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TVTrascrizione
00:00Buonasera e bentrovati ad una nuova edizione del TG Preview che questa sera dedichiamo al tema del welfare aziendale inteso anche come motore di crescita economica e sociale.
00:23Ne parliamo come sempre con diversi ospiti quindi do il benvenuto in studio questa sera a Roberto Zini vicepresidente di Confindustria Brescia proprio con delega al welfare e alle relazioni industriali.
00:35Buonasera.
00:36In collegamento abbiamo Massimiliano Bergomi psicologo e amministratore delegato di Sesville società di consulenza e di formazione che si occupa anche di questi temi. Buonasera anche a lei grazie di essere con noi.
00:48Buonasera.
00:48Allora Zini parto con lei. Di fatto sono due mandati che lei per Confindustria Brescia nel ruolo di vicepresidente si occupa di welfare.
01:00Le chiedo anzitutto come è cambiato proprio l'approccio delle imprese, delle nostre imprese bresciane nei confronti della tematica. Che evoluzione c'è stata in questi otto anni?
01:09Certo. Credo sia un po' cambiato il mondo in questi otto anni. All'inizio il welfare è stato utilizzato, ricordo il primo convegno nel 2017 diventava, welfare con noi l'abbiamo chiamato in Confindustria,
01:26diventava un metodo per riuscire a fare un po' di benefit, un po' di French benefit per i lavoratori. Per cui buoni pasto, buoni benzina, poco più. È un po' partito così.
01:40Era stato dietro un po' la pressione e la richiesta della diminuzione del cuneo fiscale. Il governo aveva un po' inventato questa, incentivato questa, questa forma di welfare detassandolo e decontituendolo per le aziende.
01:55E' partito in questo modo, diciamo che è servito per cominciare a parlarne, cominciare un po' a sperimentare. Dopodiché è diventato invece uno strumento sempre più che rappresenta anche l'identità dell'impresa,
02:10per cui alcune imprese hanno investito molto su questa partita, proprio per riuscire a cogliere i bisogni dei lavoratori, magari diversi bisogni anche a seconda dell'età, delle stagioni della vita,
02:24e riuscire attraverso questa operazione di welfare, che alla fine sono indubbiamente degli incentivi dal punto di vista della salute, dell'educazione dei figli, della conciliazione vita-lavoro,
02:39ha preso varie forme e è diventato un elemento distintivo per le aziende. Tante aziende ormai lo utilizzano anche come un supporto per poter attrarre e trattenere i talenti all'interno dell'azienda stessa.
02:53Aziende dove si sta bene e si lavora meglio.
02:56E quanto ci racconta di un'impresa il tipo di welfare messo in campo, le azioni di welfare messo in campo? Quanto ci dicono dell'impresa?
03:04No, ci dicono molto perché ci dicono di un'impresa attenta ai propri lavoratori, che ha capito come sempre più è il lavoratore che sceglie l'azienda dove lavorare.
03:18Adesso quando fai i colloqui con i giovani molto spesso ti dicono le farò sapere e valutano tutta una serie di aspetti, sono loro che scelgono e scelgono l'azienda in base a alcuni criteri.
03:30Abbiamo fatto un'indagine con i giovani per capire quali sono le scelte che fanno i giovani e sono uscite tre elementi fondamentali.
03:41I giovani scelgono l'azienda dove lavorare attraverso tre situazioni.
03:45La prima è un'azienda che abbia uno scopo, un purpose come dicono gli esperti, uno scopo che va oltre il profitto dell'azienda ma ha un ruolo sociale dell'impresa dove lavorare.
03:58Il secondo aspetto è la capacità di lavorare in team.
04:02I giovani soprattutto hanno questa grande capacità di lavorare in team.
04:06La mia generazione è molto più gelosa delle informazioni di quello che fa all'interno dell'azienda.
04:12Il giovane no, il giovane impara allacciarsi le scarpe, fa un video su YouTube, un tutorial per spiegare questa cosa qua.
04:22Grande capacità di lavorare in team.
04:24E terza questione, forse la più importante, il benessere.
