gioiello della montagna vicentina
Posto al termine della lussureggiante Valle del Chiampo, Crespadoro – con le sue frazioni di Durlo, Marana e Campodalbero -, è un bel comune della montagna vicentina.
Il territorio, vasto e poco abitato, culmina nella Catena delle Tre Croci, parte delle Piccole Dolomiti, ai margini orientali della Lessinia.
Un’eccellenza che spicca nell’offerta culturale e turistica - e che rappresenta un faro per la vivace comunità locale - è il nutrito ventaglio di eventi e feste, in grado di attrarre visitatori in ogni stagione…
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Posto al termine della lussureggiante Valle del Chiampo, Crespadoro – con le sue frazioni di Durlo, Marana e Campodalbero -, è un bel comune della montagna vicentina.
Il territorio, vasto e poco abitato, culmina nella Catena delle Tre Croci, parte delle Piccole Dolomiti, ai margini orientali della Lessinia.
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ViaggiTrascrizione
00:00Posto al termine della lussureggiante valle del Chiampo, Crespadoro, con le sue frazioni
00:25di Durlo, Marana e Campodalbero, è un bel comune della montagna vicentina.
00:30Il territorio, vasto e poco abitato, culmina nella catena delle tre croci, parte delle
00:37piccole dolomiti, ai margini orientali dell'Alessinia.
00:41Crespadoro è un bellissimo paese in provincia di Vicenza, conta circa 1.280 abitanti per
00:4930 chilometri di superficie praticamente montana, è incastonato fra le province di
00:56Verona e di Trento, fa parte del parco regionale dell'Alessinia e dell'Unione Montana pre
01:02Alpi Vicentina e Val Chiampo.
01:03Il toponimo sembra derivare dal latino Crespatorium, da crispa, che significa biega, del territorio,
01:13ma non mancano leggende locali che rievocano la presenza di miniere o, poeticamente, rimandano
01:19alle creste dorate del sole nelle mattine d'inverno.
01:22Il territorio è contraddistinto da boschi illusoreggianti, pendii scoscesi e tanti ruscelli
01:30che alimentano le cascate e le fontane sparse per le contrade.
01:34Crespadoro è immerso nella natura, però è anche vicino ai centri urbani più popolosi.
01:42Qui si vive meravigliosamente immersi nella natura, siamo ricchi di boschi, di sentieri,
01:48spesso durante le passeggiate possiamo incontrare camosci, caprioli, marmotte o la poiana.
01:53Il comprensorio si può suddividere in tre zone principali, il fondo valle, dove si trova
02:01il capoluogo, a un'altitudine compresa tra i 363 e i 510 metri sul livello del mare,
02:08le frazioni marana, durlo e campo d'albero, che si trovano tra gli 800 e i 1000 metri,
02:14e le vette più alte, come Cima Marana, Telegrafo, Zevola e Gramolonna, che raggiungono i 1980 metri di quota.
02:26Queste selve furono frequentate fin da epoche molto remote, come attestano i reperti archeologici
02:32emersi sulla purga di Durlo.
02:34Anche i monti che dominano Marana hanno restituito resti di epoca romana, quando erano sede di
02:40guarnigioni poste a difesa delle valli.
02:43Allo stesso modo, Fraselle, in passato Varaselle, è associata alla presenza dei Longobardi.
02:50Ancora viva, però, è la memoria della presenza cimbra.
02:56Come è facile intuire, non abbiamo notizie storiche sicure della nascita del nostro paese,
03:01tuttavia il primo documento certo è del 1297, in cui nell'archivio vaticano viene citata
03:07la parrocchia di Santo Andrea Apostolo come ente autonomo, quindi i primi insediamenti
03:11sono sicuramente intorno all'anno 1000.
03:13Nel 1300 abbiamo questa nuova colonizzazione dei cimbri, un popolo proveniente dalla Baviera,
03:19che si staura prima nell'Alto Piano di Asiago e poi attraverso la pedemontana vicentina,
03:24a Proda, nel Veronese.
