Francesco Costabile, regista di "Familia”: La violenza che devìa le vite

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È un film sulla violenza che genera violenza Familia, seconda regia di Francesco Costabile, presentato in concorso nella sezione Orizzonti della Mostra del cinema di Venezia. Tratto dal libro autobiografico di Luigi Celeste Non sarà sempre così, racconta la storia di un ragazzo che da bambino ha osservato la violenza del padre sulla madre e si è unito poi a un gruppo di neofascisti per scaricare verso altri il senso di frustrazione e rabbia che sente addosso. Quando il padre esce dal carcere deve fare i conti con il proprio passato.
Barbara Ronchi nel film è la mamma di Luigi, sopraffatta dalla violenza del marito, interpretato da Francesco di Leva. Il regista ha spiegato: «Partendo dalla storia di Luigi Celeste ho fatto una ricca documentazione dei centri antiviolenza e ho capito come spesso le donne abbiano paura a denunciare perché hanno paura delle istituzioni. Temono di essere abbandonate. Hanno paura di ricominciare una nuova vita, e spesso anche di perdere i bambini». È quello che ci mostra il film, il secondo del regista, adesso nei cinema. Un melodramma nero che un mixa elementi da thriller e di denuncia, scava a fondo nelle emozioni dei vari personaggi, nelle pieghe dei loro pensieri e comportamenti, nella complessità dell'animo umano. «In realtà, come questo film dimostra, le dinamiche sono sempre più complesse di come appaiono. Anche quelle tra vittima e carnefice: non sono così polarizzate, non sono così nette. Questo film cerca proprio di farci entrare nella gabbia psicologica che lega un po' tutti i membri di questa famiglia».

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00:00È un film sulla violenza che genera violenza a famiglia, seconda regia di Francesco Costabile,
00:07presentato in concorso nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia.
00:14Tratto dal libro autobiografico di Luigi Celeste Non Sarà Sempre Così, racconta la storia
00:21di un ragazzo che da bambino ha osservato la violenza del padre sulla madre e si è
00:27unito poi a un gruppo di neofascisti per scaricare verso altri il senso di frustrazione e rabbia
00:34che sente addosso.
00:35Quando il padre esce dal carcere deve fare i conti con il proprio passato.
00:41Barbara Ronchi nel film è la mamma di Luigi, sopraffatta dalla violenza del marito, interpretato
00:48da Francesco Di Leva.
00:49Il regista ha spiegato.
00:51Partendo dalla storia di Luigi Celeste ho fatto una ricca documentazione dei centri
00:56antiviolenza e quindi ho capito come le donne spesso abbiano paura a denunciare perché
01:04hanno paura delle istituzioni, hanno paura di essere abbandonate, hanno paura di iniziare
01:08una nuova vita e spesso hanno paura anche di perdere i bambini.
01:14Familia nei cinema dal 2 ottobre è un melodramma nero che unisce elementi di thriller e di
01:22denuncia, scava a fondo nelle emozioni dei vari personaggi, nelle pieghe dei loro pensieri
01:28e comportamenti, nella complessità dell'animo umano.
01:33In realtà poi come questo film racconta le dinamiche sono molto più complesse, anche
01:40le dinamiche tra vittima e carnefice non sono così polarizzate, non sono così nette e
01:46questo film cerca proprio di far centrare nella psicologia e nella gabbia psicologica
01:53che nega un po' tutti i membri di questa famiglia.

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