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Trascrizione
00:00Buonasera e ben ritrovati nel nostro TG Preview, di fatto uno spazio che anticipa il nostro
00:17consueto telegiornale.
00:19Questa sera in particolare ci occupiamo di un tema molto delicato, ovvero di violenza
00:25contro le donne.
00:26Lo facciamo con degli ospiti come sempre in studio, qui con me Domenico Geracitano, poliziotto
00:33e scrittore da sempre impegnato sul fronte sociale e poi collegate due giovani laureate
00:41del Dams, sto parlando di Ludovica Paroti e Chiara Forte e poi ancora in un secondo momento
00:47ci collegheremo anche con un'altra giovanissima, sempre una studentessa, Sara Panella, che
00:53ha vinto un concorso sempre indetto dalla Polizia di Stato.
00:58Grazie per essere qui Domenico questa sera.
01:01Grazie a voi, buonasera a tutti.
01:03E grazie anche a voi Ludovica e Chiara per essere con noi.
01:09Grazie a voi.
01:12Il tema, lo dicevamo, è delicato in Italia, una donna su tre è o è stata vittima purtroppo
01:20di violenza nel corso della propria vita e spesso, lo sappiamo purtroppo, tutto avviene
01:25in ambito familiare.
01:27Se ne parla da tempo di questo fenomeno e di quanto sia importante sensibilizzare soprattutto
01:36le giovani generazioni al riguardo.
01:38Le iniziative anche a Brescia sono davvero tantissime ma ce n'è una in particolare e
01:44questo spiega la presenza dei nostri ospiti che ha l'obiettivo di colpire al cuore i
01:49giovani.
01:50Si tratta del cortometraggio Oltre l'amore e quindi prima di entrare nel dettaglio con
01:57i presenti vediamo subito il trailer.
02:19Ecco, pochi istanti di silenzio parlano poi sostanzialmente e le chiedo, Domenico, come
02:32nasce questo cortometraggio di cui abbiamo appena visto il trailer e a chi si rivolge?
02:39Allora nasce dall'esigenza di entrare in sintonia con i ragazzi.
02:44Quando noi andiamo nelle scuole, quando noi andiamo nei teatri, visto che abbiamo fatto
02:48anche un progetto teatrale come Coltivare Teo, come Ordinamenti, cerchiamo principalmente
02:52di ascoltare questi ragazzi e abbiamo visto che a volte c'è da parte loro anche ciò
02:58che succede, l'abuso della parola scusa e scusa spesso e volentieri noi la vediamo
03:02in maniera superficiale come una persona che ammette il proprio errore, invece noi cerchiamo
03:07di far capire che scusa è una parola che già nasce debole, mette una toppa su un errore
03:12e allora abbiamo voluto costruire proprio questo prima, il prima che parte da quella
03:16violenza spesso invisibile che è legata alla manipolazione, a quell'amore che anziché
03:22essere un amore che ti dà la possibilità di vivere, la tua gioia di vivere, diventa
03:28la tua prigione e allora il cortometraggio vuole arrivare a loro, vuole arrivare a quelle
03:32ragazze che a volte hanno paura di abbandonare quella persona che magari è al loro fianco
03:37e per loro rappresenta tutto e allora noi cerchiamo anche attraverso questo cortometraggio
03:42di far capire che la paura è essenziale, ma la paura non va soffocata, ma va attraversata
03:47perché ci porta in un posto magico che si chiama coraggio, il coraggio di accendere
03:51quella spia per segnalare ciò che succede perché a volte è invisibile questo malessere
03:56e noi lo facciamo sia attraverso questo lavoro che abbiamo fatto insieme ai ragazzi, ma anche
04:02attraverso un applicativo ad esempio che abbiamo che è YouPoll, un applicativo che permette
04:07alle donne di segnalarci questi casi e quindi per fare in modo che ci sia quell'intervento
04:12di accendere la spia per spegnere la violenza, ecco possiamo dire in poche parole che questo
04:16cortometraggio vuole partire prima, proprio dove la violenza ha le sue radici.
04:21E' un cortometraggio che voi lo ha appena anticipato, avete realizzato con i giovani
04:30e per le giovani e le donne in generale giusto?
