Roma, 27 ott. (askanews) - E' stata presentata alla Festa del Cinema di Roma "Il camorrista - La serie" di Giuseppe Tornatore, girata nel 1985, contestualmente al suo primo film "Il camorrista" e mai andata in onda per i temi scottanti toccati. Dopo quasi 40 anni quelle cinque ore, divise in cinque puntate, sono riemerse, e il regista siciliano ne ha curato il restauro, mantenendo intatto il montaggio, riducendone solo un po' la durata. Ora dovrebbe andare in televisione ma ancora non si sa su quale rete.La serie tv di Tornatore racconta la sanguinosa ascesa del capo della Nuova Camorra Organizzata Raffaele Cutolo, interpretato da Ben Gazzara, ed è tratta da un romanzo di Joe Marrazzo. "Mi aveva colpito il punto di vista del racconto, cioè vedere la nascita di una struttura criminale, la sua evoluzione, con tutti i suoi coinvolgimenti, le sue miserie umane, le sue corruzioni, i rapporti con la politica corrotta, i suoi rapporti con certi ambienti deviati dei servizi segreti. Insomma era molto scottante, era una storia di denuncia molto forte".Negli ultimi anni abbiamo visto film e serie di grande successo sulla criminalità organizzata, allora questa era una novità. "Il cinema fino a quel momento raramente aveva seguito il punto di vista interno, cioè raccontare come nasce e per quali ragioni nascono le associazioni criminali.Abbiamo necessariamente prenderci molte libertà, talvolta anche nell'affrontare i fatti, e questo ci ha portato a dover cambiare i nomi di tutti. Però all'epoca il pubblico che minimamente si informasse su quello che accadeva a livello di criminalità organizzata conosceva certe situazioni, e questo creò molti problemi al film".
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