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Roma, 4 mag. (askanews) - Torna a splendere di una luce forse mai vista la "Madonna con il bambino" (1521), nota a tutti come "Madonna del Parto", capolavoro rinascimentale di Jacopo Sansovino custodito nella Basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio a Roma.Un'opera dal forte carattere devozionale, fin dall'Ottocento meta di pellegrinaggio di partorienti o donne che desideravano avere dei figli, venute qui a chiedere la grazia toccando il gruppo scultoreo:Chiara Scioscia Santoro, restauratrice della Soprintendenza speciale di Roma: "Non solo toccarlo, ma anche prendere dell'olio che era presente nei lumini e a quel punto diventava un olio santo e andare a spalmare la superficie con quest'olio", ha sottolineato la restauratrice Scioscia Santoro. "La scultura prima dell'intervento di restauro si presentava con queste grandi macchie, vaste aree di colore bruno arancio", ha aggiunto.Si è allora reso necessario un "bio restauro" sostenibile, durato 6 mesi, promosso dalla Soprintendenza speciale di Roma e realizzato in collaborazione con Intesa San Paolo, progetto "Restituzioni". "Si è deciso di intervenire con questa biopulitura, che è già in uso dagli anni duemila, ma è ancora oggi in via sperimentale"Si è ricorsi a dei batteri per rimuovere i depositi di olii, cere e resine sintetiche che deturpavano il marmo bianco di Carrara. Daniela Porro, soprintendente speciale di Roma: "Utilizzando in particolare i batteri, dei batteri, ovviamente selezionati, che hanno mangiato questi materiali che si sono depositati sulla superficie". "Grazie alle ricerche effettuate nei laboratori di Enea"Silvia Foschi, "Restituzioni" Intesa San Paolo: "Questo è quello che facciamo con il nostro progetto Restituzioni, fin dal 1989, un progetto che ha quasi 35 anni di vita e in 35 anni di vita abbiamo potuto restaurare qualcosa come circa 2.000 opere d'arte". Servizio di Stefania CuccatoMontaggio Carla BrandoliniImmagini askanews

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