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L’inflazione è tornata, dagli anni 70 a oggi non è cambiata: è quella di sempre, con i suoi effetti, le aspettative i ritardi di intervento delle banche centrali

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Novità
Trascrizione
00:00Buongiorno, sono Dario Colombo e sono un giornalista.
00:09Buongiorno, sono Francesco Maggio e sono un economista.
00:13Francesco, noi abbiamo intitolato questa puntata con un termine che ci riporta indietro
00:22negli anni settanta per affrontare un tema che è quello dell'inflazione che è tornato
00:29di attualità.
00:30Giusto per dare qualche numero in America, adesso l'inflazione è all'8,5%, ai massimi
00:39dal 1981.
00:41In Italia alla fine del 2020 era addirittura negativa, meno 0,1%, d'accordo c'era la pandemia.
00:51Fine del 2021 1,9%, aprile 2022 5,7%, maggio 2022 6,9%, l'inflazione è tornata.
01:05Noi abbiamo omaggiato il titolo di questa puntata con un ricordo degli anni settanta
01:10perché a quell'epoca l'inflazione era vissuta, quando era a due cifre, era vissuta a livello
01:16popolare, tant'è che entravano le canzoni, Celentano ne fece una canzone molto diffusa,
01:25Rino Gaetano la portò a Sanremo nel 1978, Gianna difendeva il suo salario dall'inflazione,
01:32era nell'immaginario popolare, ce la siamo poi dimenticata e invece adesso ritorna, ma
01:39che cosa ritorna, che cos'è questa inflazione Francesco?
01:44L'inflazione a spiegarsi è molto semplice, è l'incremento di prezzi di un paniera che
01:49viene selezionato, viene aggiornato periodicamente in un intervallo di tempo, di solito si fa
01:55riferimento a inflazione su base anno, da un anno all'altro, però per certi interventi,
01:59per certe misure si prendono in considerazione anche degli archi temporali più ravvicinati,
02:05inflazione semestrale, inflazione trimestrale, fatto sta che come dicevi prima, tanti probabilmente
02:12non hanno di mistichezza con questo fenomeno economico, perché l'avranno dimenticato,
02:18perché da 20-30 anni ci avevano dimenticato che i prezzi potessero salire in maniera così
02:23vertiginosa e in così breve tempo. Un po' come chi si dimentica di fare le analisi,
02:30poi scopre di avere qualche cosa, facendo le analisi all'economia si trova che il suo colesterolo
02:37è l'inflazione e come tale ha un aspetto positivo e uno negativo, che cos'è l'inflazione
02:42buona, che cos'è quella cattiva? Dici bene, tra l'altro tu fai riferimento al colesterolo,
02:49tra le tante definizioni appellativi c'è anche quella di inflazione come vino rosso,
02:53cioè entro una certa misura fa bene e ti ne vivi, oltre ad una certa soglia fa male
02:59e ci si ubriaca. Dici bene, inflazione buona e inflazione cattiva, allora quando l'inflazione
03:05può essere definita buona? Quando è il risultato di un'economia che va bene, ci
03:11sono più soldi, ci sono più posti di lavoro, circola più liquidità e questo naturalmente
03:20fa sì che aumenta la domanda, aumentando la domanda aumentano i prezzi. Se la gente
03:25poiché lavora e guadagna di più viaggia, si riempiono i treni, si riempiono i traghetti
03:30e anche i prezzi dei biglietti dei treni e dei traghetti salgono, così come salgono
03:34i prezzi delle stanze d'albergo dove uno va a trascorrere la sua vacanza. E invece
03:41inflazione cattiva quando i prezzi salgono non perché c'è un'economia che va bene,
03:47ma quando per una serie di vicissitudini, prevalentemente tensioni internazionali che
03:52comportano l'aumento dei prezzi dell'energia, allora ci si ritrova con l'energia, petrolio,
03:58gas, che poi sono l'inizio, il bandolo della filiera produttiva e che quindi va a tagliare
04:04trasversalmente tutto, chi lavora, chi produce, chi offre beni, chi offre servizi senza che
