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TVTrascrizione
00:00Buonasera e bentrovati. A punti di vista questa sera è in primo piano l'emergenza
00:19carceri, in virtù anche del dibattito che si è tenuto oggi in consiglio regionale.
00:25Un'emergenza che riguarda quasi tutti gli istituti penitenziari lombardi, particolarmente
00:30delicata, come sapete, come sappiamo tutti, la situazione di Brescia. Ne parleremo con
00:36la garante dei detenuti di Brescia, la dottoressa Luisa Ravagnani, che è già collegata con
00:41noi. Buonasera, rimangali un attimo perché presento gli altri due che sono qui in studio
00:49con noi, la dottoressa Elena Parastorica, scrittrice e il giornalista, scrittore, docente
00:54universitario Roberto Chiarini. Autori entrambi della mostra Al mare e ai monti che si tiene
01:03in questi giorni fino a metà novembre circa a Palazzo Martinengo. Subito un'informazione
01:09di servizio perché è importantissima. Ricordiamo gli orari ai nostri ascoltatori perché è
01:14una mostra da vedere e da non perdere soprattutto. Certo. Allora, innanzitutto grazie dell'invito,
01:20la mostra è aperta da lunedì al venerdì tutte le mattine per le scuole, solitamente
01:25dalle nove all'una. Bisogna però prenotare mandando una mail a infochiocciolacentrorsi.it.
01:31La visita guidata è gratuita, così pure l'accesso. Per gli studenti che hanno difficoltÃ
01:38ci fossero anche casi di autismo abbiamo in mostra uno spazio rifugio che può essere
01:44utile a questo. Il sabato e la domenica la mostra è aperta per il largo pubblico sempre
01:50gratuitamente il pomeriggio dalle quattordici alle diciannove. Perfetto. Poi ne parliamo
01:55ancora. Ne parleremo durante la trasmissione. Vado dalla dottoressa Rebagnani. Buonasera.
02:00Dicevo questo dibattito finalmente ha affrontato l'emergenza a carcere in Lombardia. Ne abbiamo
02:06visto, ne sentiamo le conseguenze anche a Brescia. Era opportuno fare questo approfondimento?
02:12Sì, assolutamente opportuno. Direi che avere uno sguardo attento su quello che succede
02:20a Brescia ma in regione, visto che la regione Lombardia è probabilmente quella messa peggio
02:25in termini di numeri di presente in carcere, quindi sicuramente un'attenzione necessaria
02:32in questo momento. Del resto lei aveva già avuto modo quest'estate di portare all'attenzione
02:37della collettività bresciana più volte l'esperienza e l'emergenza tipica della città di Brescia.
02:43In aula la consigliera bresciana Cominelli ha ribadito un concetto che vi pare abbia
02:49detto anche lei in passato. È necessario chiudere al più presto Canton-Montbello ma
02:54sbagliato costruirne uno nuovo a Veneziano. Cosa fare in sostanza a Brescia? Perché ci
02:59sono stati tanti progetti, tante promesse ma la situazione è ancora in stallo.
03:04Sì, io l'ho detto più volte e che l'abbia detto io conta poco. È il mondo dell'associazionismo
03:13bresciano, è il mondo di tutti coloro i quali ruotano attorno al carcere di Nerio Fischione
03:19da anni che si è mosso più volte in più occasioni per dire attenzione non peggioriamo
03:25la situazione, non andiamo a costruire all'interno dello spazio verde di Verziano che è la
03:31reclusione bresciana che funziona e che posso dire anche a livello nazionale è un modello
03:36per come viene gestita, non andiamo a costruire un edificio che andrebbe a incidere pesantemente
03:41proprio sulla struttura trattamentale di quell'istituto. Quindi per risolvere i problemi di uno andremo
03:47a rovinarne un altro, tanto è vero che tra l'altro senza poi risolvere i problemi di
03:51Nerio Fischione perché così com'è l'ultimo progetto non avrebbe la capienza numerica per
03:56soddisfare il far bisogno che oggi è di Nerio Fischione che è ben superiore ai 200 posti
04:02preventivati nel progetto attualmente esistente. Quindi sì è una preoccupazione anche quella di
04:08un eventuale progetto che anziché risolvere distruggerebbe il lavoro di anni fatto a Verziano.
