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Trascrizione
00:00Però alla fine i conti non tornano, perché i taccuini di Ilaria non sono più 5 ma 3
00:19e le cassette di Miran sono soltanto 6, e dalla busta sigillata che è stata aperta
00:33manca il rapporto dei medici americani, il certificato di morte di Ilaria e le fotografie
00:38dei corpi scattate sulla nave Garibaldi.
00:48Le cassette di Miran Rovatin e gli appunti di Ilaria Alpi non sono le uniche cose che
00:55si perdono in questa storia.
00:57Sulla nave Garibaldi c'è un operatore del TG2 che riprende tutto quello che succede
01:06dall'arrivo dei corpi di Ilaria e Miran, le cassette viaggiano dentro un sacchetto
01:14assieme ai bagagli di Ilaria, arrivano fino a Roma e poi si perdono, svaniscono, come
01:20se non fossero mai esistite.
01:21Le spiegazioni possono essere tante, o uno scetticismo di partenza, a volte succede,
01:29a volte succede che gli investigatori abbiano un pregiudizio, nel caso in esame il pregiudizio
01:37sarebbe che in una terra così travagliata come la Somalia il fatto che due giornalisti
01:44vengano ammazzati tutto sommato sia da mettere nel conto.
01:48Superficialità e fretta, però attenzione, perché fin dall'inizio sono in molti a pensare
01:54che oltre alla superficialità e alla fretta ci sia dietro anche qualcos'altro e che comunque
01:59si debba andare fino in fondo, sono morte due persone, due giornalisti e si fa presto
02:04a farne degli eroi e a fare quello che di solito si fa con gli eroi, celebrarli, santificarli
02:10e dimenticarli.
02:11Ma in questo caso no, in questo caso ci sono tante domande che restano e a cui molti, i
02:21genitori di Laria, i signori Alpi per esempio, vorrebbero dare una risposta.
02:25Sentivo con lei, con le sue parole, vedevo la mia gente, tutto.
02:30Lei è somala?
02:31Sì sono somala, io sto da tanti anni in Italia e ormai sono sei, otto anni che sono tornata
02:40e non sono tornata più nel mio paese e me lo sono sentita di venire a dare questo saluto
02:49per dire grazie ed è una cosa che mi fa molto dispiacere, a parte la sua perdita,
02:57che siano state dei sommali a fare questa cosa qui.
03:19Due domande soprattutto, come sono morti Ilaria e Miran e perché?
03:32Del mistero della morte di Ilaria Alpi e Miran Rovatin se ne sono occupati in tanti, c'è
03:38stata un'inchiesta della magistratura che ha visto avvicendarsi tre sostituti procuratori,
03:43più un giudice per le indagini preliminari e anche la corte di Cassazione, c'è un processo
03:54con una sentenza passata in giudicato e ci sono anche due commissioni parlamentari di
03:58inchiesta, quella sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, presieduta
04:03dall'onorevole Paolo Russo e quella specifica sulla morte dei due giornalisti, presieduta
04:08dall'onorevole Carlo Taormina.
04:11Le domande a cui cercano di dare risposta sono sempre quelle, come sono morti Ilaria
04:18Alpi e Miran Rovatin, chi li ha uccisi e soprattutto perché?
04:23Appena uscita dalla Mana Hotel è stata inseguita lei e la sua macchina con Rovatin da un commando
04:32che li aspettava fuori dall'albergo, con sei uomini a bordo armati, hanno fatto 100
04:39metri, gli hanno sbarrato la strada, ci sono sparati pochissimi colpi, Ilaria e Miran sono
04:47morti.
04:48Cos'è successo esattamente alle 3 del pomeriggio del 20 marzo 1994?
04:53Ci hanno dato uno a quattro, ci hanno sparato, li hanno proprio mitragliati, hanno offrito
04:59due della scorta e l'autista è stato ferito e loro hanno preso tre o quattro colpi nella
05:06testa.
05:07Poi abbiamo visto che erano stati uccisi con un colpo alla testa tutti e due, quindi abbiamo
05:12capito che non era uno sbaglio, non era uno scontro a fuoco, non era una pallottola che
05:20li aveva colpiti per caso, era stata un'esecuzione e noi l'abbiamo chiamato un assassino, ma
05:28di questo si tratta, di questo noi siamo certi.
