http://www.pupia.tv - Salerno - La Guardia di Finanza di Salerno ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli nell’ambito dell’operazione denominata “Bambasa” su richiesta della direzione distrettuale Antimafia di Napoli per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti di cocaina, spaccio e produzioni e documenti falsi nei confronti di otto persone. Cinque di loro sono in carcere, due ai domiciliari e uno ha l’obbligo di dimora. Sono in atto perquisizioni nelle province di Salerno, Napoli, Firenze, Prato, Latina e Potenza.
Le indagini hanno consentito di individuare un carico di 30 chili di cocaina provenienti dall’Ecuador e inizialmente destinato al porto di Salerno e poi sottoposto a sequestro nel porto di Ambarli il 29 aprile del 2015 dalle autorità turche appositamente attivate con i canali di collaborazione antidroga internazionale. La banda criminale prima del sequestro aveva tentato di acquisire il possesso del carico nel porto bulgaro di Burgas destinazione finale del container con la droga.
Le indagini hanno di fatto scoperto che la gestione del carico di droga è stata causa di dissidi interni all’organizzazione e tali divergenze hanno portato all’omicidio di Nicola Annunziata avvenuto a Mugnano del Cardinale in provincia di Avellino il 4 maggio del 2015. Per questo omicidio è imputato uno dei soggetti dell’associazione criminale, Luigi Bruno.
Le indagini hanno consentito di individuare il plausibile movente e rafforzato il quadro probatorio sull’omicidio. L’associazione – secondo quanto scoperto dalla Finanza – poteva vantare contatti con spagnoli e colombiani referenti per i fornitori oltreoceano e con soggetti bulgari attivati per il tentativo di recuperare il carico. Sono scattati anche sequestri di aziende, auto, moto e quote societarie per un valore di circa 500mila euro. (06.04.17)
Le indagini hanno consentito di individuare un carico di 30 chili di cocaina provenienti dall’Ecuador e inizialmente destinato al porto di Salerno e poi sottoposto a sequestro nel porto di Ambarli il 29 aprile del 2015 dalle autorità turche appositamente attivate con i canali di collaborazione antidroga internazionale. La banda criminale prima del sequestro aveva tentato di acquisire il possesso del carico nel porto bulgaro di Burgas destinazione finale del container con la droga.
Le indagini hanno di fatto scoperto che la gestione del carico di droga è stata causa di dissidi interni all’organizzazione e tali divergenze hanno portato all’omicidio di Nicola Annunziata avvenuto a Mugnano del Cardinale in provincia di Avellino il 4 maggio del 2015. Per questo omicidio è imputato uno dei soggetti dell’associazione criminale, Luigi Bruno.
Le indagini hanno consentito di individuare il plausibile movente e rafforzato il quadro probatorio sull’omicidio. L’associazione – secondo quanto scoperto dalla Finanza – poteva vantare contatti con spagnoli e colombiani referenti per i fornitori oltreoceano e con soggetti bulgari attivati per il tentativo di recuperare il carico. Sono scattati anche sequestri di aziende, auto, moto e quote societarie per un valore di circa 500mila euro. (06.04.17)
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