Alex Indragoli dopo l'incidente: "Grazie Olbia"

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00:00Alex Indragoli, che piacere vederti, come stai intanto?
00:19Benissimo direi, scusate il sarcasmo, ma insomma dopo tre mesi e mezzo di ospedalizzazione
00:25poter stare all'aria aperta anche se su una sedia a rotelle vi assicuro che è come essere
00:30a Gardaland. Questa situazione è così da dieci giorni dopo che l'ultima tacca ha dato
00:37un esito favorevole a poter iniziare una riabilitazione un pochino più attiva e quindi iniziare
00:42a spostarmi anche grazie a una sedia, quindi sono stato spostato dal lunedì scorso al
00:46Mater di Olbia, quindi respirare l'aria di casa, incontrare amici di Olbia, è cambiato
00:55tanto nella mia testa e sono cose che servono perché in queste situazioni non è solo
01:00il fisico che si deteriora ma anche la testa perché vi assicuro che l'ospedalizzazione
01:06è qualcosa di tremendo e l'incertezza del futuro dopo un incidente del genere è difficile
01:13da gestire. Ti capiamo, soprattutto le persone che hanno
01:22avuto comunque in passato un incidente dal quale comunque ne sono usciti come sta succedendo
01:28grazie al cielo anche a te insomma, è un sentimento che accomuna un po' tutti tra virgolette
01:35i sopravvissuti. Ti va di ripercorrere cosa è successo in quella rotatoria lì vicino
01:41al porto? Me lo racconti o non ti va? Ma guarda io sto leggendo un po', non tanto
01:49perché non è facile, vorrei vivere la giornata, non voglio pensare più né al passato né
01:56al futuro, viviamo alla giornata, quindi ripensare a quella giornata è veramente difficile,
02:03poi per quanto riguarda la dinamica diciamo che ci sono gli avvocati coinvolti, i carabinieri.
02:08Perché c'è un contenzioso in mezzo immagino, no? È saltato subito questo problema di responsabilità
02:19che questa famiglia straniera, se non ricordo male, non si è assunta la responsabilità
02:28di quanto è accaduto. Non proprio, era un ragazzo tedesco di 31 anni con la sua compagna
02:33più giovane che poi sono partiti in un padano italiano, quindi loro in realtà non hanno
02:38rilasciato nessuna dichiarazione, diciamo che quello che hanno fatto, il soprallogo
02:43dei carabinieri hanno potuto solo attestare dove erano posizionati i mezzi, ma non c'erano
02:49telecamere, al momento non c'erano testimoni e quindi diciamo che si presumono, loro hanno
02:56parlato di si presume che, ma in realtà poi per fortuna è venuto fuori un testimone
03:00che ha dimostrato l'accaduto, però non mi sembrava mai di questa la sede di parlare
03:05di questo. E poi hai già detto che non vuoi ripercorrerla anche senza dirlo esplicitamente
03:11e noi non lo faremo. Ecco, da quel giorno è iniziato un calvario, ce lo vuoi raccontare
03:16per i capi? Dunque tu sei stato messo in coma farmacologico subito per 7 giorni. Sì, diciamo
03:26che ho passato 9 giorni dal 6 maggio in riabilitazione a Sassari, dove mi hanno trasferito d'urgenza
03:33con un elicottero, dopo che chiaramente hanno detto a mia moglie, mio figlio, insomma tutta
03:39la mia famiglia, speriamo che riesca ad arrivare a Sassari vivo. Poi per 7 giorni è stato
03:44un continuo speriamo che arriva stasera, speriamo che arriva domani mattina, speriamo che superi
03:48la prima operazione, speriamo che superi la seconda e quindi immagino quello che hanno
03:54vissuto loro. Poi invece il mio fisico, qualcuno dall'alto, non so mia mamma o chi per lei,
04:03mi hanno permesso di superare quel momento e dopo 9 giorni mi hanno spostato in reparto a Sassari,
04:09dove lì ho passato un mese di problematiche parallele all'ospedalizzazione, febbre altissime
04:15con tremiti, ho tremato talmente forte che sembrava un attacco epilettico, ho avuto un
04:22virus quindi mi hanno messo in isolamento, insomma un periodo molto difficile. Poi piano piano le