05:30Sono stati seguiti da una macchina con 6 uomini armati, le pressi dell'ambasciata, questa
05:37autovettura sopra avanzata, quella dei giornalisti, li ha bloccati, si sono avvicinati e li hanno
05:43freddati con la tecnica da mafiosi.
05:44Le ricostruzioni e le testimonianze raccolte nel corso del tempo sono contraddittorie.
05:49Secondo me, magari è una parolaccia, ma io dico che la testa di cazzo di quel ragazzo
05:56che sparava per primo, lei poteva essere ancora in vita, perché lei, secondo me la
06:01rappivano, secondo la mia opinione.
06:05Una è quella dell'autista della Toyota Pickup, Ali Abdi, Ali Abdi dice che stava guidando
06:17quando la Land Rover con quei 7 uomini a bordo gli ha tagliato la strada, allora lui ha fatto
06:23marcia indietro.
06:24Ha battuto contro il marciapiede e si è bloccato, intanto dalla Land Rover sono scesi due uomini
06:32con i Kalashnikov in braccia, e qui il racconto comincia a farsi confuso, il ragazzo della
06:40scorta che si chiama Nur Aden e che sta sul cassone, si prende paura, spara, il fucile
06:45gli si inceppa e allora lo butta via e scappa.
06:47Spara anche Ali Abdi con una pistola, ma si inceppa anche quella, allora i due uomini
06:57col Kalashnikov aprono il fuoco contro la Toyota, poi rimontano in macchina e se ne
07:01vanno.
07:02E' una testimonianza confusa quella di Ali Abdi, che a volte concorda e a volte contrasta
07:23con quella di altri testimoni presenti, la guardia del corpo che stava sulla Toyota,
07:28la donna che vendeva il tè, le guardie armate che stavano davanti all'hotel Ammana.
07:32Nelle testimonianze gli uomini della Land Rover stavano fermi da un pezzo a bere tè
07:39come se aspettassero qualcuno, poi quando hanno visto partire la Toyota hanno gettato
07:46via i bicchierini e sono saliti in macchina per seguirla e bloccarla.
07:58In altre testimonianze, le auto in attesa davanti all'hotel Ammana sarebbero due e
08:06ci sarebbe anche un'altra auto blu che secondo i soldati pakistani del checkpoint sulla
08:11linea verde avrebbe seguito la Toyota di Lari e Miran fino ad allora.
08:14Altri testimoni vengono sentiti dal capo del reparto investigativo della polizia somala,
08:24il colonnello Ali Giro Sharmarke, ed hanno una versione diversa che il colonnello raccoglie
08:29in un rapporto.
08:30La Toyota di Lari e Miran, secondo il rapporto naturalmente, non sarebbe uscita dall'hotel
08:40Ammana ma dal garage del deposito del signor Marocchino, l'imprenditore italiano che arriva
08:45per primo sul luogo del delitto.
08:46Ci sono anche due ricostruzioni fatte a caldo, nell'immediatezza dei fatti.
08:56Una è quella di un giornalista che si chiama Roger Herring della Associated Press che arriva
09:01sul luogo del delitto assieme agli operatori della ABC.
09:06A Herring, i testimoni raccontano che Ilari e Miran non sono entrati all'hotel Ammana
09:16ma in una palazzina dell'ambasciata italiana, poi, quando sono usciti da lì, sono stati
09:20fermati da due auto, una azzurra dietro e una bianca davanti.
09:23Un'altra ricostruzione è quella di Giovanni Porzio di Panorama che arriva sul luogo del
09:33delitto assieme a Gabriele Simoni di Studio Aperto.
09:36A lui i testimoni raccontano una dinamica diversa dal conflitto a fuoco a rafiche di
09:41Kalashnikov descritto da LiabD.
09:44Abbiamo trovato la strada dell'Amana bloccata da un sacco di gente, c'erano uomini armati
09:51e alcuni pakistanici che erano arrivati probabilmente dalla nostra ex ambasciata.
09:56I corpi di Ilaria e di Miran erano ancora dentro la macchina, la testa insanguinata,
10:07erano già probabilmente morte a quel punto.
10:09Pochi colpi sparati, due o tre brevi rafiche, nessuna reazione da parte della guardia.
10:14L'azione ha l'aspetto di un'esecuzione di tipo mafioso, dichiara Giovanni Porzio.
