo per raccogliere
52:10adesione per fare propaganda sì certo questo vale un po per tutto quindi tutto può essere
52:16strumentalizzato ma certamente quando parliamo di questo non parliamo della commistione tra religione
52:22politica che è stato un grande strumento di dominio nella storia umana dell'umanità ovviamente
52:27noi qui parliamo da una prospettiva post moderna se ci intendiamo cioè che fa propria tutta la critica
52:33della modernità alla religione come strumento di dominio forse il primo strumento di dominio da cui
52:39liberarci ma allo stesso tempo riconosce la natura spirituale della vita umana e per cui appunto come ci
52:46siamo detti da un approccio libero di uomini e donne libere cioè che non devono baciare la pantofola
52:52nessuno però si pongono dinanzi nuovamente al problema dell'umano su questa terra che purtroppo
52:59fuori dalla dimensione religiosa mi sembra che non possa trovare risoluzione perfetto ti do la parola
53:06marco se vuoi concludere anche in merito a tutto quello che è stato detto finora bene appunto il nostro
53:13libro si chiama cristo in politica per un'allegra rivoluzione quindi noi riteniamo che il principio
53:21messianico debba e possa essere ripreso e rilanciato ma come rivoluzione del sistema della
53:31guerra quindi diciamo ci mettiamo abbastanza a distanza da qualunque utilizzo della parola e del
53:40concetto e dei cosiddetti valori cristiani che non coincidano con la rivoluzione del sistema della
53:48guerra quindi anche qui secondo me c'è una divaricazione molto chiara noi non possiamo riparlare
53:55seriamente del mistero messianico nella politica se non come rilancio della rivoluzione del sistema
54:03della guerra perché altrimenti facciamo quello che hai detto tu e che è già in atto cioè un ennesimo
54:10utilizzo strumentale del dei concetti cristiani per supportare il sistema della guerra no putin è
54:21ortodosso e si fa il bagno battesimale ogni anno facendosi il segno ortodosso il segno ortodosso
54:28biden era cattolico trump e cristiano hanno pregato tutti insieme hanno pregato no il giorno in cui si
54:36sono riuniti la melonia e cattolica mattarella e cattolico renzi e cattolico salvini c'è il rosario
54:44bene non ci convincete per niente se non c'è un processo serio politico di rivoluzione cioè di
54:54contestazione radicale del sistema della guerra per me potete nominare il nome di gesù ma siete
55:00semplicemente bestemmiatori questo è il discrimine e questo sarà sempre più chiaramente il discrimine
55:09ci dovremo lavorare è una rivoluzione necessaria a questo punto quindi io vi ringrazio intanto per
55:17essere stata essere stati qui con me a discutere di questi temi grazie a marco guzzi a gabriele guzzi a
55:24presto grazie a voi voi

Consigliato