L’inflazione ha finalmente iniziato a scendere dai massimi raggiunti negli scorsi mesi. Quali sono e prospettive per la dinamica dei prezzi nel prossimo periodo?
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NovitàTrascrizione
00:00Bentornati cari amici di Money.it in questa rubrica di economia e finanza.
00:06L'inflazione ha finalmente iniziato a scendere dai massimi raggiunti negli
00:10scorsi mesi e cosa ci possiamo aspettare nel prossimo periodo?
00:14Ne parliamo in questo video subito dopo la sigla.
00:22Innanzitutto dobbiamo partire col dire che esistono varie misure
00:26dell'inflazione, cioè della crescita dei prezzi in un determinato periodo di
00:31tempo. Perché è di questo di cui si parla. La prima è data dall'Indice
00:35Nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, la sigla NIC.
00:41Sostanzialmente si tratta di un paniere, cioè di un insieme di beni di consumo
00:46che, come scrive l'Istat, considera l'Italia come una grande famiglia di
00:50consumatori all'interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente
00:55differenti. Questo paniere viene aggiornato regolarmente per includere
01:00nuovi beni o per tralasciarne di altri. La seconda misura è invece data
01:06dall'Indice Nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
01:10impiegati. Questa misura viene utilizzata largamente per rivalutare gli assegni
01:15monetari per i coniugi separati o anche per rivalutare le pensioni e, rispetto al
01:21primo indice, il NIC cambia la popolazione di riferimento. Se prima si
01:26parlava dell'intera popolazione italiana, in questo caso vengono prese a
01:30riferimento soltanto le famiglie che fanno capo a un operaio o a un impiegato.
01:34Vi è poi l'Indice Armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell'Unione
01:39Europea, IPCA. Questo è un indice simile al NIC, il primo di cui abbiamo parlato,
01:45soltanto che esclude alcune tipologie di prodotto, tipo il lotto, la lotteria, i
01:50concorsi pronostici. Questo per avere un dato che sia comparabile, confrontabile
01:55con tutti quelli degli altri paesi europei, perché la metodologia è la
01:59stessa. Infine vi sono tutti quegli indici che cercano di rappresentare la
02:05cosiddetta inflazione di fondo, cioè l'inflazione più pervasiva, meno volatile.
02:10Infatti questi indici escludono i prezzi energetici oppure quelli alimentari
02:16oppure entrambi, o ancora escludono i prezzi delle case, sostanzialmente quei
02:20prezzi che possono essere maggiormente influenzabili dalle contingenze
02:25temporanee. Questo indice, che in inglese si chiama Core Inflation, punta a
02:29verificare quanto permanente possa essere un periodo di bassa o alta
02:35inflazione nel tempo. Ok, proviamo a vedere qualche dato attuale.
02:39In questo grafico possiamo vedere il NIC, con il dato congiunturale che
02:44sostanzialmente registra la variazione mensile da febbraio a marzo di quest'anno,
02:48che indica una diminuzione dello 0,3%, e il dato tendenziale, cioè da marzo 2022 a
02:55marzo 2023, che registra un aumento del 7,7%, ma in diminuzione dal 9,9%
03:02di febbraio. Per marzo non abbiamo ancora i dati dell'indice FOI, cioè quello
03:06delle famiglie di operai o impiegati. Abbiamo invece il dato dell'inflazione
03:12armonizzata a livello europeo, che a livello annuale scende all'8,2%
03:18dal 9,8% di febbraio. Quindi effettivamente
03:23l'inflazione sta iniziando a scendere dai picchi registrati tra la fine del
03:282022 e l'inizio del 2023, quando addirittura si era arrivati a
03:32oltrepassare il 12% dei numeri che non vedevamo da decenni. Ma c'è più di
03:37qualche però. In primis questi numeri risentono del cosiddetto effetto base,
