Roma, 8 mag. - "La formazione è un tema cruciale per arrivare a definire e istituire il ruolo dei professionisti soccorritori e autisti soccorritori. Oggi il sistema di emergenza urgenza funziona bene e non va complicato, ma serve garantire uniformità ed equità, con professionisti che abbiano attestati validi su tutto il territorio nazionale, perché la formazione professionale è una competenza regionale e negli anni si sono create disuguaglianze che rischiano di minare la qualità del sistema odierno. I professionisti soccorritori e autisti soccorritori sono figure preziosissime che non operano solo su emergenza e urgenza, ma garantiscono anche servizi di welfare. Vanno assicurati quindi percorsi formativi vincolati a una standardizzazione nazionale (senza annullare la competenza regionale sulla materia) con ore di formazione e tirocinio sotto cui non si può scendere, per garantire equità e uniformità del percorso formativo. In sostanza vanno garantiti livelli essenziali di formazione, come condizione per potenziare e qualificare ulteriormente un sistema già oggi di eccellenza". Lo ha detto Ilenia Malavasi, deputata del Pd e membro della Commissione Affari Sociali a Largo Chigi, il format in Onda su Urania Tv. Malavasi ha aggiunto che il sistema di soccorso non deve avere disomogeneità ed essere presente in modo equo e diffuso. "I soccorritori e gli autisti soccorritori sono attori di un sistema allargato a cui va garantito un contratto di lavoro e un'indennità di servizio, riconoscendo il valore sociale dell'attività che svolgono quotidianamente verso gli altri". Sul riconoscimento ufficiale dei professionisti soccorritori ci sono in essere quattro proposte di legge, una a firma di Ilenia Malavasi che sottolinea: "Abbiamo bisogno di unire le proposte per arrivare a testo condiviso in modo laico, dando dignità a tutte le proposte in campo e prendendone le parti migliori".
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00:00Io penso che il tema della formazione sia un tema cruciale nell'andare a definire e nell'andare a distituire il ruolo di questi professionisti.
00:10Parliamo ovviamente di un sistema che oggi funziona molto bene, quindi non dobbiamo complicare le cose,
00:16ma dobbiamo semplicemente garantire degli elementi di qualità per fare in modo che ci sia un'uniformità e un'equità
00:24che garantisca su tutto il territorio nazionale figure che possono essere intercambiabili con titoli attestati di qualificazione
00:32che possono ovviamente valere in tutto il territorio nazionale.
00:36Questo perché, come diceva il Presidente Cappellacci, la formazione professionale è una competenza regionale,
00:44quindi come in tutti i casi e in tutte le professioni, anche sanitarie e sociosanitarie,
00:50si creano comunque delle disparità e delle disuguaglianze che rischiano di indebolire un sistema che oggi è un sistema di eccellenza.
00:58Dico questo perché di questi professionisti che vediamo, devo dire, quotidianamente impegnati nei nostri territori,
01:05non solo si occupano di emergenza e urgenza, di cui stiamo parlando oggi,
01:09ma anche di garantire tantissimi servizi, anche di tenuta di un welfare territoriale,
01:16che però sono indispensabili. Se pensiamo ai trasporti delle persone non autosufficienti,
01:22alle persone anziane, alle persone disabili, c'è una capillarità, una necessità di costruire
01:28e di continuare a costruire delle reti di prossimità, di cui oggi parliamo tanto,
01:33in cui queste figure dovranno continuare ad essere centrali.
01:36È per questo che ci interessa qualificarli maggiormente e garantire che ci sia un'uniformità
01:42nei loro percorsi formativi.