• 5 anni fa
La Polizia di Stato ha eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di altrettanti soggetti accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza con minaccia, lesioni, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi, danneggiamento seguito da incendio, traffico illecito di rifiuti, tutti reati con l'aggravante del metodo mafioso. Effettuati 5 sequestri preventivi di aziende operanti nel settore del riciclo plastiche. L'operazione, denominata "Plastic free", ha permesso di disarticolare il sodalizio criminale cosiddetto "Stidda" finalizzato allo smaltimento illegale di rifiuti plastici, acquisiti da imprese di raccolta e stoccaggio aventi sede nelle province di Ragusa e Catania ed esportati in Cina, dove gli stessi venivano utilizzati per la fabbricazione di scarpe, poi importate in Italia. Le indagini hanno preso avvio nel 2014 a seguito di un sequestro, operato a Roma, di calzature contenenti materiali nocivi per la salute. Gli indagati smaltivano abusivamente i fanghi speciali provenienti dal lavaggio della plastica, dannosi in quanto costituiti da terra mista a fertilizzanti e pesticidi. I rifiuti venivano interrati e ricoperti con cemento e asfalto o ancora occultati mediante sversamento nel terreno, creando un grave danno all'ambiente.

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