04:13Con notizie su questo fronte non ce ne sono nuove notizie, si attende questo progetto
04:19definitivo del ministero per costruire un nuovo carcere e chiudere il cantone Montbello,
04:23questa dovrebbe essere la soluzione. In realtà ad oggi non si parla più di
04:29chiusura, si parla di costruzione di questo edificio all'interno delle mura di Verziano
04:35e una ristrutturazione di Nerio Fischione, cosa che per noi, per me personalmente,
04:40ma per come dicevo prima buona parte delle persone che ruotano attorno all'idea di
04:48risparmiamento e riabilitazione dei detenuti di Nerio Fischione è qualcosa di totalmente
04:53scorretto e da non augurarsi in alcun modo. Il Presidente Mattarella a proposito di Cantone
05:01Montbello ha detto non tanto tempo fa che la situazione di detenzione inumana è un luogo
05:07dove la quotidianità è spaventosa nonostante gli sforzi della direzione della polizia
05:14penitenziaria che lavorano e vivono ogni giorno in quella stessa quotidianità , un
05:20calcio che deve essere chiuso il prima possibile e il sovraffollamento è il tema principale.
05:25Sì il sovraffollamento è il tema principale al quale si aggiunge per quanto riguarda la
05:31nostra città ovviamente un'inadeguatezza totale strutturale di quell'edificio,
05:37quindi un edificio che ha più di 100 anni e che non può essere più immaginato come contenitore
05:43di persone, di vite umane che da lì dovrebbero uscire migliorate, dovrebbero uscire in qualche
05:48modo pronte ad affrontare la vita all'esterno e quindi direi assolutamente un'inadeguatezza
05:52totale di quell'istituto come ha detto il Presidente proprio indipendentemente dagli
05:56sforzi fatti da chi ci lavora e mi viene anche da dire che molto spesso si tende a parlare di
06:01sì è una persona sbagliata del giusto che paghi, a me viene da dire sicuramente non nel modo in cui
06:07lo fa all'interno di Nerio Fischione ma toglierei proprio il concetto di pagare sostituendolo con
06:12quello di capire. Se una persona commette un errore deve capire che cosa ha causato con
06:19quell'errore più che pagare, si può pagare senza capire e questo porterebbe nessun beneficio alla
06:26collettività esterna, mentre si può capire non pagando ma passando del tempo in maniera adeguata
06:32all'interno di un istituto che rispetta la dignità degli esseri umani, cosa che purtroppo
06:36strutturalmente l'edificio di Nerio Fischione non può garantire oggi.
06:39Oggi è stato detto in Aula e in Consiglio regionale che ogni rappresentante delle istituzioni
06:44sia locali sia regionali sia nazionali dovrebbero impegnarsi per mantenere alta
06:49l'attenzione sull'emergenza delle nostre carceri, speriamo che riesca qualcosa a questo dibattito in
06:55Regione. Sì speriamo sicuramente, mi viene anche da dire che ormai non riesco a immaginare che cosa
07:02si debba fare ancora per mantenere alta l'attenzione sulla situazione, l'attenzione sulla situazione c'è
07:07da tempo da parte di chi appunto soprattutto ci lavora ci vive e per qualche ragione ci entra
07:13anche a titolo di volontariato, c'è parte della collettività che sta vicina ai detenuti ma mi
07:19pare ci sia veramente parte del mondo politico che non vuole sentir parlare di risolvere il
07:26problema del sovracollamento e qui non mi riferisco in particolare a nessun colore perché la situazione
07:32è così da anni e oggi non mi stancherò mai di dirlo non possiamo più parlare di emergenza,
07:37non possiamo parlare di emergenza nei confronti di una situazione che non gestiamo, continuiamo a
07:43non gestire da anni, continuiamo a lasciare andare verso la direzione del sovracollamento sempre più
07:48intenso senza intervenire in maniera chiara e decisa per la risoluzione del problema quindi
07:53davvero parlare di emergenza è un po' riduttivo, si tratta di una situazione strutturale che deve
08:00essere presente in mano per cui benvenga l'attenzione ma speriamo che poi in qualche
08:03momento l'attenzione porti anche dei risultati. Un secondo ricordiamo quanti sono gli ospiti oggi
08:08di Cato Montbello e quanti invece dovrebbero esserci secondo diciamo le condizioni dell'edificio?
