• 3 mesi fa
il borgo del suono

Riva presso Chieri, noto anche come Riva di Chieri, è un affascinante comune piemontese. È situato entro i confini della città metropolitana di Torino e il toponimo deriva dalla "ripa" del torrente che scorre a poca distanza dall’abitato.

Le fertili campagne che dalle colline di aprono verso il pianalto accolgono, da secoli, due importanti eccellenze: la manifattura tessile (narrata nelle sale del Museo della Tessitura Rivese) e l’agricoltura, in cui la zootecnia gioca un ruolo preponderante.

Una terra operosa che da sempre abbraccia le risonanze della natura e della spiritualità…

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Viaggi
Trascrizione
00:00Riva presso Chieri, noto anche come Riva di Chieri, è un affascinante comune piemontese.
00:22È situato entro i confini della città metropolitana di Torino e il toponimo deriva
00:28dalla Riva del Torrente che scorre a poca distanza dall'abitato.
00:34Geograficamente siamo tra le colline torinesi, quella di Superga tanto per
00:39intenderci, verso il pianalto che è considerata la pianura di Poirino-Carmagnola,
00:45questo territorio che va verso il Roero. È un classico comune, il nostro, che
00:50vive a due passi da una città più grande che è quella di Chierido, i servizi ci
00:55sono tutti, per cui direi che questo tipo di vita più nel verde, con tutto
01:00sommato gran parte dei servizi a disposizione, sia abbastanza apprezzato
01:05da tanta gente. Le fertili campagne che dalle colline ci aprono verso il pianalto
01:11accolgono da secoli due importanti eccellenze, la manifattura tessile,
01:16narrata nelle sale del museo della tessitura rivese, e l'agricoltura, in cui
01:22la zootecnia gioca un ruolo preponderante.
01:27Alle molte aziende giovani specializzate nell'allevamento bovino di qualità si
01:32affiancano una moderna rete industriale che offre lavoro e benessere, e un'articolata
01:38offerta ricettiva fatta principalmente di Bed & Breakfast, un luogo perfetto in
01:44cui vivere, che si giova, sin dai tempi della fondazione, di solidi legami con i
01:50vicini e fiorenti comuni. Le prime testimonianze storiche relative alla
01:56presenza di una comunità organizzata risalgono al XII secolo, epoca in cui
02:01Riva Pressochieri godeva di una certa considerazione grazie alla presenza di un
02:06castello. Allora questo che alle mie spalle non è il primo palazzo che sorge
02:10in questo sito, perché era già il luogo in cui sorgeva un castello medievale.
02:15Questo palazzo purtroppo nel tempo divenne però faticente, finché i
02:20proprietari non ne decisero la demolizione e nel 1738 decisero di
02:24affidare al architetto Bernardo Vittone, noto architetto locale, la costruzione di
02:29un nuovo palazzo. Quindi quello che vediamo adesso si chiama Palazzo Grosso
02:33dal nome appunto della famiglia e risale al XVIII secolo.
02:37Nel 1778 Palazzo Grosso passò nelle mani della contessa Faustina Mazzetti che lo
02:45curò fino alla sua morte nel 1827. A lei si devono gli interventi di maggior
02:51rilievo per quanto riguarda l'aspetto artistico e decorativo.
02:55Gli affreschi si caratterizzano per il fatto che ogni sala ha un tema suo
02:59particolare, quindi per esempio abbiamo la sala più grande che è il salone delle
03:03feste che ha una tematica mitologica e anche un po' legata all'amore, ci sono
03:08infatti delle delle coppie di innamorati raffigurate sulle pareti,
03:12poi abbiamo la sala etrusca che oggi è la sala del consiglio comunale,
03:16abbiamo una sala delle grottesche in cui il soffitto è decorato con appunto lo
03:22stile delle grottesche simile a quello che si trova nella Domus Aurea di
03:25Nerone a Roma, abbiamo una sala del finto legno in cui tutto quello che si vede
03:30dipinto è un legno finto, trompe l'oeil, e poi abbiamo anche una sala cinese
03:34secondo ovviamente il gusto dell'epoca, questa era presente in moltissime dimore
03:39coeve e in questa sulle pareti sono raffigurate i cicli di produzione di
03:44diversi prodotti tipici della Cina, quali il riso o la seta.
03:50Una nobile residenza che si inserisce alla perfezione nel panorama delle dimore
03:55storiche del Settecento Piemontese e che oggi rappresenta il fulcro della vita
04:00culturale della comunità.
04:03Il palazzo è molto vivo, oggi siamo certi che questa cosa farebbe
04:07piacere alla Contessa Fossina Mazzetti, ospita infatti molti eventi come
04:11concerti, premi, per esempio premi di poesia oppure eventi culturali, inoltre
04:17tutto il secondo piano ospita il museo del paesaggio sonoro, che è un museo che
04:21punta a preservare un patrimonio materiale e immateriale offrendoci un
04:26percorso attraverso i suoni e anche i rumori del paesaggio.
