Storia della tecnologia del '900. Arriva l'elettricità - Lez 01 - Nascita dell'elettricità
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ApprendimentoTrascrizione
00:00Buongiorno e benvenuti a questo corso di storia della tecnologia. Vedete che questo
00:13corso ha un sottotitolo, arriva l'elettricità, quindi noi ci interesseremo in maniera particolare
00:20di quelli che sono state le conseguenze, ma naturalmente prima di vedere le conseguenze
00:27dobbiamo vedere anche la nascita di questi fenomeni, di questi strumenti, di queste
00:32conoscenze. Qualche uno che mi conosce sa che io per tutta la mia vita ho fatto orologi
00:39meccanici, elettrici, pieza elettrici, elettronici, atomici e così via, si potrà domandare come
00:47mai vengo io che non sono uno storico della scienza o della tecnologia a raccontarvi queste
00:53cose. C'è però un piccolo motivo, in fondo l'orologio è una delle macchine più vecchie
00:59della umanità e quindi interessandomi di orologi mi sono interessato alla loro storia e quindi
01:07in particolare mi sono interessato un pochino anche nella storia della tecnologia, però ripeto
01:12che io non sono un professionista della storia della fisica, della storia della scienza, della
01:19storia della tecnologia. Quindi quello che io vorrei fare è distribuire assieme a voi
01:27un certo bagaglio di conoscenze che mi sono fabbricato su questi settori. Le prime tre
01:34trasparenze che vedremo assieme riguardano il corso in sé per sé, poi vi presenterò questa
01:41lezione e via via tutte le volte che ci incontreremo la prima trasparenza servirà un poco da memoria
01:49da quello che si è detto e un poco soprattutto come presentazione di quello che verrà fatto.
01:58Allora se guardiamo le prossime trasparenze noi vediamo quelli che sono i scopi del corso.
02:05Voi vedete che lo scopo del corso, il primo, sono stati gli impatti sociali ed economici. Non
02:12vedremo tecnologia in questo corso o ben poco la vedremo. D'altra parte non tutti voi siete
02:18ingegneri e siete persone di media o di elevata cultura, ma certamente non necessariamente
02:25ingegneri. Quindi vedremo soprattutto in ogni momento quelli che sono stati gli impatti sociali,
02:32gli impatti economici, in certi casi anche politici dell'elettricità. Quindi questa
02:39è una linea di condotta che avremo per tutta la durata del corso. Ci sono due tipi di oggetti
02:46elettrici che noi considereremo nel corso. Gli uni sono quegli oggetti che se non fosse
02:53nata l'elettricità non sarebbero possibili. Pensiamo al televisore, il telefonino, tutte le
02:59diavolerie dell'elettronica che sono tra di noi solo perché è nata questa disciplina.
03:06Ma ci sono altri oggetti che noi considereremo. Sono tutti quegli oggetti nei quali pensiamo
03:13alla lavastoviglie, un oggetto banale, la lavapanni che tutti abbiamo a casa, che avrebbero
03:20potuto benissimo funzionare, funzionavano benissimo con altre forme. Di solito era lavoro
03:26umano, mentre adesso con l'innesto delle discipline elettriche, di quelle elettrotecniche, hanno
03:35cambiato radicalmente modo. In una delle prossime elezioni, sono sicuro, scandalizzerò qualche
03:41uno di voi dicendo che noi tutti siamo degli schiavisti perché ognuno di noi nasconde nella
03:48propria casa, racchiusi dentro un certo numero di elettromestici, alcune decide di schiavi.
03:56Ma questo qui lo vedremo più avanti. Allora vi considereremo queste due famiglie di oggetti.