03:26Cosa successe?
03:27Loro svergararono il terreno, lo resero coltivabile e si staurarono in questi territori.
03:31Con l'arrivo poi dalla Repubblica di Venezia furono soggetti a nessuna tassazione, bensì
03:36si occuparono di controllare i territori e questa situazione rimase comunque stabile
03:40fino alla caduta della Repubblica.
03:43Ecco che i custodi della Via Vicentina, che conduceva a Trento e quindi a Tirolo,
03:48prosperarono in queste ballate.
03:51Della loro cultura rimangono i toponimi e vive espressioni lessicali.
03:57Il nostro viaggio alla scoperta del Comprensorio prende avvio dal cuore di Crespadoro,
04:02località che dà il nome al comune, che si sviluppa attorno alla chiesa parrocchiale di Santo Andrea.
04:11La parrocchia è già autonoma nel 1200 e la struttura attuale è della seconda metà dell'Ottocento.
04:17Presenta un connubio tra elementi architettonici barocchi e neoclassici all'interno di una struttura
04:24a pianta a croce grecca iscritta in un quadrato.
04:27Al suo interno domina l'azzurro del marmorino che deriva da una cava di calcite locale
04:32e a spiccare su tutto l'altar maggiore contenente una pala d'altare del 1615 di Alessandro Maganza,
04:39un pittore vicentino rinascimentale.
04:43Per molto tempo i locali hanno vissuto all'insegna dell'autarchia.
04:47Pastorizia, foreste, agricoltura concorsero a sostenere e a mantenere un naturale isolamento.
04:54Con la Prima Guerra Mondiale le strade militari di retrovia imposero una prima rete viaria funzionale,
05:00ma la Valle del Chiampo entrò a pieno titolo nelle vicende della contemporaneità
05:05solo all'incedere del Secondo Conflitto Mondiale.
05:10Nel 1944 il paese fu soggetto a varie rappresaglie naziste e fasciste
05:16dovute soprattutto alla presenza dei partigiani nel luogo.
05:19Le più atroci furono quelle dell'aprile del 1944
05:23quando sette partigiani catturati sui monti furono processati in un'aula del municipio,
05:28poi legati agli anelli dove venivano legate le bestie in giorno di mercato e trucidati.
05:33La seconda, ancora più violenta, fu nel luglio del 1944
05:36quando l'intera piazza fu data alle fiamme,
05:38mentre la popolazione salvò solamente la chiesa che andò a spegnere prima delle proprie abitazioni,
05:43quindi solamente la chiesa e sopravvissute le rappresaglie.
05:46In totale furono 28 le vittime civile e 2.105 abitazioni distrutte su 2.800 abitazioni presenti.
05:54Per questo il comune fu consegnata la medaglia d'argento al Valor Militare.
05:58DURLO
06:02La vicina frazione di Durlo è la seconda tappa del nostro viaggio.
06:06Il gruppo di borgate appare improvvisamente arroccato su un lungo dosso erboso
06:11dominato dal Monte Purga, un antico cono vulcanico, perfetto e regolare.
06:17Qui le rocce di calcare rosso sono ricche di fossili e la natura presenta magnifici scenari.
06:23Le vie dell'acqua e il Bosco delle Fate sono solo due delle molte attrazioni di quest'angolo di Montagna Vicentina.
06:32La Montagna Vicentina è un territorio in cui è possibile ritrovare diversi tipi di paesaggio
06:37che vanno dalle profonde vallate ricche d'acqua, agli alti piani verdeggianti ricoperti da prati pascolo
06:44alle catene montuose delle piccole dolomiti.
06:47Qui ci ritroviamo in Alta Valle del Chiampo, ai confini del parco naturale regionale della Lessinia,
06:53ai piedi della catena delle Tre Croci e in particolare sul pendio del Monte Purga,
06:58candidato a patrimonio UNESCO all'interno di una candidatura per la sua specificità geologica e geopaleontologica.