04:34Per le donne ma anche per gli uomini, per i ragazzi, per far capire che a volte quell'amore
04:40non può essere possesso, l'amore deve fare in modo che la persona che ami possa
04:46vivere la bellezza della propria vita, senza essere ancorata a quell'amore che magari
04:51poi ti rende prigioniero, un po' come abbiamo detto prima e l'abbiamo fatto insieme a
04:56loro perché?
04:57Perché crediamo che oggi la Polizia di Stato non debba solo fare progetti per i giovani,
05:02ma deve fare questi progetti insieme a loro, perché così li rendiamo protagonisti, perché
05:07poi anche svolgere o comunque costruire un copione oppure essere attori di quella scena
05:14poi li porta anche ad avere una testimonianza di quella che è la loro interpretazione e
05:20anche a condividere con gli altri quelli che possono essere, diciamo così, quell'essere
05:26spettatori attivi per dire no alla violenza.
05:30Ludovica e Chiara, mi rivolgo a voi che siete insomma protagoniste di questa bellissima
05:37esperienza, come è stato partecipare alla produzione, contribuire anzi, alla produzione
05:45di questo cortometraggio sulla violenza contro le donne?
05:51Beh, sicuramente lavorare con la Polizia di Stato e con le associazioni che si occupano
05:59di violenza di genere ci ha permesso comunque di vedere molto più da vicino, purtroppo
06:05toccare con mano questo tema che diventa sempre più attuale e questo ci dà la possibilità
06:11in quanto giovani autrici o comunque neolaureate di pensare al cinema con uno scopo fondamentale,
06:18cioè il cinema ha in questo senso un potere enorme perché può informare ma può anche
06:25far riflettere, può generare un cambiamento in chi guarda e quindi nonostante noi siamo
06:30agli inizi di questo percorso, capire che in chi guarda può cambiare qualcosa, può
06:37avere la consapevolezza di poter aiutare chi è in difficoltà o generare un cambiamento
06:41anche nella coscienza delle persone che si trovano in un momento di crisi ci ha aiutato
06:46molto ad avvicinarci soprattutto alla questione di violenza di genere perché è un tema molto
06:52delicato e spesso quando si trattano dei temi così delicati si può incappare in problemi di
07:02superficialità. Io credo che sia fondamentale dare voce a progetti di questo calibro dando
07:10voce a noi giovani perché probabilmente anche dal punto di vista dei cortometraggi ha la
07:15possibilità di interfacciarci come generazione o una generazione più vicina a noi e quindi
07:21veicolare un messaggio che può raggiungere lo scopo che c'eravamo prefissati quindi se in qualche
07:28modo il progetto può arrivare ad ottenere un risultato seppur minimo in condizioni diciamo
07:35generazionali di sensibilizzazione allora sicuramente abbiamo raggiunto il nostro scopo
07:42perché ci dà la possibilità in quanto ragazzi e ragazze di interfacciarci alla settima arte che
07:49quella del cinema poi come un qualcosa che può veicolare dei messaggi positivi e di sensibilizzazione.
07:56Mi rivolgo ancora a voi, come viene vissuto questo terribile fenomeno tra voi giovani?
08:04Noi ovviamente ci confrontiamo molto su questi temi soprattutto tra ragazze chiaramente però
08:15crediamo che continuare a parlarne sia molto importante perché purtroppo è un tema molto
08:22attuale e creare dei cortometraggi di questo tipo che hanno questi messaggi così diretti
08:29possa essere un modo per arrivare anche alla parte maschile che è quella in realtà direttamente
08:36interessata e può anche arrivare il messaggio che si può chiedere aiuto ed è importante chiedere
08:43aiuto e che le forze dell'ordine comunque ci sono e sono presenti.
08:50Io vi ringrazio per essere state con noi questa sera, grazie mille ancora Ludovica e Chiara adesso
08:57a breve ci collegheremo anche con Sara che insomma anche lei è una grande protagonista di questa
09:02campagna contro la violenza sulle donne. Il cortometraggio, facciamo un passo indietro
09:08Domenico, il cortometraggio è stato presentato ieri giusto al Cinema Moretto e insomma gli attori
09:16coinvolti sono davvero tantissimi, noi di questo incontro abbiamo estrapolato una clip, è l'intervento
09:26appunto del dirigente scolastico della Baballini Giovanni Scolari e di Tommaso Quilleri che è
09:32responsabile del regno del cinema, quindi ti invito a condividerla con noi, vediamo.