04:03Poi un altro punto del nostro corso è come articolare il corso. Questa è stata una scelta
04:10non facile, cioè io avrei potuto fare una scelta di procedere per oggetti la lampadina,
04:17il phone, il motore elettrico e così via, oppure un'altra per applicazioni e anche questa
04:23avrebbe avuto una sua valenza, ad esempio l'elettricità negli ospedali, l'elettricità
04:29nella salute, l'elettricità nei trasporti. Dopo aver pensato ho deciso di imboccare ambedue
04:37queste strade e quindi ogni tanto farò un poco di confusione zompando da un oggetto
04:43ad un'applicazione, ma così io spero si abbia una immagine più completa di questo
04:50travaglio. I limiti cronologici, il titolo di questo corso avrebbe dovuto essere il Novecento,
04:58ma per i motivi che vedremo tra poco si è ritenuto più opportuno cominciare un pochino
05:05prima, cioè attorno al 1850, quando è nata l'elettrotecnica, quando c'è stato un grosso
05:12impatto sociale, provate a pensare il telegrafo, la illuminazione, nella vita di tutti i cittadini.
05:21Allora il nostro corso non parte dall'inizio del 1900, va un pochino indietro per vedere
05:27la nascita di questa disciplina. Quindi i limiti cronologici grosso modo saranno dal
05:331850 al 2000, con qualche magari escursione anche prima e perché no anche dopo, perché
05:43ci interesseremo anche di quelle che sono le previsioni del futuro. Previsioni del futuro
05:51che sono indicate nella seconda parola della riga che è comparsa adesso, le aspettative,
05:58le opinioni, in quanto, come vedremo nella prossima lezione, è necessario perché una
06:05cosa tacchi, abbia un pubblico, perché alla fine ci vuole qualcuno che compri l'oggetto,
06:11è necessario che si crei un'opinione favorevole a questa innovazione, ma questa opinione fa nascere
06:19le aspettative. Queste aspettative del domani in genere sono racchiuse da un'espressione
06:27un poco infelice, ma che è abbastanza divertente, il futuro del passato. Nel passato la gente
06:35pensava ad un futuro, ad un futuro elettrico, aveva delle previsioni e quindi la previsione
06:43che facevano del passato su quello che avrebbe potuto essere il futuro, attenzione, non delle
06:51persone, ma delle società completamente elettrizzate, è un qualcosa che ci dà un certo interesse.
06:59Non dobbiamo nemmeno dimenticare che l'elettricità, l'elettrotecnica è nata in un momento di positivismo
07:07trionfante, il ballo Excelsior, il traforo del Moncenisio, i treni, Pasteur che faceva
07:17correre dalla lontana Russia 15 contadini morsicati dal cane arrabbiato e il progresso
07:24della chimica. Quindi c'è questa attesa quasi messianica alimentata dai giornali, dall'opinione
07:32dei politici, in questa nuova società che avrebbe avuto un senso solo se elettrizzata,
07:40solo se scientifica. Naturalmente ci è sempre stata una certa dose di realismo e noi terremo
07:47conto di questa altra componente nel giudicare l'impatto non solo per quanto riguarda gli aspetti
07:56positivi, ma anche le conseguenze di carattere negativo di questa nuova elettricità. E quindi
08:03questo fenomeno curioso ha avuto una cosa curiosa come conseguenza, cioè la nascita di
08:10un lessico elettrico, cioè le discipline elettriche sono entrate nel linguaggio di tutti i giorni.
08:18E vi farò qualche esempio. E d'altra parte non sono nate solo come immagini, ma sono nate
08:25anche come espressioni e poi soprattutto come nozioni. La gente pensava cose strane dell'elettrico,
08:34adesso noi ci preoccupiamo meno, ma questo immaginario popolare, uno degli immaginari popolari
08:43era l'ingegnere, la vaporiera, il postino, il telegrafo. Questo qui è un immaginario che
08:51adesso è scomparso, che però ha avuto una certa sua importanza nel momento della nascita
08:57di un'opinione. Chiudiamo adesso con quest'ultima trasparenza su quella che è l'articolazione
09:03propriamente detta del corso. Il corso è di 15 lezioni, quindi avremo 15 nostri incontri.