10:19La dinamica dell'omicidio è del tutto anomala per la somaglia e fa pensare ad un'esecuzione
10:25premeditata e ben pianificata.
10:39Testimonianze contrastanti, come spesso succede con i testimoni, ma che qui sembrano esserlo
11:03particolarmente anche perché succedono alcune cose ad alcuni testimoni, cose strane, muoiono
11:10o scompaiono.
11:11Tre anni dopo, in una situazione del tutto mutata, io e un operatore andammo a Mogadiscio
11:21in Somalia per fare un reportage sulle tracce di Ilaria, non era un'inchiesta, non era un'indagine,
11:28era un reportage.
11:29Andammo sul luogo dell'attentato e ciascuno raccontava la sua verità, sembrava che tutta
11:36Mogadiscio in quel giorno fosse intorno alla macchina di Mira e Ilaria, ognuno aveva la
11:42sua versione, con menzogne evidenti, con una sorta appunto di reticenza sulle vere cause
11:57e sui responsabili dell'attentato.
12:00Sparisce Noura Deni, il ragazzo armato che stava di scorta sulla Toyota e ad un certo
12:05punto sparisce anche Ali Abdi, l'autista.
12:08Direi che il caso più significativo è quello dell'autista di Ilaria Alpi, tale Abdi, il
12:17quale a un certo punto rientrò in Somalia e dopo essere rientrato in Somalia, dopo avere
12:25deposto nel processo, accusando questo Asher Omar Hassan, è morto.
12:31In quell'occasione i giornali somali hanno scritto che si trattò di una morte sospetta
12:41e che Abdi era tornato dall'Italia con molti soldi.
12:47Attenzione però, non corriamo troppo con la fantasia.
12:55La Somalia di quegli anni è la stessa Somalia di oggi, un posto pericoloso, senza legge
13:01e senza ordine, dove regna la violenza e dove capita molto spesso che la gente scompaia
13:06e muoia per una serie infinita di motivi.
13:09Restiamo ai fatti.
13:12Quando si indaga su un delitto non ci sono soltanto i testimoni a raccontare quello che
13:16è successo, ci sono anche le vittime che parlano attraverso i segni che si portano
13:21sulla pelle.
13:22Ci sono Ilaria e Miran a raccontare della loro morte.
13:25Attenzione però, perché le cose anche qui non sono così semplici.
13:29A noi ci avevano detto che Ilaria aveva il corpo crivellato da colpi, per cui non l'abbiamo
13:36voluta vedere e abbiamo mandato mio fratello e mio cognato per il riconoscimento di nostra
13:43figlia.
13:44Quando sono tornati indietro hanno detto ma quali colpi?
13:47Aveva solo la testa fasciata, aveva il corpo integro.
13:52Questo l'abbiamo saputo dopo.
13:54I primi ad esaminare i corpi di Ilaria e Miran sono i medici americani dell'obitorio
13:58della Brown & Rhodes, ma il loro referto è andato perso.
14:01Poi li esamina l'ufficiale medico della nave Garibaldi, il capitano di vascello Armando
14:11Rossitto.
14:12Miran è stato ucciso da un colpo alla testa, zona parietale destra.
14:16Ilaria da un colpo alla nuca, ma dall'altra parte, a sinistra.
14:19Un colpo che le ha anche spezzato un dito quando ha cercato di ripararsi la testa con
14:24la mano.
14:25Poi Miran viene portato a Trieste, dove prima di essere cremato viene eseguita l'autopsia.
14:33Il medico legale conferma, proiettile di piccolo calibro, colpo alla tempia destra dall'alto
14:39verso il basso.
14:40Miran si è anche difesa, perché vengono trovate delle escoriazioni sul braccio destro.
14:50Ilaria viene portata a Roma, al cimitero di Prima Porta, dove il sostituto procuratore
14:55De Gasperis la fa esaminare dal medico legale di fiducia della procura, il dottor Giulio
15:00Sacchetti.
15:01L'unico dato rilevante che abbiamo constatato in quel momento era questo, cioè che sul
15:08corpo si rilevava una sola ferita al capo, in questa parte qui del capo, ferita che nell'immediatezza
15:18del medico legale riconduceva a un colpo singolo di arma corta, cioè di una pistola,
15:26quindi dava idea di un'esecuzione.
15:29È soltanto un esame esterno e non un'autopsia, ma il dottor Sacchetti concorda con il medico
15:33della Garibaldi.