07:06Questa oasi conserva i ritmi e i sapori di un tempo, un mondo in cui la natura è parte integrante della vita di ogni giorno.
07:15Il territorio dei comuni di Crespadorru si presta perfettamente alla pratica del turismo lento,
07:21al passo con la storia e la tradizione locale, immersi in una natura contaminata tra boschi di faggio e di betulla.
07:28Qui è ancora possibile trovare allevamenti di animali allo stato semibrado
07:33e persone che sfalciano i prati a mano per prendersi cura del proprio territorio.
07:38Ovunque si intravedono le caratteristiche contrade di origine cimbra,
07:43che in passato erano veri e propri centri di produzione agricola,
07:47antichi lavatori in pietra e i segni di una fede radicata come capitelli e colonnette votive.
07:54In questo paesaggio culturale trova il suo ambiente perfetto appunto il turismo lento,
07:59fatto da escursionismo, cicloturismo, trekking a cavallo,
08:03ma è possibile praticare anche molte altre attività all'aria aperta,
08:07come l'arrampicata sportiva o il volo libero in parapendio.
08:11Un territorio da conoscere passo dopo passo, assaporando le molte attrattive naturali e culturali
08:17celate dietro ogni curva del sentiero.
08:20Ad esempio, una delle principali attrazioni di Campodalbero è il sentiero dei presepi,
08:26allestiti dagli abitanti delle borgate dal primo dicembre al 31 gennaio di ogni anno.
08:33Tra i molti percorsi meritano una menzione il sentiero che conduce alla croce Zancon
08:38e che culmina in un superbo panorama.
08:41C'è poi la via battuta che porta alla cascata dei Papalini, gioiello d'acqua nella foresta,
08:46e il tour panoramico di Bocchetta Gabellele.
08:50Il belvedere regala uno spettacolare abbraccio di valli e monti.
08:55La frazione di Marana, inoltre, spicca per un'attrazione speciale, il MARSEC.
09:01Il MARSEC è una struttura atta a osservare il cielo e che dà la possibilità veramente a tutti di poter osservare il cielo.
09:08Abbiamo la fortuna di avere un planetario che ci permette di simulare quello che è il cielo stellato,
09:14che ci permette di proiettare quelli che sono i film Dome, quindi film per i 360 gradi.
09:19Anche se poi lo spettacolo più bello lo abbiamo sotto il cedo di Marana, Marana di Crespador,
09:24che è ancora fortunatamente un gran bel cielo, qui proprio alle pendici delle piccole Dolomiti.
09:30C'è la possibilità quindi anche per le persone di qualsiasi età di osservare quelli che sono gli oggetti,
09:36come ad esempio nebulose, galassie, ammassi aperti di stelle, costellazioni, comete, asteroidi, direttamente con i propri occhi.
09:50Un'altra caratteristica interessante di questo osservatorio è la presenza di un sistema carsico, preservato e visitabile.
09:58Il percorso di visita, inoltre, è arricchito da mostre ed esposizioni, prevalentemente a tema astronomico, ma non solo.
10:08Ovviamente l'attività principale è quella della divulgazione delle scienze astronomiche.
10:13Adesso sarate dedicate all'osservazione degli astri o sarate dedicate all'osservazione, ad esempio, di pianeti quando sono visibili.
10:20Ma non solo. Facciamo laboratori per bambini, dove c'è la possibilità di sperimentare, ad esempio, la costruzione di un razzo.
10:28Non mancano iniziative di carattere culturale volte alla divulgazione delle attività scientifiche, come concerti e appuntamenti teatrali.
10:38Quindi cerchiamo di ottenere la massima visibilità per l'astronomia, proprio coniugandoci con quelle che sono anche le attività del territorio.
10:47Infatti qui da noi passano anche delle maratone, piuttosto che delle passeggiate, per quanto riguarda anche i cicloturisti, piuttosto che i camminatori.
10:57Siamo in un punto speciale, siamo nell'Alta Valle del Chiampo, quindi abbiamo la possibilità di avere una grande visibilità
11:03e di unire quella che è l'osservazione del cielo stellato con la bellezza del luogo che è, in dubbio, in questa parte della nostra valle.