09:55Non siamo riusciti a sentirlo però insomma abbiamo la fortuna di avere te qua con noi.
10:02Tra l'altro Giovanni Scolari è il presidente della rete antiviolenza, questa rete che accomuna
10:07credo una sessantina di istituti scolastici nel Bresciano, una rete molto importante con cui noi
10:12da tantissimi anni collaboriamo in quelli che sono tutte le progettualità e tra l'altro la rete non
10:19è solo legata alla provincia di Brescia ma come si vede anche dall'intervento dell'assessore
10:25di istruzione alla formazione a lavoro Simona Tironi anche in tutta la regione Lombardia,
10:29quindi questo prodotto cinematografico sarà veicolato in tutte le scuole della regione
10:35Lombardia, ancora di più è importante la rete che è stata costituita dai ragazzi,
10:39un po' come dicevano Ludovic e Chiara, pensiamo ai ragazzi del Dams della Cattolica che hanno
10:43collaborato insieme ai ragazzi di Coltivare i Tè e di Ordinamente per costruire tutto quello che è
10:49il mondo giovanile e quindi ci sono stati questi lavori che poi hanno visto il coinvolgimento di
10:54altri partner, quindi come la Fondazione Poliambulanza abbiamo girato in un altro luogo
10:59di cura come la Poliambulanza alcune scene, quelle forse più drammatiche e poi siamo andati a trovare
11:04quelli che ci hanno permesso di strutturare questo progetto, quindi dall'Associazione Anima
11:09alla Camera di Commercio e al Regno del Cinema che ha messo a disposizione la sala cinematografica
11:15quindi del Cinema Moretto, ma per lo più darà la possibilità di lanciare questo messaggio,
11:20questo cortometraggio il giorno dell'8 marzo, quindi la giornata internazionale della donna
11:26e quindi questo per far capire, questo lo dico sia come uomo ma soprattutto anche come
11:32polizia di Stato, che noi ci siamo, esserci sempre, che il nostro motto è essere lì per
11:38ascoltare ogni minima segnalazione, anche quando si ha il dubbio che quella cosa non è violenza,
11:43è meglio parlarne all'interno del nostro ufficio proprio quello al quarto piano, c'è un interprete
11:49anche del cortometraggio che è l'ispettore Francesca Pollonara che è lì sempre ad ascoltare
11:55per qualsiasi esigenza e quindi noi invitiamo a far sì che questa rete possa essere ancora più
12:01grande con quei cittadini che vanno a vedere questo cortometraggio, che tra l'altro sarà
12:06proiettato in tutte le scuole quindi di Regione Lombardia e questo è una grande, diciamo così,
12:12a livello comunicativo è molto importante per noi, perché con un lavoro fatto insieme a questa
12:17rete riusciamo a raggiungere migliaia e migliaia di ragazzi. Ulteriore testimonianza del fatto che
12:24la Polizia di Stato è in prima linea nella lotta contro la violenza sulle donne arriva da una
12:31recente inaugurazione, parlo della stanza d'ascolto che avete appunto inaugurato in questura a Brescia,
12:39una stanza dedicata alle vittime dirette o indirette e per dirette mi riferisco alle donne
12:46vittime di violenza, indirette mi riferisco ai minori appunto ed è un'iniziativa diciamo...
12:53Anche questa, più o meno lo stesso Dimmi che ha collaborato per il progetto, perché fa tutto
12:59parte di un unico progetto che ha portato avanti questa associazione che si chiama ANIMA,
13:03che è ANIMA in ascolto e quindi creare dei luoghi dove proprio l'ascolto diventa la
13:09parte più importante per poter prevenire, perché poi parliamo di repressione ma noi
13:13preferiamo prevenire, perché per noi arrivare prima è fondamentale che arrivare dopo per poi
13:20andare a raccontare un qualcosa che ahimè ha già procurato del malessere, quindi per noi è
13:26importante costruire questi luoghi, il questore in prima persona si è impegnato affinché tutto
13:31questo venisse ad essere sviluppato e devo dire che in questi ultimi tre anni il lavoro è stato
13:36sia sulla, soprattutto sulla prevenzione, molto importante coinvolgendo sempre di più i giovani.