04:32Un luogo unico al mondo che documenta il mondo sonoro in tutte le sue sfaccettature
04:37C'è una differenza sostanziale tra suono e musica, permettetemi di dire, il suono
04:42resta, è compiuto, basta a se stesso, la musica cambia, quindi la musica è un gioco,
04:55è un gioco. Noi ci occupiamo di suono, tutte le manifestazioni sonore del
05:00territorio spinte fino alle origini, quindi gli ancestrali, questo è il
05:05nostro scopo, in questo siamo abbastanza unici.
05:10Qui si ritrovano i suoni e le voci degli antenati, qui le tradizioni della
05:15comunità incontrano le radici culturali dell'umanità.
05:19Questa è un po' la storia dell'umanità, non è la storia solo di Riva Pressochiere,
05:24per essere ancora chiari, è un po' come dire che non è nato qui il mondo, ma
05:29quando lo hanno tracciato la punta del compasso è stata appoggiata qui.
05:35Il museo è sempre in movimento e associa ad una componente espositiva
05:39un afflato che fa della continua ricerca il suo punto di forza.
05:44È un museo vivo, attivo, sempre aperto, aperto alle nuove esperienze, aperto a uno
05:51sguardo importante, antropologico, scientifico, acustico, psicoacustico,
05:56tutto quello che volete, ma nel contempo è vivo.
06:02L'anima intima del museo racconta il rapporto dell'uomo con il suono e per
06:06estensione con la natura da cui esso scaturisce. Natura e paesaggio sono dunque
06:12la componente più profonda del racconto che accompagna il viaggiatore anche
06:16fuori dalle sale espositive. All'ombra della bella torre Astense, oggi come in
06:22passato, il piccolo borgo vive dei suoni e dei ritmi della campagna.
06:28La quiete delle vie è spezzata a cadenza regolare dai rintocchi delle campane
06:33delle molte chiese che punteggiano l'itinerario artistico.
06:37La chiesa parrocchiale dedicata all'assunzione della Beata Maria Vergine
06:41risale al 1700. All'interno possiamo vedere una ricca decorazione barocca che
06:48risale però al 1800 e fa un grande contrasto con la facciata in cotto che
06:54invece dà una impressione un po' più severa.
06:57L'architetto era Gian Giacomo Planteri che venne poi sostituito dall'architetto
07:02Bernardo Vittone, anche autore, diciamo così, del nostro Palazzo Grosso e la
07:07chiesa si contraddistingue per una forte luce che arriva dalla cupola e dalla
07:13lanterna e che inonda tutta l'aula dei fedeli. Nella chiesa possiamo trovare
07:17alcuni dipinti di pregio che sono la Madonna del Rosario di Orso la Caccia,
07:22figlia del Mon Calvo, e un crocifisso ligno del Plura. Inoltre vi troviamo il
07:26fonte battesimale dove è stato battezzato San Domenico Savio e un
07:30quadro dedicato ai santi sociali che sono i santi di questo territorio, Don
07:34Bosco, San Domenico Savio e il Cotto Lengo. San Domenico Savio è uno dei
07:40grandi personaggi nati e cresciuti qui. La frazione di San Giovanni ospita ancora
07:45oggi la sua casa natale. Questa importante presenza assieme a
07:51quelle di Giovanni Bosco e Giuseppe Benedetto Cotto Lengo disegna la tappa
07:56di un itinerario che attraversa la cintura verde di Torino. Il nostro è un
08:00territorio anche bello da percorrere sia in bicicletta che a piedi. C'è un
08:04progetto di un percorso che tocca riva e si chiama dei punti panoramici perché
08:10sfiorando la collina tocca dei punti che sono veramente interessanti.
08:15Noi poi siamo da qualche anno, da quando è stato costituito, nel pieno del
08:20cammino di Don Bosco. Un progetto interessante che consentirà a tutti i
08:25pellegrini e agli amanti del turismo lento di esplorare le colline di chiesa
08:30in chiesa. Il nostro tour alla scoperta dei dintorni di riva presso Chieri ci
08:36conduce all'ultimo suggestivo punto di interesse, il santuario della Madonna
08:41della Fontana risalente al 600. Facciamo riferimento alla peste del 1630 che
08:47colpì tutto il Nord Italia. Riva presso Chieri fortunatamente, miracolosamente
08:52non venne toccata dalla peste, nessuno fu contagiato e nessuno morì. Per questo
08:56motivo, in seguito appunto a un voto, si decise la costruzione di questo
08:59santuario negli anni successivi. Quella che vediamo oggi non è la prima
09:04chiesa ma è la terza chiesa che sorse sullo stesso luogo in seguito a questo
09:08voto. Infatti l'afflusso dei pellegrini in
09:11quegli anni era tale da dover necessitare appunto un ampliamento delle chiese
09:16preesistenti. La chiesa che vediamo oggi è del 1700 e si trova vicino a una
09:22fontana, anch'essa miracolosa. Si conclude qui, nel verde delle campagne, il nostro
09:29viaggio alla scoperta di questa piccola perla del Piemonte, una terra operosa che
09:34da sempre abbraccia le risonanze della natura e della spiritualità.

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