08:14I numeri sono sempre attorno ai 370, dai 365 ai 375 presenze a fronte di 189 regolamentari,
08:24poi ecco io dico sempre non è una persona in più o una persona in meno che fa la differenza ma è
08:28anche una sola sopra la capienza regolamentare quindi tutto il resto è sovrappollamento.
08:33Grazie dottoressa Lavagnani, grazie come sempre per la sua disponibilità , buona serata e buon
08:38lavoro. Eccoci in studio, parliamo adesso della mostra al mare e i monti, il piacere di viaggiare
08:48a Grand Tour al turismo di massa dal 1767 al 1945, professor Chiarini, un gran lavoro avete
08:57fatto per mettere insieme quantomeno tutte quelle bellissime fotografie d'inizio secolo e del secolo
09:04scorso. Non tocca a noi dire se il risultato è apprezzabile ma lo dicono un po' i bresciani e
09:15anche i non bresciani che hanno subito colto l'occasione per approfittare di questo viaggio
09:21nel tempo visto attraverso lo spettro del turismo con una particolarità e cioè il nostro
09:31intento è quello di utilizzare il tema che affrontiamo che in questo caso può apparire
09:40anche un po' così marginale e anche un po' leggero rispetto ai grandi temi della storia,
09:45le guerre, i grandi sconvolgimenti che purtroppo hanno cadenzato questo e il secolo passato in
09:54minor misura ma uguale. Invece è un modo per accompagnare il lettore a vedere come attraverso
10:02un tema marginale nello sviluppo della società perché nel 1700 il turismo investe solo un pugno
10:10di poco o nulla ma che comunque apre un capitolo nella quotidianità e nel costume dell'occidente
10:19che poi diventerà di massa in questo secolo. Vorremmo vedere una clip di un minuto, vediamo
10:25la leggenda dell'inonda, la numero 1
10:55dottoressa parla perché 1767 l'inizio del turismo di fatto perché poi ricordiamo oggi
11:20la più grande industria italiana è quella turistica, ricordiamocelo sempre, dal nulla
11:25al tutto più o meno. Il nostro percorso espositivo inizia con il grand tour che è un fenomeno che si
11:32assesta già a partire dal 16° 17° secolo quindi prima dell'avvio del nostro percorso e il grand
11:40tour è questo fenomeno che vede i rampolli delle famiglie aristocratiche francesi tedesche inglesi
11:47arrivare in Italia perché considerano questo viaggio nel nostro paese un po' un compitamento
11:53della propria formazione, ritenendo il nostro stato un museo a cielo aperto. Noi iniziamo col
12:001767 perché il primo documento che abbiamo in mostra di questo grand tourist che era un grande
12:08bibliotecario francese Gérôme de Lalande poiché i grand tourist non viaggiavano solamente per
12:14luoghi d'arte specifici come i musei ma viaggiavano anche per i bibliotechi e
12:20nel 1767 la nostra biblioteca querieniana era metà privilegiata di questi grand tourist che
12:27giravano l'Italia solamente per biblioteche e la biblioteca querieniana è conservato un
12:33carteggio con i bibliotecario dell'ora della querieniana, la querieniana era aperta da vent'anni
12:38e attesta come la nostra biblioteca cittadina era già aperta quattro volte alla settimana
12:43gratuitamente addirittura fino alle otto di sera. Importante, 3.000 persone sono già venute alla
12:50mostra della Sor Chiarini? 3.700 in quattro giorni, due weekend. E' stato un po' anche,
12:59l'ho già detto in occasione delle altre mostre, l'intento che ci ha mosso a fare le mostre perché