13:41E a proposito di giovani già la vedo collegata con noi Sara Panella, studentessa del Perlasca
13:51di Vobarno, correggimi Sara se sbaglio ovviamente, che ha vinto il concorso della Polizia di Stato
13:59contro la violenza di genere. Hai vinto con un progetto che si chiama Ne Basta Una,
14:07in cosa consiste esattamente? Allora io ho realizzato questo manifesto appunto e la mia
14:16intenzione era quella di scattare una fotografia che catturasse l'attenzione, che facesse riflettere
14:23sul problema, perché denunciare non è facile, ci vuole coraggio e soprattutto voglia di riprendere
14:29in mano la propria vita. Quella nella foto, la donna nella foto, sei tu giusto? Sì, sono io.
14:38E quindi raccontaci un po' in retroscena. Non è la prima volta peraltro, perdonami,
14:45che tu partecipi ad un'iniziativa, ad un progetto appunto che si occupa di contrasto alla violenza
14:52di genere, tant'è che hai anche costruito, preparato il manifesto del cortometraggio, giusto?
15:00Sì, esatto. Che cosa ti spinge a intraprendere una strada così ardua? Sì, io ho voluto realizzare
15:09appunto questa fotografia con il mio volto, perché secondo me bisogna anche mettersi nei
15:16panni delle donne e far capire che questa è una cosa che potrebbe succedere a tutti,
15:20non solo agli altri e che quindi va riconosciuta e queste persone vanno aiutate appunto a prendere
15:28coraggio e a denunciare. La stessa domanda che ho fatto alle ragazze che sono state nostre ospiti
15:34pochi minuti fa. Come viene vissuto questo fenomeno tra voi giovani? Sicuramente è una
15:42cosa che ci colpisce perché alla fine noi siamo la generazione del futuro, quindi dobbiamo
15:50riprendere in mano questa società e migliorarla e quindi è una cosa che ci preme molto e vogliamo
15:59fare informazione. Soprattutto secondo me è importante farla ai giovani, dai giovani,
16:05per prevenire poi in futuro appunto questi fenomeni violenti. In cantiere e altri progetti
16:13un'ultima domanda, poi ti lascio andare. No, per ora no, però si vedrà.
16:18Sarà parte del nostro team, quindi lei lo sa benissimo perché dopo quel concorso ci siamo
16:26sentiti più volte e quindi l'idea di coinvolgere ragazzi motivati, ragazze in questo caso come
16:33lei è motivatissima e devo dire che seppur in quelle giornate in cui abbiamo parlato del
16:39cortometraggio, perché prima abbiamo avuto un'idea, no? Tutto parte da un'idea, però questa
16:46idea ci stava portando verso un luogo lontano da quello che era, diciamo così, l'emozione di
16:51vedere quel manifesto. Allora io ho detto guarda il cortometraggio è ancora grezzo, dobbiamo
16:57sistemarlo. Io ti lancio il cortometraggio, fallo con i tuoi occhi, con la tua mente e lei è stata
17:04grandiosa perché ha trovato la capacità di avere l'originalità, di mostrare quella catena spezzata,
17:10io avevo parlato di corda, avevo parlato di lago, di profondità e lei invece con la sua semplicità e
17:15creatività messi insieme ha dato adito alla sua immaginazione creando da un posto anche molto
17:24importante dove si trovava quella bellissima locandina che da già vederla ti fa capire la
17:31profondità di questo cortometraggio. Quindi ovviamente l'invito è rivolto a tutti, dobbiamo
17:40guardare questo cortometraggio perché va oltre l'amore, tocca il cuore. Oltre l'amore, sì, e dobbiamo ascoltare
17:49maggiormente questi giovani. Dare anche dei no, perché ai giovani bisogna anche fargli capire che
17:55nella vita le sconfitte, le cadute, un po' come la protagonista che è Anna Bonassi in questo caso,
18:01insieme a Francesco Longo che sono i due protagonisti e a Giulia Terlizzi, a Martina Marchetti e ai miei
18:06colleghi, quella caduta di quella serata, di quell'aver toccato il fondo e quella curva che gli permette
18:14poi di intraprendere un corso rosario, di tornare a vedere la luce. Anche perché lì attraversa la paura e tocca il coraggio.