04:11il sottostante economico stia registrando una crescita e un miglioramento. È il caso
04:18prevalentemente in cui noi ci troviamo, cioè quello dell'Europa. E questo comporta una
04:28cosa molto semplice, che nel momento in cui l'inflazione è negativa e quindi è importata
04:35e quindi è causa di tensioni internazionali che non dipendono da un miglioramento dell'economia,
04:41è fin troppo evidente che l'impatto è maggiore su chi ha meno disponibilità, perché
04:46perde valore reale il risparmio, perché lo stipendio è sempre quello, però si riduce
04:53il potere d'acquisto, perché fiscal drag, cioè l'imposizione reale aumenta sul salario o comunque
05:03sul reddito nominale e tutta una serie di conseguenze negative che chi ha meno soldi
05:09avverte subito, chi ne ha di più avverte poco o non avverte per niente. Mi fa venire in mente,
05:17ritornando agli anni settanta, un vecchio slogan, un jingle che circolava in televisione,
05:24gigante pensaci tu. Quel gigante che dovrebbe pensare a mettere ordine in queste cose e
05:31quantomeno a difenderci dovrebbe essere, non volevo usare il termine grande fratello,
05:38però il grande fratello buono, cioè la banca centrale che dovrebbe intervenire,
05:44visto che si parla di questioni monetarie, però probabilmente questo intervento c'è e non c'è.
05:51Allora dici bene, infatti i soggetti deputati per definizione a combattere, a contenere
06:00l'inflazione sono le banche centrali, negli Stati Uniti la Federal Reserve, in Europa la
06:05banca centrale europea, però c'è un limite nell'elaborazione di intervento? Ne sa qualcosa
06:13Paul Walker che è stato lo storico governatore della Federal Reserve, che parlava di inflazione
06:19come draco da domani, ci mise dieci anni per domani. Perché è difficile domare? Allora,
06:24gli strumenti che hanno le banche centrali sono essenzialmente tassi di interesse e l'asciugamento,
06:31mi si passa questa espressione, della rapidità. Meno soldi ci sono in giro, si raffredda la domanda,
06:36chiedere soldi in prestito alle banche costa di più e questo raffreddando la domanda dovrebbe
06:43far calare i prezzi. Però, ammesso che queste terapie siano valide, e non sempre lo sono,
06:50hanno dei tempi di ricaduta piuttosto lunghi. Allora, o l'inflazione viene immediatamente
06:59affrontata anche quando dà dei piccoli segnali sul riscaldamento, come stava accadendo negli
07:04Stati Uniti. Proprio negli Stati Uniti mi viene in mente un'espressione che usava Kennedy. John
07:09Kennedy, l'altra volta abbiamo citato Bob Kennedy a proposito del panorama. E stavolta c'è John
07:15Kennedy che diceva che il tetto va riparato quando c'è il sole. Allora, se tu vuoi combattere
07:22l'inflazione lo devi fare alle prime fiammate, non quando ormai diventerà molto molto alto. Ed è
07:27esattamente, purtroppo, quello che è avvenuto negli Stati Uniti. È stata sottovalutata e adesso si
07:32parla di rialzo d'interesse quando ormai comunque il dentifricio si svolge dal tubetto e non rientra
07:38dentro. Queste sono cause tecniche. Aggravate, se mi passi questo aggettivo, dal fatto che tante
07:49scelte di politica delle banche centrali sono il risultato di report previsivi, errati, degli
07:55economisti che lavorano in queste banche centrali e fanno semplicemente delle proiezioni su basi
08:02passate, sbagliando e poi alla fine rivelandosi incapaci di affrontare situazioni come quelle
08:09che possono derivare da un evento imprevisto ma deflagrante come una guerra che scoppia,
08:14che comporta un totale ribaltamento di tutti i fondamentali dell'economia. Se vuoi,
08:19ma poi se te lo dico dopo, c'è una bella frase di Keynes a proposito di come certi...