09:14Come è stato costruito il corso? Io, diciamo bene o male, quando ho accettato di fare il
09:20corso ho cominciato a pensare a come fare, come raccontarlo, ma per essere sicuro ho cercato
09:28di fare una specie di indagine. Sono andato a parlare con centinaio di persone dove ci
09:34sono parroci di campagna, amiche di mia moglie, miei allievi, miei colleghi, persone trovate
09:42in treno, alle quali ho proposto il tema di questo corso e mi hanno dato dei suggerimenti
09:49molto interessanti. Ve ne anticipo uno, il giudizio di tutti, ripeto di tutti, su quella che è stata
09:57la conseguenza più travolgente dell'elettrotecnica è stata l'illuminazione. Torneremo su questo
10:06concetto e verso la fine del corso, anche per soddisfare la vostra curiosità e anche
10:11perché voi possiate controllare se le vostre curiosità e i vostri dubbi sono gli stessi di
10:17quel centinaio di persone che io ho cercato di interpellare, vi farò anche la statistica
10:23di queste curiosità. Naturalmente a questo punto, come vi ho spiegato, come è stato costruito
10:31il corso, vediamo i due ingredienti e ricordo, ripeto un discorso che ho fatto poco fa, gli
10:37ingredienti di questo corso, gli oggetti che contempleremo da una parte sono i principali
10:44oggetti dell'elettrotecnica, la lampadina, il telegrafo, il telefono e poi considereremo
10:50le applicazioni. Come vi dicevo all'inizio, cercherò di non lasciarmi trascinare da un
10:56certo spirito, doperiamo pure l'aggettivo pompieristico, tutto va bene, la gioia e questo
11:03e così via e cercherò per quanto mi sarà possibile, anche se è elettrotecnica, sono
11:08sicuro, l'avete capito, a me personalmente piace molto, di sollevare a voi l'interrogativo,
11:16questa elettricità, della quale non possiamo fare a meno, perché ormai siamo tanto abituati
11:23che girando un interruttore succede qualcosa, è una nostra fata quotidiana che ci aiuta
11:31o per certe cose ormai è diventata una droga senza la quale, senza la lavastoviglie, senza
11:38il frigorifero, non potremmo vivere. Quindi questo, mi sono dilungato un poco, ma ho ritenuto
11:45che fosse opportuno presentarvi nel suo quadro generale tutto il corso e quindi adesso possiamo
11:52vedere quello che sarà il programma di questa lezione.
11:57Allora, vedremo la nascita dell'elettricità, naturalmente in una maniera concisa, perché
12:04altrimenti avrei tradito il titolo di questo corso, che è la storia della tecnologia. Vedremo
12:11anche una cosa abbastanza interessante, dedicherò alcuni minuti a questo fatto, cioè che l'elettrotecnica
12:18è una scienza emblematica, siccome questo qui è un punto sul quale ho detto, dedicherò
12:25alcuni minuti, rimando la discussione e la spiegazione di questo titolo. Però una di queste
12:32cose interessanti dell'elettrotecnica è questa. Provate a pensare, l'uomo da 5 mila anni
12:39sa di metallurgia, sa che unendo lo stagno con rame fa il bronzo e così via, sa lavorare
12:47il ferro. Da 7 mila anni, 8 mila, chi lo sa? Sa come colorare le stoffe. Provate a pensare
12:57al miracolo del contadino del Neolitico, il quale ha fatto una selezione genetica, quella
13:03che oggi ci fa tanto spaventare leggendola sui giornali, ma lui l'ha fatta nel senso
13:09che l'orso e il grano del contadino del Neolitico non sono poi così diversi da quelli che mangiamo
13:15noi. Quindi vediamo che nel passato le tecnologie, le discipline, la chimica, la metallurgia, l'agricoltura
13:24stessa, le ha portate avanti l'uomo faber, l'uomo fabbro, cioè quello che faceva, rifaceva,
13:32ricordava, trasmetteva una tradizione costruttiva. Poi invece è nato l'uomo sapiens, l'uomo
13:39che sa cosa sta facendo. E l'elettrotecnica è una cosa strana, che finiti, eccettuati i primi
13:465-10 anni di tentativi, di prove, lo sviluppo tecnologico è stato affiancato e in molti
13:56casi preceduto dallo sviluppo scientifico, cioè si sapeva cosa si faceva e questa qui
14:02è una caratteristica abbastanza importante. Poi vedremo qualcosa parlando dell'elettricità,
14:09di questa difficile costruzione teorica e vedremo anche nell'ambito di questa lezione,
14:16anticipo quelle che sono state le prime applicazioni scientifiche, l'elettrolisi. Provate a pensare
14:24che nel marzo del 1800, tre mesi dopo che Volta aveva scritto la famosa lettera alla Royal
14:33Society di Londra dando la ricetta della pila, prima ancora che quella lettera venisse pubblicata,
14:39devi e altri avevano fatto la scomposizione dell'acqua in idrogeno e ossigeno usando la pila.