11:12Un'eccellenza che spicca nell'offerta culturale e turistica e che rappresenta un faro per la vivace comunità locale
11:19è il nutrito ventaglio di eventi e feste, in grado di attrarre visitatori in ogni stagione.
11:26Nel nostro territorio sono presenti quattro associazioni di volontariato.
11:30Una è Durlo 86, nella frazione di Durlo, dove ogni anno organizzano la festa delle castagne.
11:36Poi andiamo a Campo d'Albero, dove c'è Campo d'Albero Guarda il Futuro, un'associazione che organizza ogni anno la festa della Carbonara.
11:44Praticamente è una dimostrazione di come facevano il carbone una volta.
11:51Poi organizzano anche la camminata dei Presepi, il giro dei Presepi.
11:57Poi andiamo a Marana, con l'associazione per Marana e Tartuffai Lissini, Vicentini,
12:03dove organizzano ogni anno la festa del Tartufo, con numerosi piatti a base di tartufo.
12:11La panoramica si chiude a Crespadoro Centro, dove hanno luogo due eventi di sicuro richiamo per gli amanti del bene toberace.
12:19Infine la Proloquo di Crespadoro, che organizza l'8 dicembre la Mostra Mercato di Cornoi.
12:25Ad agosto organizziamo la Cama in Casa, una camminata enogastronomica a base di prodotti tipici locali,
12:33con la collaborazione del gruppo Strodi, che ci aiuta ad organizzare e a mantenere liberi e puliti i sentieri.
12:41Eventi che vedono protagonisti il passaggio ai sapori, che pur appartenendo alla tradizione rustica della montagna, sorprendono per varietà.
12:54I piatti che abbiamo preparato oggi sono tutti a base di prodotti tipici del posto,
12:59che vanno dalla mela molina al tartufo di Marana, alle castagne di Durlo, la trota dell'Alta Valle, miele, formaggio caprino, tutti prodotti locali.
13:10Abbiamo preparato la polenta al cucchiaio con la crema di formaggio caprino e funghi di bosco.
13:17Poi abbiamo preparato un cestino di grana e il 60% di formaggio caprino con l'insalatina locale estiva e funghi porcini e noci.
13:29Poi siamo passati a dei crostini a base di trota affumicata, sempre un prodotto qui di Caspodoro, e dei crostini di tartufo e burro.
13:41Notevoli i tradizionali formaggi e i salumi che anticipano i tre risotti che compongono il primo piatto.
13:48Il primo risotto è a base di mela molina e buccia di limone grattugiata.
13:53Il secondo risotto è stato fatto con il tartufo di Marana.
13:57E poi il terzo risotto a base di frutti di bosco, sempre locali, e trota affumicata.
14:04Poi l'altro primo, siamo passati a una pasta fatta in casa, che qui a Caspodoro la pasta fatta in casa è molto caratteristica.
14:11Noi abbiamo proposto delle fettuccine, che da noi in realtà venivano chiamate lasagne, con un ragù di cortile e delle castagne di Durlo.
14:20I secondi sorprendono a cominciare dal sapore tradizionale delle trote, allevate nelle locali peschiere.
14:27Abbiamo preparato un filetto di trota salmonata con la mela molina, con una cottura rapida di 10 minuti al forno,
14:35salsata con prezzemolo e succo di limone, e poi una classica trota salmonata al forno.
14:42Ma il piatto forte vede protagonista la lumaca.
14:45La caratteristica più importante, diciamo, di Caspodoro, è la classica polenta e cornioli.
14:52Come vedete, il corniolo da noi è la chiocciola selvatica.
14:58La chiocciola selvatica viene raccolta dai primi di agosto al fine novembre, viene fatta spurgare con della farina gialla,
15:07e dopodiché si passa alla cottura, che prima vengono sgusciate, poi una lenta cottura di 4-5 minuti.