08:24Diciamola subito perché le frasi di Keynes vanno sempre buone.
08:29Ma questo diceva Keynes che pensare che gli economisti possano fare i consiglieri del
08:37principe e che quindi possano portare da qualche parte dell'economia significa come dare il
08:41volante a un miope senza occhiali con il parabrezza appannato che si muove su una
08:45strada che non conosce. Il quadro è chiarissimo, veramente pittoresco come del resto Keynes
08:56riusciva a essere molto spesso. Vorrei dare un aiuto per capire, forse il momento più inflattivo,
09:03inflattivo più recente che abbiamo vissuto, adesso abbiamo riguardato gli anni 70, gli anni 80,
09:08quindi chi ci ascolta non c'era ancora, però un momento più recente forse è stato quello del
09:14passaggio a Leo che aveva avuto credo delle determinanti tecniche, ma non solamente,
09:21come la pensi tu? Di fatto è stato un momento di grande inflazione sottotraccio, mascherato,
09:28quando entrò in vigore l'euro, tu forse riguarderai come per sei mesi erano controllati,
09:34cioè c'era l'obbligo di mettere assieme l'indicazione sia del prezzo in lire che del
09:38prezzo in euro e in quei sei mesi non ci fu inflazione, cioè si furono rispettati tutti
09:43gli importi in lire e venivano matematicamente convertiti in euro. Poi dopo sei mesi questo
09:50obbligo non c'è stato più e allora c'è stato un aumento strisciante che ha portato tante cose
09:56che prima costavano 1000 lire a costare 1 Euro, oggi sono passati ormai 20 anni, molti nemmeno
10:03sanno cosa sono 1000 lire, ma già il fatto per esempio che fosse una moneta, una banconota
10:09dava l'idea della sua importanza. Oggi un euro non è nemmeno necessario o comunque può essere
10:16raddoppiato per metterlo nel carrello della spesa, per prendere il carrello al supermercato,
10:21questo dà l'idea. A proposito di interventismo che abbiamo evocato, è possibile proprio in
10:31condizioni estreme pensare anche per l'inflazione un'operazione alla Draghi di whatever it takes,
10:40cioè una cosa di questo tipo, è possibile pensarla? Guarda, whatever it takes fa 10 anni,
10:46fu questa famosa frase che Draghi pronunciò a proposito del fatto che l'euro era sotto attacco
10:53di speculazione finanziaria e lui disse noi faremmo il possibile e poi c'è la frase successiva,
10:59whatever it takes e dopo dice e vi assicuro che basterà. Questa è la continuazione di quella
11:10famosa frase, però era come dire un ambito, era una battaglia dura ma circoscritta. L'inflazione
11:18è qualcosa di inafferrabile, ripeto Volker ci ha messo 10 anni ed è stato ad oggi l'assoluto,
11:25forse il più bravo Presidente della Federal Reserve, perché poiché agisci su delle variabili
11:32macroeconomiche che hanno delle ricadute molto lunghe, nel frattempo succede che l'inflazione
11:41sia già manifestata in maniera anche forte. Ti faccio un esempio semplicissimo e qui entra
11:48in scena un elemento determinante negli aumenti dei prezzi che è quello delle aspettative.
11:55Se un bar in questi giorni aumenta di 20 centesimi la tazzina di caffè perché sente che c'è
12:01l'inflazione e aumenta ben oltre quel 6-7% che è citato che è la nostra media di inflazione,
12:08quando la tazzina sarà aumentata di quei 20 centesimi e poi tutti ci auguriamo che tra 3-4
12:14mesi l'inflazione si raffredderà, la tazzina rimarrà a quel prezzo, non ritorna indietro,
12:19è molto elastica nella crescita e molto rigida nel ritorno e quindi intervenire nel domani,
12:25è molto più difficile paradossalmente che combattere la speculazione sull'Euro come c'è
12:31stata con i whatever takes di Mario Draghi diciane fa. Tu hai parlato di aspettative,
12:37oggi si parla molto in campo economico di sentimento, anche grazie ai social,
12:43cioè si va a percepire l'impercettibile, a cercare di rendere concreto qualcosa che è etereo,
12:50qualcosa che è immateriale, si numerizza, si dà un valore, ci si arrampica per concretizzare
12:59quello che forse non è concretizzabile, ma qui siamo in quel campo lì, perché se vogliamo le
13:05aspettative di inflazione sono un sentimento molto concreto però, molto radicato.