15:34Ilaria è stata uccisa da un colpo alla testa, un proiettile calibro 9 che il dottor Sacchetti
15:41recupera dalla nuca di Ilaria, sparato probabilmente da una pistola e a distanza ravvicinata, praticamente
15:47a bruciapelo.
15:48Ma non si fa l'autopsia e il magistrato interrogato dalla commissione bicamerale d'inchiesta
15:56dirà non feci l'autopsia perché era già tutto chiaro, si trattava di un colpo sparato
16:02a contatto o a distanza ravvicinatissima e va bene questo, però dopo pochi mesi, quando
16:09il perito balistico dirà che non si è trattato di un colpo di pistola e quindi di arma corta
16:16ma di un colpo di Kalashnikov e quindi c'erano due versioni di due periti, perché in quel
16:23momento, allora in quel momento preciso non si riesuma il corpo e si fa l'autopsia e
16:29di fatto si dà il via a un balletto di perizie, ce ne sono decine che vengono fatti in questi
16:35anni e si procederà da una parte e dall'altra.
16:39Così nel 1996, quando le indagini passano nelle mani del sostituto procuratore Giuseppe
16:45Pititto, il magistrato fa riesumare il corpo di Ilaria e fa eseguire una perizia balistica
16:50e un'autopsia, secondo cui il colpo sarebbe stato sparato da lontano.
16:54I periti di parte civile invece, quelli della famiglia Alpi, continuano ad essere convinti
17:05che il colpo sia stato sparato da vicino.
17:07Il corpo di Ilaria viene riesumato di nuovo nel marzo del 2004, su ordine del presidente
17:17della commissione parlamentare d'inchiesta che si occupa del caso, Carlo Taormina, perizia
17:22di parte della commissione, colpo di Kalashnikov sparato a distanza.
17:26Chissà se è vero che quando uno sta per morire, gli passa tutta la vita davanti agli
17:37occhi, come in un film.
17:38Se è vero, il film della vita di Ilaria, che le passa davanti agli occhi, mentre si
17:42copre la testa con le mani, accucciata dietro al sedile, deve essere un film molto breve,
17:47perché quando muore, Ilaria ha poco più di trent'anni.
17:50Breve, ma pieno di cose, perché Ilaria è una giornalista, lo sappiamo, ma una di quelle
17:55brave e, anche se è molto giovane, di cose ne ha viste tante, soprattutto in quella complicata
18:00parte di mondo che è l'Africa.
18:06Anche Miran Rovatin ne ha viste tante di cose, ma chi lo conosce sa che cosa pensa
18:15quando cerca di ripararsi la testa col braccio, pensa a Ian, suo figlio.
18:19Lui aveva un rapporto molto stretto con il figlio, il figlio era molto piccolo e mi ricordo
18:27che noi montavamo nella sede della televisione bosniaca, che era una specie di bunker, e
18:35solo da lì potevamo telefonare ogni tanto a casa e la sera, quando tornavamo, lui si
18:41chiudeva in questa specie di casottino dove si poteva telefonare e stava per mezz'ora
18:46con il figlio a parlare, a dirgli papà torna presto, non c'è problema, sta bene, non
18:53c'è pericolo, eccetera.
18:54O forse no, forse non è vero che si rivede tutta la propria vita, forse Ilaria e Miran
19:00non hanno avuto tempo di pensare ad altro che alla loro paura.
19:03C'è un bel film che racconta questa vicenda, Ilaria, il più crudele dei giorni, di Ferdinando
19:08Vicentini Orgnani, e lì nell'ultima scena, poco prima del colpo che la uccide, lo scrittore
19:13Marcello Fois, che firma la sceneggiatura, le fa ripetere a se stessa stai giù, stai
19:17giù, stai giù, come i bambini, quando hanno paura.
19:28Va bene, Ilaria e Miran sono morti, li hanno ammazzati, ma come?
19:32In un delitto parlano i testimoni, parlano i corpi delle vittime e parlano anche i luoghi
19:47in cui si è svolto il crimine, il luogo del delitto.
19:50Ecco, in questo caso, il luogo del delitto è un'auto, la Toyota Pick-Up, cosa racconta
19:55quella macchina?
20:02Subito dopo l'agguato, Ilaria e Miran vengono spostati dalla Toyota Pick-Up, vengono trasportati
20:28sull'auto del signor Marocchino, che corre al Porto Vecchio di Mogadiscio, la Toyota
20:33Pick-Up li segue.
