https://www.pupia.tv - Napoli - CAMORRA. PROCURATRICE MINORI NAPOLI: SCENE DA FAR WEST
Napoli, 8 mag. - La morte del 15enne Emanuele Tufano, avvenuta a Napoli il 24 ottobre 2024, "avviene all'interno di una vera e propria guerriglia urbana, nel corso della quale due gruppi contrapposti, quello della Sanità e quello del Mercato, si scontrano. Il gruppo della Sanità ha osato invadere un territorio sul quale quelli del Mercato pensano di avere una priorità assoluta e vedono l'altro come un invasore, un nemico che va affrontato armi in pugno. Sparano senza pietà, come se fosse una scena da far west". Lo ha spiegato la procuratrice per i Minorenni di Napoli Patrizia Imperato nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta nella procura di Napoli, in relazione all'omicidio di Emanuele Tufano, ucciso a Napoli il 24 ottobre 2024. Il 15enne è stato ammazzato dal cosiddetto "fuoco amico": c'era anche lui in sella a uno dei sei scooter partiti dal rione Sanità per raggiungere il quartiere Mercato e usare le armi. Tutto è stato ripreso in un video. "L'uso delle armi - ha detto Imperato - lascia dietro di sé una scia di sangue inevitabile. È inevitabile, come in questo caso, anche morire addirittura sotto i colpi del fuoco amico". "Per noi è una fortuna che sia morto solo un ragazzo", ha spiegato Giovanni Leuci, capo della Squadra mobile di Napoli. La polizia è intervenuta a seguito dell'omicidio Tufano, rilevando che, poco prima del delitto, c'era stata una "calata di giovani a bordo di scooter, che si muovano dalla Sanità come se fossero cavalli. Quelli di piazza Mercato se ne accorgono, si armano, c'è un inseguimento. Vengono utilizzate almeno cinque armi, con decine di colpi di diverso calibro fatti esplodere. È un miracolo che ci sia scappato un solo morto, per l'imperizia con cui hanno sparato e per la riluttanza al pericolo, senza pensare ad alcuna conseguenza". "Tufano - ha confermato il questore di Napoli Maurizio Agricola - muore per il fuoco amico, la ricostruzione consente di accertare che è stato colpito da un colpo di pistola esploso dai suoi stessi sodali". Per questa vicenda sono state eseguite complessivamente 14 misure cautelari, otto a carico di maggiorenni e sei a carico di minorenni. Si tratta di indagati che hanno tutti una giovanissima età. (08.05.25)
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Napoli, 8 mag. - La morte del 15enne Emanuele Tufano, avvenuta a Napoli il 24 ottobre 2024, "avviene all'interno di una vera e propria guerriglia urbana, nel corso della quale due gruppi contrapposti, quello della Sanità e quello del Mercato, si scontrano. Il gruppo della Sanità ha osato invadere un territorio sul quale quelli del Mercato pensano di avere una priorità assoluta e vedono l'altro come un invasore, un nemico che va affrontato armi in pugno. Sparano senza pietà, come se fosse una scena da far west". Lo ha spiegato la procuratrice per i Minorenni di Napoli Patrizia Imperato nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta nella procura di Napoli, in relazione all'omicidio di Emanuele Tufano, ucciso a Napoli il 24 ottobre 2024. Il 15enne è stato ammazzato dal cosiddetto "fuoco amico": c'era anche lui in sella a uno dei sei scooter partiti dal rione Sanità per raggiungere il quartiere Mercato e usare le armi. Tutto è stato ripreso in un video. "L'uso delle armi - ha detto Imperato - lascia dietro di sé una scia di sangue inevitabile. È inevitabile, come in questo caso, anche morire addirittura sotto i colpi del fuoco amico". "Per noi è una fortuna che sia morto solo un ragazzo", ha spiegato Giovanni Leuci, capo della Squadra mobile di Napoli. La polizia è intervenuta a seguito dell'omicidio Tufano, rilevando che, poco prima del delitto, c'era stata una "calata di giovani a bordo di scooter, che si muovano dalla Sanità come se fossero cavalli. Quelli di piazza Mercato se ne accorgono, si armano, c'è un inseguimento. Vengono utilizzate almeno cinque armi, con decine di colpi di diverso calibro fatti esplodere. È un miracolo che ci sia scappato un solo morto, per l'imperizia con cui hanno sparato e per la riluttanza al pericolo, senza pensare ad alcuna conseguenza". "Tufano - ha confermato il questore di Napoli Maurizio Agricola - muore per il fuoco amico, la ricostruzione consente di accertare che è stato colpito da un colpo di pistola esploso dai suoi stessi sodali". Per questa vicenda sono state eseguite complessivamente 14 misure cautelari, otto a carico di maggiorenni e sei a carico di minorenni. Si tratta di indagati che hanno tutti una giovanissima età. (08.05.25)
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00:00Due gruppi contrapposti, appunto il gruppo della sanità e il gruppo mercato si scontrano,
00:06perché? Perché il gruppo sanità ha osato invadere un territorio sul quale quelli del
00:13mercato pensano di avere una priorità assoluta e vedono l'altro come un invasore, come un
00:20nemico e per questo va affrontato armi in pugno e armi in pugno li hanno entrambi, sia
00:27il gruppo della sanità che va a sfidare il gruppo mercato, sia il gruppo mercato che raccoglie
00:33quella sfida e non c'è esclusione di colpi, sparano, così come documentato nel video
00:41che c'è, senza pietà, come se fosse una scena da far oeste.
00:46Parliamo di 8 misure cautelari per maggiorenni e 6 misure cautelari per minorenni, che sempre
00:53più si legano però ai contesti camorristici, sono appunto, con l'espressione che amo ripetere
01:00a volte, c'è una vera e propria osmosi tra le realtà giovanili, bande giovanili e realtà
01:07criminali che hanno un DNA legato al contesto camorristico.