I Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito una misura cautelare, emessa dal Gip della locale Procura della Repubblica - dipartimento Antiterrorismo, nei confronti di 12 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di promuovere e organizzare una associazione finalizzata al compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico dello Stato, con l'obiettivo di affermare e diffondere l'ideologia anarco-insurrezionalista, nonché di istigare, con la diffusione di materiale propagandistico, alla commissione di atti di violenza contro le istituzioni politiche ed economiche dello Stato impegnate nella gestione dei Centri permanenti di rimpatrio. L'operazione, denominata "Ritrovo", ha preso origine da un attentato incendiario perpetrato, nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 2018, ai danni di alcuni ponti ripetitori delle reti televisive nazionali e locali, di apparati di fonia dei ponti radio delle forze di polizia e antenne di ditte che forniscono servizi di intercettazioni e di sorveglianza, tutti ubicati a Bologna. Secondo gli investigatori il gruppo era solito gravitare attorno al circolo anarchico il Tribolo di via Donato Creti. Inoltre, durante l'emergenza Covid-19, il gruppo avrebbe organizzato incontri per offrire il proprio diretto sostegno alla campagna "anti-carceraria", con tanto di adesione ai momenti di protesta nella casa circondariale della Dozza.
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