20:34Perché sono stati tolti dalla macchina dove sono stati uccisi per metterli sulla macchina
20:39di Giancarlo Marocchino?
20:41La macchina dove erano stati uccisi era funzionante, tanto è vero che l'autista ha seguito il
20:47corteo della macchina di Marocchino ed altri fino al Porto Vecchio, questa è un'altra
20:52domanda alla quale non abbiamo avuto risposta, ma di queste domande ce ne abbiamo moltissime
20:58La Toyota Pick-Up segue l'auto del signor Marocchino fino al Porto Vecchio, lì nessuno
21:03pensa a farla sequestrare e tantomeno a farla fotografare, l'auto torna a Mogadiscio Nord
21:08e scompare.
21:09Resta in Somalia per 11 anni, fino a quando il Presidente Taormina, nell'ambito della
21:14Commissione Parlamentare d'Inchiesta, la fa cercare.
21:16La ricerca della macchina fu molto complessa, perché attraverso un personaggio che avevamo
21:23assoldato ci aveva portato, eravamo arrivati in una località dove fu fatta prima vedere
21:31la macchina, dopo essere stata vista fu ben fotografata in tutti i particolari, soprattutto
21:41in quegli aspetti che interessavano particolarmente la vicenda, soltanto dopo aver visto il materiale
21:47fotografico ed averlo sottoposto alla polizia scientifica, noi abbiamo deciso di fare l'operazione,
21:54cosa che è stata effettuata e sottoponemmo la macchina a sequestro.
22:02A trovare la macchina è il signor Marocchino, che l'acquista per conto dell'Italia e la
22:06spedisce nello Yemen, dove viene a prenderla un aereo dell'Aeronautica Militare Italiana.
22:17I periti della commissione e la polizia scientifica di Roma esaminano l'auto con il balipedio,
22:27uno strumento che serve per le perizie balistiche e confermano la tesi del proiettile sparato
22:32da lontano, un proiettile vagante, sparato senza l'intenzione di uccidere, che prima
22:37avrebbe colpito Miran alla testa, poi avrebbe forato il sedile, staccando un pezzo di metallo
22:42e poi avrebbe colpito anche Ilaria.
22:44Abbiamo collocato la macchina sul balipedio e abbiamo potuto ricostruire tutte esattamente
22:50le traiettorie nel modo in cui dunque si era verificato l'eccidio.
22:55Anche la procura di Roma vuole esaminare la macchina, ma la commissione parlamentare,
23:00che sta coniucendo un'inchiesta e ha poteri giudiziari, ritiene che ci sia un conflitto
23:05di competenze e il presidente Taormina nega l'autorizzazione.
23:08Finisce tutto alla Corte Costituzionale, che dà ragione alla procura di Roma.
23:13Così il sostituto procuratore Franco Ionta, che nel frattempo si è avvicendato in questa
23:18inchiesta e che ha già visto tre magistrati, fa fare una perizia sulle tracce di sangue
23:23presenti nell'auto.
23:24E c'è una sorpresa.
23:25La comparazione del DNA ha costituito un vero colpo di scena, perché ha stabilito senza
23:33ombra di dubbio, quindi un fatto incontestabile, che quel sangue non è compatibile con il
23:44sangue di Ilaria, cioè non è di Ilaria Alpi.
23:48Quindi, che cosa si può concludere?
23:51Che Ilaria Alpi non stava su quella macchina quando è stata uccisa e quindi qualcuno
24:01ha fatto carte false.
24:04Ma c'è qualcosa di più, un sospetto, più forte e più inquietante.
24:08I periti della parte civile, quella dei genitori di Ilaria, confrontano le immagini dell'auto
24:18ripresa nei filmati della ABC e della TV svizzera con quella fatta arrivare in Italia
24:23dal signor Marocchino e a loro l'auto non sembra la stessa.
24:26Nei filmati, i sedili della Toyota, sia quello davanti su cui sedeva Miran che quelli dietro,
24:37su cui stava Ilaria, non sembrano presentare fori nelle foderine, che sono rosse.
24:41La macchina esaminata dalla Commissione, invece, ha le foderine grigiastre e ci sono dei fori.