13:05ormai è una storia lunga di dieci anni era proprio la volontà di accostarsi al pubblico che la storia
13:11la sente solo a scuola, parlare alla scuola e in genere non ne conserva un buon ricordo e se mi
13:18permettete questa punta polemica anche poi la riscopre attraverso una divulgazione doverosa
13:25che mancava ma che molto spesso è dozzinale, nel senso che viene allestito un format che è più di
13:34spettacolo che non di sostanza. Ecco la nostra ambizione e credo che non siamo stati lontani
13:42da realizzarla, è fare un racconto rigoroso ma allettante e di da scarico. E' interessante che
13:50vediamo molte persone entrano un po' perché sono di passaggio per Brescia e dice vediamo cosa c'è
13:59con una curiosità mista a scetticismo e poi ci ringraziano e dicono che bello che abbiamo visto
14:04questa bella cosa. Perché poi è un turismo che è iniziato con i briganti ricordiamo ce lo è.
14:08E infatti tra i vari inconvenienti di viaggio che vengono raccontati in mostra oltre al maltempo
14:14c'era appunto quello di essere assalito dai briganti. Attenti alla strada e al percorso.
14:19All'interno del nostro catalogo il direttore del museo delle armi di Brescia il dottor Merlo
14:26ha scritto proprio un saggio su questo tema con un focus sul caso Bresciano inoltre il museo delle
14:32armi ci ha prestato un bellissimo fucile a trombancino con il calcio a scavezzo ripiegabile
14:38in modo tale che potesse essere nascosto dai briganti che viene prodotto in Valtrompia
14:42dalla fabbrica Beretta. Fermiamoci un attimo per una breve pausa pubblicitaria. Ecco stavamo
14:50parlando dei briganti dottoressa Pala aver paura ma c'erano anche delle sanzioni pesanti allora.
14:56Eh sì per i briganti la sanzione ricorrente era il fatto di finire alla forca per impiccagione
15:03e quindi i gran turist o ne subivano le conseguenze dirette incontrandoli oppure
15:10li vedevano sul ciglio della strada impiccati dove rimanevano a lungo a monito di altri fuori
15:16legge. Noi in Mostra abbiamo una sentenza della giustizia di allora Bresciana del 1778 dove
15:24appunto vengono uccisi due briganti originari di Uome. Ecco poi per Brescia grande boom è stata
15:30la miglia miglia professore Chiarini. Da lì è nata l'immagine turistica di Brescia possiamo dire.
15:36Quando dicevo che visitare il percorso del turismo significa anche visitare la storia
15:42complessiva perché ovviamente il turismo è legato a molti variabili. Una è quella dei mezzi di
15:49trasporto perché con la carrozza ci voleva la carrozza appunto che non era proprio molto diffusa
15:55e ci voleva poi un investimento di mesi per poter fare un viaggio per l'Italia. Poi arriva
16:01il treno che però a linee molto bloccate Venezia Milano e poi Firenze Ancona. Forza Torino.
16:18Poi col tempo Torino. Noi pubblichiamo l'orario dei treni del 1854 in cui si vede che per arrivare
16:29da Venezia a Brescia ci vogliono 11 ore. Voi capite come fa a potenziare il turismo. Il vero
16:37salto si ha sul finire del secolo quando interviene la bicicletta. Una pagina molto interessante questa
16:45della bicicletta e l'automobile ovviamente. L'automobile che scombussola oltre che allargare
16:51il pubblico che la può visitare. Scombussola perché per esempio a Brescia nell'Ottocento
16:56chi poteva permettersi la vacanza se ne andava a Collio o a Irma. I laghi erano meno appetiti.