04:28cose sono andate meglio anche lì, il mio fisico ha reagito bene, c'erano tante problematiche
04:33legate a tutte le fratture, l'esplosione, perché di esplosione si parla del bacino, l'acetabolo,
04:39di stacco dell'uretra, sono tutta una serie di cose che piano piano sembrerebbe che insomma
04:43siano migliorando, è chiaro che l'esito sarà incerto di come ne uscirò, quando ne uscirò,
04:49adesso qui al Mater è iniziato un percorso riabilitativo ma nessuno mi sa dire quanto
04:54potrà durare né come ne uscirò, tutti dicono che ricamminerò, probabilmente certi sport non
04:59li potrò più fare, li ho fatto per tanto tempo e diciamo che va bene così, magari li guarderò
05:06fare, mi permetto ormai di dare qualche consiglio ai giovani, anche magari anche quelli più grandini
05:11se vorranno ascoltarmi, però ci tengo a dire una cosa, prima hai parlato di sopravvissuti e mi
05:17vorrei ricollegare a questo, allora io ho sempre pensato e lo dicevo ripetutamente che la mia vita
05:29era fortunata, mi reputavo fortunato per tutto, per la famiglia che ho, la famiglia nativa,
05:37la famiglia che mi sono creato, mia moglie, mio figlio, la famiglia di mia moglie, il lavoro che
05:44ho fatto, Alisarda prima, Meridiana poi e non mi piace citare il terzo nome che ci ha purtroppo
05:50abbandonati, ma io Meridiana e Alisarda la mantengo nel cuore come tutti i miei colleghi
05:54che mi stanno dimostrando un affetto pazzesco, indipendentemente dal ruolo e questa è una gioia
06:00immensa aver lasciato così un bel ricordo di sé anche nell'ambiente lavorativo che non potrò mai
06:05dimenticare, come tutti gli amici, tantissimi amici e amiche che mi stanno vicino, mi stanno
06:10aiutando in una maniera incredibile, sono tutte cose che insieme alla famiglia servono perché la
06:16testa da sola non so se ce l'avrei fatta a superarla, non parlo del fisico perché lì ci
06:22sono i medici, li ringrazio dal primo all'ultimo per il lavoro che hanno fatto, non solo loro ma
06:27tutti lo staff ospedaliera, diciamo da qualsiasi ruolo, stanno facendo tantissimo per me,
06:33però la testa ragazzi, scusa i ragazzi, ma magari fa piacere anche ai non ragazzi, è veramente
06:43difficile, è difficile stare tre mesi e dieci giorni a guardare un soffitto, quindi per questo
06:49che adesso essere qui all'aria aperta per me è come Gardaland, io mi dovevo pagare il biglietto, è
06:55veramente una conquista, però tornando al discorso dei sopravvissuti volevo dire che mi reputo
07:01fortunato tuttora, uno per essere qui a parlare ancora di media, essere ancora vicino a miei cari
07:07e due perché in questo periodo, ne parlai già allora, a iniziare da Fabrizio, il ragazzo Patitoni,
07:16a finire con Giuseppe Cozzolino pochi giorni fa e tanti altri che ne sono passati in questo
07:23periodo, io così riesco a leggere un giornale quotidianamente, vedo tutto quello che succede,
07:28quindi veramente mi reputo ancora tanto fortunato e questa fortuna ci tengo a ribadirla che si ha
07:34veramente tanto merito dello sport, perché lo hanno detto i dottori che per quello che ho subito,
07:40il mio fisico, la mia preparazione atletica che forse quattro mesi fa era come non avevo mai avuto
07:46in vita mia, mi ha aiutato, probabilmente mi ha salvato la vita e adesso la testa sta reagendo
07:53bene proprio perché anche lì lo sport ti aiuta anche in quello, quindi il mio obiettivo futuro
07:59sarà trasmettere che la vita, come dicono tutti, è una scuola di vita, ma non è solo una scuola di
08:05vita, credo che sia anche un salvavita e quindi questo sarà un messaggio che io vorrò trasmettere
08:09il più possibile a tutti. In ogni caso, a 60 anni è anche venuto il momento magari di fare
08:16dell'esperienza attiva una banca dati per gli altri, quindi insomma magari ci sareste arrivato