04:28Le persone vogliono stare bene, vogliono poter conciliare la vita personale con quella del lavoro.
04:37Stare bene a casa, stare bene sul lavoro, intrecciare bene questa esperienza di vita.
04:43E le aziende si stanno attrezzando, stanno cambiando proprio per rispondere un po' anche a queste esigenze.
04:49Bergo mi si è parlato di benessere, quindi hai chiamato direttamente in causa.
04:53Voi state accompagnando tante imprese, in questi anni avete accompagnato tante imprese proprio nel cercare di offrire benessere ai dipendenti.
05:02Che cosa vi chiedono le aziende e che cosa vi chiedono i dipendenti?
05:07Allora, partirei sottolineando un aspetto.
05:11Oggi parlare di benessere nelle organizzazioni vuol dire parlare di un concetto che è molto ampio e direi anche molto complesso.
05:19Perché oggi benessere non vuol dire semplice assenza di malessere, ma vuol dire una progettualità che si costruisce giorno dopo giorno,
05:27anche con azioni non eclatanti, ma che vanno sempre di più verso il rispetto e la promozione della persona all'interno dell'organizzazione.
05:38Ma diciamo che quali sono le aziende oggi che stanno lavorando direi bene, favorendo e promuovendo il benessere?
05:47Sono quelle aziende, per esempio, che lavorano favorendo il senso di autonomia delle proprie persone.
05:53Le persone hanno bisogno di avere una certa discrezionalità nel lavoro che fanno, quindi sentirsi il più autonome possibile,
06:01naturalmente sempre nell'ambito del mandato che hanno.
06:04Lavorare garantendo uno sviluppo costante della competenza delle persone, così anche come fare in modo che le persone
06:12siano inserite in un contesto relazionale positivo.
06:15Le persone, come diceva giustamente Roberto Zini, hanno voglia di desiderio di stare bene,
06:19quindi maltollerano sempre di più contesti dove le relazioni risultano piuttosto tossiche.
06:27Ecco, e poi la cosa importante che già veniva accennata da Roberto Zini è il tema del senso del lavoro.
06:33Oggi noi dobbiamo riuscire a trasferire anche ai ruoli più operativi il significato del lavoro,
06:38il senso del lavoro che vuol dire faccio un qualcosa nella mia piccola operatività,
06:43ma che si riflette in una visione, in un risultato molto più ampio, quindi dare senso.
06:49E direi che oggi bisogna lavorare sempre di più, perché è vero che si stanno facendo molte cose sul tema del benessere,
06:55ma bisogna ancora lavorare parecchio, soprattutto per quanto concerne, a mio parere, nel mondo della piccola e media impresa.
07:01Non possiamo dimenticare dati che evidenziano in modo eclatante che il benessere non è così diffuso nelle nostre aziende,
07:10seguendo, come ho detto prima, ci sono delle bellissime eccellenze anche a livello locale, chiaramente.
07:15Ci sono dei dati che ci dicono, per esempio, che il 62% dei lavoratori, dati di una ricerca DOXA,
07:21lavoratori italiani, ha sofferto di stati d'ansia a causa del lavoro.
07:25Quindi ecco, l'aspetto dell'ansia, per esempio, è legato al tema molto interessante della sicurezza psicologica,
07:33cioè di fare in modo che nei contesti organizzativi le persone si sentano libere di esprimersi,
07:38senza la paura, senza, diciamo così, quel senso di chiusura che si può avere in contesti dove non viene favorita questa dimensione.
07:51Poi direi che anche la cultura dell'errore è un aspetto che, se rivisto in chiave positiva,
07:58può migliorare molto il benessere nelle nostre aziende.
08:00Quindi cultura dell'errore che fa riferimento a un principio che è quello che, sbagliando,
08:05si può davvero imparare l'errore a un punto di partenza di un processo di apprendimento.
08:10Per migliorarsi.
08:11Per migliorarsi, esattamente.
08:12Quindi non la ricerca del colpevole, ma considerare l'errore come una fase di un processo di sperimentazione.