03:42cioè l'anno scorso, nel 2022, i prezzi stavano accelerando molto, l'inflazione
03:48stava effettivamente aumentando. Quindi è anche normale che la variazione annuale
03:53sia sostanzialmente in discesa. In secondo luogo la variazione si deve
03:58innanzitutto alla discesa dei prezzi energetici, perché abbiamo visto in
04:03questi mesi un calo del costo dell'energia in maniera abbastanza
04:07significativa. Infatti se prendiamo le misure
04:10dell'inflazione di fondo, al netto sia di beni energetici che alimentari
04:17registriamo un aumento, purtroppo, da febbraio a marzo su base annuale dal 6,3%
04:24al 6,4%. E ad esclusione dei soli prezzi energetici abbiamo
04:30anche qui un aumento dal 6,4% di febbraio al 6,5% di marzo, cioè
04:36l'inflazione di fondo non ha ancora raggiunto il suo picco. Probabilmente
04:41verrà raggiunto in questo mese, vedremo. Ciò vuol dire che nell'economia, nelle
04:45aziende, si sta facendo largo l'idea che probabilmente dovremmo convivere con
04:50prezzi molto alti ancora per lungo tempo. Infatti basta vedere la recente
04:54pubblicazione di Banca d'Italia sulle aspettative di inflazione. Questa
04:59indagine è stata condotta tra lo scorso 24 febbraio e il 17 marzo sulle imprese
05:05dell'industria e dei servizi con più di 50 addetti.
05:10Ebbene, secondo questa rivelazione, le aspettative di inflazione si sono sì
05:15ridotte rispetto ai mesi scorsi, ma rimangono comunque molto alte. Infatti si
05:20attestano al 6,4% in un orizzonte temporale di 12 mesi, al 5,3%
05:27in due anni e nei prossimi tre ai cinque anni al 4,8%.
05:33Insomma, le aziende ma anche i lavoratori iniziano a pensare che questa
05:37inflazione sarà abbastanza persistente. E proprio Banca d'Italia, nel suo
05:41ultimo bollettino economico di gennaio, stimava l'inflazione per quest'anno al
05:466,5%, per il 2024 al 2,4%, per poi scendere al 2% nel 2025.
05:55Forse un tantino ottimisti. Sicuramente l'inflazione scenderà, però possiamo dire
06:01con ragionevole certezza che non si tornerà ai livelli di qualche anno fa,
06:06quando si stentava ad arrivare al 2%, e anche questo era un problema,
06:10guardate bene. Però con le tensioni geopolitiche e con una prossima crisi
06:15energetica che magari sta dietro l'angolo, diciamo che la nuova normalità
06:19potrebbe stare attorno al 2, 3, 4%. Infine, un'ultima considerazione, perché in
06:25Europa c'è molta disparità. Andiamo dai paesi baltici, che hanno
06:29sofferto molto di più l'aumento dei costi energetici, in cui l'inflazione è
06:33arrivata a oltre il 20%, e invece abbiamo altri paesi che sono stati molto più
06:39lungimiranti. Ad esempio, guardate questo grafico che
06:42rappresenta la quota di beni e servizi con prezzi amministrati, cioè con magari
06:48dei massimali introdotti dallo Stato. In Svizzera raggiungono il 30%, e pensate
06:54un po', in Svizzera l'inflazione adesso sta al 2,9%, un dato veramente molto
06:59basso se è raffrontato al resto d'Europa. Ma non solo, altri paesi
07:04mediterranei, tipo la Spagna, si sono mossi con largo anticipo per cercare di
07:09calmerare subito i prezzi dell'energia, e recentemente, da gennaio, hanno
07:14introdotto un taglio dell'IVA sui generi alimentari dal 4 allo 0% e dal 10 al 5%
07:21per altri generi, tipo l'olio, la pasta, eccetera, ed ecco spiegato che a marzo
07:26l'inflazione in Spagna stava solo al 3,4%. Quindi non tutto piove dal cielo, i
07:32governi hanno ancora o avrebbero ancora qualche leva dalla tassazione ai prezzi
07:37amministrati per cercare di proteggere i propri cittadini dall'aumento dei prezzi.
07:42E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti e iscrivetevi al sito di
07:46money.it per i prossimi video.