17:07Ma nel momento in cui arriva la macchina è ovvio che la comodità di andare in due ore con la
17:12carrozza a Collio non riesce a fare concorrenza con un percorso per il giro per l'Italia. E dopo
17:20c'è, noi lo raccontiamo, il vero salto di qualità cioè il turismo di massa che investe anche la
17:28povera gente lo compie il fascismo che ha un preciso intento e cioè quello di irrigimentare
17:36i giovani sul quale versa tutta la sua attenzione perché vuole costruire un italiano nuovo e
17:43pensa che sia opportuno cercare di, se vuole avere successo, di prenderlo quando è ancora
17:50una creta morbida piuttosto che quando ormai è una statua perché è difficile da modellare.
18:00Anche questo aspetto della motorizzazione non solo cambia il modo di viaggiare e quindi tutte le
18:07infrastrutture conseguenti ma diventa meta di turismo per cui le manifestazioni sportive a
18:13carattere motoristico prima ancora della miglia e miglia dal 27 in poi quindi le prime 1899
18:20diventano meta di turismo per cui il progresso della seconda rivoluzione industriale non è
18:25solo protagonista dell'economia ma proprio anche di un risveglio culturale e turistico del paese.
18:31Basti pensare che appunto alla prima gara automobilistica di Brescia del 1899 accorrono
18:37in città 25.000 turisti per vedere questa manifestazione che è quasi uno stadio insomma
18:43esatto oppure al circuito automobilistico del 1907 ne accorrono ben di più di cui che arrivano
18:53in città in automobili arrivano 3.000 automobili che è veramente un dato incredibile poi ovviamente
19:00raccontiamo anche della mille miglia ecco che di sicuro questo spettacolo itinerante a quattro
19:07ruote per regioni italiane diventa un po' l'emblema di questo valorizzare l'Italia attraverso
19:13l'automobile. Fermi qui un attimo continuiamo ancora perché adesso vediamo questa questa clip
19:19la solita clip settimanale dello psicologo e psicoanalista Pino Maiolo sulle parole in
19:25adolescenza. Comunicare non è una cosa facile per nessuno e ancora di più oggi con l'alforamento
19:50incredibile degli strumenti per la comunicazione che abbiamo. Di solito ci perdiamo addosso
19:55e non ci ascoltiamo. In adolescenza le cose si complicano anche di più perché le parole
20:02fra adulti e ragazzi sono poche. In genere aumentano i silenzi che si alternano alle
20:08urla e si sovrappongono ai pensieri. Per esempio servirebbero adulti di riferimento capaci di
20:14ascoltare molto e parlare quel poco che serve. Se i ragazzi si lamentano dicendo non ce la faccio mi
20:23sento un fallito, ai genitori non viene in mente altro che di incoraggiarli con una ma no ce la
20:30puoi fare. E questo non aiuta, non serve, anzi blocca, fa retrocedere perché non contiene
20:39l'ascolto e non comunica quanto il genitore sia partecipe delle emozioni intense che l'adolescente
20:46vive in quel momento. Servirebbe di più condividere con lui quei sentimenti dicendo capisco
20:53quello che senti e penso che sia l'angoscia che tu hai di non farcela che ti tormenta, ma poi
21:01vorrebbe la pena aggiungere però prova a pensare cosa ti servirebbe per farcela. In adolescenza
21:08non basta negare, servono elementi sì, ma i ragazzi a quell'età si aspettano dagli adulti
21:16motivazioni forti e argomentazioni valide. Se come adulti non abbiamo risposte adeguate
21:23una domanda piuttosto che una perentoria negazione credo che sia meglio dire ma dovrò pensarci e
21:31aggiungere magari sì sì ma che è un modo per tenere aperta la comunicazione, tenere vivo il
21:38dialogo e trovare accorti. Invece se ci appelliamo alla volontà non credo che serva perché in
21:46quell'epoca in quegli anni non aiuta molto, piuttosto è meglio dire che idea hai per cambiare
21:53e in aggiunta e se ancora non funziona che è una domanda sul piano B importante, un allenamento
22:02importante per immaginare come si potranno affrontare altri inciampi. Infine piuttosto
22:08che insistere sempre sugli errori dell'adolescente può essere utile che il genitore racconti di sé,
22:14parli degli sbagli del suo passato, dica i suoi fallimenti. Le parole della propria vulnerabilitÃ
22:21e la storia personale che di solito i figli conoscono poco sono una narrazione che mostra
22:28empatia e interesse e lo diceva anche un grande esperto di adolescenza, un maestro, la psichiatra
22:35Tommaso Senese, quando diceva la comunicazione empatica, la comunicazione emotiva ha nel nostro
22:44rapporto con l'adolescente un'importanza condizionante il rapporto stesso.