08:18Ecco, direi che tutte queste dimensioni sono dimensioni che, se sviluppate bene all'interno delle organizzazioni,
08:24possono favorire il benessere.
08:25Vorrei ricordare che il benessere poi in che cosa si riflette?
08:29Si riflette in aziende più innovative, aziende che hanno un maggior ingaggio da parte delle persone,
08:34un maggior coinvolgimento,
08:36e anche, diciamo così, aziende che sono più attrattive rispetto al mercato del lavoro.
08:40E oggi le persone, quando si rivolgono ad un'azienda, sono desiderose di incontrare aziende
08:46che pensano comunque al futuro, alla crescita della persona, in termini, come ho detto,
08:50prima di competenze e così via.
08:52Torno un attimo, lavorando bene su questi temi...
08:55Così poi, come dire, facciamo un rimpallo.
08:59Si faceva riferimento proprio al contesto, all'importanza anche per i giovani,
09:05quindi si tratta anche di fidelizzare, insomma, in un'epoca dove si fa fatica a attirare talenti,
09:12a trovare talenti, importante per l'azienda diventa anche trattenerli.
09:16E forse, più che l'aspetto, o comunque accanto all'aspetto economico che sicuramente conta,
09:21per le giovani generazioni sembra prevalere proprio un interesse anche ad altri aspetti di benessere in azienda, no?
09:30Assolutamente sì, credo che la competitività delle nostre imprese si giocherà lì.
09:35La capacità di attrarre e trattenere i talenti, perché in questo momento così complicato,
09:41anche per il mondo del lavoro, dove le competenze richieste dalle imprese
09:45e molto spesso mancano le imprese, si rubano uno o l'altro i lavoratori,
09:52il riuscire a creare un ambiente dove le persone stanno bene è davvero la chiave di volta di questa questione qua.
10:00Credo che abbiamo davanti proprio questa sfida,
10:03perché sempre più il pensare anche a una carriera delle persone,
10:08avere un lavoro che abbiamo fatto importante in Confindustria sul tema delle relazioni industriali
10:15è stato proprio quello di affiancare le aziende, anche quelle piccole e medie che citava il dottor Bergomi,
10:23sulla figura del responsabile risorso umano.
10:26Nelle aziende più grandi c'è la figura dell'HR manager che da tempo segue queste cose,
10:31nelle aziende più piccole meno presente, spesso è l'imprenditore che fa un po' tutto lui eccetera.
10:38Abbiamo cercato in Confindustria di affiancare le aziende e aiutarle in questo passo,
10:44proprio anche portando esperienze, raccontando storie buone,
10:48ce ne sono tante di aziende che fanno delle cose egregie anche sul nostro territorio,
10:53riuscire un po' a contaminare l'ambiente, per cui vedere come alcune esperienze positive
10:59in questa direzione sono riuscite a creare un circolo virtuoso anche su aziende più piccole,
11:06magari meno attrezzate.
11:07Bergomi, tante volte per far contenti dipendenti, parliamo ovviamente di iniziative di welfare,
11:14ce ne sono tante, davvero le più disparate, non serve poi neanche investire così tanto,
11:18però serve sempre più ascoltare quelli che sono i bisogni però appunto dei dipendenti.
11:25Le aziende per quanto anche lei sperimentano il suo lavoro, riescono ad ascoltarli?
11:29Servirebbe una figura, non so, un welfare coach che possa in qualche modo aiutare a capire i bisogni
11:35e a orientare anche poi le azioni delle imprese?
11:39Ma guardi, noi stiamo lavorando su dei progetti che stiamo definendo sperimentali
11:43sul cosiddetto sportello psicologico di ascolto, che chiaramente non è una seduta passata in interno
11:51di psicoterapia, ma è un momento di confronto e direi proprio di ascolto però strutturato
11:59che permette alle persone di esprimere anche le proprie preoccupazioni, le proprie difficoltà.
12:04Non dimentichiamoci che oggi viviamo in una fase lavorativa che è caratterizzata da forti pressioni,
12:11in termini anche di carichi di lavoro, di difficoltà, di sfide a livello internazionale, di competizione.