14:46Quindi l'elettrolisi e l'elettrochimica sono state le prime applicazioni scientifiche e
14:53le prime applicazioni tecnologiche sono state il telegrafo e la galvanoplastica. Noi fa ridere
14:59la galvanoplastica oggi, ma a quell'epoca si riteneva essenziale, molto importante, il potere
15:08state attenti, riprodurre in moltissime copie un oggetto d'arte, perché la galvanoplastica
15:15appunto aveva risultato, si parteva da uno stampa e uno poteva riprodurre un cucchiaio,
15:22una statuina, un oggetto, una cornice e quindi si vedeva, attenzione, nella galvanoplastica,
15:28nella ottica positiva del momento, un metodo per portare a disposizione di tutti i prodotti
15:38dell'arte. Andiamo avanti e spieghiamo perché l'elettrotecnica è una scienza emblematica.
15:47Vi ho già anticipato il concetto poco fa. Le altre discipline hanno impiegato migliaia
15:54di anni, con l'elettrotecnica, tutto è avvenuto in un secolo, poco più di un secolo.
16:02Voi sapete che quando nasce una disciplina si comincia a fare delle osservazioni, a raccogliere
16:08dati con infinita pazienza e quindi c'è questa raccolta disorganizzata di dati e osservazioni.
16:15La seconda fase è quando questi dati vengono raccolti in famiglie di osservazioni analoghe
16:24che si appoggiano l'una con l'altra. A questo punto nasce una teoria che cerca di
16:31interpretare quei dati, ma poi questa teoria va verificata con delle misure, con delle
16:37esperienze. Solo che dopo una teoria è nata ed è stata verificata con esperienze, arriva
16:46il momento più bello che è il progetto razionale. Uno vuole che in questa stanza, accendendo
16:52quella lampadina ci sia un certo livello di illuminamento, l'ingegnere progetta i fili,
16:59la lampadina, la tensione, la corrente, tutto quello che è necessario per ottenere un determinato
17:05risultato. Questo è il progetto razionale. Ribadisco, tutto per l'elettrotecnica è avvenuto
17:12in un secolo e mezzo, un paio di secoli, non in millenni. Ed è avvenuto solo perché
17:19in parallelo c'era questo stato, questo sforzo da parte degli scienziati dell'epoca di spiegare
17:26la cosa. Per andare un pochino più a fondo vediamo una cosa abbastanza importante, la parola
17:32elettricità. La parola elettricità viene dal greco, i greci avevano osservato che l'ambra
17:41strofinata attirava delle pagliuzze, in greco l'ambra si chiama electron e da qui viene la
17:47parola elettricità. Però per studiare questa scienza fu seguita, ma loro non lo sapevano,
17:56le cose le diciamo noi col senno del poi, la strada più difficile in Perfia che d'altra
18:02parte era l'unica. Se noi prendiamo qualche libro del Settecento e guardiamo, lo trovate
18:12anche come trasparenza nel nostro titolo, leggiamo assieme il messaggio intorno all'elettricità
18:19dei corpi del signor Abate Nollè, pubblicato a Venezia nel 1747, quindi siamo proprio a metà
18:30del secolo scorso e voi vedete in questo libro, vedete anche nello sfondo del titolo che c'è
18:36un ragazzino sospeso per aria da corde di seta, un signore lo elettrizza con un bastone
18:43di vetro strofinato, opportunamente è una dama seduta in primo piano, col dito fa scoccare
18:51una scintilla dal naso del bambino, lo stesso bambino mette una mano sopra un piatto e fa
18:58salire delle briciole o dei pezzetti di carta e quindi l'elettricità, quindi no, l'ho aggiunto
19:04e ho sbagliato, l'elettricità è nata con elettrostatica, una disciplina scomoda, difficile
19:12a capire, difficile a interpretare, che cambiava di giorno in giorno, una disciplina che però
19:18a distanza di due secoli è diventata importantissima perché la fotocopiatrice, la xerocopia, un oggetto
19:26che noi usiamo in continuazione si basa sulla elettrostatica, quindi è stata una strada
19:35un pochino difficile, non sempre si beccava il ragazzino come cavia delle esperienze elettriche
19:43e in questa trasparenza voi vedete che c'è una dama seduta che col naso cerca di estrarre
19:51una scintilla dal naso del gatto e ci sono libri e libri, vi potrei annoiare, da una parte
19:59divertire dall'altra, nei quali si descrivono le reazioni dei gatti quando venivano usati
20:06per un'esperienza di questo tipo, lo stesso gatto però era utilizzato perché il pelo del
20:12gatto opportunamente strafinato era una sorgente di cariche elettriche e così via.