15:15Quindi quasi 8-10 ore di cottura, lenta ma lunga.
15:20E va servito esclusivamente con farina gialla, una polenta fatta con farina gialla di Molino Tibaldo.
15:26Un dolce particolare conclude il nostro viaggio culinario.
15:31Il dolce è un caratteristico dolce che si perde nella note dei tempi, perché da sempre nelle nostre zone si fa.
15:40E' la torta putana, o più conosciuta anche come casalinga, perché è una torta che ogni famiglia la crea con quello che ha a casa.
15:49È una base di pane raffermo, perché il pane non veniva gettato, perché era un bene anche raro da reperire.
15:57Quindi una volta il pane raffermo veniva bagnato nel latte, una volta bagnato dopo 2-3 ore viene strizzato e passato al setaccio.
16:09E lì si può aggiungere, ognuno ne ha proprio a casa.
16:13A parte le uova e lo zucchero, può svizzarirsi con vari tipi di frutta.
16:18In questo caso noi abbiamo messo la mela molina, abbiamo messo l'uvetta, abbiamo messo della cannella.
16:24La torta l'abbiamo abbinata con un succo di mela.
16:28Che va benissimo anche una torta che, oltre che come dessert, va benissimo anche da colazione.
16:34E a colazione abbinata con il succo di mela locale è perfetto.
16:39Alla torta putana abbiamo anche abbinato le composte di mela, per dare un tocco più di raffinatezza, anche se una volta non veniva mangiata così come appena sfornata.
16:53Preziosa in tal senso è l'opera degli chef locali, che valorizzano e preservano i prodotti del territorio, esaltandone le caratteristiche e la storia.
17:03La tradizione dell'allevamento delle trote si conserva oggi all'insegna della qualità.
17:10Si producono trote fresche, affumicate o soft, ovvero semi-affumicate, adatte per le insalate.
17:16Se speciale e figlio di un'antica tradizione è il miele Valchiampo Deco, prodotto nei comuni della valle, i degustatori amano portarsi in zona per assaggiare le molte declinazioni delle lumache, piatto principe, a cui si aggiungono tartufi, mele moline e castagne.
17:36Da noi il tartufo c'è sempre stato, ha iniziato a prendere valore e a prendere piede da circa 25-30 anni.
17:44Da noi è un tartufo nero, lo scorzone, è ottimo da freddo per le insalate, ottimo per i risotti, per le lasagne.
17:52Noi si dice che il miglior modo di conservare il tartufo sia la pancia.
17:55Un altro prodotto che è nato da una ventina d'anni è la mela.
18:01Ha pensato bene di dire che il clima è più o meno come quello trentino perché non creare una mela caratteristica del nostro territorio.
18:11Un altro prodotto riconosciuto che anche questo da circa 40 anni ha iniziato a produrre è la mela.
18:19Un altro prodotto riconosciuto che anche questo da circa 40 anni ha iniziato a produrre è la castagna di Durlo.
18:31Anche quello è un prodotto tipico autunnale ma adesso con i vari metodi di conservazione viene utilizzata un po' tutto l'anno.
18:42Con questi sapori fuori dal comune termina il nostro viaggio a Crespadoro, cuore della Valle del Chiampo.
18:50Un viaggiatore dovrebbe venire a scoprirci qui a Crespadoro perché il nostro territorio è rimasto un'oasin contaminata
18:58in cui la natura ha ancora un aspetto fondamentale nella vita dei cittadini.
19:03Cittadini che si riconoscono in una comunità unita e che si conoscono tutti per nome.
19:09È una comunità vivace, lo dimostrano in moltissimi eventi che vengono organizzati dalle nostre associazioni di volontariato
19:16ed è una comunità che si accoglie facendo sentire il visitatore a casa propria.
19:24L'Italia è un paese meraviglioso, ricco di tesori, spesso nascosti. Crespadoro è uno di questi, un gioiello da scoprire.
19:32Quindi veniteci a trovare.
19:45Sottotitoli e revisione a cura di QTSS