24:47Tenendo presente che noi abbiamo ricostruito le traiettorie individuando persino i tramiti
24:55interni sia al corpo di Rovatin che al corpo di Ilaria Alpi, per cui i buchi che abbiamo
25:03trovato nei sedili dell'auto sono stati perfettamente coincidenti con i fori d'entrata nella testa
25:14di Ilaria e il luogo in cui abbiamo noi trovato frammenti di piombo, quindi che la macchina
25:21fosse quella non c'è dubbio.
25:22E' importante sapere come sono morti Ilaria e Miran, perché se sono stati colpiti da
25:27lontano, in un conflitto a fuoco generalizzato e da un proiettile vagante, allora è una
25:32cosa.
25:33Se invece sono stati colpiti da vicino, sparandoli a bruciapelo apposta per ucciderli, allora
25:38è un'altra.
25:39Perché c'è ancora quell'altra domanda a cui dare risposta, la più importante, perché
25:54sono morti Ilaria e Miran?
25:56Queste sono le 3 cose che avevano, non è stata una raffina, è solo stato così, si
26:03vede che sono andati in certi posti che non dovevano andare, io penso che c'è una spiegazione.
26:08La politica anche?
26:09Non lo saprei dire, o è solo questione di così, tanto per far vedere che si creano
26:17incidenti?
26:18No, no, questo è un agguazio, bello e buono, quindi premeditato?
26:24Sì, senza dubbio.
26:25Ma io confermo ancora quando ho detto ieri su un'azione addebitabile ai fondamentali
26:31islamici, che trattava chiaramente di un attacco diretto ad uccidere, quindi un attacco che
26:37può essere ritenuto di matrice politica, anche se nulla, ripeto nulla porta a ritenere
26:43che sia stato un attacco diretto contro due cittadini italiani.
26:47Quando si indaga su un delitto si ascoltano i testimoni, si esaminano i corpi delle vittime,
26:52si analizza il luogo del delitto e poi si cerca di ricostruire le ultime ore delle vittime.
26:57Ecco, anche questo nel nostro caso non è così facile.
27:00Ilaria e Miran rientrano a Mogadiscio dopo essere stati sei giorni a Bosaso, a nord del
27:09paese, per un servizio.
27:10Arrivano all'aeroporto nella mattinata del 20 marzo con un C-130, assieme ad altri passeggeri.
27:22Miran, che lo abbiamo detto è uno bravo, che filma tutto, li riprende, ma non sarà
27:30possibile ricostruirne l'identità.
27:31Ecco, attenzione, l'autista e la guardia armata che dovevano venire a prenderli non
27:40ci sono, però c'è qualcun altro che gli dà un passaggio e li porta fino a Mogadiscio.
27:45Chi?
27:46Non si sa.
27:47Non si riesce a sapere.
27:48Qui c'è davvero un mistero, chi li prese all'aeroporto di Mogadiscio e li portò
27:53al loro hotel perché l'aeroporto è collocato dentro il compound americano a Mogadiscio.
28:02Dunque non è che chiunque può andare dentro l'aeroporto, ci possono andare militari,
28:10intelligence e persone autorizzate.
28:12Quindi qualcuno andò a prenderli, non sappiamo ancora chi è stato e qui io credo che chi
28:20è andato a prenderli materialmente sarebbe ora che lo dicesse e cosa è successo in quei
28:25giorni e comunque non credo che sia difficile risalire, sarà segnato in qualche registro.
28:31Dopo essere arrivati in albergo e aver chiamato le proprie famiglie, Ilaria e Miran escono
28:37di corsa e attraversano la linea verde per andare nella zona nord.
28:41Dove?
28:42All'hotel Ammana.
28:43E perché?
28:44Perché il 19 era stato mandato un mezzo militare per recuperare Ilaria, per portarla in zona
28:51di sicurezza, non si capisce perché il 20 non sia andato nessuno, se non potevano perché
28:56c'erano stati gli imbarchi, era un momento cruciale per le nostre forze armate almeno
29:03avvertire l'albergo che non si muovesse, invece poi c'è stata questa partenza improvvisa
29:09di Ilaria che è stranissima perché era arrivata stanca.
29:13Per incontrare Remigio Benni, il corrispondente dell'ANSA, dice un testimone, un giornalista
29:18somalo.
29:19Ma all'hotel Ammana Remigio Benni non c'è più, è andato a Nairobi assieme agli altri
29:23giornalisti italiani e questo Ilaria e Miran dovrebbero saperlo.