18:21Allora lascio andare Sara che immagino debba studiare, visto che è una studentessa e la ringrazio per essere stata con noi.
18:31Allora sì, bisogna lasciarti andare per forza. Grazie Sara. Grazie a voi. Domenico torno da lei per chiederle
18:41il lato un pochettino più tecnico, burocratico, giudiziario, legale. Quali sono gli strumenti a disposizione della Polizia di Stato
18:52per contrastare la violenza di genere oltre la prevenzione che lo sappiamo è fondamentale in quel contesto?
19:02La prevenzione è fondamentale ma anche lo stesso strumento giuridico fa la prevenzione perché basti pensare al semplice
19:09strumento dell'ammonimento da parte del questore. Quindi il fatto di comunque procedere attraverso quelle che sono,
19:16un po' come abbiamo fatto nel cortometraggio, le prime segnalazioni di violenza, la prima percezione quando una donna inizia a capire,
19:24a percepire che manca quel respiro, quel senso di libertà è appunto quello che dicevamo prima. Venire da noi, potersi raccontare,
19:35noi siamo lì per ascoltare e poi da lì insieme vedere tutti quelli che possono essere gli strumenti. Non sentirsi colpevole perché a volte
19:44la donna quando viene ad essere, diciamo così, inglomerata in questo buio, noi dobbiamo cercare di fargli capire che loro devono essere
19:55come il vero marinaio, cioè che dinanzi ad una tempesta non devono chiudersi in stiva ma stendere le vere per raggiungere traguardi
20:02inimmaginabili e allora lì ci siamo noi con gli strumenti pronti ad aiutarli, ad ascoltarli per poter tornare a vivere la vita perché la vita è una cosa preziosa
20:13e bisogna viverla a pieno.
20:15Ha parlato di ammonimento. In cosa consiste esattamente? Che cos'è?
20:21L'ammonimento è un atto amministrativo che viene ad essere emesso dal questore e quindi nel momento in cui l'autore di questa violenza viene ad essere segnalato,
20:30quindi la vittima segnala al questore attraverso quelli che possono essere i comportamenti che manifestano questa forma di violenza,
20:39il questore può chiamare, quindi attraverso i suoi uffici, questa persona che compie questi gesti e viene ad essere notificato questo atto amministrativo.
20:47Dopodiché lui dovrà comportarsi in un determinato modo affinché questa violenza venga ad essere fermata, bloccata, altrimenti scatta l'azione penale.
20:58Quindi questa è una prima fase di prevenzione che permette a noi di operare e soprattutto di recuperare in questo caso anche la persona che magari non è consapevole
21:10o che magari ha bisogno di aiuto e lì devo dire che un'altra parte molto importante sono tutte le associazioni che si occupano sia di tutelare le donne ma anche di recuperare gli uomini.
21:24L'ammonimento deve essere preceduto da una denuncia, giusto?
21:29No, l'ammonimento può andare tranquillamente a chiedere quest'azione di ammonimento direttamente al questore, può essere un atto amministrativo.
21:39Nel momento in cui si arriva presso la nostra divisione che si occupa di queste tematiche sarà poi l'operatore lì a consigliare anche alla vittima come agire attraverso una denuncia oppure attraverso un'azione di ammonimento.
21:58E la Polizia di Stato non è lì per giudicare?
22:02Si è ribadito più volte, anche durante la presentazione e l'inaugurazione della stanza d'ascolto, l'invito è quello di recarsi presso nostro ufficio e di parlarne.
22:15Prima che sia troppo tardi, un po' come abbiamo visto nella parte iniziale del cortometraggio.
22:24Grazie, grazie a Domenico per essere stato con noi questa sera, grazie ancora alle studentesse che si sono collegate, purtroppo il tempo corre e dobbiamo salutarci qui.
22:35Io vi do appuntamento tra pochissimi minuti per il nostro telegiornale, ancora tanta cronaca e poi dalla provincia con la chiusura di una strada a Borno e lo sport con l'ABAM, ovvero la Brescia Art Marathon. A tra poco.