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Roma, 10 feb. (askanews) - "La pizza è sempre più il simbolo dell'Italia nel mondo, ma è anche un prodotto amico dell'ambiente, un alimento sostenibile che rappresenta il perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione" - dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, già promotore della campagna che ha portato nel 2017 al riconoscimento dell'Arte del Pizzaiuolo Napoletano come Patrimonio Immateriale dell'Umanità UNESCO, intervenendo alla presentazione del libro relativo allo studio scientifico sulla pizza napoletana verace realizzato da varie università italiane capitanate dalla federicoII di Napoli , curato dal preside emerito della facoltà di agraria prof Masi e sostenuto da Antimo Caputo."Questo percorso è stato possibile anche grazie al prezioso contributo dell'Università Federico II e del Dipartimento di Agraria della Reggia di Portici, che hanno saputo connettere il mondo dell'artigianato della pizza con il grande settore dell'agroalimentare. È fondamentale comprendere che senza ingredienti di qualità - farine selezionate, pomodori eccellenti, mozzarella e fior di latte d'eccellenza, olio extravergine d'oliva - non può esserci una vera pizza napoletana" - sottolinea Pecoraro Scanio."Oggi più che mai, dopo il riconoscimento UNESCO, è necessario che lo Stato, la Regione, gli enti locali e le istituzioni scientifiche si impegnino attivamente per tutelare questa tradizione, preservandone l'identità e promuovendo un'innovazione intelligente e sostenibile. Il patrimonio della pizza napoletana non è solo un'eredità culturale, ma un modello da valorizzare a livello globale per la qualità, la sostenibilità e il legame con i territori" - conclude Pecoraro Scanio.

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00:00La pizza è sempre più il simbolo dell'Italia nel mondo, ma è anche un prodotto amico dell'ambiente,
00:05considerato uno dei cibi più sostenibili, ovviamente fatto secondo l'arte e la tradizione del pizzaiolo napoletano,
00:12ed infatti su questo, tra tradizione e innovazione, c'è stato anche un impegno importante dell'Università Federico II
00:20e dentro la reggia di Portici, proprio al Dipartimento di Agraria,
00:27il lavoro che si è sviluppato anche quando ci hanno aiutato per la campagna Pizza Unesco che ho lanciato nel 2014
00:35e con cui abbiamo vinto nel 2017, anche allora la Facoltà di Agraria ha sempre avuto la capacità di connettere
00:43il mondo dell'artigianato che crea la pizza al grande mondo dell'agroalimentare che ci dà i prodotti essenziali.
00:51E' ovvio che senza una farina di qualità, i pomodori di qualità, una mozzarella, un fiordilatte di qualità,
00:57un olio extravergine, senza i prodotti dell'agroalimentare campano e italiano non ci può essere una pizza di qualità.
01:04Ecco perché bisogna che anche lo Stato, oltre che la regione, gli enti locali, le istituzioni scientifiche come l'Università
01:12tutelino oggi questo riconoscimento Unesco.
01:15Il riconoscimento è dato proprio per la tradizione e la grande cultura che c'è dietro alla storia della pizza napoletana
01:24ma dobbiamo mantenerne l'identità, la tradizione, coniugandola con innovazione intelligente e sostenibile.

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