20:17Quindi c'è stata questa disciplina che era una disciplina come voi vedete alla moda, fatta
20:24da abati, da madame ben vestite e da cavalieri serventi perché era una disciplina che fu di
20:34moda per un certo periodo, era una nuova scienza e quindi era di moda sperimentarla.
20:40Il metodo seguito qual era? Si facevano delle esperienze, la stessa esperienza veniva
20:46ripetuta in più posti, c'è un luogo comune che sfateremo in una delle prossime elezioni
20:56che solamente oggi le comunicazioni siano veloci, si sappia tutto e così via. A quell'epoca
21:03naturalmente con le limitazioni della tecnologia del momento, quando ad esempio i padri gesuiti
21:09a Pechino fecero un celebre esperimento di elettrostatica con l'ago della bussola che si
21:16alzava, lo stesso esperimento nel giro di pochi mesi fu fatto in tutta Europa, fu ripetuto
21:24da Franklin negli Stati Uniti e i dati venivano a Filadelfia e i dati venivano confrontati e quindi
21:32il metodo usato era di fare un esperimento e poi questo esperimento ripeterlo, ma soprattutto
21:39di controllarlo da una parte e poi dall'altra di identificarlo in una teoria. Uno dei punti
21:51più delicati della nascita di queste teorie, non uno, una delle difficoltà è quella elencata
21:59nella prossima trasparenza. Qui scusate, ho sbagliato, è un'altra delle macchine elettrostatiche
22:06usate a quell'epoca, qui vedete un signore che fa girare una palla di vetro o di zolfo
22:13e vedete sulla sinistra che c'è una mano che va a strofinare l'oggetto e per tribo elettricità
22:21si carica lui e la sfera di elettricità statica. La stessa cosa, state attenti, succede a voi
22:28nelle belle giornate d'inverno quando l'aria è secca e il sedile della vostra automobile
22:35è di plastica, allora per tribo elettricità è il vostro sedere che sfrega la plastica del
22:45sedile, oppure in certi casi voi che strofinate con i vostri piedi una mochetta, certe mochette
22:53sono terribili poi questo scopo, per questo fine scendete dall'automobile, andate lì per
22:59chiudere l'automobile con la chiave e vi prendete una solenne stecca perché vi siete caricati
23:05a 4-5 mila, 10 mila volte di elettricità elettrostatica, non è pericoloso, non c'è
23:11corrente, fa la scintillina e tutto finisce lì, ma il fenomeno è esattamente lo stesso,
23:17la tribo elettricità, cioè l'elettricità che veniva. Abbiamo visto la parola elettricità,
23:27la impervia via seguita, il metodo usato, le teorie a confronto e adesso vediamo la difficile
23:34costruzione teorica. Trovarono una forza elettrica che era una forza misteriosa per tutta una serie
23:42di motivi. Il primo motivo era una forza centrale, cos'è una forza centrale? È una forza che
23:50unisce, è diretta nella direzione del punto centrale, proviamo a pensare, le maree, la
23:56trazione della luna e della terra, tra luna e terra, ognuna attira l'altra, le forze di
24:05questo tipo sono forze centrali, forze centrali, cioè sono dirette tra il baricentro della terra
24:13e il baricentro della luna, anche lì queste forze erano centrali. Poi si trovò un'altra
24:19cosa abbastanza interessante, che queste forze non solo erano centrali, ma diminuivano con
24:27il quadrato della distanza degli oggetti e loro la dissero, ce l'abbiamo fatta, abbiamo
24:33capito, l'elettricità è solamente una forma nascosta, una forma nuova della gravità,
24:40perché la legge era la stessa. Scriviamo su un pezzo di carta le relazioni, proviamo
24:49a farla per quanto riguarda la forza di gravità, la forza è uguale a una certa costante che si
24:56chiama G grande, M1 M2 diviso R quadro. Quindi abbiamo il prodotto di due quantità, che sono
25:08la massa dei due corpi, diviso il quadrato della distanza, moltiplicato una costante e abbiamo