12:17Quindi tutto questo in un modo o nell'altro si riflette nello stato psicofisico della persona.
12:24Quindi direi che il tema dell'ascolto è un tema fondamentale nelle organizzazioni,
12:28ci sono diversi strumenti, per esempio anche l'analisi di clima,
12:32uno strumento molto interessante che dà un segnale forte alle persone,
12:37cioè il fatto che le persone siano considerate, valorizzate e quindi ascoltate.
12:42L'ascolto è un messaggio di importanza che viene dato alle persone
12:45e direi che non è un caso che l'ascolto sia uno degli ingredienti fondamentali
12:51anche di un buon esercizio della leadership all'interno delle aziende.
12:56Zini, si parlava prima di piccole e medie imprese,
13:00è vero che forse sono per certi versi arrivate dopo,
13:04però stanno forse crescendo anche le politiche di welfare
13:07in maniera forse più rapida rispetto alle grandi
13:11o forse si sono sempre raccontate meno, ne parlavamo prima,
13:16ma qualche buona prassi ce l'ha già in campo anche prima,
13:19magari non sotto il cappello del welfare.
13:21Assolutamente, uno dei lavori che abbiamo fatto in questi ultimi anni
13:25è stata proprio questa ricerca sulle piccole e medie imprese
13:29che abbiamo chiamato il welfare latente,
13:32cioè il fatto che tante imprese avevano delle azioni di attenzione,
13:37di ascolto, come si diceva prima, rispetto ai dipendenti
13:41e di risposta su alcune situazioni e non lo chiamavano welfare,
13:45per cui l'imprenditore che spesso superiva garanzie per la casa,
13:51pensi ai lavoratori stranieri, molto spesso nel nostro territorio
13:54per avere un appartamento in affitto, l'imprenditore dà una garanzia,
13:59mette una firma, fa delle cose.
14:01Sono delle azioni di welfare, di attenzione alle persone
14:05e nelle piccole e medie imprese io vedo che sono molto diffuse,
14:09per cui poco raccontate, perché noi bresciani tendiamo a raccontarci poco
14:13un po' il nostro difetto, ma davvero ho visto tante cose buone
14:17fatte da imprenditori, anche piccoli, che ci hanno messo la faccia,
14:21ci hanno messo una garanzia, hanno dato una mano ai propri collaboratori
14:25e hanno cercato di rispondere.
14:27Io credo che sia un atto di responsabilità sociale importante,
14:31parlavo nelle scorse settimane al Consiglio Generale di Confindustria
14:36come il tema della casa, per esempio, è diventato un tema assolutamente importante,
14:41per cui rispetto a lavoratori stranieri di cui abbiamo bisogno,
14:45il 19% dei lavoratori bresciani è straniero nelle industrie,
14:50il fatto di porsi il tema di come aiutare da questo punto di vista
14:57anche un approccio sulla casa è importante.
15:00Negli anni 70 le grandi imprese di questo territorio costruivano case,
15:05costruivano appartamenti per i propri lavoratori che venivano da una migrazione
15:09dal sud d'Italia.
15:11Oggi arrivano migrazioni da altre parti del mondo,
15:14il tema casa è anche a Brescia un tema di assoluta importanza,
15:18credo che da questo punto di vista anche le imprese possano fare qualcosa,
15:23come Confindustria abbiamo fatto anche a livello nazionale,
15:25è un'azione per alcuni sgravi fiscali rispetto a imprenditori
15:30che mettono a disposizione case e quant'altro,
15:34credo che sia la strada giusta, ma ci vuole un senso,
15:37una responsabilità anche da parte delle imprese rispetto a questi nuovi bisogni emergenti.
15:41Tra le sfide, una delle principali sicuramente è la denatalità,
15:46le sfide del paese perché poi ne trascina dietro tante altre,
15:49pensiamo alla previdenza, si parla dopo di carenza di laboratori, eccetera.