08:24da qui a qualche anno a prescindere dall'incidente, ma sai che io quando abbiamo saputo del tuo
08:34incidente istantaneamente, ma non sapevamo che fossi tu, perché spesso e volentieri noi ci
08:39occupiamo delle cose che avvengono senza individuare i soggetti, la persona, tant'è che
08:47quell'unica foto che è stata scattata, che abbiamo pubblicato noi su Olbia Nova, la scattò proprio
08:52un amico che passò in quel momento quando tu eri già per terra, diciamo. Definire Alex Indragoli
09:01per me è stato complicato, io ti ho definito supersportivo perché non ho mai tuttora, e adesso
09:07me lo devi dire, ne ho l'occasione, capito qual è la tua vera specialità, perché tu sei un
09:14polisportivo, diciamo sei un polipo, con tanti interessi, ma tu come nasci, qual è il tuo sport
09:22formativo? Allora io nasco da ragazzo col ciclismo a livello agonistico, anche se mio papà, e lo
09:30ringrazierò per sempre, sin da bambino già quando avevo 4-5 anni mi scrisse in una palestra a fare
09:37ginnastica generica, quindi sicuramente una buona base, poi ho iniziato a giocare a tennis a livello
09:43così molto giocoso, giocavo senza fare tornei, e poi un giorno vidi una gara di ciclismo, ero con
09:53mio nonno che era anche lui appassionato di ciclismo, e vinse Gimondi, il campionato del
09:57mondo, ancora me lo ricordo, dopo pochi giorni c'era il mio compleanno e mio nonno mi chiese
10:01cosa vuoi per il compleanno, io gli dissi la bicicletta da corsa, dopo due giorni che avevo
10:06la bicicletta da corsa finì sotto una macchina rischiando di morire ad 11 anni, e quindi mio
10:15nonno carinamente mi ricomprò una bicicletta identica, perché quella era distrutta, senza
10:20dirmi nulla, mi ripresi per fortuna anche lì, mio papà allora per venire con me si è preso anche lui
10:25la bicicletta, iniziamo passeggiando e poi nacque la passione per il ciclismo anche a livello
10:30agonistico, probabilmente l'agonismo ce l'ho un po' nel dna, io anche se gioco,
10:34purtroppo in alcuni universi è un pregio, in altri magari meno, però se io gioco anche a
10:40tappini vorrei vincere, la capisco questa cosa, e poi se non vinco chapeau al vincitore per carità,
10:48però durante la gara, la transagonistica è spettacolare, che ci si nasce, perché i miei
10:56genitori non erano sportivi, non erano agonisti, quindi è qualcosa che è nato in me. Dove sei nato
11:01Alex? Sono nato a Viareggio. A Viareggio, quindi insomma il mare lo conoscevi già, ma gli sport
11:06acquatici li hai conosciuti qua in Sardegna? Allora il mare lo conoscevo già, facevo vela da
11:11ragazzino tra i vari sport, poi da la Toscana ci siamo trasferiti ad Ostia, l'Ito di Roma,
11:18quindi sempre mare, insomma ho avuto la fortuna di vivere sempre a contatto col mare, però a
11:22livello sport nautici diciamo che si sono nati qui in Sardegna. E sono? Elenchiamoli. Ma diciamo
11:29quelli che faccio in maniera più importante, che le ho fatti anche a livello agonistico,
11:32sono la canò e lo stand up paddle. Cos'è? Lo stand up paddle è il zap. Ah ecco, io lo chiamo
11:41sup. Sì, super giù, è la stessa cosa. Vabbè questi sono gli sport nautici, poi ho fatto,
11:49ripeto, ho continuato anche con la vela, sempre a livello quello amichevole. Insomma tutto fuor
11:54che calcio? Diciamo che al calcio avevo abbastanza i piedi quadrati, quindi di solito mi mettevano in
12:00porta, però ero bravino anche in porta. No, diciamo che atleticamente c'ero, quindi nel calcio se la
12:06mettevamo sulla velocità così, però non era il mio, non era il mio sport, assolutamente non
12:11si può avere tutto. Se tu dovessi chiudere gli occhi e provare a rinascere, insomma arrivi a dieci
12:19anni, qual è lo sport che sceglieresti visto che l'hai fatti praticamente tutti? È troppo difficile
12:25questa domanda. Non si sceglie per i soldi lo sport ovviamente, quindi quale potrebbe essere?
