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Milano, 17 set. (askanews) - La pizza è una tradizione tutta italiana e uno dei simboli più importanti del nostro Paese ma all'estero molti pensano che sia un prodotto made in Usa. E' uno degli effetti della grande diffusione fuori dall'Italia delle catene di pizzerie. A sfidare i colossi statunitensi, la catena italiana Fradiavolo, in piena espansione con il suo innovativo modello di business che coniuga tradizione e innovazione. E che ha un obiettivo ambizioso: "Diventare la prima catena di pizzerie italiane al mondo"."In Italia vengono prodotti e mangiati circa 8 milioni di pizze al giorno - afferma Mauro D'Errico, presidente di Fragesa, la società che detiene il marchio Fradiavolo - quindi direi che è sicuramente famosa in Italia. Purtroppo questo numero decresce fino ad azzerarsi quasi all'estero. Gli americani sono quelli che hanno portato la pizza in giro per il mondo. Evidentemente per colpa nostra che non siamo stati capaci di rendere questo modello scalabile".Fradiavolo, nato come una piccola pizzeria in Liguria a fine 2018, è oggi un marchio di successo nel settore della ristorazione italiana, grazie alla visione di Mauro D'Errico e del suo socio Gianluca Lotta, che hanno introdotto un modello produttivo ingegnerizzato che rivoluziona il modo di fare la pizza. Nonostante la crisi post pandemia, i due imprenditori hanno rilanciato, investendo in ricerca e sviluppo. E grazie al sostegno di investitori hanno aperto in poco tempo 30 pizzerie, di cui l'ultima a Miami a settembre 2024."Noi abbiamo lavorato - spiega D'Errico - perché questo modello diventasse scalabile e quindi il nostro obiettivo è quello di andare negli Stati Uniti e poter aprire 200 pizzerie negli Stati Uniti".Oltre agli Usa, Fradiavolo punta ad espandersi in Italia, dove vuole arrivare in tempi rapidi ad avere 50-60 punti vendita, in Europa occidentale, soprattutto in Germania e Spagna.L'obiettivo è semplice e ambizioso: "Diventare la prima catena di pizzerie italiane al mondo. E vogliamo scardinare il fatto che oggi nel mondo pizza Hut, ad esempio, abbia 19.000 pizzerie; la catena più importante italiana ne ha 80. Per cui stiamo parlando di cifre che sono assolutamente non comparabili e questo per noi è un problema. Vogliamo portare l'Italia fuori dall'Italia", dice D'Errico.Ma che cosa viene più apprezzato dai clienti di Fradiavolo? "E' un alchimia che siamo riusciti a creare - spiega il fondatore - si passa dalla pizza, che è fortemente digeribile, innovativa in termini di condimenti e quindi in termini di qualità percepita, ai locali, che sono ambienti assolutamente con forti identità, quindi accoglienti, favoriscono la socializzazione. La combinazione di questi due aspetti sicuramente le potrei dire il fattore vincente di Fradiavolo". "Oggi abbiamo 400 collaboratori ma abbiamo sin dall'inizio strutturato un ufficio che avesse quasi più una vocazione anglosassone per alcuni aspetti piuttosto che italiana, a partire da un'area risorse umane particolarmente sviluppata, un'area operation, un'area di marketing interna. Quindi abbiamo una struttura che oggi è pronta a sostenere lo sviluppo, che sarà come dicevo italiano ed europeo e americano in particolar modo".

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00:00La pizza è una tradizione tutta italiana e uno dei simboli più importanti del nostro paese,
00:06ma all'estero molti pensano che sia un prodotto americano.
00:09È uno degli effetti della grande diffusione delle catene di pizzerie.
00:13A sfidare i colossi statunitensi, la catena italiana fra diavolo impiene espansione
00:18con il suo innovativo modello di business che coniuga tradizione e innovazione
00:23e che ha un obiettivo ambizioso, diventare la prima catena di pizzeria italiana al mondo.
00:29In Italia vengono prodotti e mangiati circa 8 milioni di pizze al giorno,
00:33quindi è sicuramente famosa in Italia.
00:35Purtroppo questo numero decresce fino a zerarsi quasi all'estero.
00:39All'estero gli americani sono quelli che hanno portato la pizza in giro per il mondo
00:42e evidentemente per colpa nostra che non siamo stati capaci di rendere questo modello scalabile.
00:46Fra Diavolo, nato come una piccola pizzeria in Liguria a fine 2018,
00:51è oggi un marchio di successo nel settore della ristorazione italiana,
00:54grazie alla visione di Mauro D'Enrico e del suo socio Gianluca Lotta,
00:59che hanno introdotto un modello produttivo ingegnerizzato che rivoluziona il modo di fare la pizza.
01:04Nonostante la crisi post pandemia, i due imprenditori hanno rilanciato investendo in ricerca e sviluppo
01:09e grazie al sostegno di investitori hanno aperto in poco tempo 30 pizzerie,
01:14di cui l'ultima proprio negli Stati Uniti, a Miami.
01:17Noi abbiamo lavorato perché questo modello diventasse scalabile
01:20e quindi il nostro obiettivo è quello di andare negli Stati Uniti e poter aprire 200 pizzerie negli Stati Uniti.
01:25Oltre agli Stati Uniti, Fra Diavolo punta a espandersi in Italia,
01:28dove vuole arrivare in tempi rapidi ad avere 50-60 ristoranti
01:32e in Europa occidentale, soprattutto in Germania e Spagna.
01:35L'obiettivo è semplice e ambizioso.
01:38Diventare la prima catena di pizzerie italiane al mondo
01:41e vogliamo scardinare il fatto che oggi nel mondo Pizza Hut, ad esempio, abbia 19.000 pizzerie.
01:48La catena più importante ancora italiana ne ha 80 oggi,
01:51per cui stiamo parlando di cifre che sono assolutamente non comparabili.
01:55E questo per noi è un problema. Vogliamo portare l'Italia fuori dall'Italia.
01:58Ma che cosa viene più apprezzato dai clienti di Fra Diavolo?
02:02È un'alchimia che siamo riusciti a creare.
02:04Si passa dalla pizza, che è fortemente digeribile,
02:07che è una pizza innovativa in termini di condimenti e quindi in termini di qualità percepita,
02:12ai locali, che sono ambienti assolutamente con una forte identità,
02:15quindi accoglienti, quindi favoriscono la socializzazione
02:18e la combinazione di questi due aspetti è sicuramente il fattore vincente di Fra Diavolo.
02:22Noi oggi abbiamo 400 collaboratori, abbiamo sin dall'inizio
02:27strutturato un ufficio che avesse quasi più una vocazione anglosassone,
02:30per alcuni aspetti piuttosto che italiana,
02:32a partire da un'area di risorse umane particolarmente sviluppata,
02:35un'area operation, un'area marketing interna.
02:37Quindi abbiamo una struttura che oggi è pronta a sostenere lo sviluppo
02:40che sarà, come le dicevo, italiano ed europeo e americano in particolar modo.

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