13:12Molto, tra l'altro hai detto bene, tutti più o meno conoscono questa espressione,
13:18paradossalmente quelli che meno la conoscono, forse la prendono in considerazione, sono proprio gli
13:22economisti che volendo sempre dare un taglio di asetticità all'economia, di fatto non tengono
13:28conto di ciò che invece le persone carne e ossa percepiscono. Le aspettative sono determinanti
13:33sia nell'inflazione che nella deflazione, cosa vuol dire? Che se io ho percezione che i prezzi
13:41aumenteranno, se posso corro già a fare il passo dell'aumento, non so se sono esercente,
13:47ho fatto prima l'esempio della tazza del caffè, ma potrei essere un salumiere o qualcos'altro,
13:54aumento i prezzi perché so che a un certo punto i prezzi aumenteranno, allora mi porto avanti,
14:01indipendentemente da un riferimento reale all'aumento dei prezzi dei prodotti che vado
14:07a vendere. Si attiva così una spirale perché naturalmente poi aumentando i prezzi devi
14:13necessariamente prima o poi porti il problema di aumentare anche le retribuzioni. Se tutto questo
14:19avviene su basi di aspettative, di fatto si crea un circolo odizioso, che qui ritorniamo a quello
14:24che dicevo prima, rende molto difficile ingabbiare l'inflazione, questo è il problema. Ora il
14:31sentimento di cui parli tu mi ricorda molto un aspetto che gli economisti non tengono conto,
14:39ma che per esempio agisce molto nella finanza, cioè l'euforia irrazionale, per citare Robert
14:44Schiller che è stato un Nobel, uno di quelli del filone dell'economia comportamentale. Ecco,
14:50nel momento in cui gli studiosi dell'economia cominceranno a prendere sul serio questo aspetto,
14:54gli studiosi dell'economia e anche gli economisti che suggeriscono ai governatori delle banche
15:00centrali, probabilmente avremo anche più strumenti per agire più velocemente.
15:03Senti Francesco, chiudiamo con la seconda parte del titolo che ci siamo dati,
15:10omaggiando un padre della patria, Luigi Inaudi, uno dei padri della patria,
15:15che aveva coniato una definizione perfetta, un euforismo micidiale per definire l'inflazione,
15:25vuoi dirlo tu? La tassa sui poveri, l'inflazione è la tassa sui poveri, l'inflazione se io ho uno
15:33stipendio fisso e vedo crescere i prezzi per fare il pieno del carburante, quell'impatto è devastante
15:41sulle mie tasche, se io ho delle disponibilità economiche notevoli, per me il pieno di benzina
15:47non significa niente. L'inflazione è la tassa sui poveri, per questo bisogna agire in maniera
15:53repentina, efficace e decisiva e questo secondo me è il momento. Mentre parliamo, la governatrice
16:03della Banca Centrale Europea Lagarde ha detto che a luglio aumenterà di 25 punti base il costo del
16:10denaro, perché questo attendismo ha già prodotto fin troppi danni. Quindi staremo a vedere,
16:18terremo d'occhio le mosse che farà Lagarde e torneremo anche sull'argomento, per il momento
16:24terminiamo la nostra puntata di Economia Calda e diamo appuntamento a tutti alla prossima settimana,
16:32grazie. Grazie a te Dario e grazie a chi ci ha seguito ed ascoltato.

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