Roma, 23 ott. (askanews) - "In soli tre anni la Cina è diventata il principale esportatore al mondo di automobili, il 70 % delle quali sono puramente endotermiche. Limitare l'analisi di quello che sta avvenendo alla dinamica delle auto elettriche è un errore. La crisi industriale europea viene da lontano. Oggi l'unico posizionamento possibile per la nostra industria è quello dell'eccellenza e dell'innovazione. È quello cioè che mette al centro la decarbonizzazione, non solo nel settore delle auto elettriche, ma in tutto il settore della mobilità, con le nuove infrastrutture per l'elettrificazione e i nuovi mezzi di trasporto collettivi da costruire", lo ha detto questa mattina Annalisa Corrado, Europarlamentare Pd, intervenuta a Largo Chigi, il format di The Watcher Post. "Da qui passa tanto la tutela dei posti di lavoro, quanto la capacità di trattenere e attrarre nuove competenze - ha aggiunto -. Per fare questo serve una comune strategia. Servono investimenti comuni e serve abbattere il costo dell'energia ancora vincolato agli alti costi del gas. Serve uno stabile supporto alla domanda che finalmente individui obiettivi chiari e non si disperda in mille rivoli. La neutralità tecnologica vale finché alcune tecnologie non si sono affermate nettamente su tutte le altre, dopo di che diventa accanimento terapeutico".
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NovitàTrascrizione
00:00benissimo gli incentivi della domanda, però con attenzione a fare in modo che siano incentivi
00:04che già indirizzano dalla parte giusta, che potenziano una domanda che contribuisce poi
00:10a far abbattere i costi della tecnologia che si è scelta come quella su cui puntare
00:15complessivamente. C'è un'altra leva che si potrebbe usare, che è quella delle flotte
00:19delle auto aziendali, perché da quel punto di vista si crea anche un mercato piuttosto
00:24rapidamente dell'usato che può contribuire anche esso a diffondere questa tecnologia
00:30anche a costi più bassi. Quando si parla di tecnologie green, di tecnologie efficienti,
00:36c'è anche un tema, c'è un tema di costo, è vero, ma c'è anche un tema di basso costo
00:41di manutenzione, di bassi costi dopo del combustibile, cioè come per le case, anche per l'automobile,
00:48se io compro una casa oggi e so che domani pagherò una bolletta di 100 ogni mese o di
00:5420 ogni mese, è chiaro che fa una bella differenza, stessa cosa se per fare 100 chilometri
00:59mi ci vogliono 10 euro o 3 euro, è chiaro che c'è una bella differenza. Il problema
01:04è che i costi più alti di ingresso devono essere accessibili per tutti, questa è la
01:10vera sfida del Green Deal, fare in modo che queste tecnologie che sono un investimento,
01:15c'è una bella differenza tra un costo secco e un investimento, io lo faccio spesso questo
01:18esempio con il gas, produrre energia con il gas, il gas lo compro, lo brucio, lo ricompro,
01:24lo brucio e quindi non esco mai da questa dipendenza, chiamiamola così. Se io installo
01:31un impianto eolico o un impianto fotocoltaico è vero che ho un costo oggi, ma poi il vento
01:36e il sole sono gratis, quindi questo investimento rientra nel tempo e dopo un po' io guadagno
01:44e basta, quindi c'è una differenza enorme tra un costo secco che devo sostenere tutti
01:48i giorni e un investimento che faccio per abbattere le mie bollette. Questo vale per
01:53le fonti rinnovabili, per le tecnologie efficienti nelle case, per le auto, vale per tutto e
01:59quindi bisogna fare in modo che queste tecnologie diventino accessibili e per fare questo lavorare
02:05sulla domanda e lavorare sui sistemi di incentivazione è certamente fondamentale, ma bisogna lavorare
02:10anche sulla strategia industriale perché anche i costi e la competitività di queste
02:14industrie siano più bassi in modo che questo possa portare costi più bassi anche ai consumatori.