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  • 23/04/2025
(carlotta rocci) «Mi ero preparato alla tempesta e mai avrei immaginato che un gruppo di orche mi assalisse nello stretto di Gibilterra». Racconta l’esperienza sui social Alessandro Tosetti, architetto torinese e skipper che con la sua barca a vela Aspra si è trovato in mezzo a un gruppo di cinque orche che hanno iniziato a colpire l’imbarcazione danneggiando il timone. «Hanno rotto tutto il gruppo di governo interno e danneggiato la pala finale del timone che si è spezzata – racconta Tosetti al Corriere Torino – Però non è stato un attacco di animali inferociti, piuttosto un gioco di una famiglia di orche. Certo mi sono un po’ preoccupato. Le orche hanno malmenato Aspra per circa mezz’ora. Ho eseguito la procedura che avevo letto: spento il pilota automatico e sonar, chiuse le vele, ma non funzionato».Da tre mesi lo skipper è in mare con Aspra, è arrivato nel golfo di Cadice 19 aprile impegnato nella Global Solo Challenge, 78 giorni di navigazione da Auckland, passando per le Azzorre. «Gli animali erano grossi, circa cinque metri, ma la barca è più pesante, non credo che avrebbero potuto ribaltarla». Le orche si sono allontanate da sole dopo aver colpito la barca più volte. «Quando se ne sono andate sono sceso a controllare i danni– racconta lo skipper che è anche socio dello Yacht club Sanremo – Ho chiamato i soccorsi contattando l’unità di coordinamento delle operazioni Search and Rescue dello Stretto ma mi sono reso conto di poter riparare la barca quel tanto che bastava per farla ripartire e così sono arrivato in porto a Tarifa in autonomia, accompagnato dai soccorsi che a quel punto non hanno avuto bisogno di trainarmi». È rimasto tre giorni in porto a Tarifa, «un posto bellissimo che però non è aperto al transito e riceve solo i casi di emergenza e in questo caso il mio lo era». In due giorni Tosetti ha riparato la barca e oggi si prepara a ripartire per Sanremo, ultima tappa del suo viaggio. «Purtroppo c’è un ventaccio che mi tiene incollato al molo, se trovo un modo per uscire dal porto riparto subito, altrimenti aspetto che il vento cali», spiega. Il gruppo di orche è stato riconosciuto dal collettivo GT Atlantic Orca che lavora per la conservazione e gestione dell’orca iberica, presente in circa 50 esemplari raggruppati in 5 famiglie, una popolazione che rischia l’estinzione che segue gli spostamenti del tonno rosso dell’Atlantico di cui si nutre e che per questa ragione si sposta verso lo Stretto di Gibilterra in inverno fino verso giugno. Una delle orche che ha interagito con Aspra era già stata avvistata nel giugno di un anno fa, ma poi era migrata al Nord. Nello stretto non è troppo raro che le orche interagiscono con le imbarcazioni: dal 2000 ad oggi si contano centinaia di episodi: si contano centinaia di interazioni con le imbarcazioni da diporto dal 2000 ad oggi.«Non vediamo l’ora di dare il benvenuto a Alessandro e ASPRA con il guidone del nostro club gemellato, il Royal New Zealand Yacht Squadron di Auckland», commentano dallo Yacht club Sanremo.

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00:00Grazie a tutti.

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