25:16la forza, proprio la forza meccanica tra due corpi, tra due masse. La stessa cosa, la stessa
25:23legge venne trovata, per quanto riguarda la forza, qui avremo un'altra, per il momento
25:29la chiamiamo costante e poi qui abbiamo sopra un Q1, Q2 e sotto un R quadro, dove abbiamo
25:39queste due quantità, che noi sappiamo essere la carica elettrica e sotto diviso il quadrato
25:46della distanza tra i due oggetti. Quindi erano tutti felici, come dicevo, abbiamo trovato
25:51la spiegazione, no signore, non l'avevano trovata, perché se è vero che questa forza
25:58diminuisce col quadrato della distanza, è proporzionale al prodotto di qualche cosa che
26:04potremmo considerare l'analogo elettrico della massa e sappiamo essere la quantità, invece
26:11c'era un ma, voi vedete che c'è scritto un ma alla fine e vediamo cos'è questo ma, questa
26:17forza misteriosa era dentro fuori un oggetto, un oggetto metallico, un conduttore, a dentro
26:25non c'era, fuori c'era. Seconda cosa, poteva essere schermata, noi quando leggiamo tutti
26:32i libri di fantascienza, le storielle varie, vediamo sempre qualche uno che inventa, è
26:38tutto basato sul fatto che ci sia un sistema di antigravità, no la gravità purtroppo non
26:44può essere schermata, mentre lì per schermare basta un foglio metallico per schermare
26:50completamente la cosa e quindi la cosa era possibile schermare, mentre la forza di gravità
26:58è impossibile schermarla. Poi c'era un'altra cosa curiosa, era variabile dei suoi effetti,
27:04adesso noi sappiamo tutto, certe esperienze, scusatemi la cosa, ma così sono sicuro di essere
27:12ben compreso, un'immagine icastica, voi che uscite dall'automobile strofinando il vostro
27:20sedere sulla plastica, vi è mai successo di prendere la stecca, la scossa e una giornata
27:26di nebbia? No, perché della giornata di nebbia l'aria è satura di umidità e quindi
27:32tutti i fenomeni dell'elettrostatica che hanno bisogno di un'aria secca, di un grande isolamento,
27:38ecco perché d'inverno massa umidità e così via, bella giornata di sole, questi fenomeni
27:46con la nebbia non avvengono e quindi, ma questo lo sappiamo noi, i nostri vecchi, quelli che
27:51sperimentavano con questa grandezza non riuscivano a capire, in certi momenti avevano un grande
27:56effetto anche pericoloso, in qualche altro momento non succedeva niente, quindi effetti estremamente
28:02variabili e quindi i nostri vecchi sperimentarono, se voi guardate la trasparenza che ha le mie
28:10spalle, a destra voi vedete scritto globo di zolfo, a sinistra globo di vetro, questi
28:18oggetti venivano caricati, sempre per strofinamento, vedete sulla destra le mani della persona che
28:25trofila la palla di zolfo, poi la sfera si caricava, l'energia elettrica veniva condotta
28:33da questa catena fino a un corpo isolato, il corpo isolato era sospeso con i soliti figli
28:40di seta e poi si faceva scoccare una scintilla e quindi con tutti questi modi furono raccolti
28:47delle osservazioni, delle esperienze che sono quelle che portarono alla crescita di questa
28:55scienza, però c'erano ancora dei problemi in mani, i problemi in mani erano che questa
29:02nuova scienza non era sensata, cosa vuol dire sensata? Sensata voleva dire che non era sensabile,
29:11vuol dire che non cadeva sotto i sensi dell'uomo, sembrava stranissimo e questo è avvenuto per
29:19la prima volta, che ci fosse un fenomeno della fisica il quale non cadesse sotto i sensi
29:26dell'uomo, sotto i cinque sensi dell'uomo, violando se vogliamo anche Aristotele il quale
29:33diceva che la città della conoscenza è una cittadella, è un grande edificio all'interno
29:41di una città, questa città è chiusa da delle mura, sulle mura ci sono cinque porte,
29:46queste cinque porte sono i sensi dell'uomo ed è attraverso queste cinque porte che c'è