15:54Bergomi sulla denatalità e anche sul supporto alla genitorialità
15:59e ci aggiungo anche sulla parità dei diritti tra uomini e donne,
16:05il welfare può fare molto.
16:07Se pensiamo ad esempio che le donne,
16:10un dato che colpisce a me personalmente,
16:13il fatto che dopo un figlio una donna su cinque rinuncia al lavoro,
16:16dopo due figli una su due smette di lavorare,
16:18insomma questo la dice lunga su quanto si debba ancora lavorare
16:22per favorire anche il trattenere le donne nel mondo del lavoro.
16:27Assolutamente.
16:28Tra l'altro ci sono delle ricerche molto interessanti
16:31che ci dicono che il rientro da una fase di maternità
16:36o anche di paternità,
16:37perché sappiamo che oggi c'è pari diritto uomo-donna
16:40nella gestione poi del figlio, eccetera,
16:43cioè queste persone che rientrano nel contesto lavorativo
16:45sono persone che possono evidenziare diversi miglioramenti
16:48delle cosiddette capacità personali.
16:51Quindi oggi avere dei lavoratori
16:53che rientrano dopo una fase di maternità o maternità
16:56può rappresentare un vantaggio interessante
17:00proprio perché la responsabilità nella gestione dei figli,
17:04il senso organizzativo e tutta una serie di altre capacità
17:07che si agiscono in questo ruolo di padre o di madre
17:11possono essere naturalmente poi applicate
17:14anche nel contesto lavorativo.
17:16Quindi è fondamentale, diciamo così,
17:19attraverso il welfare e il welfare garantire questi trattamenti
17:23e poi direi che la cosa importante oggi rispetto a questa criticità
17:28del mercato del lavoro è quella di favorire il mantenimento
17:32delle persone che si hanno, perché faccio un semplice esempio.
17:35Quando io sono entrato nel mercato del lavoro ormai 30 anni fa
17:39di persone che avevano la mia stessa classe di età
17:41erano circa 4 milioni e mezzo.
17:43Oggi sono un milione e mezzo.
17:45Quindi possiamo immaginare che tipo di impatto ha
17:47questo decremento demografico nelle nostre organizzazioni.
17:51Io da anni faccio una battuta di questo tipo con i miei clienti
17:54e dico nel nostro territorio verosimilmente non mancherà il lavoro.
17:59Ce la siamo sempre cavata anche nelle situazioni più difficili.
18:03Ma purtroppo sempre di più mancheranno le persone che lavorano.
18:06Questo è una dura realtà.
18:10Quali sono le azioni più apprezzate dai dipendenti?
18:13Si parlava prima di non necessariamente un costo ma un investimento.
18:21Questo mi sembra che ormai le aziende l'abbiano interiorizzato.
18:24Le azioni più apprezzate dai dipendenti non sono anche di quelle economiche.
18:28Prima accennava al voucher.
18:30Comunque non solo quelle, mi sembra di capire.
18:32Non solo questo.
18:33Una flessibilità sull'orario di lavoro per esempio
18:36è un elemento che costa poco alle aziende
18:38e che permette ai lavoratori di avere questa flessibilità
18:42che gli permette di vivere le stagioni diverse della vita.
18:46Noi per esempio all'interno del gruppo FAR con la nostra esperienza
18:50abbiamo creato un GREST per i bimbi dei nostri collaboratori.
18:56È un'azione molto gradita.
18:59Affittiamo alcuni locali presso l'oratorio di Roncadelle.
19:02Abbiamo una cooperativa con educatori professionali che seguono i bambini.
19:07e nei periodi dell'anno dove non ci sono neanche i GREST ufficiali
19:13diciamo dei comuni o degli oratori e quant'altro,
19:16periodo di vacanze di Natale, di Pasqua, periodo pre-fine agosto,
19:25facciamo questa attività.
19:26Questa è stata una cosa che richiesta dai nostri collaboratori
19:30è molto molto gradita.
19:31Uno alla mattina porta il bimbo alle 8.30,
19:34lo ritira alla sera, lì trova un ambiente favorevole,
19:37tra l'altro si conoscono, poi fanno attività, eccetera.