22:50Grazie come sempre al professor Maiolo per queste sagge parole. A proposito di scuola
23:03c'è questo documento, questo libretto didattico giusto dottoressa Pala sulla comunicazione
23:09aumentativa alternativa, di cosa si tratta? La guida didattica è stata realizzata dalla
23:17professoressa dell'università cattolica Maria Angela Pezzotti che è un'esperta di questo tipo
23:23di comunicazione che è una comunicazione che nasce per i bambini fino all'età dei 12 anni
23:31che hanno difficoltà dell'apprendimento, è una comunicazione che semplifica la comunicazione a
23:38parole ma soprattutto si serve del linguaggio delle immagini. Questa comunicazione aumentativa
23:45alternativa può andare bene comunque anche per qualsiasi visitatore nell'età evolutiva dai 6 ai
23:5110 11 anni tant'è che infatti alle scuole primarie che vengono a visitare gratuitamente la mostra
23:58noi diamo in omaggio questa guida didattica e la diamo inoltre anche ai piccoli visitatori il
24:04sabato e la domenica e da lunedì al venerdì agli studenti che vengono viene dato anche un
24:09travel diary per prendere appunti. Inoltre rispetto a due anni fa, la nostra mostra di due anni fa,
24:16oltre al percorso in italiano e in inglese c'è proprio ad altezza bambino il percorso in
24:23comunicazione aumentativa alternativa affinché la mostra sia fruibile da tutti. Da tutti grandi
24:30e piccoli come si suol dire ma si parla anche soprattutto proprio di vacanze, laghi, montagna
24:37soprattutto anche in vista delle prossime olimpiadi di Milano e Cortina, c'è un utrito capitolo nel
24:44catalogo dedicato alle olimpiadi, vediamo prima questa clip.
24:53La giornata dei campionati del mondo, le gare di discesa libera si svolgono in condizioni
24:59eccezionalmente favorevoli e perfette. La gara maschile è stata un'affermazione tedesca e
25:07italiana, Josef Jenewein arriverà primo al traguardo seguito dall'italiano Marcellin,
25:14dal compatriota Kranz e dall'italiano Chierroni.
25:23Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
25:54La gara femminile è stata una nuova affermazione dei colori germanici,
25:58prima arrivata Christel Kranz, tra le italiane la promettente Celina Seghi si
26:05è piazzata al quinto posto ma è giunta prima nella gara di discesa obbligata.