29:52tutto il commercio tra l'uomo e il mondo esterno, questa prima volta non succede, c'è un fenomeno
29:58che esiste, che è reale, tant'è vero che la gente poteva anche morirci, discossa eccessiva
30:04e non era sensabile e questo è stato un punto importante, ci torneremo tra poco
30:10un momento. Era un fluido, due fluidi, dato che c'erano fenomeni diversi e su questa storia
30:18del fluido e del non fluido ci furono delle diatribe lunghissime, soprattutto da una parte
30:25non l'è ed altri e dall'altra parte non l'è l'autore di quel libro che avevamo visto
30:31prima, dall'altra parte Galvani e Franklin. Questa generazione di questa energia era difficile
30:39e non controllabile, vi ho dato qualche esempio elettrotecnico e poi soprattutto non c'era
30:44nessun sistema possibile di misure. Ma la difficoltà più grossa che ci fa ridere
30:52noi era proprio quella, come mai questo fenomeno che esiste, che è importante, non cade in qualche
31:00modo sotto i sensi dell'uomo e fu questa diatriva importantissima tra Galvani e Volta, tra la scuola
31:10di Bologna e la scuola di Pavia e in parte la scuola di Torino col Beccaria che portò
31:18la nascita della pila elettrica che come vedremo è stato il vero spartiacque in tutta l'elettrotecnica.
31:26Leggiamo assieme, può essere interessante, una lettera di Alessandro Volta scritta al Cigna,
31:34il Cigna era un medico elettricista qui di Torino, il quale sperimentava in elettrotecnica
31:43e vi vorrei proporre la lettura di tre pezzetti di questa lettera. Cominciamo all'inizio.
31:52che pensa della pretesa elettricità animale? Per me sono ora convinto che tutta l'azione
32:02procede originariamente dai metalli combacianti in un corpo umido qualunque in vista del quale
32:11combacimento tra i corpi viene sospinto avanti il fluido elettrico. Questa prima frase è quella
32:19che fa nascere la polemica tra Volta e Galvani e tutti gli altri e si dice che l'elettricità
32:27non è un fenomeno animale come si sosteneva a Bologna, ma anche Galvani aveva la ragione
32:34perché un secolo e mezzo dopo si è scoperta quanta e quale influenza ha l'elettricità
32:41del funzionamento sia del corpo umano. Provate a pensare alle terapie elettriche, al cardiogramma,
32:48alle indagini, all'encefalogramma, tutte cose nelle quali il corpo umano viene studiato
32:55tramite l'elettricità, ma adesso è troppo presto e quindi lui dice per me tutto avviene
33:01dal combaciamento di metalli, ma va ancora avanti e guardate le esperienze eroiche di queste
33:07persone, siano quattro o più persone isolate o anche coi piedi sul pavimento se questi non
33:14è umido molto e comunico fra di loro, state attenti, una toccando col dito bagnato la
33:21lingua al vicino, quella peggio, un'altra toccando similmente il nudo bulbo dell'occhio
33:28dell'altro, eccetera. E gli altri due tenendo con le dita bagnate, una per i piedi, l'altra
33:34per il dorso, una rana preparata, ma attenzione, adesso arrivo al punto. E finalmente il primo
33:42della fila impugnata con una mano bagnata, una lastra di zingo e l'ultima persona della
33:48fila, una d'argento, le pongano in mutuo contatto, eccetera, eccetera. E tutti prengono
33:55la scossa, quello che c'è al dito sulla lingua sente sapore di salato, quello che
34:00c'è sul bulbo dell'occhio vede un lampo o qualcosa del genere. E quindi nacque questo
34:07quesito, che ripeto per la terza e l'ultima volta, come mai questa scienza, questa grandezza,
34:14questa disciplina non cade sotto i sensi dell'uomo e con una serie di esperimenti eroici come
34:20questi si capì che era una cosa completamente nuova. Allora a questo punto, fatte le osservazioni,
34:29si trattava di combinare in qualche modo tutte le varie notizie che erano state ricavate.