12:31Pensaci un attimo. Guarda io penso che sono entrambi, cioè entrambi, tutti, entrambi è
12:37limitativo. Tutti gli sport che ho fatto. Ciclista? No, ti vorrei aggiungere altri sport
12:43importanti nella mia vita che sono stati lo squash, anche i giochi di racchetta sono stati
12:47lo squash, è stato il bici tennis, il paddle ultimamente e sono stato il primo istruttore di
12:52pickleball, che è un nuovo sport che sta arrivando dall'America in Sardegna. Ce lo spieghi? È un
12:57gioco, diciamo un mini tennis, un maxi ping pong, adesso magari sarebbe un po' lunga a spiegare,
13:02però insomma su YouTube, è un campo piccolo da tennis diciamo, quindi diciamo che anche la
13:06racchetta ha significato tanto, anche come risultati eccetera. Ma si fa con i piedi quello?
13:11No no, il pickleball si fa con una racchetta. Ah ecco ecco, i piedi quadrati possono stare
13:16tranquilli. Se no non sarebbe stato il mio. Ho fatto sci, snowboard, allivei mountain bike,
13:22quindi non solo ciclismo su strada. Gesù, mi sento un pochino affaticato solo a sentirti. Guarda
13:29io ho sempre pensato, cioè se mi dovessi definire, direi di me una vita per lo sport. Tra l'altro
13:35anche tua moglie Pierrette è una insegnante di sport, grande maestra di spinning, però insomma
13:42anche lei ha un passato sportivo, importante direi. Vi siete conosciuti per lo sport? No no no no no,
13:48per Meridiana lo so, per Alissarda no? No no, ci siamo conosciuti per i suoi occhi. Devo dire che
13:56i tuoi non sono male, con tutto il rispetto Alex, però i suoi credo che siano leggermente più
14:03luminosi. Ma sicuramente, poi in questo momento... No no, in questo momento io ti ho sempre conosciuto
14:12con una bronzatura molto simile alla maglia che porti, per cui la bronzatura sei a credito
14:17quest'anno. Anche un po' più nera di questa. Sì sono molto a credito di tante cose, però ripeto
14:23parlando dello sport di Pierrette diciamo che lei ha delle qualità proprio, delle potenzialità che
14:31diciamo che quando ci siamo conosciuti gliel'ho un po' forse fatte capire anch'io, nel senso che lei
14:37in base al suo passato praticava sport ma forse non si rendeva conto delle sue potenzialità. Una
14:41volta mi ricordo che la portai in mountain bike con me, rimasi scioccato di come andava con facilità
14:46in salita, in discesa e da lì poi infatti iniziò ad appassionarsi alla bici, poi le difficoltà,
14:51le pericolosità del traffico, provò lo spinning, si appassionò subito e da lì diciamo poi il suo
14:58percorso fu un impegno attivo perché si dedicò molto, fece molta esperienza in giro per i palestri
15:05italiani fino insomma a prendere il suo brevetto e tuttora lo pratica. E con le Olimpiadi le hai
15:10viste sì? Allora le Olimpiadi è stato un 15 giorni, 20 giorni se non ricordo, fenomenale perché io
15:17dalla mattina alla sera ero, non so se si può dire, ero su Rai 2 fisso e mi hanno fatto una
15:23compagnia pazzesca perché era nella fase proprio di lunga detergenza a tempio quindi dove non
15:27potevo fare nulla e io dalla mattina alla sera le ho viste tutte, andavo a qualsiasi sport, gioivo
15:32con loro, esultavo soprattutto quando è capitato che vincessero nella canoa, vincessero nel ciclismo,
15:38negli sport magari a me più vicini, era proprio un'esultanza come se ci fossi io. Conosco altre
15:44persone che lo hanno fatto però non gli mancava la birra e i pop corn vicino insomma, tu era
15:49proprio per una questione sportiva e basta. Vabbè ma io mi accontentavo di succo di frutta e qualche
15:54biscottino. Con la cannuccia rigorosamente. Beh dai non esageriamo, riscivo il bicchiere. No certo
16:01certo. Alex abbiamo divagato giustamente perché è necessario non essere sempre troppo drammatici
16:10o insomma però tu hai avuto tante di quelle fratture in questo tuo fisico atletico che
16:15t'ha aiutato e hai già detto che ti ritieni fortunato ma c'è un messaggio che tu vuoi
16:22dare a chi sta vivendo in questo momento magari un momento di disagio su una sedia a rotelle che è
16:33stata una grande invenzione la sedia a rotelle. Abbiamo parlato più volte con persone che la
16:38utilizzano quando dicono costretti su una sedia a rotelle si arrabbiano da morire perché è un