26:23Ecco immagini dell'Istituto Luce, professor Chiarini che si vedono, sono in mostra,
26:49si vedono alla mostra e sono un preludio, un antipasto per le Olimpiadi di Milano-Cortina
26:55del 2026. Il comitato di Cortina 26 è aderito al nostro progetto e noi abbiamo dedicato una
27:05sala intera al tema dei monti, con un focus specifico su Cortina perché Cortina già allora
27:13era una perla del turismo di montagna, conosciuta anche all'estero ovviamente,
27:18e le immagini che avete visto si riferiscono al 1941, quando si tennero a Cortina queste
27:28gare, questi campionati mondiali di sci e Cortina era candidata anche a tenere le Olimpiadi subito
27:36dopo nel 1944, tanto è vero che noi abbiamo trovato anche un manifesto già stampato delle
27:43Olimpiadi del 1944, evidentemente non ha portato fortuna perché nel frattempo sapete cosa è
27:49successo in Europa e purtroppo anche in Italia e non si è parlato più di Olimpiadi, però abbiamo
27:56voluto fermarci su questo tema anche perché un aspetto allora del turismo è la coreografia
28:05attraverso i manifesti che si sbizzarriscono per attirare l'attenzione, c'è un grande sforzo
28:10negli anni 30 e 40 per allargare il mercato del turismo e forse va la pena di citare le
28:18cartoline illustrate, se a Brescia ci fosse il mare in Piazza Loggia, un'idea che nasce a Firenze
28:28da questo stampatore Fiorentino che ha questa idea di valorizzare turisticamente le cittÃ
28:40italiane che non hanno il mare immaginandole invece attraversate da canali in stile veneziano,
28:46a Brescia appunto arrivano verso la fine degli anni 20 inizio anni 30 tant'è che infatti
28:53vi è anche una rappresentazione di Piazza Vittoria che sappiamo che è del 32 e queste
28:58illustrate di Brescia vengono stampate a schio da uno dei primi illustratori di cartoline illustrate
29:07che avvia questa modalità ancora alla fine dell'ottocento proprio per attaccarsi al traino
29:16turistico della Serenissima. E' importante Professor Chiarini anche perché si ricorda
29:22in molte la fondazione del CAI nel 1863 e poi con lo Bresciano che ha festeggiato i 150 anni
29:30nei giorni scorsi nel 1874 e è importante perché la montagna ma non solo perché poi il movimento
29:38turistico si è espanso. All'origine il turismo in montagna è trainato soprattutto da quella
29:47specie di popolarità che assume il tema del salutismo, l'idea dell'ottocento è l'idea che
29:56ormai il mondo almeno il mondo che si conosce sul continente è ormai lanciato verso il progresso,
30:03sviluppo economico, sviluppo delle relazioni, crescita anche del reddito che sarà ancora
30:09modesto ma che comunque segna la traccia alla linea della speranza e quindi esalta l'idea del
30:16progresso. Tra i temi cruciali del progresso c'è allora la liberazione dalla condizione
30:24igienico-sanitaria che era drammatica, noi ci lamentiamo di oggi giustamente ma dobbiamo
30:30tenere conto che allora le condizioni di igiene erano condizioni drammatiche, sia dalle strade,
30:36sia dalle case, sia dell'igiene personale, in mezzo a epidemie che erano ricorrenti e
30:43flagellavano. Brescia nell'ottocento ha due volte il colera in maniera molto pesante con un'incidenza
30:51di mortalità altissima e la bella piazza Vittoria che noi ammiriamo oggi è stata costruita e
31:00essenzialmente, dal regime per altri motivi, ma era il cantiere o meglio nel progetto da almeno
31:0650 anni perché quella piazza era il centro del fettore e dell'immondizia essendo affacciata sui
31:13ruscelli che passavano lì le beccherie e le negozi che scaricavano nel fiume ogni ben di dio per
31:26usare un eufemismo. Da questo punto di vista i monti, tenete conto la tubercolosi, tenete
31:34conto il rachitismo, era visto come un luogo a portata di mano visto che l'Italia è ricca di
31:43queste montagne per fare delle escursioni, delle gite. Abbiamo ancora una clip, continuiamo un
31:51attimo. Quadri di vita sana, dieta e disciplinata nella vasta, bellissima e perfettamente attrezzata
32:02colonia marina che si intitola Arrosa Maltoni Mussolini a Calambrone presso Livorno.
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