19:40È stata un'azione molto molto apprezzata.
19:45Volevo aggiungere una cosa sul lavoro femminile
19:47che è una delle chiavi di lettura che stiamo portando avanti
19:50anche come Confindustria Brescia
19:51rispetto a tutto questo tema demografico.
19:55Diceva bene Bergomi,
19:57quando sono nato io nascevano un milione di bimbi in Italia.
20:02L'anno scorso sono nati 349 mila.
20:06È un abisso.
20:07Questa cosa qui sta venendo avanti
20:10e nel mondo del lavoro cominciamo a sentirla.
20:12Lì rispetto a questa cosa non abbiamo tantissime soluzioni,
20:16però abbiamo provato a ragionarne su tre.
20:19Uno è il lavoro immigrato,
20:21per cui bisogna di immigrati con alcune competenze,
20:25con normative anche diverse da quelle attuali.
20:28Stiamo facendo qualche sperimentazione di formazione in Africa
20:31per portare qua persone già formate,
20:34formazione qua nei centri di accoglienza
20:36attraverso il nostro ISFOR che ha fatto dei corsi
20:40dove stanno uscendo dei ragazzi
20:42che fanno tirocinio poi nell'azienda.
20:44Insomma, una impostazione di una gestione di immigrazione un po' diversa.
20:49Il secondo è il lavoro femminile.
20:51Noi siamo al 59,1% di lavoratrici in età occupazionale.
21:00In Italia, nei paesi del nord d'Europa,
21:05arriviamo al 78-79%.
21:08Abbiamo un gap del 20% da colmare.
21:11Chiaro che il lavoro femminile ha bisogno di alcune attenzioni,
21:16di flessibilità, di gestione degli orari,
21:19di attenzione, di strutture tipo gli asili nido
21:22che possono favorire questa cosa.
21:24C'è un lavoro da questo punto di vista da portare avanti, da fare.
21:28E il terzo elemento è quello dell'intelligenza artificiale
21:31che sicuramente impatterà su alcune tipologie di lavoro
21:34e sulla quale stiamo portando avanti un'attenzione particolare.
21:37Welfare aziendale è destinato sempre più a, in qualche modo,
21:41integrale quello che è il welfare statale,
21:43perché se pensiamo dall'aspetto pensionistico,
21:45l'aspetto, ad esempio, dell'assistenza sanitaria,
21:48sempre più c'è un affiancamento e un farsi carico,
21:51anche a livello privato, collettivo,
21:53di un'esigenza che il nostro welfare state
21:58non può più colmare in prospettiva da solo.
22:00È quello che noi chiamiamo welfare generativo,
22:02cioè un welfare che è attento ai bisogni delle persone
22:05e in un qualche modo diventa attento anche a una situazione
22:09di attenzione al territorio.
22:11Devo chiudere, ma volevo ricordare un appuntamento
22:15che la riguarda vicino come amministratore di Farco,
22:19perché il primo maggio, chiedo anche alla regia di proporci il cartello,
22:22avrete un appuntamento importante con il Vescovo.
22:25Sì, c'è il Vescovo Tremolada che ogni primo maggio
22:28celebra una messa per il mondo del lavoro in aziende diverse.
22:33Quest'anno sarà in Farco, siamo onorati,
22:35e il primo maggio alle 16 apriremo i cancelli della nostra fabbrica,
22:41lì celebreremo questa messa con chi vuole venire,
22:43con gli attori, con i nostri lavoratori,
22:45ci sarà il sindacato, ci saranno un po' le autorità
22:48e faremo qualche riflessione importante sul mondo del lavoro.
22:51Un invito che quindi estendiamo.
22:54Assolutamente.
22:55Grazie mille a Massimiliano Bergen,
22:57Bergo Midi Sesbi, in collegamento per essere stato con noi,
23:00grazie a Roberto Zini e della sua presenza qui in studio.
23:03da parte mia, l'appuntamento alle 19.30 per una nuova edizione del telegiornale.
23:08Grazie per averci seguito più tardi.