29:34Eppure Ilaria e Miran escono di corsa e fanno quel viaggio breve ma pericoloso perché lo
29:39sanno che passare dalla zona di Haidid a quella di Alimaddì è come attraversare il
29:43confine di due paesi in guerra.
29:51Ilaria lo scritò anche nei suoi appunti, per attraversare la linea verde bisogna essere
29:56ben organizzati e soprattutto avere una buona ragione perché è pericoloso.
30:00E allora perché Ilaria e Miran lo fanno?
30:04L'unica spiegazione invece è stata data dalla polizia somala che ha compilato un rapporto
30:11e ha detto che Ilaria Alpi è andata a morire perché qualcuno l'ha convocata in quel posto
30:21e quindi questo qualcuno sarebbe l'artefice di tutta la manovra.
30:26A Roger Herring dell'Associated Press i testimoni avevano detto di aver visto Ilaria e Miran
30:32uscire dal palazzo dell'ambasciata italiana che sta ad una cinquantina di metri dall'Hotel Ammana.
30:44Il colonnello Charmarque invece nel suo rapporto scrive un'altra cosa.
30:48Il colonnello Charmarque dirige la sezione investigativa criminale della polizia somala
30:53ricostruita dall'ONU.
30:55Subito dopo l'agguato manda in giro i suoi investigatori a fare domande ma non è facile
30:59perché nessuno vuole parlare e si capisce subito che è pericoloso.
31:13Secondo il rapporto del colonnello Ilaria e Miran sarebbero andati nella zona nord perché
31:18chiamati da un italiano Giancarlo Marocchino.
31:21Di più, il colonnello nel suo rapporto indica proprio il signor Marocchino come l'organizzatore
31:31dell'agguato per ragioni che sono da ricercarsi nell'ambito dell'attività giornalistica
31:36che Ilaria stava svolgendo in Somalia, così scrive il colonnello.
31:40Il colonnello dice di essere andato a casa del signor Marocchino con nove uomini per
31:48interrogarlo a Mogadiscio ma lui non aveva voluto rispondere, anzi, ad un certo punto
31:53i poliziotti si erano trovati circondati da un centinaio di uomini armati e se ne erano
31:58dovuti andare.
31:59Attenzione, questo lo scrive il colonnello Charles Marques nel suo rapporto.
32:11Interrogato dal sostituto procuratore Pititto, il colonnello conferma tutto quello che ha
32:15scritto, ma si tratta ancora sempre di indagini.
32:18Il signor Marocchino, che non è mai stato indagato per la morte di Ilaria e Miran, dà
32:23un'altra spiegazione, in Somalia, dice, per 10 dollari trovereste chi mi accusa di aver
32:28ammazzato Kennedy, perché il signor Marocchino è in Somalia da 10 anni, la Somalia di quegli
32:33anni e di cose ne ha viste parecchie anche lui.
32:36Marocchino era anche un informatore, non è che svegliamo qualche mistero se diciamo
32:42questo, Marocchino era un informatore per i servizi italiani che funzionavano ad intermittenza
32:49ma comunque qualcosa facevano.
32:51Nel 1993 il comando dell'UNOSOM, le forze dell'ONU presenti in Somalia, fa arrestare
32:56ed espellere il signor Marocchino, accusato di traffico d'armi ed altre attività illecite.
33:02La procura di Roma apre un'inchiesta, ma poi archivia le accuse e il signor Marocchino
33:07ritorna in Somalia, su espressa richiesta dell'ambasciatore italiano Mario Scialoia.
33:11Nel 1997 la procura di Asti indaga il signor Marocchino per associazione a delinquere finalizzata
33:32al traffico di rifiuti tossici e nocivi.
33:34L'inchiesta si avvale di indagini e intercettazioni telefoniche fatte dalla procura di Torre Annunziata,
33:42dalla procura di Roma e dalla polizia forestale di Brescia, che è un nucleo di investigatori
33:52particolarmente attivi nel campo dei crimini ambientali e in quello dei rifiuti tossici
33:57e radioattivi.
33:58L'ipotesi infatti è che assieme ad altri imprenditori, uomini dei servizi segreti
34:09ed autorità somale, rifiuti tossici e radioattivi siano stati interrati in alcune zone della
34:14Somalia, sotto strade e banchine del porto in costruzione.
