Passata la grande paura adesso si procede con la conta dei danni. In Emilia-Romagna i vigili del fuoco sono impegnati anche nel recupero di beni dalle abitazioni danneggiate e rese impraticabili. Succede per esempio nelle aree colpite dall’esondazione del fiume Lamone, che ha invaso la frazione di Traversara a Bagnacavallo (Ravenna). Il governo ha stanziato 24 milioni di euro per l'emergenza in Emilia-Romagna e nelle Marche, ma non si placano le polemiche, tra maggioranza e opposizione, sui fondi già previsti dall'esecutivo per le alluvioni dell'anno scorso e sull'ipotesi di obbligo assicurativo per aziende e case.Una certa tensione si avverte anche all'interno della compagine governativa sul tema delle polizze per imprese e famiglie a tutela dei danni causati da calamità: il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, precisa che «la polizza assicurativa per le aziende è obbligatoria», mentre sulla «polizza per le famiglie, e quindi per le case di civile abitazione, c'è aperto un confronto e un ragionamento per capire se le compagnie assicurative sono disponibili. Noi puntiamo su un partenariato pubblico-privato e poi decidere se deve essere, come io sostengo almeno nella prima fase, facoltativo», ma «certamente lo Stato non è più nelle condizioni di poter approntare la risorsa necessaria per sempre e per tutti». Nessun rinvio per le imprese, insomma, come dimostra anche la decisione di FdI di ritirare il relativo emendamento al decreto Omnibus. E come confermano fonti del Mimit, richiamando quanto concordato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
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