16:44ausilio che serve anche a te di stare a stare qui all'aria aperta voglio dire c'è un messaggio
16:49che hai che vuoi dire in questa fase a chi come te sta passando un momento transitorio della sua
17:00vita molto impegnativa dal punto di vista fisico. Guarda l'hai già detta tu, l'hai già dato tu il
17:05messaggio è un momento transitorio e lo auguro a tutti. Però non mi basta perché io vorrei sapere
17:14quando ti addormenti stai dormendo bene? Non tanto. Ma per i dolori? Un po' per i dolori e un po'
17:23perché la vita d'ospedale non è che ti faccia dormire tanto ci sono sempre persone che lavorano
17:29tutte le ore, rumori, sirene, allarmi quindi dormire non è facile però se non ti accontenti
17:36io. Però ti voglio chiedere quando sei sveglio cosa pensi? Dove va il tuo cervello? Riesci a
17:42portarlo su un porto di sicurezza oppure vaga verso traguardi che magari non vorresti? Quante
17:54puntate abbiamo? Guarda se ti dovessi raccontare dove vaga il mio cervello non facendo altro
18:00perché veramente sei lì è chiaro che il cervello viaggia anche troppo forse e quindi vaga dalle
18:07cose belle alle cose meno belle ad amplificare le cose meno belle ad amplificare anche le cose
18:12belle tutto veramente amplificato cioè qui un minuto dura molto di più. Qualsiasi sensazione
18:18veramente è diversa da come si vive fuori da un ospedale fuori da una situazione del genere
18:23però il messaggio che posso dare alle persone che stanno vivendo quello che sto vivendo io è che è
18:32difficile perché è difficilissimo ma io penso a chi ce l'ha fatta prima di noi e io ho sempre
18:40pensato nella mia vita che se qualcuno può fare qualcosa lo posso fare anch'io basta che ci
18:45impegniamo e quindi lo possiamo fare tutti quindi il messaggio è crediamoci essere positivi avere
18:52pensiero positivo perché la testa aiuta so che non è difficile so che sono dei momenti in cui
18:57ci passa di tutto per la testa però forse la cosa più importante è aggrapparsi alle persone che ti
19:04vogliono bene dalla famiglia agli amici perché se una persona si sente anche solo forse non ha
19:10voglia neanche di guarire quindi aggrappatevi alle persone che vi vogliono bene sono sicuro
19:15che tutti quanti qualcuno ce l'hanno io ho una grandissima fortuna di averne tantissime non lo
19:22so forse è stato anche un po' merito del tuo carattere di quello che ho fatto nella mia vita
19:28ho sempre cercato di aiutare le persone ed è quello che adesso mi fa soffrire non poterlo
19:34continuare a fare e vorrei tornare a farlo dai ragazzi con disabilità qui di Lido del sole che
19:40mi mancano tantissimo l'estate le passavo con loro all'associazione SD my sport abilità che
19:45fa un progetto meraviglioso unico nel suo genere alla mia famiglia che mi piaceva aiutarla i miei
19:51amici in difficoltà a mio papà che comincia ad avere un'età importante e pensare che devono
19:56essere loro ad aiutare me questo mi devasta questo è il mio obiettivo cioè tornare io ad aiutare loro
20:01e però ritorno ritornando al discorso delle tante amicizie vorrei veramente ringraziare
20:06Olbia vorrei ringraziare la città di Olbia perché mi ha dimostrato un affetto una vicinanza e la
20:15dimostrazione di oggi è l'ennesima cioè io non sono nato qua ma come si dice in tedesco
20:22usardu a intru non so se è corretto però io sono amo la Sardegna la sento la mia terra e mi sono
20:31sentito accettato mi sono sentito voluto bene da questa città e la ringrazio però mica possiamo
20:38lasciare le cose con le lacrime allora diamoci un obiettivo ok allora quando Alex Indragoli sarà
20:45in piedi e anche in attività quando un obiettivo o un evento in maniera particolare a cui vuoi
20:54partecipare ma guarda io così nei miei sogni poi i medici dicevano di più qualcuno dice che ci
21:01avrei messo di meno io spero solo di metterci poi quanto sarà sarà così io ho sempre detto mi
21:08piacerebbe passare Natale in famiglia non più in ospedale e se tu mi parli di manifestazione mi
21:15sembra così carino ricordare Babbo Natale viendo al mare e magari non in canò ma in piedi su un
21:22sap chissà obiettivo minimo la canoa obiettivo minimo la canoa obiettivo minimo è camminare
21:30grazie Mauro

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