34:38Qui voi potete rivedere quella frase che io ho letto direttamente della lettera, quando
34:46uno ha una mano bagnata, una lastra di zingo e una d'argento, le mettono in mutuo contatto,
34:51si chiude il circuito e non per virtù della rana, ma per virtù del combaciamento di questi
34:58metalli avvene il nuovo fenomeno. Allora la situazione era matura perché avvenissero
35:07queste grandi unificazioni, queste grandi scoperte sulla teoria dell'elettricità, che cos'è
35:15l'elettricità. Allora si capì che elettricismo e magnetismo, quindi il magnetismo e l'elettricità
35:23sono una cosa sola, erano due capitoli separati della fisica, per quanto si scriveva, il magnetismo
35:31è nato prima nel 1600 come scienza, l'elettricità era più recente, ma si pensava che fossero due
35:38cose diversissime, mentre si trovò che questi due oggetti avevano almeno in parte la spiegazione,
35:51poche parole, erano la stessa cosa, il magnetismo e l'elettricità, erano due modi diversi, chi
35:57si accorse in maniera particolare fu il Coulomba, un ingegnere francese che inventò una strana
36:06macchina, che è questa qui, questa strana macchina inventata da questo ingegnere, che
36:12era una bilancia di torsione, in quel tubo cilindrico che c'è verso l'alto c'è un filo
36:20sottile, sotto lui applicava delle piccole cariche elettriche, elettrizzava delle palline
36:27di sugolo e questa bilancia ruotava, lui aveva tarato meccanicamente il filo e quindi fu
36:33appunto Coulomba che riuscì a scrivere quelle due relazioni, la seconda delle due relazioni
36:42che vi ho fatto vedere, nella quale a dimostrare che c'era questa analogia formale ricordata
36:52nella seconda scritta tra carica e massa e poi a dimostrare anche, ma soprattutto ci fu
36:59Oersted, Ampere, Maxwell alla fine del secolo, che magnetismo ed elettricità sono una cosa
37:06sola. Un altro punto delicato che non capivano era quello se la carica ferma o la carica in
37:15movimento fossero la stessa cosa, producessero gli stessi affetti e quella controversia che
37:23abbiamo visto tra Galvani da una parte e volta dall'altra e che portò all'invenzione
37:31della pila, con la pila stessa costituì lo spartiacque completo tra l'elettrostatica
37:40e l'elettromagnetismo. Cambia la mentalità, cambia le discipline, cambiano gli strumenti,
37:47io proprio l'ho battezzato apposta, sullo sfondo voi vedete una pila di volta fatta con
37:53quattro colonne di dischi metallici, zingo, rame e poi un qualcosa che era panno imbevuto
38:03di acqua e aceto, i due metalli, panno, quindi abbiamo tante serie, tante di queste pile messe
38:11in serie fra di loro in maniera da sommare le tensioni prodotte. Questo oggetto qui finalmente
38:18ci dà una sorgente costante, è sempre la stessa, scherzosamente ho detto, anche quando c'è la nebbia,
38:25funziona, abbiamo sempre un flusso di correnti in questo genere, è semplice e costa poco e
38:33questa grande invenzione della pila sulla quale noi torneremo ha avuto conseguenze enormi perché
38:41si è individuata la corrente, si è scomposta l'acqua, come dicevo, è nata l'elettrochimica,
38:49sono nati i fenomeni di induzione elettrica che vedremo e poi soprattutto facendo un grande
38:55colpo è nato l'arco elettrico, cioè la prima intensa sorgente di illuminazione creata
39:03dall'uomo e che non fosse basata su cose naturali. Abbiamo con questa ultima immagine,
39:11con questo panorama di quello che vedremo più avanti nel corso terminato questo nostro
39:18primo incontro, vi saluto e arrivederci alla prossima volta.
39:48Grazie a tutti.