34:17Marocchino da quello che io sapevo allora era un personaggio semplicemente italiano
34:31che faceva i suoi affari nella zona di Mogadiscio Nord e Sud e basta, poi è venuto fuori che
34:40fosse un uomo fedele alla Repubblica e quindi probabilmente molto di più che un autotrasportatore
34:47qualsiasi.
34:48Però che il signor Marocchino sia uno che la situazione della Somalia la conosce bene
34:52e dall'interno questo è vero, non riuscirebbe a fare il suo lavoro in Somalia e in quegli
34:57anni se non fosse così e infatti pochi giorni prima che Ilaria e Miran vengono uccisi succede
35:02una cosa, una cosa strana.
35:04Il 15 marzo c'è una cena a casa del signor Marocchino che quel giorno compie gli anni,
35:16c'è un'autorità, giornalisti italiani e c'è anche l'inviata del Tg2 Carmen la sorella.
35:20Ad un certo punto il signor Marocchino si assenta, sta via un'oretta e quando torna
35:30ha una brutta notizia, dice di essere stato informato che c'è stata una riunione dei
35:34capi dei clan che si dividono Mogadiscio, che hanno deciso di rapire alcuni giornalisti
35:39italiani, forse di ucciderli e invita tutti a lasciare Mogadiscio.
35:43C'erano tutti gli elementi per correre ai ripari, per cercare di vedere quando questa
35:49giovane giornalista e il suo operatore sarebbero arrivati a Mogadiscio, prenderli, tutelarli,
35:54garantirne la vita, cosa che non è stata fatta e a domanda la risposta dell'Intelligence
36:01è stata beh, sedessimo oretta tutte le segnalazioni che ci vengono fatte, ma lì un piccolo particolare,
36:07i due sono stati uccisi il 20 marzo a Mogadiscio.
36:11A questo punto c'è rimasta un'ultima cosa da fare, testimonianze, autopsie, esame del
36:17luogo del delitto, ricostruzione delle ultime ore di vita, però quando muore un giornalista
36:22e quando muore così, ammazzato, come Miran e Ilaria o come Mauro De Mauro o Mario Francesi
36:28in Sicilia, oppure come Giancarlo Siani a Torre Annunziata, la domanda è sempre una,
36:33cosa stava facendo? Di che cosa si stava occupando?
36:37Si sta occupando di tre cose fondamentalmente, di una se ne occupa da quando è iniziato
36:43a andare in Somalia, quindi fino al 1992, che è il problema della malaccuperazione
36:46degli sperperi, ricordiamo che siamo nel periodo delle inchieste manipulite nel pieno, ci sono
36:53tutte le inchieste anche sull'occuperazione e lo sviluppo, quindi sono notizie per noi
36:57ormai vecchie oggi, ma per lei sono di estrettissima attualità, cioè lei ha l'occasione di andare
37:02in uno dei paesi di cui si sta parlando nelle inchieste in Italia.
37:06Dal 1985, nell'ambito dei progetti di cooperazione, parichi miliardi di lire vengono investiti
37:12in Somalia.
37:20Le intenzioni sono tra le migliori, in Africa in quegli anni c'è una pesante carestia e
37:24il FAI, il Fondo Aiuti Italiani, che nasce proprio allora, finanzia e continua a finanziare
37:30operazioni utili e importanti.
37:31Ma per la Somalia a volte le cose vanno diversamente.
37:41Soldi che si perdono, progetti che costano troppo e che non funzionano, come strade nel
37:45deserto e flotte di pescherecci che passano poi ai privati.
37:53E c'è anche il sospetto che i soldi servano ad altro, a finanziare traffici di armi,
37:58o a sostenere un regime, come quello di Siad Barre, che di lì a poco cadrà, precipitando
38:02la Somalia nel caos.
38:12Ad occuparsi dei fondi della cooperazione ci sono 41 inchieste della Corte dei Conti
38:17e nel 1994 anche una commissione parlamentare d'inchiesta.
38:20Poi ci sono le indagini delle varie procure, soprattutto nel periodo in cui la Somalia
38:25è iniziata, e soprattutto nel periodo di Tangentopoli e di Mani Pulite.
38:55Ma non è soltanto per questo che Ilaria Alpi e Miran Rovatin sono in Somalia.
39:05Sono lì per documentare la partenza dei soldati italiani.

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